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sabato 17 febbraio 2024

VITELLO TONNATO (o Vitel Tonnè) restando sempre in Italia ^^

Ultimo giorno per la penultima letterina del Viaggio della Carovana nel Mondo degli Ingredienti!

Siamo già arrivati alla V e non potevo certo lasciarmela scappare, anche se come ingredienti non mi sembra ci sia stato tanto da spaziare! :D

Ma noi della Carovana non ci arrendiamo a proviamo!

Resto ancora in Italia per un giretto in Piemonte e mi soffermo sulla V di VITELLO anche se, come ho già raccontato alle mie Amiche di Viaggio, c'è stato un piccolo inconveniente durante l'acquisto e una volta a casa mi sono ritrovata con un bel pezzettone di Vitellone anzichè di Vitello! :DDDD

Sono comunque andata avanti e questa è la mia proposta...

VITELLO(NE) TONNATO

per 4 persone

700-800 g di vitello (girello)

1 costa di sedano

1 carota

1 cipolla dorata

1 spicchio d'aglio (io ho usato il mio solito olio evo all'aglio home made)

3 cucchiai di olio (olio all'aglio di cui sopra)

1 bicchiere di vino bianco

1 litro e mezzo d'acqua

1 foglia di alloro

3-4 chiodi di garofano

pepe nero in grani q.b

sale fino qb

Per la salsa tonnata:

2 uova

1 lattina di tonno sott'olio da 100 g 

3 filetti d'acciuga

1 cucchiaino di capperi

brodo di cottura dell'arrostino qb

Lavare la carota, pelarla col pelapate ed eliminare le due estremità. Lavare bene la costa di sedano ed eliminare i filamenti (io almeno li tolgo sempre...) e le due estremità. Sbucciare la cipolla e tagliarla a metà.

Se usate lo spicchio d'aglio, sbucciarlo ma lasciarlo intero.

Tagliare a pezzi carota e sedano.

Per quanto riguarda la carne, il mio macellaio me l'aveva già sistemata nella retina quindi non ho dovuto fare nulla, ma altrimenti è da pulire da eventuali cartilagini e filamenti di grasso.

In una pentola che contenga comodamente la carne, posarvi la stessa, con le verdure più l'alloro, i chiodi di garofano e il pepe in grani.

Irrorare col vino e coprire il tutto con l'acqua e infine i 3 cucchiai di olio (io quello all'aglio che faccio da me).

Mettere sul fuoco e quando raggiunge il bollore, eliminare la schiuma che si forma man mano, quindi chiudere col coperchio e cuocere a fiamma bassa per 40-45 minuti.

Controllare con l'apposito termometro che al cuore la carne non superi i 65 gradi (vabbè... la mia è arrivata a 75....)

Salare a fine cottura.

Scolare e lasciare raffreddare bene.

Filtrare il liquido di cottura e tenere da parte.

Quando l'arrostino sarà ben freddo, affettarlo sottilmente con un coltello ben affilato o con l'affettatrice (come ho fatto io) e disporre le fettine sul piatto di portata senza sovrapporle troppo.

Preparare la salsa tonnata.

Fare le due uova sode, sgusciarle e tagliarle a fettine direttamente nel boccale del mixer, unendo il tonno ben scolato dal suo olio, i filetti di acciuga e i capperi.

Frullare col frullatore ad immersione allungando pian piano col brodo di cottura dell'arrostino fino a che raggiunge la giusta densità, nè troppo liquido nè troppo denso.

Nappare la carne con la salsa, decorare con qualche cappero e voilà!

Anche questo piatto promosso a pieni voti dal mio Compare! ^_____________^



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mercoledì 1 novembre 2023

QUAGLIE CON I PISELLI (Italia)

Con l'ABC di UN MONDO DI INGREDIENTI questa volta la tappa ci fa sudare... infatti con la letterina Q non è che ci siano tanti ingredienti con cui giocare...

Però uno ce l'ho e mi piace pure un sacco!!!

Infatti porterò alla Capa Aiù, ideatrice di quest'altro fantastico giro di ricette per il Mondo (e alla quale rubo sempre l'immagine con la letterina :DDD ) una bella porzione di... QUAGLIE restando, anche per questa volta, in ITALIA

Ho trovato la ricetta su un bellissimo libro di ricette della tradizione contadina, che ho acquistato quest'estate in montagna, in una piccola libreria di Sappada: "Mangiare contadino - 600 ricette della tradizione"

Purtroppo mi mancava un ingrediente, il vino Marsala, che in casa nostra proprio non piace e comprarne una bottiglia per usarne si e no un bicchiere... quindi l'ho sostituito con del vino bianco secco, ma voi, se piace, usate pure il Marsala (o La Marsala?!)

Inoltre nella ricetta dice di pulire le quaglie da testa, zampe ecc. ma si trovano già pulite, quindi chi sono io per andarmi a complicare la vita?! :DDD

QUAGLIE CON I PISELLI (Italia)

(per 4 persone - ma io ho dimezzato le dosi)

8 quaglie già pulite ed eviscerate

350 g di piselli freschi sgranati (io surgelati medi)

30 g di burro 

35 g di prosciutto crudo

2 dl di brodo (io vegetale)

2 rametti di timo (non l'avevo, ho usato la mia salvia essiccata)

1 foglia di alloro

1 dl di Marsala (io vino bianco secco)

1 cucchiaio di farina

sale e pepe qb

Lavare bene le quaglie e eliminare il residuo di piumette che rimangono attaccate nonostante siano già pulite e asciugarle bene con carta assorbente.

In una padella ampia, in modo che le quaglie non si sovrappongano, far sciogliere il burro quindi aggiungere il prosciutto crudo tagliato a listarelle sottili, il timo (io salvia) e l'alloro.

Quando il fondo avrà preso colore, eliminare l'alloro e posarvi le quaglie, aggiustare di sale e pepe e rosolare accuratamente da entrambi i lati a fuoco vivace per 15 minuti, rigirandole spesso per non farle attaccare.

Quando ben rosolate, sfumare col Marsala, quindi posare momentaneamente le quaglie su un piatto, tenendole in caldo.

Aggiungere al fondo di cottura la farina stemperando bene perchè non faccia grumi e quando comincia a restringere, aggiungere il brodo ben caldo e i piselli.


Rimettere le quaglie nella pentola, coprire e cuocere per mezz'ora unendo altro brodo caldo se occorre.

Servire ben caldo irrorando col sughetto di cottura.

Buone!!!



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venerdì 31 marzo 2023

LA DISOSSATA ALLE OLIVE VERDI e restiamo in Italia

La letterina D de Un Mondo di Ingredienti non è affatto una letterina semplice!

Occorre cercare ed ingegnarsi bene bene ed è il bello di questa raccolta! 

La nostra Capa AIU' , che ha messo in moto questo bellissimo gioco, ci sprona di continuo :DDD

Sfogliando praticamente tutta la mia libreria dedicata solo ai libri di cucina, ho trovato questa bontà!

A quanto pare è tipica del territorio maceratese quindi restiamo in ITALIA ^^

Per dirlo io che non amo particolarmente la carne, è tutto dire, invece il Compare è "uscito" dalla cena leccandosi i baffi! :DDD

E' carne bovina e si tratta del taglio per bistecche ma che, appunto, viene disossata e si prestano benissimo sia alla cottura alla griglia che in padella.

Ho trovato la ricetta su uno dei libri (li ho tutti!) delle Sorelle Di Chiara (Manuela cucina e Lucilla fotografa) due Ragazze che ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere anni fa, grazie alla mia mamma, che mi ha regalato il loro primissimo libro, dedicato ai dolci tradizionali maceratesi.

Questo in particolare è il I^ volume de "Ricette, Ricordi, Racconti - la cucina tradizionale del territorio maceratese".

Per cercare questo taglio di carne, sono andata nel piccolo supermercato del mio paesello, dove hanno un banco carne stupendo ma, soprattutto, per la stragrande maggioranza sono prodotti locali.

Ho chiesto timidamente se l'avevano e il macellaio ha subito detto "ma certo, come la fai alla griglia o in padella? perchè hanno uno spessore diverso a seconda di come la vuoi cucinare" :P

E io l'ho fatta in padella, come dice la ricetta...

DISOSSATA ALLE OLIVE VERDI

4 bistecche disossate (io 2)

20 olive verdi in salamoia (io le ho trovate già denocciolate)

1 piccola cipolla (io metà di una grande)

1/2 bicchiere di vino bianco secco

2 tazze di brodo vegetale o acqua calda (io brodo)

qualche cucchiaio di farina

1 noce di burro + olio evo qb

sale qb

Denocciolare le olive e tagliarle in pezzi grossolani.

Tritare finemente la cipolla e farla soffriggere appena in una padella larga con la noce di burro e un pò di olio evo (io 1 cucchiaio circa).

Infarinare leggermente la carne quindi adagiarla in padella e farla rosolare bene da entrambi i lati, quindi sfumare col vino e quando è quasi del tutto evaporato, aggiungere le olive e il brodo caldo, coprire con un coperchio, abbassare la fiamma in modo che il liquido sobbolla delicatamente e portare a cottura almeno una mezz'ora o fino a quando la carne è ben tenera.

In caso sia necessario, mentre cuoce, aggiungere altro brodo caldo. Il liquido di cottura non deve asciugare ma, anzi, deve formarsi una bella cremina.

Servire ben caldo insieme alla salsina con le olive.

Garantisco, viene una bontà spettacolare e la carne è tenerissima!

Ah! Siccome lungo i bordi delle fette c'era un pò di cotenna dell'animale, per fare in modo che la carne non si arricciasse durante la cottura, ho inciso la cotenna con un coltellino ben affilato, ma senza arrivare a toccare la carne.

Credevo si restringessero molto in cottura, invece no! Sono rimaste comunque giganti... sembrava di mangiare una fettina di brontosauro! :DDDD


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mentre

La cartina dell'Italia l'ho presa QUI

domenica 24 maggio 2015

GIAPPONE... siamo già da queste parti?!

Ebbene sì, la Carovana dell'Abbecedario Culinario Mondiale ha già sfangato la metà dell'alfabeto!

Siamo già arrivati alla letterina K rappresentata da Kyoto, in Giappone.

Kyoto (foto presa QUI)

Ovviamente la Gata s'è un pò persa per strada, ma per questa volta è riuscita a prendere al volo la Carovana,  proprio mentre le passava sotto al naso!!! :D

Il Giappone, il Paese del Sol Levante, è ospitato dall'Amica Sabrina del blog "Nato sotto il Cavolo" e ne ha scritto un post stupendo, che vi invito caldamente ad andare a leggervi :)

Mi fa un piacere immenso riuscire a partecipare a questa tappa, anche se arrivo all'ultimo momento e con un piatto che non è poi così scenografico, ma non è malvagio... anche se son convinta che il problema non sia la ricetta in sè, quanto in chi l'ha eseguita... ovvero io! :DDD



L'ho presa dal "solito" Mangiamondo e ho avuto un attimino di difficoltà perchè nella ricetta parla di cipollotti tagliati a julienne, che poi vanno montati su uno spiedino...

Ma come si fa a far stare su uno spiedino, della verdura tagliata a julienne senza metterci qualcosa che la tenga insieme?!... Così ho fatto un pò di testa mia e i cipollotti li ho tagliati a pezzi... :D

Per il resto tutto uguale alla ricetta, che vi presento:

YAKITORI
(Spiedini di pollo e cipollotti)

1 kg di filetto di pollo (il petto)
1/2 tazza di Sake
3/4 di tazza di salsa di soja
1/2 tazza di Mirin
2 cucchiai di zucchero
1 tazza di cipollotti tagliati a julienne (io 5 cipollotti tagliati a rondelle spesse 2 cm circa)

Tagliare il pollo a pezzi.


Mescolare in un pentolino il sake, la salsa di soja, il mirin, lo zucchero e portare a ebollizione.


Cuocere 2 minuti e far raffreddare.

Infilare negli spiedini, alternandoli, i pezzi di pollo e i cipollotti.

Cuocerli sulla griglia e spennellarli con la salsa.

Per rendere il piatto esteticamente più carino, ho lavato e aperto nel senso della lunghetta, i gambi verdi dei cipollotti, li ho tagliati a strisce larghe 3-4 cm e le ho intrecciate, creando un fondo su cui posare gli spiedini :)

Ho approfittato dell'occasione anche per inaugurare la piastra che vedete in foto.

E' una sorta di "testo" che ho comprato in un negozio di casalinghi durante la mia ultima risalita dai miei, a Ferrara.

Da una parte si può usare come "griglia" mentre dall'altra è liscia e si può usare per cuocere le piadine o il testo (la "focaccia" tipica di umbra) o anche i pancake! ^^

E' dotata anche di manico di legno, che però non ho montato, così riesco a riporla negli armadietti in cucina :)


sabato 1 novembre 2014

CAVOLFIORE AL CURRY e BOCCONCINI DI POLLO AGLI AGRUMI E CURCUMA

Dopo il PANEER e il NAVRATHNA KURMA, le incursioni nella cucina indiana continuano, col capo umilmente cosparso di cenere perchè purtroppo devo dimezzare, se non di più, le dosi di spezie indicate nelle ricette che trovo, ma il risultato finale non mi ha ancora deluso e quindi... si va avanti! ^________^


Terza ricetta, credo un record per me, fra quelle presentate negli scorsi Abbecedari e spero di continuare con questa energia per tutto il Viaggio con la Mitica Carovana dell'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto della Trattoria Muvara e siamo, appunto, in INDIA al momento, ospitati da Cindystar che raccoglierà tutte le ricettine indiane, per la letterina B di Balrampur :)

Questa volta mi sono concentrata su un contorno, preparato con una verdura di stagione, che più di stagione di così non si può: il cavolfiore!!! ^____________^

L'ho trovata su un libriccino dell'Unicef comprato anni fa e ci sono tante ricette carine raccontate/preparate da bambini di tutto il Mondo o, per lo meno, ne è rappre



sentata una bella fetta (di Mondo)! :DDD


Quindi ecco un bellissimo (e buonissimo) contorno suggerito da Naisha per l'India e, come sempre, in rosso le mie modifiche/varianti/sostituzioni

CAVOLFIORE AL CURRY
(per 4 porzioni)

600 g di cavolfiore 
2 scalogni (mezza cipolla)
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai d'olio (di mais)
1 cucchiaino di semi di senape
1 cucchiaio di curry in polvere (1 cucchiaino colmo)
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 pezzo di zenzero fresco ca. 1 cm (1 cucchiaino raso in polvere)
400 g di pomodori pelati (200 di passata Mutti + 250 ml acqua calda)
2 cucchiai di salsa di soia
150 g di yogurt naturale (1 vasetto da 120 magro)
1 cucchiaino di farina
sale qb
pepe macinato al momento (pepe bianco già macinato)
1 mazzetto di coriandolo (erba cipollina fresca)

Pulire il cavolfiore, lavarlo e tagliarlo.

Sbucciare gli scalogni e tagliarli a dadini

Sbucciare l'aglio e tritarlo finemente (io l'ho sbucciato ma lasciato intero)
Riscaldare l'olio in padella e rosolarvi i semi di senape fino a che si apriranno (attenzione!!! fanno l'effetto pop-corn... me ne sono persa almeno la metà sul piano cottura nel tempo che ho trovato un coperchio e ho tappato il tutto!!! :DDD)

Aggiungere il cavolfiore, gli scalogni e l'aglio ed insaporire tutto con curry e curcuma in polvere.

Sbucciare lo zenzero, grattugiarlo ed aggiungerlo (io ho usato quello in polvere)

Dopo circa 5 minuti versare i pomodori pelati con la loro salsa (io ho aggiunto la passata insieme all'acqua calda) e la salsa di soia e lasciar bollire a fuoco lento per circa 15 minuti.

Togliere dal fuoco ed aggiungere lo yogurt e la farina. Insaporire con sale e pepe e mescolare bene.

Lavare ed asciugare il coriandolo fresco e staccare le foglioline. Aggiungerlo poco prima di servire.
Io, non avendo nè coriandolo nè prezzemolo, ho messo l'erba cipollina fresca sminuzzata con le forbici.

Accompagnare con pane indiano o riso.


Io invece ci ho abbinato dei bocconcini di pollo agli agrumi e curcuma... tanto per stare in tema di spezie ^_____________^

La ricetta?

Presto detto:

BOCCONCINI DI POLLO
AGLI AGRUMI
E CURCUMA

1 petto di pollo intero disossato
2 arance
1 limone
7-8 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino colmo di curcuma in polvere
1 spicchio d'aglio intero
sale q.b.

Tagliare a cubetti il petto di pollo intero, infarinarli eliminando la farina in eccesso.
Spremere 2 arance e 1 limone e stemperare nel succo la curcuma in polvere

In una bella padella larga scaldare l'olio evo con l'aglio (se lo amate, potete anche tritarlo o spremerlo) quindi soffriggervi i cubetti di pollo rigirandoli bene da tutte le parti finchè faranno la crosticina.

Unire il succo degli agrumi spremuti, chiudere col coperchio e lasciar cuocere una ventina di minuti a fuoco moderato.

Salare a fine cottura, mescolando bene e servire col cavolo al curry ^^

domenica 6 maggio 2012

AGNELLO IN FRICASSEA


A Pasqua, in tavola, non può mancare... magra consolazione, la mia non mangiarne per sentirmi meno in colpa (oltreche non amarne molto il sapore)... e quest'anno l'acquisto è stato pure un pò abbondante così quello rimasto se lo sono diviso i miei con il Compare... che ogni tanto si ricorda che in congelatore ci sono dei sacchettini monoporzione tutti per lui e, quando vedo che mi fa gli occhi "a pesce lesso" capisco... ha voglia di agnello... :*D

Così, complice anche la voglia di non saltar l'appuntamento con L'Abbecedario Culinario d'Italia, che continua il suo bellissimo viaggio attraverso tutte le sue Regioni, ho messo mano alla mia ormai collaudata enciclopedia  della Cucina Regionale d'Italia, sfogliando le pagine dedicate all'UMBRIA!

In queste due settimane appena trascorse infatti, arrivate alla letterina F di Foligno, siamo stati/e ospiti virtuali ne La Cucina di Cristina :)

M'ero segnata, sul volume di cui sopra, tante altre ricettine sfiziose, ma non ho avuto modo di provarle tutte o almeno,  un paio perchè sono state due settimane piene, intense di tutto, dalle emozioni agli spostamenti, ma anche al meritato riposo, grazie al provvidenziale ponte del 1^ maggio! ^^

E poi abbiamo avuto un'ospite di tutto rispetto e... mica potevo chiudermi in cucina no? ... a bè... veramente sì... in cucina ci siamo chiuse tutt'e due, ma a CHIACCHIERARE, giusto Cara??!!! :*DDD

Così ecco qui, in tremendo ritardo la ricetta:

AGNELLO IN FRICASSEA
(le dosi indicate sono per 4 porzioni, ma io ne ho preparata 1 , e tra le parentesi le mie dosi)

1 kg di agnello (usato 5-6 bistecchine di spalla)
1 spicchio d'aglio (mezzo)
1 cipolla (mezza piccola)
1 carota (media)
3 cucchiai di olio evo (1)
1 dl di vino bianco secco (due dita di Rosè)
sale e pepe q.b.

per una salsina da aggiungere in ultimo (io non l'ho fatta)
1 uovo
1 limone non trattato
sale e pepe q.b.

Tagliate la carne d'agnello a pezzetti e sciacquateli sotto l'acqua fredda corrente (io non l'ho fatto questo passaggio perchè la carne era già tagliata a bistecchine).


Sbucciate lo spicchio d'aglio e la cipolla, mondate la carota raschiandola, quindi tritate grossolanamente il tutto.
Scaldate 3 cuccchiai di olio evo in una casseruola, unitevi il trito di verdure e fate appassire.
Aggiungete la carne d'agnello, condite con sale e una macinata di pepe, quindi fate insaporire il tutto per 5 minuti.

Sfumate col vino e proseguite la cottura per 20-25 minuti (preciso io: a fuoco basso e pentola coperta) fino a quando la carne sarà ben cotta.

Per la salsa aggiuntiva finale (che, come detto sopra, ho omesso)
Frullate l'uovo insieme al succo del limone ottenendo una salsa omogenea che andrà aggiunta alla carne fuori dal fuoco. Regolate di sale e pepe quindi servire subito in tavola decorando con la scorza del limone

Variante (suggerita sempre nel libro)
Esiste un'altra ricetta tradizionale molto simile a questa, secondo cui dopo aver fatto rosoloare il trito di verdue si aggiungono anche 200 g di salsa di pomodoro.

F come...........


eFFigurati se ci rinuncia
(all'agnello)!

giovedì 27 ottobre 2011

BOCCONCINI MORBIDI AL SIDRO E MELE DISIDRATATE

Della serie "cucino e posto subito quel che cucino"... ecco qui un piatto preparato "appena" qualche mese fa!!! :D

M'ha fatto riflettere a tal proposito il post dell'Aiuolik sul fatto che ho un sacco di foto tutte belle ordinate nelle loro belle cartellette... ma sono di ricette preparate MESI fa, tanto che di alcune manco ricordo più come le ho preparate!!! :DDD

Bè, una parte non ho potuto postarle perchè nel frattempo è deceduto il vecchio pc e quelle foto sono in fase di recupero grazie al Mitico Marco... ma per altre, non ho proprio scuse... :P

Comunque, una di queste è proprio quella che vado a descrivere tra un pò, tra l'altro ricetta passatami da un'Amica Carissima! ^^

La cosa buffa è che tra l'avere lla ricetta e il riuscire a reperire gli ingredienti (sidro e mele disidratate) ne è passata di acqua sotto i ponti!

Infatti non c'era verso di trovare le mele secche "morbide" o, se le trovavo, non reperivo da alcuna parte il Sidro... POI improvvisamente è scoppiata la "moda" del Sidro (bellissima la pubblicità, sembra il trailer di un film... e infatti la prima volta che l'ho vista... mi aspettavo un titolo di prossima uscita al cinema!!! son proprio "malata"... :*DDD e ora lo trovo ovunque! :*DDD

E quindi via, assaggiamo questi...

BOCCONCINI MORBIDI
AL SIDRO
MELE DISIDRATATE

(per due persone)

500 g di "spezzatino" di maiale
1 bustina di mele disidratate Noberasco
1 bottiglietta di Sidro
1 bicchiere ca. di brodo vegetale
sale q.b.
olio evo q.b.
1/2 cipolla
1 rametto di rosmarino
1 chiodo di garofano
farina q.b.

Premesso quanto scritto più sopra (ricetta avuta mesi fa) può essere che ci sia qualche ingrediente che posso aver scordato... a tal proposito invito l'Amica a farsi avanti e a correggermi! :P
Inoltre, se non erro.... lei usa coniglio, bestiola che non cucino MAI assolutamente MAI e quindi ho sostituito col maiale :)
Passare nella farina i bocconcini di carne (farseli tagliare dal macellaio a misura per spezzatino, non troppo grandi) ed eliminare quella in eccesso.
Porre sul fuoco una padella antiaderente, scaldarvi due cucchiai d'olio evo con il chiodo di garovano e farvi appassire la cipolla tagliata molto finemente, quindi unire la carne e farla rosolare bene saltandola.

Eliminare il chiodo di garofano (ok, è piccolino, cercate, cercate... oppure chiudetelo in un filtro di carta per tisane..) quindi sfumare col Sidro.
Quando questo è evaporato per la metà, unire le mele disidratate, mettere il coperchio e portare a cottura a fuoco basso controllando di tanto in tanto il livello di liquido nella padella (se si riduce troppo, aggiungere poco alla volta del brodo vegetale bollente).

Ho lasciato cuocere in questo modo un paio d'ore e alla fine la carne era morbidissima e mentre il Compare divorava i bocconcini.... io gli rubavo le mele... rimediando qualche bacchettata sulle mani!!!! :*DDD




lunedì 3 ottobre 2011

VITEL TONNE' A MODO MIO

Per il prossimo w-e, o meglio, per sabato sera prossimo, si prospetta una serata Speciale!
Festeggeremo infatti il Compleanno del Compare, 45 anni!!! ^___________^

E... cosa ha chiesto come regalo? Ma una bella Cena ovviamente... ma quest'anno, non si è limitato a far mettere ai fornelli solo la sua Gata preferita (che se poi ce n'è un'altra e lo scopro sfodero gli artigli e gli faccio a julienne i cabasisi....) e no! Ha pensato bene di coinvolgere in questa "esperienza culinaria" anche il suo Cuginotto! :DDD

Così, mentre il Cuginotto summenzionato avrà un bel daffare a preparare due, no dico... DUE stanate (alias "teglie") di lasagne, di cui una bianca e l'altra rossa... io preparerò l'antipasto e il secondo...

Come antipasto qualcosa ho già in mentre mentre per il secondo vado già sul sicuro perchè riproporrò un piatto che ho sperimentato quest'estate, durante le ferie ed è piaciuto tantissimo così... spero di fare il bis (di apprezzamenti) con questo...

VITEL TONNE' A MODO MIO

per il vitello:
1 filetto di vitello da 600 g
4-5 cucchiai di olio evo
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
2-3 rametti di timo-limone
4-5 foglie di salvia
1 bicchiere di vino bianco

per il bordo vegetale di cottura:
3 carote grosse
1 cipolla media
2 gambi di sedano
2 litri abbondanti d'acqua
1 cucchiaio raso di sale grosso

per la salsa di copertura:
1 uovo
1 manciatina di capperi sotto sale
2 bicchieri e mezzo di olio di semi di girasole
sale q.b.
limone (succo) q.b.
1 scatola di tonno al naturale da 250 g

per decorare:
capperi dissalati
buccia di limone tagliata col rigalimoni

Il giorno precedente, ho preparato un brodo di verdure con carote, sedano, cipolla e acqua, mettendo tutto sul fuoco da freddo e quando ha preso il bollore ho aggiunto il sale grosso e lasciato andare almeno un'ora e mezza; quindi ho eliminato le verdure e lasciato freddare coperto.

Nel pomeriggio  ho cotto il filetto  in una pentola larga e dai bordi alti scaldando l'olio con gli spicchi d'aglio vestiti, il rosmarino, il timo-limone e la salvia e vi ho fatto rosolare ben bene da tutti i lati la carne (anche le due estremità tendnedolo in piedi un paio di minuti dall'una e dall'altra parte) quindi ho sfumato col vino.

Quando questi è evaporato, ho eliminato l'aglio e le erbe e versato nella pentola il brodo vegetale (filtrato) precedentemente riportato a bollore per far si che la cottura della carne non si fermi; ho messo il coperchio sulla pentola, lasciandolo però sollevato mettendovi sotto il manico di un cucchiao di legno per dar modo al vapore di uscire ma piano piano.

Il tutto ha continuato a sobbollire (ogni tanto rigiravo il filetto) per un'ora e mezza abbondante, quindi ho spento il fuoco, tolto il filetto di carne dal brodo, l'ho avvolto bello stretto nella carta stagnola e messo in frigo a freddare.

Nel frattempo ho preparato la majonese sempre secondo l'ormai collaudatissima ricetta, che porta via davvero appena 3 minuti!

Quando la majonese è pronta, si frulla in un piccolo mixer il tonno ben sgocciolato (io uso quello al naturale perchè è già parecchio grassa la majonese e poi non mi piace il sapore forte che prende l'olio dentro le scatolette...) insieme ai capperi sotto sale (prima bel sciacquati e tamponati con lo scottex), quindi si unisce il tutto in una ciotola e si mescola per amalgamare e messo in frigo a freddare.

Ovviamente, va da sè che se non volete fare da voi la majonese, si può sempre comprarla bell'e pronta eh?! ^________^

A filetto ben freddo, lo si toglie dalla stagnola e con l'affettatrice lo si fa a fettine sottili un paio di millimetri, lo si dispone in un unico strato sul piatto di portata, lasciando le fette un pò sovrapposte le une sulle altre e si spalma sopra al tutto la salsa tonnata coprendo bene e generosamente! :P***

Per decorare, spargere sopra al tutto, dei capperi dissalati e dei filini di buccia di limone. Se non si ha il rigalimoni, basta togliere ad un limone la sola parte gialla della scorza e farla a julienne la più fine possibile con un coltello ben affilato.


E con questa ricetta partecipo all'Abbecedario della Trattoria per la letterina R dedicata ai Rifreddi! :)

sabato 18 giugno 2011

POLPETTINE PICCANTINE...

Le cose cominciano a farsi complicate nell'abbecedario della Trattoria Muvara! ^^

Quando ho letto cosa c'era alla lettera J sono stramazzata a terra... JALAPENO... ma che roba è???

Aioulik ci insegna che di peperoncini si tratta... ma io non uso praticamente mai il peperoncino e se lo faccio è sempre in dosi molto minime e se poi si tratta di una specie in particolare e ammetto che, se non fosse per le dimensioni, per me sarebbero tutti uguali... e qui non partite con battute "piccanti" eh?? :*D

Perciò, non avendo idea di dove poter trovare questo benedetta varietà di peperoncino, ho attinto a quelli essiccati che tengo in cucina appesi alla vetrinetta verde per quando voglio fare i "classici" spaghetti ajoeojio ^^

E li ho usati per dare un tocco di vivacità a delle piccole

POLPETTINE PICCANTINE
1 salsiccia
200 g di petto di pollo
1 o 2 peperoncini secchi
5-6 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaino di macis in polvere
1 pizzico di sale fino
1 litro olio di semi di arichidi

per la panatura
1 uovo
2 cucchiai di farina
3 cucchiai di pangrattato

Premetto che questo "impasto" costituisce il ripieno delle mie personalissime OLIVE ASCOLANE, che all'inizio facevo seguendo filofilo la ricetta passatami dalla Suocerina, ma che poi, col tempo, ho "scremato" un pò per renderle un pò più leggerine, non light, nel senso di "magro" e nel senso che possono mangiarle anche coloro che sono a dieta, magari!!!! Solo un pò meno "pesanti" ecco... :P
E con il ripieno che avanza, giammai buttarlo, ma anzi, lo uso proprio facendo queste polpettine, ma è la prima volta che ci aggiungo il peperoncino! Merito di Aioulik, ovviamente e i commensali le hanno giudicate "affatto piccanti" quindi fate voi.... abbondate pure col piccante se volete... a vostro rischio e pericolo! :*DDD

E ora veniamo alla ricetta...


Mettere nel tritatutto la salsiccia privata della pelle e ridotta a pezzi con le mani, il petto di pollo tagliato a cubotti, il macis in polvere (io ce l'ho a pezzi in un vasetto, che poi frullo col macinacaffè poche dosi alla volta e conservo in un piccolo vasetto di vetro) e il sale.

Frullare il tutto finemente, trasferire poi in una ciotola, unire il sale, il pangrattato e i peperoncini secchi aperti e spezzettati, in modo che i semini vadano ad incorporarsi nella carne e si vedano anche le bucce belle rosse sulle polpettine.
Mescolare bene per amalgamare il tutto unendo altro pangrattato se occorre, fino ad avere un impasto lavorabile con le mani.

Prendere un pò di impasto alla volta, farne dei salsicciotti lunghi e grossi come un pollice (di donna... se di uomo, come il mignolo! :*DDD) e da questi ricavare dei cubotti da lavorare con le mani fino ad avere delle polpettine minuscole (come una nocciola grosso modo), da passare nella farina, poi nell'uovo, poi nel pangrattto, poi di nuovo nell'uovo e ancora nel pangrattato.
Far scaldare molto bene l'olio in una padella antiaderente bassa e larga (un ottimo modo per capire se è caldo abbastanza, è immergervi l'estremità di uno spiedino di legno, se l'olio intorno al legno sfrigola con tante piccole bollicine, ci siamo!)


Preparasi vicino alla padella una ciotola con della carta assorbente, e quindi friggere poche per volta le polpettine fino a che diventano belle dorate. Scolarle bene dall'olio, metterle nel vassoio, cospargere di sale e farle "saltare" per distribuirlo bene.

Vanno benissimo come stuzzichino pre-pasto, oltre che come goloso secondo di carne.

Servire belle bollenti, magari accompagnandole pucciate in una ottima MAJONESE casalinga! ^^

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 ovvero

 SCADE alla mezzanotte del 13 marzo 2012!!!

venerdì 10 giugno 2011

INVOLTINI TRIPLO STRATO

 
In Trattoria stanno alla lettera I e la mia proposta eccola quI! ^^

INVOLTINI TRIPLO STRATO
 dosi per due (abbondanti)

3 fettine di petto di tacchino
fette di prosciutto crudo "dolce"
2 zucchine tonde "bianche"
formaggio pecorino semistagionato
2-3 rametti di santoreggia fresca
1 rametto di rosmarino
2 rametti di timo limoncino
3 spicchi d'aglio "in camicia"
1 bicchiere di birra triplo malto
farina q.b.
sale q.b.
olio evo 6-7 cucchiai

Lavare ed asciugare accuratamente le zucchine, affettarle sottilmente con un coltello molto ben affilato e cuocerle sulla piastra liscia un paio di minuti per lato, trasferendole, man mano che son pronte, in una pirofila dotata di coperchio. Se coprite subito dopo averle disposte all'interno, il calore ed il vapore contribuiranno a renderle "morbide" e non sarà necessario tanto olio... :)  e condite gli strati man mano con un poco di sale e appena appena un pò d'olio evo.

Sciacquare sotto l'acqua corrente gli odori (rosmarino, timo limoncino, santoreggia...) e tamponarli con carta assorbente.

Disporre su un tagliere ogni fettina di petto di tacchino, porre sopra un pezzo di pellicola trasparente a coprirla bene tutta e batterla col batticarne per allargarla e appiattirla bene, senza però "romperla"...

Disporre su ogni fettina, le fette di prosciutto crudo coprendole quasi interamente (lasciare i bordi liberi per un paio di centimetri almeno, se possibile).
A questo punto, se le fettine di tacchino sono molto grandi, potete tagliarle in quattro riquadri e al centro di ognuno disporre una fettina di zucchina cotta precedentemente e sopra ancora, un pezzetto di pecorino semistagionato (io ne avevo una rimanenza di un tipo stagionato nel pepe nero, saporitissimo, squisito... :P***).

Ora arrotolare con cura ogni involtino e fermarne il lembo finale con uno stuzzicadenti.
Ripassare gli involtini nella farina, scaldare 6-7 cucchiai d'olio evo in una padella antiaderente insieme agli spicchi d'aglio non schiacciati e far insaporire bene.
Eliminare quindi l'aglio e disporvi gli involtini insieme agli aromi (rosmarino e origano) e far rosolare bene da tutti i lati.
Sfumare quindi con la birra triplo malto, aggiustare di sale, coprire con un coperchio lasciando una fessura appena da una parte, abbassare la fiamma e lasciare andare a cottura un quarto d'ora, venti minuti circa, controllando di tanto in tanto che il liquido non asciughi troppo.
Se così fosse, aggiungete un goccio appena d'acqua bollente.
E' pronto quando il fondo di cottura apparirà bello denso e "caramelloso".

Servire accompagnando con le restanti zucchine cotte alla piastra.

Il Compare ha gradito molto, ma molto molto anche il mio Paparino, che in questi giorni è qua con noi perchè ci ha fatto un lavorone pazzesco in giardino, di cui poi parlerò in un post apposito sul blog dei lavoretti ^^ e si è letteralmente leccato i baffi!!!

Il mio papà, sapete, è di gusti un pò difficili... cioè, è molto tradizionalista in cucina, non ama molto le cose "sperimentali" e col fatto che io improvviso sempre, avevo un pò timore in questi giorni, di non accontentare i suoi gusti, invece con questa cenina l'ho visto proprio contento, e questo mi basta! ^^

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