domenica 31 luglio 2011

CROSTATA DI MAMMA RO'

ooooooooohhh oggi finalmente, ho "rubato" alla Suocerina la ricetta segreta per la sua super-stra-buona crostata!!!

No scherzo... non è segreta, è solo che tutte le altre volte che l'ha fatta non mi ero mai presa il tempo di farmi dettare per bene, con calma, ingredienti e procedimento, ma si badava solo a mangiarla e farla sparire nelle nostre fameliche ed ingorde fauci... :DDDD


CROSTATA 
DI MAMMA RO'

per la frolla
200 g di farina "00"
50 g di farina di riso
1 uovo intero + 1 tuorlo
100 g di zucchero semolato
80 g di burro
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di succo di limone

per la farcitura
in questa crostata in particolare ha usato un mix di due marmellate, ovvero metà di prugne e metà di mele cotogne, mescolate insieme.
Altrimenti, usa spesso (ed è strabuonissima) anche la marmellata di visciole! :P***

Il giorno prima della preparazione del dolce, mettere tutti gli ingredienti per la frolla nel robot (o nell'impastatrice) e impastare; quindi togliere la frolla, lavorarla velocemente con le mani dandogli la forma di una palla, avvolgerla in pellicola trasparente e metterla in frigo.

Conservare in frigo, in un bicchiere coperto, l'albume dell'uovo di cui è stato utilizzato solo il tuorlo mi raccomando!!! Servirà poi il giorno dopo...

Il giorno successivo, accendere il forno e portarlo a 200° e mentre scalda, estrarre la frolla dal frigo, tirarne via un pezzetto, quel tanto che basta per farne poi le strisce di decoro,  e stendere il resto col mattarello su un piano leggermente infarinato, fino ad uno spessore di un centimetro circa.
Ungere la tortiera (di quelle basse, antiaderenti) e posarvi la sfoglia di frolla.
Spalmarvi sopra la marmellata in uno spessore grosso modo come quello della frolla e, con la frolla avanzata, dopo averla rilavorata ancora un pò con le mani per renderla liscia, ricavare delle palline e da queste delle strisce da appoggiare sopra la crostata.

Aggiustare il bordo tutto intorno creando il decoro che vedete, con il bordo di un cucchiaino.

Spennellare tutta la crostata con l'albume conservato dal giorno prima.

Abbassare il forno da 200° a 180°, infornare e lasciare cuocere circa 20 minuti.

Mamma Rò-Suocerina dice che la crostata va tolta dal forno PRIMA che questa diventi dorata, deve essere praticamente ancora bianca... Lei fa la prova "del dito" ovvero, con un dito tocca il bordino della crostata; se questo cede ancora ma appena-appena, alla pressione del dito, la si può sfornare e lasciare freddare a temperatura ambiente.

Vi assicuro che è una roba bestiale questa crostata... ce ne mangeremmo a quintali!!!!

CREDEVO di poter far partecipare alla raccolta indetta dal MOLINO CHIAVAZZA - MANI IN PASTA - CROSTATE E CROSTATINE anche la mia Suocerina, ma rileggendo ora con calma le istruzioni di partecipazione... mi sono accorta che nel mio post manca un passaggio fondamentale... ovvero le foto che ne documentano la preparazione... :*(

Il fatto è che ce l'ha portata già bella fatta pronta da mangiare :DDD

Bè, pazienza, vorrà dire che proverò a fare un'altra crostata seguendo questa ricetta e così potrà prendervi parte lo stesso :)
Andate comunque a vedere di cosa si tratta, ci sono premi in palio e la scadenza è ancora lontana: 21 agosto! ^^

venerdì 29 luglio 2011

TOPO VS PIRU'... 1 a 0 ... TOPO VS GATA... 0 a 1 ...

PER UNA VOLTA mi tocca ringraziare la Juve... cosa c'entra con Pirù e questo topolino?? c'entra c'entra...

Perchè ieri sera ho beccato Pirù giocare in giardino con questo sorcetto... il tempo della foto e il sorcio era sparito e Pirù che annusava i fili d'erba smarrito... Poi stanotte Checco si alza ALLE DUE per vedere la sua Juve ma mi viene a svegliare dicendo di aver visto IL TOPO sfrecciare per la sala!!! 0.o'

Dalle 02,00 alle 03,30 c'è stata la caccia al topo, con spostamento di divani e robe varie... abbiamo fatto un tale casino che i vicini questa mattina ci hanno detto di aver chiamato i carabinieri perchè pensavano ci fossero i ladri...

Bé... alla fine il topo è morto (con mio grandissimo dispiacere e sconvolgimento... ho provato in tutti i modi a prenderlo vivo!!!) e dei carabinieri nemmeno l'ombra...

Sono riuscita ad addormentarmi alle 04.30... e ora son qui che scrivo, tra un pò me ne vado in ufficio... e sono in coma... si prospetta una gran bella giornata.... @_@

mercoledì 27 luglio 2011

INSALATA DI POLLO CON AVOCADO E MIRTILLI

La Gata è SEMPRE a dieta, anche quando non sembra... ma la bilancia ha da calà :D e così, tra uno sbuffo e un grugnito di disperazione, ogni tanto mi vengono delle belle ideuzze, gustose, leggere, colorate e... buone!!!
Perchè non è vero che chi è a dieta deve per forza campare di sedano e carote sgranocchiate... giammai! ^^


E poi mi sono lasciata convincere da questo bel post di MariBella dedicato all'AVOCADO, che non avevo mai mangiato prima... 

E visto quindi, che è proprio dagli occhi che la pancia comincia a riempirsi e c'è una bella differenza dal presentare al nostro sguardo due carote lesse sbattute nel piatto e una bella...


(dosi per 1 porzione)

metà di 1/2 petto di pollo arrosto
2 pomodori rossi lunghi
1 manciata di radicchio rosso tagliato a listarelle
mezza busta scarsa di insalatina verde
metà di una vaschetta piccola di mirtilli
metà scarsa di un avocado

NB: per una versione VEGETARIANA, si può sostituire il pollo con dei legumi (ceci, lenticchie, fagioli ecc.) e arricchire con ulteriori verdure o anche frutta secca (noci, pistacchi...) insomma, tutto quello che più vi aggrada :D

La sera prima io e Compare ci siamo mangiati un pollo arrosto e, come sempre accade, rimane lì praticamente tutto il petto... diciamocelo... è la parte più "infelice"... :D

Così, da un pezzetto di tale petto, a cui ho eliminato la pelle abbrustolita (babbabia però che sacrificio... :P***) ho ricavato delle striscioline, vi ho aggiunto il radicchio e l'insalatina giovane verde e due pomodori lunghi, tagliati a strisce belle spesse.
Ho quindi sciacquato i mirtilli e tagliato a metà l'avocado (dopo averlo passato sotto l'acqua corrente e asciugnato bene).
Eliminatane la buccia, ho tagliato la polpa a losanghe sottili e unito mirtilli e polpa all'insalata.
Ho spruzzato sopra un pò di limone e messo il tutto in un contenitore con coperchio in frigo.

Questa mattina me lo sono portato in ufficio e all'ora di pranzo ho condito con sale ed olio evo (un cucchiaino circa, visto che l'avocado è già di per sè "grasso", richiuso il coperchio e agitato ben bene il tutto.

Quando ho riaperto il contenitore, la polpa dell'avocado si era praticamente tutta disfatta e si era creata una sorta di cremina che condiva il tutto, come si ci avessi messo la maionese o lo yogurt... 

Insomma, mi è piaciuto un sacco questo pranzetto e l'avocado è promosso a pieni voti! ^______^


venerdì 22 luglio 2011

CANEDERLI DELLA VAL D'ISARCO

Visto il buon cuore che batte in Trattoria, ho fatto del mio meglio per proporre anch'io una ricetta di Knodel (Canederli) per la lettera K, anche se in tremendissimo ritardo sulla tabella di marcia (e infatti siamo già agli sgoccioli anche per la lettera L, ma per quella ho già dato... ^_______^)

Premetto che non avevo MAI fatto in vita mia i Knodel-Canederli, anche se ho scoperto, da qualche anno a questa parte, che mi piacciono moltissimo, specie quelli allo speck in brodo... :P***

Dunque, tornando alla "mia" ricetta, da quando Aiuolik m'ha concesso di partecipare lo stesso alla letterina K, mi sono scervellata e ho ribaltato mezza libreria perchè ero (e sono ancora!!!) convinta di avere tra i miei molti libri di cucina, anche uno dedicato esclusivamente proprio a questo piatto tipico del Trentino-Alto Adige... e come solito, NON trovo mai quel che cerco quando serve...

Epperò ne ho altri eh?!!! Mica mi beccate in castagna! :DDD
Così ho sfogliato uno dei volumi dell'Enciclopedia Regionale Italiana, quello dedicato appunto, al Trentino-Alto Adige, regalatami dalla mia Mammina!!! <3

E ci sono svariate pagine con solo ricette di canederli, ma una sola andava bene per gli ingredienti che gi avevo in casa e così ho fatto (ovviamente con mie piccole modifiche dovute a causa di forza maggiore... e che ho scritto in rosso) i...

KNODEL DELLA
(dosi per 38 piccoli canederli)

2 panini raffermi
(avevo due panini alle noci...)
2 dl di latte (1 bicchiere)
700 g di patate
2 tuorli
20 g di semolino (150 g)
100 g di pane grattugiato
70 g di burro
40 g di formaggio grana trentino
1 fetta spessa di pecorino fresco
sale e pepe

Difficoltà: media (neeeeeeeeeeee, è facilissimoooooooooooooo)
Preparazione: 35 minuti (ehemm... a me ci è voluto di più... sarà la sfortuna del principiante...)
Cottura: 1 ora e 10 minuti (tra cottura delle patate e poi dei canederli fatti!)

COPIO PARI PARI LA RICETTA COSI' COME RIPORTATA SUL LIBRO e IN ROSSO le mie elaborazioni (ovvero "casini"...)

Sminuzzate i panini in una ciotola, bagnateli col latte e schiacciateli con le mani per farli ben impregnare di latte e spappolarli. Lasciateli poi riposare mentre procedete alle successive operazioni.

Lavate 500 g di patate con la buccia, mettetele in una casseruola, coprite con acqua fredda e cuocetele per circa 40 minuti, calcolando il tempo dall'inizio del bollore.

Intanto lavate e sbucciate le restanti patate poi grattugiatele con la grattugia a grana grossa e mettetele su uno scolapasta a perdere un pò di acqua in attesa che le altre patate siano cotte.

Passate queste ultime allo schiacciapatate,unitevi le patate crude grattuciate e ben asciugate, i 2 tuorli, il semolino, il pane ben strizzato, sale e pepe il pane grattugiato e amalgamate con cura.

Ecco, io in questo passaggio ho fatto un gran casino... infatti, vi ho unito anche tutto il burro!!!!!! 0.o
Sono un pò distratta ultimamente e così, quello che doveva essere fuso alla fine per il condimento... è finito dentro ai Canederli... sono venuti bene lo stesso, ma mi è considerevolmente aumentata la massa di impasto, perciò mi ci è andato molto più semolino di quello della ricetta originale e anche il pangrattato, perchè la massa mi restava sempre troppo collosa... :((( 
Quindi NON fate come me, ma fate attenzione alla ricetta vera! :DDD
Ohi, però son venuti buoni lo stesso eh? solo... un pò "pesantini" :DDDDD

Formate delle palle grosse come albicocche (io le ho fatte un pò più piccole) immergetele in acqua bollente salata e cuocetele a fuoco basso (medio) per circa 15 minuti, lasciando sobbollire piano l'acqua.
Scolate i canederli con la schiumarola, metteteli in una terrina calda, versatevi sopra il burro fuso bollente e il formaggio grana grattugiato, mescolate delicatamente e servite.

Per il condimento invece, non avendo il grana trentino, ho ovviato con una piccola fonduta preparata con due riccioli di burro fatti sciogliere in un pentolino con dentro due foglie di salvia fresche (prima ben lavate ed asciugate) quindi ho eliminato la salvia e unito una fetta tagliata spessa (almeno un centimetro) di un pecorino molto fresco e morbido ridotta a cubettini, così da accellerarne lo scioglimento senza bruciare il tutto.

Ho quindi colato il tutto sopra i knodel, unito un pizzico di pepe nero macinato e voilà, un bel piatto invernale, in barba a per questo torrido luglio!!! :*DDD

Ovviamente mi sono rimasti un bel pò di knodel, che ho distribuito il belle file ordinate su di un vassoio foderato di carta forno, messo in congelatore e il giorno dopo ho preso i knodel-canederli e suddivisi in 3 sacchetti da congelatore, così che, essendo già congelati, non si attaccheranno gli uni agli altri!
Così la prossima volta che avrò voglia di knodel... non dovrò far altro che tirarne fuori un sacchetto, lasciarli scongelare, cuocere e condire a piacere! 
Epperciò...on questa ricetta partecipo ANCHE al nuovo contest di Mile del blog La Scimmia Cruda ovvero PIATTI DI SALVATAGGIO nella sezione, ovviamente, dei "salati" ^___^

Correte da lei a leggere il regolamento, scade il 30.09.2011!

lunedì 18 luglio 2011

CAVATELLI di GRANO DURO CON UOVO E ASPARAGI

Un piatto di pasta speciale, ma che non fa troppo impazzire nella sua preparazione, che allieta l'occhio e la gola... cosa si vuole di più in queste giornate calde e assolate?! ^^

La pasta è della COLUMBRO, un'azienda marchigiana situata a Fermo (PU) non ricordo più dove l'ho comprata, ma ci è piaciuta un sacco!!! E' ruvida al tatto da cruda, un piacere anche solo a toccarla, tiene benissimo la cottura, raccoglie un sacco di sughetto e si lascia mangiare che è una meraviglia!

... Ecco... adesso scrivo alla ditta, che voglio le provvigioni per la pubblicità! :*DDD

Insomma, se non si è capito, ci sono piaciuti un sacco i...

CAVATELLI di GRANO DURO
CON UOVO E ASPARAGI
 (per due persone)

180 g di cavatelli
1 mazzetto di asparagi
2 uova
olio evo q.b.
1 spicchio d'aglio
sale q.b.
q.b. di 1 peperoncino piccolo

Sciacquare accuratamente gli asparagi, eliminare la parte terminale più dura, e lessarli lasciandoli leggermente al dente.
Tagliargli a tocchetti, condire con un pizzico di sale e di olio evo, tenendo le punte intere e mettere da parte coperti.

Lessare la pasta in abbondante acqua salata e cinque minuti prima del termine di cottura, lessare anche le uova, cuocendole quel tanto che basta per far rapprendere bene l'albume ma non troppo il tuorlo... per questo ho considerato, dal bollore dell'acqua, 5 minuti di cottura (a 8 l'uovo è completamente sodo).
Scolare le uova e tenerle da parte su un piatto.
Scaldare in una padella antiaderente larga, l'olio evo con lo spicchio d'aglio, scolare la pasta e farla saltare in padella, eliminando l'aglio e aggiungendo gli asparagi.

Per spellare le uova senza rompere il tuorlo interno (che sarà molto, molto morbido...) farle rotolare pian piano sul piano di cottura schiacciando delicatamente con la mano, così da creare tante piccole crepe, così da poterle sbucciare più agevolmente.

Impiattare la pasta, posarvi sopra l'uovo aperto con il tuorlo ancora intero, un pizzichino di sale e un pò di peperoncino secco sbriciolato solo sul tuorlo e servire!


PS: negli ingredienti ho scritto 2 uova (uno a testa, essendo porzioni per due persone) ma sappiate che la sottoscritta è stata bravissima e non l'ha mangiato... perchè non può... sob... indovinate quindi chi si è pappato il bis di uovo?! :DDD

giovedì 14 luglio 2011

LIQUORE DI BASILICO ROSSO

Come promesso, dopo IL PESTO, ecco il Basilico "da bere"! ^^

Nonostante il colore delle foglie di un bellissimo rosso scuro, immaginate la sorpresa di ritrovarvi un infuso d'alcool e foglie... di un verde brillantissimo!!!
Questo basilico è proprio un bel birbante eh?! :DDD

La ricetta è davvero semplicissima e rapida e l'ho presa dal mio ormai fidatissimo libro "I BUONI LIQUORI FATTI IN CASA" di Maddalena Tomalini

LIQUORE DI 
BASILICO ROSSO
500 g di alcool alimentare a 95°
300 g di zucchero semolato
50 foglie di basilico (rosso nel mio caso...)
700 g di acqua minerale naturale

Mettere in infusione per un giorno e una notte, l'acool e le foglie di basilico, precedentemente ben lavate ed asciugate.
Preparare anche lo sciroppo di acqua e zucchero, portando a bollore l'acqua, versandovi lo zucchero e girando con un cucchiaio di legno fino al suo completo sciogliemento. 


Coprire e lasciare freddare a temperatura ambiente.
Il giorno successivo, filtrare attraverso un colino a maglie fitte (o meglio ancora attraverso un telo di cotone bianco) l'infuso alcoolico in una ciotola; unire lo sciroppo di zucchero e mescolare bene per amalgamare i due liquidi, quindi travasare direttamente nelle bottigliette.
Conservare in luogo fresco e buio e bere dopo un mese di "maturazione".

Come potete notare, negli ingredienti ne è presente UNO davvero speciale! Perchè? bè... andate a leggere il post dedicato al Pesto e lo capirete :D
Sul libro dice che è un liquore digestivo, antinfiammatorio e  contro il raffreddore e che si può servire liscio in piccoli bicchieri o allungato con acqua bollente nelle tazze da punch... bè, magari per quest'ultima versione aspettiamo Natale eh?! :*D

Io lo vedrei bene anche sul gelato gusto fior di panna...

domenica 10 luglio 2011

PESTO DI BASILICO ROSSO

Anche questa primavera Gata e Vicina han piantato, in contemporanea, tante belle piantine di BASILICO ROSSO, come OGNI anno, praticamente, da quando abitano qui...

E come OGNI anno, da quando abitano qui... il Basilico Rosso di Gata è andato a ramengo, mentre quello di Vicina è un tripudio di foglie giganti, di un meraviglioso rosso scuro con qualche rara screziatura di verde... 

Mi sa che Gata è un pò testona e non ha ancora capito che il Basilico Rosso, forse, non vuole esattamente tutto il sole che invece ama tanto quello verde... :*DDD

Perciò, a primavera prossima, ripianterò ANCORA ma lo terrò all'ombra... chi la dura la vince...
Oppure... potrei fare come la mia Mammina ha fatto l'altra sera, ovvero, lodare e stralodare cotanta meraviglia di basilico, fino a che Vicina s'è vista costretta in angolo a dire "Ne vuoi?! Lo volevo giusto diradare un pò..." :*DDDD

E così, ieri pomeriggio, ce ne siamo andate da Vicina (io nascosta dietro a Mammina...) a depredare quella meraviglia della natura (alla quale sono stati aggiunti tanti altri bei tralci di basilico verde!!!! ^_______^) e siamo corse in casa felici come le pasque, ci siamo sedute al tavolo di cucina, abbiamo defogliato e chiacchierato per un'ora intera, poi lavato, asciugato e posto in frigo il bottino "tanto sudato"!

E questa mattina, col fresco, Mammina mi t'ha fatto sto po-po di 

PESTO DI BASILICO ROSSO

una ciotola di foglie di Basilico rosso
120 g di pinoli
100 g di grana grattugiato
Olio evo in abbondanza
1 manciata di sale grosso

Premesso che il vero PESTO andrebbe fatto a mano, ovvero senza l'ausilio robottini elettrici di sorta perchè le lame rovinano il basilico... confesso che non abbiamo mai provato a fare questa cosa... soprattutto quando si parla di quantità di pesto abbastanza importanti... ma liberissimi di provarci eh?! ^^
Armandovi di un bel pestello e mortaio di marmo, olio di gomito e via! :D



Mammina invece ha usufruito del mio robottino a impulsi, frullando insieme, foglie, pinoli e sale e aggiungendo poi a parte il grana grattugiato.
Unire poi tanto olio evo quanto ne basta ad ottenere una consistenza bella morbida.
Non occorre frullare foglie & C. fino ad avere una crema liscia... anzi!!
Più si frulla e più le foglie di martorizzano... nono, meglio piuttosto lasciarne qualcuna bene in vista, come pure qualche bella briciolona di pinoli... O almeno, è così che piace a noi... ^^

E a pranzo ovviamente... indovinate con cosa abbiamo condito gli spaghetti??... :P****

Ah!!! Tenete da parte un pò di foglioline, già che le avrete scroccate da Vicina... per farci anche un bel LIQUORE DI BASILICO (a presto la ricetta)!!! :D

venerdì 8 luglio 2011

PATE' DI FEGATELLI DI NONNA ROSI

La Nonna Rosi è la nonnina del Cuginotto del Compare ^^

Purtroppo non c'è più da qualche anno, ma questa ricetta continua ad essere molto amata nella sua famiglia e fa a gara con un'altra versione di patè di fegatelli, ovvero quella di Nonna Angela, nonna materna del mio Compare! <3

Di quest'ultima versione ho avuto la ricetta dalla mia Suocerina, ma per poterla fare rispettandone dosi e ingredienti, devo purtroppo aspettare un pò perchè devo fare la giardiniera da me, che in quelle industriali ci ficcano sempre il peperone, unico alimento per me autentico VELENO..... :*(((
E per fare la giardinera occorre tempo e quindi aspetterò di essere in ferie... ^^

Quindi, la prima versione che ho tentato di riprodurre è quella della Nonna Rosi, come dicevo, col benestare del Cuginotto, che ha poi assaggiato e approvato a pieni voti! ^^

Perciò ecco qui...

PATE' DI FEGATELLI 
DI NONNA ROSI

300 g di fegatelli di pollo
1 fetta di mortadella tagliata spessa
2 carote
1 costa di sedano bianca
1 cipolla media
1 bicchiere di vino bianco secco
olio evo q.b.
sale q.b.

Per servire (facoltativo)
fette di pane tostato
rucola

Fare un trito con le verdure, scaldare 4 o 5 cucchiai di olio evo in una padella antiaderente (io uso quelle col fondo in ceramica) e far appassire le stesse fino a quando sono belle dorate.
Quindi unire i fegatelli ben puliti da eventuali pellicine, far saltare e quindi unire il vino lasciando sfumare un paio di minuti, quindi coprire col coperchio e portare a cottura, aggiustando di sale.
A cottura quasi ultimata, aggiungere la mortadella tagliata a tocchetti e terminare sempre a tegame coperto e fuoco basso.
Frullare il tutto fino ad ottenere, appunto, la consistenza di un patè e lasciare raffreddare.

Si può servire come piccoli bocconcini, direttamente spalmato su fettine di pane tostato, tagliato con i tagliabiscotti nella forma preferita, con una spolverata di rucola sminuzzata oppure mettere in una ciotola e lasciare agli ospiti il piacere di decidere quanto patè spalmare sul pane! ^______^

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