Visualizzazione post con etichetta FRUTTA SECCA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta FRUTTA SECCA. Mostra tutti i post

mercoledì 17 maggio 2023

LONZINO DI FICHI SECCHI MARCHIGIANO e si resta in ITALIA

Per il Viaggio dell'ABC nel Mondo degli Ingredienti, dedicato in questi giorni alla letterina F ho scelto i FICHI SECCHI.

Viaggio ideato e capitanato dalla nostra Capa AIU'  ^____^

Fossimo stati di stagione, mi sarei adoperata per trovare quelli belli freschi e li avrei fatti essiccare nell'essiccatore, ma dato che siamo a Maggio e a quanto pare, è più Maggembre visto il freddo e la pioggia (maledetta ormai) che fa, accontentiamoci di quelli già pronti...

LONZINO DI FICHI SECCHI MARCHIGIANO (Italia)

750 g di fichi secchi ma morbidi

250 g circa di mandorle spellate

150 g di noci sgusciate

45-50 g di Sapa (o Saba)

35 g di Varnelli o Mistrà (liquore all'anice marchigiano)

Foglie di fico fresche qb per avvolgere i lonzini 

Per prima cosa eliminare dalle foglie i piccioli e la parte più duretta che li unisce alla foglia, quindi lavarle molto bene e lasciarle asciugare, quindi avvolgerle morbide in un telo di cotone pulito e tenerle al fresco fino al momento dell'uso.

Passare nel tritacarne, con i buchetti intermedi prima i fichi, poi le noci ed infine le mandorle.

Mescolare bene tutto quanto in una ciotola, quindi aggiungere la Sapa e il Mistrà e continuare ad impastare bene con le mani per amalgamare bene il tutto.

Ho indicato negli ingredienti 250 g circa di mandorle, perchè l'impasto può risultare piuttosto morbido, secondo la tipologia di fichi usato o il loro grado di essicazione... Quelli comprati da me erano piuttosto morbidi, quindi ho ad aggiungere altre mandorle tritate fino alla consistenza che mi sembrava più giusta....

Anche qui, come nella maggior parte delle ricette "semplici" e antiche, è la mano e l'esperienza che conta! 

La ricetta è semplicissima nella sua esecuzione... la bravura sta nell'azzeccare il giusto grado di compattezza del lonzino...

Dunque una volta ottenuta la massa, dividerla in 4 parti uguali e dare la forma di un piccolo salamino.

Dalla mia massa ne sono venuti fuori 4 sui 270 gr l'uno.

Una volta formati, li ho avvolti nelle foglie di fico, facendole aderire bene e fatto alcuni di giri di spago per fermare il tutto.

I più bravi sanno fare la legatura tipo salame, ma io non ci ho nemmeno provato :D

L'ideale prima del consumo, sarebbe aspettare che le foglie siano ben asciutte ma il test doveva essere fatto e quindi è già tanto se ho resistito due giorni! :DDD

Da rifare assolutamente a Settembre coi fichi freschi essiccati al Sole o in essiccatore! ^______^

QUI per un pò di storia del Lonzino di Fichi Marchigiano 



Come sempre, ricordo che potete seguire il nostro Viaggio così:

FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/716181916730894

INSTAGRAM: #unmondodingredienti e #abcincucina
















 

sabato 4 febbraio 2023

BURRO DI ARACHIDI per la A di ARACHIDI (U.S.A)

Oggi, 04.02.2023, è l'ultimo giorno della 1^ tappa del Viaggio della Carovana, capitanata dalla nostra Capa (e ideatrice del progetto) Aiù, della Raccolta UN MONDO DI INGREDIENTI (se cliccate sulla scritta andate dritti alla pagina fb dedicata) e come ultima ricetta mi è venuta in mente giusto ieri pomeriggio, questa che porto con grandissimo piacere perchè è di una facilità estrema e di una golosità allucinante!
Lo so, non ho mica scoperto l'acqua calda, anzi!!! 

Ma è davvero tanto, troppo facile da fare in casa ed è assurdo andare a spendere una barca di soldi in un prodotto già pronto quando in 10 minuti (davvero!!!) se ne può fare la quantità che si desidera...

E POI... se avete un fazzolettino di terra potreste addirittura coltivarvele da voi e quindi sarebbe tutto a km 0!

Comunque eccoci qui con la versione home-made del...


200 g di arachidi non salate e già tostate1 cucchiaino di sciroppo d'acero
1 cucchiaino di olio di semi di arachidi (se necessario)
1 pizzico di sale fino

Per questa ricetta l'unico accessorio davvero essenziale, è un frullatore o un robot da cucina di buona qualità e con il contenitore di dimensione adeguata alla quantità di arachidi che si vogliono frullare...

Cioè per i 200 g che ho fatto io, mi basta il boccale del minipimer, l'accessorio a parte che va attaccato al minipimer, non so se mi spiego...

Ma se se ne fa di più, cioè mezzo chilo e oltre, meglio un robot più capiente.

Se non si trovano le arachidi già tostate, basta metterle qualche minuto in forno, sulla leccarda con carta forno, fino a che si comincia a sentire il tipico odore di nocciolina tostata.

Versare le arachidi nel bicchiere del robot e frullare fino a che prendono una consistenza come di sabbia umida.

Aggiungere ora lo sciroppo d'acero e il sale e continuare a frullare fino a che la massa diventa bella pastosa.

Aiutarsi magari con una spatola per staccare il composto dalle pareti del robot e continuare a frullare.

Dopo una decina di minuti diventerà bello cremoso.

A questo punto se lo si vuole più morbido, basta aggiungere un cucchiaino di olio di semi di archidi e continuare a frullare ancora un pò, finchè l'olio si sarà ben emulsionato con la massa.

Se piace "grezzo" al palato, smettere di frullare, altrimenti continuare finchè non diventa bello liscio e cremoso (io preferisco la prima)

Trasferire in un contenitore a chiusura ermetica e consumare a piacere (a me dà dipendenza... devo stargli ben alla larga... quasi quanto la Nut.... :DDDDD )

Si conserva in frigo fino a tre mesi (ma mica ci arriva...)

Inutile dire che si può fare con le noccioline, le noci, gli anacardi, i semi di zucca, ecc. ecc. ecc.

Ovviamente se volete seguire il Viaggio ci trovate su FB https://www.facebook.com/groups/716181916730894
oppure su Instagram seguendo #unmondodingredienti e #abcincucina




E se volete partecipare (siiiiiiiiiiiiiiiiii), vi lascio qui sotto regolamento e calendario! ^^



mercoledì 19 maggio 2021

PANE AI CEREALI CON I SEMI


Questa 5^ tappa del Viaggio della Carovana per raccogliere ricette da portare alla nostra Fattoria Consapevole e Solidale mi piace un sacco!

Sarà che adoro tutto ciò che è frutta secca a guscio e semini...

In particolare i semini.... Il Compare a volte mi guarda mentre spargo semi & C. sulle insalate come se piovesse e mi chiede se per caso in una vita passata possa essere stata un uccellino.

Io gli rispondo che data la mia mole, più che un uccellino direi un condor :DDDD

Oltrettutto, quale occasione migliore per sfogliare il libro che mi è appena arrivato e che già adoro (e già riempito di piccoli post-it con le ricette segnate da provare)?!

COME SI FA IL PANE di Emmanuel Hadjiandreou!!!

Per questa occasione ho scelto un pane in cassetta ovvero...

PANE AI CEREALI CON I SEMI

Premetto che ero partita spedita, perchè leggendo gli ingredienti CREDEVO avevo TUTTO!!!!

Solo il lievito di birra mancava perchè non lo uso praticamente mai, facendo il pane in casa esclusivamente con il licoli, ma poco male, sono corsa al supermercato e l'ho comprato :D

Poi all'atto pratico..... mi mancava invece (uffa!!!) la farina integrale... e anche (arci-uffa!!!!) il grano saraceno!!!

Giuro! Ero straconvinta di avere entrambi di sotto in dispensa e invece....

Per cui ho dovuto per forza di cose aggiustare il tiro, non avendo voglia di tornare di nuovo al supermercato :DDDD

Quindi, negli ingredienti metterò in rosso le mie varianti...

Per una pagnotta di 900 gr circa

300 ml di acqua fredda (io a temperatura ambiente e in bottiglia)

80 ml di acqua calda

20 g di semi di sesamo (io 10 di sesamo bianco e 10 di nero)

20 g di semi di lino

20 g di grano saraceno o kasha, grano saraceno decorticato e tostato (io quinoa in mix)

20 g di semi di girasole leggermente tostati 

500 g di farina integrale (io 350 farina "0" + 150 farina di farro integrale Alce Nero)

10 g di sale

8 g di lievito di birra fresco Stampo per plumcake da 900 gr, cm 22x11, unto con olio evo

Io ho uno stampo regolabile in lunghezza, antiaderente, ma devo comunque sempre ungerne l'interno altrimenti la preparazione non si stacca :P

Mescolare in una ciotola i 300 ml di acqua con i semi e la quinoa (questi sono gli ingredienti umidi), coprire e mettere in frigo una notte.

Il giorno successivo, sciogliere il lievito negli 80 ml di acqua calda e aggiungere agli ingredienti umidi mescolando bene.

In un'altra ciotola un pò più grande, mescolare bene fra loro le due farine con il sale, fare un incavo al centro e versarvi la parte umida.

Mescolare grossolanamente con una spatola finchè gli ingredienti staranno insieme, quindi coprire e lasciare riposare 10 minuti

Mescolare di nuovo facendo 8 giri di pieghe in ciotola; l'impasto sarà molto umido ed appiccicoso ma non fa nulla, va bene così. Coprire e lasciare riposare altri 10 minuti

Ripetere questa operazione (giri, riposo, giri, riposo...) altre 5 volte quindi mettere a lievitare un'ora in luogo riparato (io nel fornetto spento).

Sgonfiare l'impasto premendo al centro con la mano chiusa a pugno.

Spolverare di farina il piano di lavoro, ribaltarvi l'impasto ed effettuare due pieghe, ripiegando un'estremità verso il centro e poi l'altra.

Far rotolare l'impasto dandogli una forma cilindrica lunga almeno il doppio dello stampo da plumcake, piegare ad U, quindi intrecciare le due parti e trasferire poi la massa nello stampo (ricordarsi di ungerlo prima!!!).

Spolverare il pane di farina, coprire in modo che poi lievitando il pane non vada a contatto con la cuffia o il sacchetto di plastica usato per la copertura.

Rimettere a lievitare fino al raddoppio, almeno 45 minuti (a me è stata necessaria 1 ora)

Mettere dentro al forno una tazza d'acqua, accenderlo e portarlo a 240° (il mio arriva a 220°).

Al momento di infornare il pane, versare l'acqua nella placca del forno posizionata nella parte più bassa dello stesso e subito sopra porre la griglia, dove verrà posato lo stampo con il pane da cuocere.

Per quanto mi riguarda, poichè così facendo, il pane sarebbe stato troppo vicino alla resistenza (io l'ho cotto nel mio fornetto Maxi DeLonghi, che è un pò più basso del forno tradizionale da incasso) ho semplicemente lasciato la tazza d'acqua in un angolino verso il fondo, sulla griglia dove ho messo anche il pane a cuocere ed è andata benissimo lo stesso....

Cuocere circa 30 minuti o fino a doratura.

Il mio è cresciuto parecchio in altezza quindi ho protetto la superficie appoggiandovi sopra un pezzetto di carta d'alluminio.

Il pane si è cotto perfettamente, ma una volta estratto dallo stampo (ancora bello tiepido) i lati erano rimasti bianchi, quindi l'ho semplicemente rimesso sulla griglia rigirandolo sui due lati fino a doratura.

Non posso descrivere il profumo di pane, di tostato, di tutto che ha permeato casa per tutto il giorno!!!

E al taglio la crosticina scricchiolava, mentre l'interno era bello soffice!

Una goduria!


ohi! avete tempo fino al 10 giugno per partecipare, dajeeeee!!!

sabato 30 gennaio 2021

CIOCCOLATINI SOFFIATI per la Fattoria Consapevole

Eccomi con un'altra ricetta, facile facile, veloce veloce (anche da far sparire nelle nostre fauci!) per la prima tappa della Raccolta di ricette per la FATTORIA CONSAPEVOLE, nuovo appuntamento irrinunciabile ideato dalla Capa Aiù e la Segretaria Marta.

Come sempre si tratta di un gioco culinario tra foodblogger, chiunque può partecipare, purché poi condivida la ricetta facendo riferimento alla Fattoria Consapevole e Solidale nell’introduzione del post con relativo logo e link della nostra pagina FB

Ogni mese seguendo i gruppi alimentari proposti potrete preparare ricette con il gruppo alimentare di turno. Ogni contadino può scegliere quante portate fare (da 1 a 5) quindi chi vuole, anche tutte La ricetta la pubblicate nel vostro blog o sulla vostra pagina FB e poi lasciate il link su FB e la condividete dove vi pare, Instagram, Pinterest, o gruppi di cucina dove si può fare. 

I gruppi alimentari sono:

1° mese - S'inizia l'11 gennaio - Cereali

2° mese - S'inizia l'11 febbraio - Legumi

3° mese - S'inizia l'11 marzo - Latte e suoi derivati

4° mese - S'inizia l'11 aprile - Caffè e cacao

5° mese - S'inizia l'11 maggio - Semi oleosi

6° mese - S'inizia l'11 giugno - Frutta fresca

7° mese - S'inizia l'11 luglio - Spezie e aromi 

Il menù è fatto da 5 macro portate : 

Primi piatti (asciutti, minestre, zuppe)

Secondi piatti o piatti unici (di pesce, carne o vegetariani, oppure piatti unici che comprendono l’alimento principale e l’accompagnamento di verdure o cereali o altro)

Torte da credenza (anche mono-porzioni o plumcake) o decorate per eventuale ricorrenza

Confetture/marmellate/composte/bevande

Pani, compresi grissini e crackers 

Potete postare una sola ricetta d'archivio per ogni mese con la possibilità così di esserci sempre (nel caso vi troviate per qualche motivo in difficoltà di postare) e poi solo inedite per l'occasione. 

Seguiteci su FB e IG con l'hashtag: #fattoriasolidaleeconsapevole 

ED ECCO QUI DUNQUE I MIEI...

CIOCCOLATINI SOFFIATI 

(per 42 pezzi)

100 g cioccolato extra fondente 70%

100 g cioccolato fondente 54%

10 g di miglio bio soffiato

30 g di fiocchi di avena bio

30 g di granella di pistacchi

1 pizzichino di Sale Dolce di Cervia fino

10 g di semi di papavero

2 cucchiaini colmi di polvere d'arancia home made

1 manciata di mirtilli rossi essiccati

Per prima cosa tostare in un padellino antiaderente la granella di pistacchi e i semi di papavero insieme, con un pizzichino appena di sale fino (avevo quello Dolce di Cervia e quindi sono andata di quello), poi trasferirli allargandoli su un piatto per velocizzarne il raffreddamento.

Spezzettare e fondere a bagno maria i due cioccolati (io ne ho usati di due tipi per sfruttare quanto avevo già in casa, ma potete tranquillamente scegliere il cioccolato che preferite... mmmmhhh, mi viene in mente giusto ora di rifarli col cioccolato bianco... SLURP!!).

Appena il cioccolato è fuso, mescolarvi bene i due tipi cereali, la frutta secca, il Sale Dolce di Cervia fino e infine la polvere d'arancia (io me la faccio in casa, con la scorza, essiccata e poi frullata delle arance bio che compriamo dalla Sicilia).

Versare su un foglio di carta-forno e con l'aiuto di una spatola, allargare piano piano il composto fino ad ottenere uno strato sottile e uniforme (anche nella forma, rettangolare).

Disporvi sopra i mirtilli rossi secchi in file regolari.


Mettere in frigo un paio d'ore perchè indurisca, quindi con un coltello a lama liscia e lunga, ricavare dei quadrettini in modo che al centro di ognuno vi sia un mirtillo.

Per una presentazione carina, ideale anche per un piccolo dono, ho pensato di metterne un pò in un vasetto e di chiuderlo e decorarlo con una teletta carina e un nastrino in tinta.

Dubito però che durino abbastanza da far bella mostra di sè in cucina... :DDD

















domenica 22 luglio 2018

BASTONCINI ALLE NOCI E ANACARDI

Con questo caldo una persona normale l'ultima cosa a cui penserebbe, sarebbe quella di accendere il forno di casa.... ma io non sono normale e quindi...

Il Licoli, poverino per quanto sia poco impegnativo da mantenere bello vispo, richiede comunque quel minimo di impegno, una volta ogni 7-10 giorni, per un bel rinfreschino, anche se la sua "mamma" non ne avrebbe una gran voglia e quindi....

In più, avevo qualche pacchettino di farina aperto ma la quantità non bastava, per ogni farina, per tirarci fuori un pane e poi si avvicinano le vacanze ed è meglio non lasciare in dispensa confezioni aperte quindi....

Eh... e quindi ho fatto un impasto svuota-dispensa con quel che c'era, col Licoli bello peperino e accendendo il forno! :DDD

BASTONCINI ALLE 
NOCI E ANACARDI
a lievitazione lenta

130 g di Licoli rinfrescato
230 g di acqua tiepida
2 cucchiai di olio evo umbro
115 g di farina manitoba Molino Chiavazza
195 g di farina tipo 2 di grano tenero Le Terre di Ecor
150 g di farina 00 Molino Gatti 100% senza additivi
2 cucchiaini di sale fino
150 g circa fra noci e anacardi al naturale (cioè non salati) già sgusciati

Mescolare fra loro le farine e tenere da parte.

Scaldare bene una padella antiaderente e tostarvi noci e anacardi, quindi mettere da parte a raffreddare.


In una ciotola sbattere con la frusta l'acqua col licoli per farlo schiumare, quindi aggiungere l'olio e le farine e impastare grossolanamente finchè le farine avranno assorbito l'acqua. A questo punto si può aggiungere il sale e si impasta con delle pieghe in ciotola finchè diventa liscio.

Coprire con un coperchio e lasciare riposare una mezz'oretta, dopo di che riprendere con le pieghe in ciotola (qualche giro) e lasciare riposare di nuovo mezz'ora.

Trasferire l'impasto sul piano spolverato con la farina tipo 2, ribaltarvi l'impasto e lavorarlo finchè diventa liscio ed elastico.

Allargarlo sul piano e posare al centro il mix di noci e anacardi tostati e già sminuzzati grossolanamente al coltello.

Richiudere l'impasto su questi tirando su i lembi laterali e impastare brevemente, giusto per distribuire bene la frutta secca.

Chiudere l'impasto a palla, pirlare e adagiarlo in una ciotola di vetro dai bordi alti e non troppo larga e unta con un velo d'olio evo.

Coprire con una cuffia (anch'essa unta nella parte interna) e lasciare riposare a temperatura ambiente per un'ora almeno (in cucina avevo 30 gradi....) quindi trasferire in frigorifero, nella parte più bassa, fino al giorno dopo.

Io l'ho messa in frigo la sera, verso le 19.00, e l'ho ripresa fuori questa mattina alle 06.30.

Dopo qualche ora, quando tornata a temperatura ambiente, spolverare di farina (sempre la tipo 2) il piano di lavoro, ribaltarvi l'impasto e lavorarlo delicatamente, senza sgonfiarlo, dandogli la forma di un cilindro.

Da questo ricavare dei segmenti larghi circa un dito con una spatola e lavorare ognuno tirandoli a grissino lungo almeno una 30na di cm.

Dividere ogni "grissino" a metà e disporre ogni bastincino così ottenuto sulla placca del forno (con carta forno se non è antiaderente) spolverata di farina (sempre la tipo 2).

Coprire con un telo pulito e lasciare lievitare un'oretta.

Nel frattempo scaldare il forno a 220° quindi cuocere abbassando a 200° per 20-25 minuti, fnchè saranno belli dorati.

Bè... i miei si sono anche belli bruniti, ma sono buoni lo stesso! :DDD

Buona Sgranocchiata! ^_______^

mercoledì 3 giugno 2015

CREMA DI MANDORLE VEGAN

Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da spalmare sulle fette biscottate o sul pane, la mattina, in alternativa alle marmellate o al miele, dopo aver provato la CREMA DI NOCCIOLE, ora mi butto su quest'altra cremina.

Direte: ma non fai prima a comprartela?!

Sì certo...

Alcuni giorni fa sono passata da un negozietto di alimentazione bio chiedendo se l'avevano e no, non c'era, allora il ragazzo mi fa "se vuole signora gliela ordino" e io "ok... ma quanto costa?" (fortuna la mia sfacciataggine!!!) e lui "bè, effettivamente è un pò cara però se anzichè ordinarne un vasetto solo, trova qualcuno a cui possa interessare per dividere la spese, ne ordiniamo un pacco intero (credo fosse da 6 vasetti) così anzichè 15,00 euro l'uno (più iva!!!!!) verrebbe a pagare sui 12-13 euro a vasetto (più iva!!!!!)"

e io "ah certo, così è molto più conveniente... però aspetta che faccio un giringiro e vedo se la trovo che mi servirebbe subito, sai com'è..." e me ne sono andata prima che il naso, allungandosi, sfondasse la vetrina del negozio!!!

E' vero che si può ordinare on-line, come ormai praticamente tutto del resto, però mi sfarvallava nella mente l'idea di provare a farla in casa, così oggi, con un pochino di calma, ho cercato una ricetta in rete e, manco a dirlo, l'ho trovata! Tiè! :D

Oltretutto è talmente rapida a farsi che non capisco proprio il motivo di comprare quella già fatta, ma tant'è.... ^^

La ricetta l'ho presa QUI ma io, come sempre, ho apportato qualche piccola modifica, stupidaggini ma insomma, come l'ho fatta la scrivo :)

CREMA DI MANDORLE VEGAN

150 g di farina di mandorle
150 g di zucchero
30 g di amido di riso
300 g di acqua

Nel frullatore, sì proprio quello per i frullati, mettere tutti gli ingredienti e frullare un paio di minuti creando un'emulsione fluida e liscia.

Trasferire in un pentolino sul fuoco e portare ad ebollizione mantenendo sempre mescolato con un cucchiaio di legno.

Appena prende il bollore, abbassare la fiamma al minimo e continuare a mescolare fino a che la crema si addensa e "scrive".

Spegnere subito il fuoco e versare in una ciotola, coprire a contatto con pellicola trasparente e lasciare raffreddare, quindi suddividere in 2-3 vasetti di vetro.

Si conserva in frigo fino ad una settimana (così almeno dice la ricetta copiata/reinterpretata)
Nella ricetta presa come riferimento, al posto dell'estratto di vaniglia home-made, c'è indicato un pizzico di cannella, ma siccome ho il mio estratto di vaniglia bello pronto da usare, non ho resistito e ho fatto la sostituzione! :D

Con la cannella proverò più avanti, magari in autunno, così sentirò già l'atmosfera natalizia... ^________^

Domani la provo a colazione, intanto però vi dico che l'ho assaggiata "a caldo" leccando direttamente il cucchiaio e... è fantastica!!!!! E detto da una che non è che ami eccessivamente le mandorle.... che poi anche questa cosa è strana, perchè per esempio: 
Mi piacciono un sacco i Macarons e l'ingrediente principale qual'è? Mandorle!
Mi piacciono un sacco i biscottini "brutti ma buoni" e l'ingrediente principale qual'è? Mandorle!
Mi piacciono un sacco le Tegole Valdostane e l'ingrediente principale qual'è? Mandorle (insieme a nocciole....)

Ah ecco... il Marzapane, NON mi piace! :DDD



domenica 7 dicembre 2014

PUMPKIN AND MACADAMIA SOUP



Come terza ed ultima proposta per il nostro viaggio in Australia con la Carovana dell'Abbecederaio Culinario Mondiale, avrei tanto voluto postare anche la ricetta della mia Pavlova, che avevo fatto diversi mesi fa e che non riuscivo a trovare tra i vecchi post.

Ho poi scoperto che il post l'avevo sì fatto, ma era rimasto tra le bozze, da completare con le foto... al che ho riguardato una per una le foto che ho messo in Instagram perchè ricordo un commento particolarmente entusiasta di una mia "fan", ma non ritrovo nulla di nulla... 

Tra le foto salvate su pc non ce n'è, e nemmeno tra le copie delle stesse che, amorevolmente e con infinita pazienza, Il Compare provvede a farmi periodicamente, che altrimenti io non so che casino combinerei... non stanno nemmeno lì... Un vero e proprio mistero... :(

Insomma, mi toccherà rifarla prima o poi (sai che sacrificio... :DDD ) ma intanto per il Viaggio in Australia, niente da fare... lascio perdere o vado fuori di testa... :DDD

Così opto, sempre in extremis, per un'altra ricetta "salata", un vero record per me, che amo fare soprattutto dolci (e si vede!) ^___________^ da portare a casa di Haalo

In questa ricetta è presente un ingrediente, le NOCI MACADAMIA, che avevo assaggiato l'anno scorso (o forse due anni fa, non ricordo bene...) trovandole in un cesto di Natale e non mi erano dispiaciute affatto.

Le ho quindi cercate nei vari supermercati nei dintorni (alias ho "battuto" ben 6 punti vendita...) poi finalmente ieri, la felice scoperta!!!

Si trovano al LIDL in questo periodo pre-natalizio, fra gli articoli della linea "DeLuxe"!!!! :DDD

Così ne ho comprate due confezioni, almeno per un pò starò tranquilla ^______^

Inoltre adoro la zucca in tutte le sue varianti e questa "ennesima" zuppa è la prova che si tratta di un alimento che se non ci fosse lo si dovrebbe inventare! :D

La ricetta l'ho trovata QUI e, come solito, le mie modifiche sono scritte in rosso ^^

PUMPIKIN AND
MACADAMIA SOUP
(x 4 persone)

500 g di polpa di zucca
100 g di noci di Macadamia (già pulite)
1 pezzetto di zenzero fresco grattugiato (1/2 cucchiaino di quello in polvere)
1 mela
3 tazze di brodo di pollo (brodo vegetale bio)
1 cipolla (1/2)

Sgusciare le noci Macadamia fino ad averne 100 g netti puliti (con l'apposito attrezzo in dotazione nella confezione che si trova in questi giorni al Lidl è uno scherzo...)

Tenerne un pò da parte per la decorazione finale, da tostare in un padellino.

Attenzione!!! Se, come me, usate quelle che si trovano al Lidl, sono già salate quindi regolarsi di conseguenza... :)

Pulire la zucca e tagliare a pezzi la polpa.
Di solito per cucinare uso sempre la varietà Violina, ma questa volta ho trovato al supermercato la varietà Mantovana e l'ho voluta provare... Buonissima! :)

Affettare la cipolla e unirla insieme alle noci di Macadamia in una pentola con l'olio extravergine e far rosolare qualche minuto.

Unire quindi la zucca e la mela (precedentemente sbucciata e tagliata a cubotti) e continuare a rosolare qualche altro minuto.

Infine versarvi il brodo caldo, lo zenzero e portare a cottura semicoperto a fuoco dolce per 20 minuti circa o fino a quando la zucca sarà morbida.

Frullare il tutto e servire nei piatti individuali con un cucchiaino di yogurt al naturale e un pò di granella di noci Macadamia precedentemente tostate.

Anche questa una più che felice scoperta! :P***

  C come....

ma Che buona questa zuppa!!!

giovedì 4 dicembre 2014

ANZAC BISCUITS per l'Australia

Terza tappa per l'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto della Trattoria Muvara e ospitati fino al 7 dicembre 2014, nella cucina di Haalo nel blog COOK ALMOST ANYTHING per la letterina C di Camberra a rappresentare l'Australia.

(FOTO PRESA QUI)

Dopo aver consultato svariate ricette, sono ricaduta, guarda caso, su un dolce! :)

Anche questa volta però ho apportato qualche modifica perchè eravamo appena tornati dal giro delle spese per la settimana e di chiedere al Compare di uscire di nuovo non me la sono sentita...

Mentre l'esperimento australiano cuoceva e si spatasciava in forno, scrivevo su FB scambiando pareri con le Ragazze della Carovana  perchè ero assai preoccupata del risultato finale, non avendo rispettato alla lettera la ricetta e non conoscendone il sapore....

Ho così scoperto che questi biscotti venivano cucinati dalle mamme e dalle mogli dei soldati che componevano le truppe dell'esercito sia australiano che neozelandese che purtroppo, si sono trovati spediti qui, in Europa, a combattere nel corso della I^ Guerra Mondiale...

Venivano confezionati dentro scatole di latta e non contengono uova proprio garantirne la lunga conservazione, visto il lunghissimo viaggio che dovevano affrontare....

Ora mi spiego la loro burrosità e dolcezza... veniva riversato su di loro tutto l'amore delle famiglie che restavano a casa ad aspettarli, sperando in un loro ritorno...

E' una strana coincidenza questa... mi ritrovo a cucinare biscottini che venivano consumati da soldati in guerra... e, contemporaneamente, sto leggendo STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI (o LA BAMBINA CHE SALVAVA I LIBRI)... Periodi storici diversi, ma sempre di Guerre parliamo...

(FOTO PRESA QUI)

Comunque, veniamo ai biscottini perchè nonostante tutte le vicissitudini accadute durante la preparazione, ed un primo assaggio appena sfornati (quindi bollenti, perchè non resisto...) che mi ha lasciato un pò perplessa, dal giorno dopo invece sono risultati di una bontà celestiale!!!

Tanto che ho subito trascritto la ricetta anche sul mio quaderno "delle ricette di casa" e li rifarò a Natale, quando ci saranno qui anche i nostri genitori, perchè vale veramente la pena farglieli assaggiare :)

Quindi direi: anche questa volta, prova superata! ^_______^

A proposito: la ricetta l'ho presa (manco a dirlo) da IL MANGIAMONDO solo che nel libro li chiama semplicemente "BISCOTTI" mentre il loro vero nome l'ho scoperto proprio grazie alle Ragazze della Carovana dell'ABC! :)


ANZAC BISCUITS
per circa 30 biscotti grandi


poichè nel libro si parla di "tazza" per misurare gli ingredienti, ne ho usata una piuttosto capiente (riempita di acqua, ne contiene 300 g) ma man mano che preparavo i vari ingredienti, li ho anche pesati, trascrivendone il peso in grammi :)

Quindi troverete scritto in rosso, il relativo peso, mentre in verde gli ingredienti sostituiti/modificati)

1 tazza di farina (250 g farina "00")
1 tazza di fiocchi di avena (180 g di fiocchi di farro integrali bio)
1 tazza di zucchero (250 g)
3/4 di tazza di noce di cocco tritata (80 g farina di cocco)
1/2 tazza di uvetta (80 g di uvetta secca grande)
1/8 di tazza di albicocche secche (n. 8 prugne secche morbide senza nocciolo)
1/4 di tazza di semi di sesamo (50 g)
2 cucchiai di sciroppo di mais (malto di mais)
1 cucchiaino e mezzo di bicarbonato


150 g di burro (75 g burro e 75 g olio di semi di arachidi)




Mettere ad ammorbidire in un poco di acqua calda l'uvetta una decina di minuti, quindi sciacquarla e tamponare bene con carta assorbente.

In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero, fiocchi, cocco, semi di sesamo, e le albicocche secche... a tal proposito, nel libro non lo specifica, ma presumo che vadano tagliuzzate con le forbici...).

Io invece, dato che non avevo albicocche secche, ma solo prugne, le ho tagliate ognuna in 4 pezzi e tenute da parte per decorare i biscotti.

In una pentola capiente, mettere il burro (io burro e olio di arachidi) e lo sciroppo di mais e far sciogliere.

Versare quindi il bicarbonato e mescolare bene.

Unire poi il mix di ingredienti secchi, allontanare la pentola dal fuoco e mescolare con una spatola prima e con le mani poi (appena l'impasto si sarà intiepidito) fino ad amalgamare bene il tutto.

Mettere un foglio di carta forno sulla leccarda.

Prendere delle porzioni di impasto e farne tante palline grosse quanto una bella noce, disporle ben allargate sulla leccarda ed appiattirle leggermente.


Disporre al centro di ogni biscotto un pezzetto di prugna.

Durante la cottura termineranno loro di allargarsi... i miei si sono tutti attaccati formando una specie di schema ad esagono, come le cellette degli alveari! :D

Poichè mi era rimasto un altro pò di impasto, ho terminato di fare le palline e le ho messe in una teglia da Woopies, così cuocendo ed allargandosi hanno comunque mantenuto una bella forma rotonda.

Ma devo dire che, tutto sommato, preferisco quella irregolare... mi sembrano più "veri".... ^^

Infornare a forno già caldo a 150° per mezz'ora o finchè saranno belli dorati.

Estrarre dal forno, prelevarli con una spatola ancora caldi, facendo attenzione a non romperli e disporli su una griglia e lasciarli raffreddare.

Freddandosi induriranno.

C come....
Che dolce scoperta questi biscottini!

Ti potrebbe interessare anche...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Postato da: