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mercoledì 19 luglio 2023

ACQUA D'ORCIO un'antica e freschissima bevanda tutta italiana!

In questo periodo sono a ridotto regime alimentare, per cui devo per forza trovare ricette semplici, leggere o che, per lo meno, non incidano troppo sulla bilancia, visto che voglio continuare a dare il mio piccolissimo contributo alla nostra Mitica Carovana e alla raccolta ideata dalla nostra Capa Aiù! :DDD

In questo caso cercando ricette tipiche con la L di LIQUIRIZIA, mi sono imbattuta in questa preparazione e mi sono precipitata in erboristeria a comprare le radici di liquirizia!

Ho preso quella in bastoncini ma, col senno di poi, forse era meglio prendere quelli già spezzettati... 

Comunque, solo un pochettino di pazienza in più e via!

Si tratta di una bevanda molto antica, tutta italiana, delle parti di Reggio Emilia per la precisione, e quindi rimaniamo nel nostro BEL PAESE .

La sua storia e preparazione l'ho trovata QUI e vi invito ad andare a leggerla perchè è davvero interessante!

Poichè da nessuna parte ho trovato le dosi precise, ho fatto "a sentimento" :D

Ora si va a preparare una bella dose di...

ACQUA D'ORCIO (Italia)

2 grosse radici di liquirizia

1 manciata di semi di finocchio

qualche semino di anice compreso le bacche

1 litro d'acqua

Ho sciacquato velocemente le radici sotto acqua corrente, per eliminare eventuale polvere residua, poi le ho immerse in una bottiglia di acqua minerale naturale e lasciata così per un paio di giorni.

Ho quindi travasato tutto in un pentola, aggiunto le altre spezie e portato a bollore, quindi abbassato la fiamma al minimo, coperto con un coperchio e lasciato sobbollire per 5-6 ore.

Ho aggiunto subito la scorza dell'arancia, anche se la "ricetta" diceva di metterla alla fine perchè... mi sono sbagliata! :DDDD

Ho ripetuto la sobbollitura per altri due giorni (non potevo lasciare acceso il fornello 24 ore consecutive :DDD

Travasato il liquido rimasto (diventato molto scuro) in una bottiglia di vetro scuro e lo conservo in frigorifero.

Ho fatto infine la prova assaggio, versando in un bicchiere capiente qualche cubetto di ghiaccio, 1 cucchiaio di "estratto" e riempito con acqua.

Risultato? STRA-BUO-NA!!!!




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mercoledì 17 maggio 2023

LONZINO DI FICHI SECCHI MARCHIGIANO e si resta in ITALIA

Per il Viaggio dell'ABC nel Mondo degli Ingredienti, dedicato in questi giorni alla letterina F ho scelto i FICHI SECCHI.

Viaggio ideato e capitanato dalla nostra Capa AIU'  ^____^

Fossimo stati di stagione, mi sarei adoperata per trovare quelli belli freschi e li avrei fatti essiccare nell'essiccatore, ma dato che siamo a Maggio e a quanto pare, è più Maggembre visto il freddo e la pioggia (maledetta ormai) che fa, accontentiamoci di quelli già pronti...

LONZINO DI FICHI SECCHI MARCHIGIANO (Italia)

750 g di fichi secchi ma morbidi

250 g circa di mandorle spellate

150 g di noci sgusciate

45-50 g di Sapa (o Saba)

35 g di Varnelli o Mistrà (liquore all'anice marchigiano)

Foglie di fico fresche qb per avvolgere i lonzini 

Per prima cosa eliminare dalle foglie i piccioli e la parte più duretta che li unisce alla foglia, quindi lavarle molto bene e lasciarle asciugare, quindi avvolgerle morbide in un telo di cotone pulito e tenerle al fresco fino al momento dell'uso.

Passare nel tritacarne, con i buchetti intermedi prima i fichi, poi le noci ed infine le mandorle.

Mescolare bene tutto quanto in una ciotola, quindi aggiungere la Sapa e il Mistrà e continuare ad impastare bene con le mani per amalgamare bene il tutto.

Ho indicato negli ingredienti 250 g circa di mandorle, perchè l'impasto può risultare piuttosto morbido, secondo la tipologia di fichi usato o il loro grado di essicazione... Quelli comprati da me erano piuttosto morbidi, quindi ho ad aggiungere altre mandorle tritate fino alla consistenza che mi sembrava più giusta....

Anche qui, come nella maggior parte delle ricette "semplici" e antiche, è la mano e l'esperienza che conta! 

La ricetta è semplicissima nella sua esecuzione... la bravura sta nell'azzeccare il giusto grado di compattezza del lonzino...

Dunque una volta ottenuta la massa, dividerla in 4 parti uguali e dare la forma di un piccolo salamino.

Dalla mia massa ne sono venuti fuori 4 sui 270 gr l'uno.

Una volta formati, li ho avvolti nelle foglie di fico, facendole aderire bene e fatto alcuni di giri di spago per fermare il tutto.

I più bravi sanno fare la legatura tipo salame, ma io non ci ho nemmeno provato :D

L'ideale prima del consumo, sarebbe aspettare che le foglie siano ben asciutte ma il test doveva essere fatto e quindi è già tanto se ho resistito due giorni! :DDD

Da rifare assolutamente a Settembre coi fichi freschi essiccati al Sole o in essiccatore! ^______^

QUI per un pò di storia del Lonzino di Fichi Marchigiano 



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giovedì 20 giugno 2013

TORTA DI PADRE PIO... o, anche TORTA DELL'AMICIZIA :)

Non sapevo dell'esistenza di questo dolce fino a che, una sera di qualche tempo fa, mi telefona mamma dicendomi che aveva appena infornato un dolce che per prepararlo ci aveva messo 10 giorni!!!

DIECI GIORNI?? Mamma ma sei impazzita?! Che roba eh?!

E così è partita un'oretta di chiacchiere dove mi ha spiegato per filo e per segno che cos'era e come si faceva... Ovviamente le ho chiesto di tenere un pò di impasto per me e, altrettanto ovviamente, mi disse che il mio bicchierino era già in congelatore che mi aspettava :*)

Molte di voi lo conosceranno già sicuramente, ma siccome m'è piaciuto tantissimo il "senso" di questa torta e l'ho sfornata giusto ieri sera dopo 10 giorni di coccole... vi lascio la ricetta, copiata pari-pari dal foglio con le istruzioni che m'ha dato mamma, che a sua volta l'ha ricevuto da una sua grandissima Amica, Donna Rosa o Mamma Rosa come la chiamo io... E', Donna Rosa, una signora che abita, col marito e la figlia più giovane, sullo stesso pianerottolo dei miei... Stanno sempre insieme e soprattutto ora, che è tornata la bella stagione, hanno ri-inaugurato la Cucina in Garage di Donna Rosa :D

Un paio di w-e fa eravamo a Ferrara ed abbiamo potuto anche noi far parte di questo gruppetto per qualche ora, dopo che, nel pomeriggio del sabato, Il Compare era uscito con gli amici L. e M. mentre io ho approfittato della venuta in città dell'Amica Valverde, che siccome non ci si vede MAI (l'ultima volta è stato un anno fa) qui, ogni lasciata è persa, come si suol dire... :*DDD

Così dopo cena si è riandati sul discorso, con mamma e Rosa, della Torta di Padre Pio e la domenica, dopo pranzo, siamo ripartiti con la macchina stracarica di roba tra cui il MIO BICCHIERETTO DI IMPASTO per fare questa buonissima....


TORTA DI PADRE PIO

(COPIO DAL FOGLIO DI MAMMA e metto IN ROSSO le mie note aggiuntive)


E' una torta che si fa un pò alla volta, ci vogliono 10 giorni per farla, inserendo uno (o due) ingredienti al giorno. Si fa per devozione e per chiedere una grazia a Padre Pio.


REGOLE:
Non usare il frullatore
Si inizia sempre di Domenica
Non mettere MAI il composto in frigo

Mia nota aggiuntiva: usare come unità di misura, un bicchiere di plastica, di quelli bianchi

1^ giorno)
mettere in una ciotola (io di vetro) 1 bicchiere di farina e 1 di zucchero senza mescolare (e coprire con pellicola alimentare)


2^ giorno)

mescolare l'impasto e coprire con carta stagnola

3^ e 4 giorno)
lasciare riposare l'impasto senza mescolare

5^ giorno)
aggiungere un bicchiere di latte, 1 di farina, e uno di zucchero SENZA mescolare e coprire con la stessa stagnola

6^ giorno)
mescolare l'impasto e coprire

7^ - 8^ - 9^ giorno)
lasciare riposare l'impasto senza toccarlo

10^ giorno)
togliere dall'impasto (che vedrete "magicamente" aumentato in volume ^^ ) 3 bicchieri di composto e donarlo a 3 persone


QUESTO DOLCE NON SI RIFIUTA :)




Adesso al poco impasto rimasto aggiungere:


3 bicchieri di farina
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di zucchero (io di canna chiaro)
80 g di olio (1/2 bicchiere circa) (io 50 g di olio evo delicato)
1 bustina di lievito per dolci (io non vanigliato)
1 mela tagliata a pezzetti (io una Golden bio piccola... avevo solo quella in casa...)
100 gr di noci tritate
100 gr di uvetta (se piace) (io avevo solo mirtilli rossi e quelli ho messo)
un pò di cannella in polvere (io un cucchiaino raso)
2 uova
1 bustina di vanillina (facoltativa) (io no)
un pizzico di sale

Mescolare bene il tutto, ungere e infarinare una tortiera a cerniera (io una da 24 cm di diametro) versarvi il composto, ESPRIMERE 3 DESIDERI e infornare a 180° per 30-40 minuti (fare prova stecchino di legno...)


Durante la cottura rivolgere a Padre Pio un pensiero e tre preghiere sentite finendo con:

O SIGNORE MI BENEDICA, MI GUIDI E MI DIA MISERICORDIA E PACE...

Una volta donato l'impasto dovete dire alla Persona che lo riceve di iniziare il dolce di DOMENICA (quindi si può congelare il composto nel bicchierino e scongelarlo a temperatura ambiente fino al momento dell'utilizzo!) procedendo nel modo seguente:

1^ giorno)
Versare il composto del bicchierino in una ciotola di vetro, aggiungere un bicchiere di farina e uno di zucchero
2^ giorno)
mescolare .... e così via come descritto sopra.

SE SI VUOLE FARE IL DOLCE PER SE STESSI SENZA SEGUIRE LA CATENA SI PUO PARTIRE DIRETTAMENTE DAL 5^ GIORNO che a questo punto diventerebbe il PRIMO GIORNO ovvero:

PRIMO giorno:
mettere in ciotola di vetro 1 bicchiere di farina, 1 di zucchero, 1 di latte coprire e lasciare così, senza mescolare
SECONDO giorno:
mescolare l'impasto

TERZO - QUARTO - QUINTO giorno:
lasciare riposare senza mescolare

SESTO giorno:
togliere UN bicchiere di impasto e metterlo in frigo se si ha intenzione di rifare il dolce entro 7-8 giorni, altrimenti congelarlo.







Quando serve basta scongelarlo a temperatura ambiente (non nel microonde perchè potrebbe cuocerlo).

Poi all'impasto rimasto aggiungere gli ingredienti indicati nella lista del 10^ giorno di cui sopra e procedere come già scritto.

E' veramente una torta BUONISSIMA! Non eccessivamente dolce, soffice al punto giusto e poi... ha quel tocco di "magia" o di "spiritualità" (a seconda del proprio pensiero) che la rende SPECIALE!

Io l'ho ribattezzata anche TORTA DELL'AMICIZIA... perchè in fondo... si dona l'impasto alle persone cui si vuole bene no? :)




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