Visualizzazione post con etichetta PIATTI MARCHIGIANI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta PIATTI MARCHIGIANI. Mostra tutti i post

venerdì 8 luglio 2011

PATE' DI FEGATELLI DI NONNA ROSI

La Nonna Rosi è la nonnina del Cuginotto del Compare ^^

Purtroppo non c'è più da qualche anno, ma questa ricetta continua ad essere molto amata nella sua famiglia e fa a gara con un'altra versione di patè di fegatelli, ovvero quella di Nonna Angela, nonna materna del mio Compare! <3

Di quest'ultima versione ho avuto la ricetta dalla mia Suocerina, ma per poterla fare rispettandone dosi e ingredienti, devo purtroppo aspettare un pò perchè devo fare la giardiniera da me, che in quelle industriali ci ficcano sempre il peperone, unico alimento per me autentico VELENO..... :*(((
E per fare la giardinera occorre tempo e quindi aspetterò di essere in ferie... ^^

Quindi, la prima versione che ho tentato di riprodurre è quella della Nonna Rosi, come dicevo, col benestare del Cuginotto, che ha poi assaggiato e approvato a pieni voti! ^^

Perciò ecco qui...

PATE' DI FEGATELLI 
DI NONNA ROSI

300 g di fegatelli di pollo
1 fetta di mortadella tagliata spessa
2 carote
1 costa di sedano bianca
1 cipolla media
1 bicchiere di vino bianco secco
olio evo q.b.
sale q.b.

Per servire (facoltativo)
fette di pane tostato
rucola

Fare un trito con le verdure, scaldare 4 o 5 cucchiai di olio evo in una padella antiaderente (io uso quelle col fondo in ceramica) e far appassire le stesse fino a quando sono belle dorate.
Quindi unire i fegatelli ben puliti da eventuali pellicine, far saltare e quindi unire il vino lasciando sfumare un paio di minuti, quindi coprire col coperchio e portare a cottura, aggiustando di sale.
A cottura quasi ultimata, aggiungere la mortadella tagliata a tocchetti e terminare sempre a tegame coperto e fuoco basso.
Frullare il tutto fino ad ottenere, appunto, la consistenza di un patè e lasciare raffreddare.

Si può servire come piccoli bocconcini, direttamente spalmato su fettine di pane tostato, tagliato con i tagliabiscotti nella forma preferita, con una spolverata di rucola sminuzzata oppure mettere in una ciotola e lasciare agli ospiti il piacere di decidere quanto patè spalmare sul pane! ^______^

martedì 9 novembre 2010

BISCOTTI DI MOSTO... quelli veri! ^____^


Quest'anno FINALMENTE sono riuscita a preparare, per la prima volta in assoluto, i BISCOTTI DI MOSTO MARCHIGIANI!!!

Partita alla caccia del Mosto d'uva (ingrediente essenziale!!!) e non essendo riuscita a trovarlo per tempo, mi sono affidata al consiglio del commesso che lavora alla Cantina Bellisario di Matelica!!!
Infatti, essendomi letteralmente scatafiondata in detta Enoteca elemosinando un pò di mosto, questi mi dicono che non possono venderlo ai privati epperò... questo ragazzo d'oro mi ha dato una dritta mostruosa... :DDD

Infatti... non avete il mosto?! Qual'è il problema?! Basta passare nel passaverdure un bel pò d'uva... anzi, ancora meglio! Se avete la Centrifuga farete in un batter d'occhio!!!! Come ho fatto io... ^_____^

E così ecco qui i "miei"

BISCOTTI DI MOSTO

500 g di mosto d'uva bianca (*)
5 cubetti di lievito di birra (sì sì proprio 5!!!)
800 g di farina "00"
200 g di farina di Manitoba
300 g di zucchero semolato
200 g di olio di girasole o mais
250 g di uvetta
30 g di semi di anice
(*) per 500 g circa di mosto (se non lo trovate):
1 kg di uva bianca
1 centrifuga o 1 passaverdura

Va detto che se riuscite a recuperare un pò di uva da vino e non quella da tavola è anche meglio! Ma io non potevo andare per vigneti a rubare uva e quindi mi sono accontentata di quella del supermercato... ho comprato l'uva varietà Italia :)
Lavate bene l'uva, sgranatela e passatela nella centrifuga. Il succo così ottenuto è il mosto che userete per fare i Biscotti :)

Se posso darvi un suggerimento, preparate tanto succo d'uva e congelatelo a piccole porzioni (tipo in bottiglietta da mezzo litro ciasciuno) perchè è ottimo anche per fare i miei amatissimi SUGALI!!!! 
Eggià, si possono fare sia col mosto rosso che col mosto bianco! :P****

Però, una volta scongelato, lasciate la bottiglia aperta e usatelo in giornata che sennò fermenta... e potrebbe esplodere la bottiglia......
per fare lo sciroppo della lucidatura finale:

200 g di acqua
300 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di miele di acacia (questa è una mia personale aggiunta...)

Scaldare l'acqua (non occorre che arrivi a bollore, quando vedete salire dal fondo le prime bollicine, ci siamo!) e versarvi lo zucchero e mescolare bene per farlo sciogliere completamente, quindi unire il cucchiaio di miele di acacia (o altro miele dal gusto delicato).

La sera prima dovete preparare 3 cose:

- la cosiddetta "giga", o "massetto", ovvero la prima massa lievitata che andrà poi aggiunta all'impasto totale
- il mosto (se non lo trovate già pronto) 
- l'uvetta ammorbidita (mettetela in una ciotola con dell'acqua almeno una mezz'ora, poi sciacquate bene, strizzate leggermente e conservatela nella stessa ciotola fino al giorno dopo)

Quindi per la giga, prendete un bicchiere circa di acqua tiepida, scioglietevi un panetto di lievito di birra e poi aggiungete mescolando con la mano, tanta farina fino ad ottenere un impasto lento ma non troppo colloso e lasciatelo lievitare tutta la notte coperto con un panno umido in luogo caldo (io l'ho lasciato in cucina con finestre e porta chiusa).

La mattina di buon'ora (io ho cominciato alle 08.00....) fate una bella colazione sostanziosa :DDD e poi mettetevi all'opera (chiudete fuori dalla cucina mariti, figli, gatti, cani ecc.)!

In una casseruola a bordi alti (tipo un bollitore della capacità di 1 litro) versate il mosto, scaldatelo appena tiepido e scioglietevi i restanti 4 cubetti di lievito di birra. Si svilupperà un "odorino" non proprio buono... io ho posato il tutto fuori, sul terrazzo... :DDD e mescolate per far sciogliere bene il lievito.
Vedrete formarsi subito una schiumona bella densa e quasi straripante!! Niente paura, non vi mangia!!!! ^____^

Quindi mettete tutti gli ingredienti nell'impastatrice (o in una bella ciotolona capiente se dovete fare l'impasto a mano) con al centro la giga preparata la sera precedente.
OVVIAMENTE, non unite quelli per fare lo sciroppo... :DDD
Impastate il tutto (se usate l'impastatrice usate il "gancio", cioè l'accessorio per gli impasti "duri" - tipo pane o pizza per intenderci) fino ad ottenere un bel panone liscio e uniforme.
L'ultima impastata fatela trasferendo tutta la massa sulla spianatoia di legno infarinata e lavoratela ben bene un'altra decina di minuti.
Quindi infarinate il fondo della ciotola più grande che avete (io ho quella gigante in acciaio dell'Ikea) e posatevi l'impasto.
Coprite con uno strofinaccio che avrete precedentemente bagnato e ben strizzato e lasciate lievitare almeno altre due ore buone!

Vedrete che diventerà una roba enoooooorme!!!! 
O almeno, il mio impasto è arrivato a.... sollevare lo strofinaccio!!!! :*DDD

Bene, a questo punto, accendete il forno e portatelo a 160-180°.

Riprendete la vostra spianatoia di legno, prendete l'impasto e dividetelo in 4 o 5 pezzi che terrete sempre coperti con lo strofinaccio per evitare che asciughino prima della lavorazione.


Tenete della farina a portata di mano, perchè servirà durante la lavorazione! 

Da ogni pezzo ricavate dei "panini" allungati di circa 20 cm.
Tagliateli a metà nel verso della lunghezza ma lasciando intatta un'estremità.
Ora accavallate più volte le due metà, creando così la tipica treccia.



Se invece preferite la forma a "panino", ricavate delle sferotte di circa 10 cm di diametro.

Disponete le trecce sulla placca del forno foderata di carta forno, ben distanziate tra loro perchè aumentano tantissimo di volume (io ne ho messe 8 ogni infornata).
Dovrete fare diverse infornate, consiglio di cuocere al massimo due teglie alla volta ma io, che son pignola, ho avuto ancor più pazienza e li ho cotti una teglia alla volta... :P

Non preoccupatevi, una volta formate le trecce, che rimangano esposte all'aria, mentre le altre cuocciono, non fa nulla... anzi! :)

Ogni infornata cuoce in 25-30 minuti (almeno nel mio forno....) e vanno tenute d'occhio!

Appena diventano belle dorate, fate la prova stecchino di legno, se esce perfettamente asciutte, via, fuori dal forno!

Disponetele su una griglia (con sotto la stessa un foglio di carta forno) e spennellate tutta la superficie (meno la base!) con lo sciroppo di acqua/zucchero/miele preparato in precedenza, quando sono ancora belle calde :)

Se cuocendo si attaccano le une alle altre non è un problema. Si staccano benissimo :)

Per l'ultima infornata ho fatto tutti paninetti e li ho messi apposta vicini gli uni agli altri così cuocendo si sono attaccati formando un unico grande "biscottone" di mosto, poi li ho divisi e mi piace un sacco vedere il pezzo chiaro di dove erano uniti ^_____^

Come molti/molte sapranno, la "morte" dei biscotti di mosto è... tagliati a metà e spalmati di Nutella... :P*****

Poichè ne vengono parecchi (a me una trentina) si possono congelare oppure, se non avete posto in congelatore, potete lasciare passare un paio di giorni conservandoli in sacchetti di carta, quindi li tagliate a fettine spesse un paio di centimetri e rinfornate dette fette sempre su placca rivestita di carta forno, fino a che diventano belle dorate e... biscottate! ^___^
Ottime come fette biscottate da spalmare di marmellata per la colazione o... sempre ammazzate con la Nutella!!!! :DDDD

E DEDICO QUESTA RICETTA AD UNA MIA CARISSIMA AMICA, CHE SI SPOSA A GENNAIO!!! AUGURI BELLISSIMA!!!! E' UNA VITA CHE NON CI INCONTRIAMO E SPERO DAVVERO DI POTERTI ABBRACCIARE FINALMENTE NEL GIORNO PIU' BELLO DELLA TUA (VOSTRA!) VITA! ^___________^



Ti potrebbe interessare anche...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Postato da: