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martedì 1 gennaio 2013

TIRAMISU' CLASSICO IN TAZZA... ma con il tocco del Maestro! :)

Nella Mia cucina non può mai mancare un buon dolce... e dunque... dolce sia!

Ma mica una robina qualcunque...

Per festeggiare la fine dell'anno vecchio (finalmente!) e l'inizio di quello nuovo (migliore...?) avevamo in programma di aprire un panettone... ma mi pareva una robina proprio triste-triste essere tutti qui insieme e non fare niente di speciale "solo" perchè il dolce era già disponibile, bello e confezionato... sbaglio?

Così a poche ore dal Cenone, mi sono messa a sfogliare uno dei TRE libri del Maestro Montersino che mi sono stati regalati dai Suocerini e... uno di questi è tutto dedicato a Tiramisù e Chantilly e alle sue infinite varianti... 

Praticamente come avere Montersino dietro l'angolo a gridare Tiramisuuuuuuuuuu Tiramisuuuuuuuuuuuuuuu e visto che non c'è modo di zittirlo, ecco qui il...

TIRAMISU' CLASSICO
IN TAZZA

per la base tiramisù pastorizzata
175 g di tuorli (io a temperatura ambiente)
340 g di zucchero semolato
100 g di acqua
1 bacello di vaniglia

per la crema tiramisù classica
450 g di base tiramisù pastorizzata
500 g di mascarpone
500 g di panna fresca (io ne ho usati solo 250... perchè quelli avevo...)

per terminare il Tiramisù
1 o 2 biscotti secchi per ogni porzione, a piacere
1 tazza da thè di Caffè Hilly decaffeinato non zuccherato
50 g di cioccolato fondente al 70% Lindt
6 tazze da thè di vetro trasparenti

Prima di iniziare tutto l'ambaradan, ho messo la panna e i ganci del frustino elettrico in congelatore, così da esser certa di aver tutto ben freddo e ho preparato il caffè.

Per fare la "base tiramisù pastorizzata" ho rotto le uova (ne ho consumate 8) in una ciotola e con la mano ho tolto i tuorli, sistemandoli in una ciotolina più piccola.

Ho mescolato rapidamente i tuorli per rompere la membrana e tolto la parte di tuorlo in eccesso, per raggiungere il peso indicato in ricetta (i 175 grammi).

A questi ho aggiunto la polpa del bacello di vaniglia e li ho montati leggermente con frusta a mano per qualche minuto.

Nel frattempo avevo già messo sul fuoco un pentolino con l'acqua e lo zucchero lasciando salire la temperatura fino ai 121° indicati in ricetta.

Frusta a mano... alla mano :D ho fatto cadere a filo i tuorli nel pentolino con lo sciroppo e mescolato fino ad amalgamare il tutto, quindi ho trasferito subito il composto in planetaria montando come accessorio la frusta e ho avviato a velocità sostenuta (quasi il massimo) e lasciato montare fino a raffreddamento; la planetaria ha lavorato circa 8-10 minuti.


E questa è la base per il tiramisù pastorizzata, assolutamente sicura non essendoci consumo di uova crude.

Per fare la "crema tiramisù classica" ho aggiunto nel composto in planetaria il mascarpone un poco alla volta fino a completo amalgamento quindi ho tolto la planetaria dal suo supporto e ho messo la panna precedentemente semimontata incorporandola con una spatola, con movimenti decisi dal basso verso l'alto.

Per terminare il "montaggio" del dolce, ho sbriciolato in 3-4 pezzi i biscotti, li ho tuffati velocemente nel caffè freddo e li ho sistemati sul fondo di ogni tazza.

Ho quindi riempito le tazze fino ad un centimetro o due dal bordo e spolverato in superficie con cioccolato fondente Lindt al 70% grattugiato molto fine e messo in frigo a riposare fino al dopo-cena :P***

Poichè mi è venuta una quantità industriale di Tiramisù, ho mandato al volo Il Compare e Papà a farsi un giro al supermercato a comprarmi i savoiardi e... ho montato altri due Tiramisù in due ciotole rettangolari, cosparso con lo stesso cioccolato e... messi in congelatore!

Spero che Montersino non me ne voglia e che, volendo, abbia fatto la cosa giusta ma davvero ne è venuto tanto e non possiamo campare di Tiramisù una settimana... o si?! :P*****

Inutile dire che non ho dovuto sciacquare i vari ammennicoli sporcati per la preparazione, prima di cacciarli in lavastoviglie perchè... quando praticamente tutto finito, mi sono ritrovata in cucina un'orda di golosi, chi col cucchiaio a pescare nella planetaria, chi a leccare  la spatola, chi incastrato con la lingua nella frusta... insomma... gran risate e "baffi" color avorio intorno al tavolo! :*D









PS: per chi preferisse una versione più "veloce", può sempre provare questa CREMA AL MASCARPONE :)


martedì 15 novembre 2011

IL RIFUGIO DEGLI AMANTI

 
Arrivato l'invito, letto di cosa si tratta e pensare alla ricetta giusta è stato un tutt'uno... il "problema" è stato trovare il tempo per prepararla... :DDD

Ebbene, ieri sera, mentre la cena si scaldava in forno, sono riuscita a realizzarla

Arrivo all'ultimo, come spesso mi accade in occasione di contest, compleblog & C. (infatti in questo caso, la scadenza è tra un paio di ore... :DDD ) ma ecco qui la mia proposta per la sezione LUSSURIA del Contest IL DOLCE PIU' PECCAMINOSO del blog Dolci Ricette

In palio un bel cofanetto contenente 7 libri di cucina, ognuno dedicato ad un Peccato... non so perchè ma pensando ai peccati abbinati ai cibi, mi viene sempre in mente qualcosa di dolce... forse proprio perchè essendo perennemente in lotta con la bilancia, quando sgarro, il mio è proprio un bel peccato... anche se "solo" di gola :P

E comunque, rullo di tamburi........... ecco qua la mia proposta per un bel....

RIFUGIO DEGLI AMANTI
(per 6 porzioni)

250 g ca. di meringa italiana
300 g di frutti di bosco (surgelati)
6 cucchiai colmi di zucchero semolato
100 g di cioccolato fondente 75%
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico appena di pepe nero in polvere
latte q.b.
cannello caramellizzatore

Dopo aver preparato la meringa italiana (che preparo con successo oserei dire quasi "scandaloso" - tanto per stare in tema ^____^ seguendo la ricetta del Maestro Montersino) disporne 3-4 cucchiaiate ogni piattino di servizio e fare un incavo al centro aiutandosi con un cucchiaio, creando delle piccole crestine e movimenti morbidi.

Con il cannello, fiammeggiare tutto intorno e all'interno creando delle sfumature.

Porre sul fuoco, in un pentolino i frutti di bosco surgelati, e cospargere con i 5-6 cucchiai di zucchero semolato.

Far cuocere qualche minuto a fiamma alta tenendo mescolato spesso, quindi scolare i frutti e rimettere il succo di cottura sul fuoco facendolo restingere della metà. Coprire sia i frutti cotti che la salsina così che al servizio risultino tiepidi.

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e nel frattempo scaldare una tazzina di latte; quando il cioccolato sarà ben sciolto, togliere dal fuoco, unire le spezie mescolando bene quindi il latte poco a poco mescolando fino a che si addenserà il tutto diventando una crema densa ma morbida, da cui ricavare una piccola quenelle da posare vicino ad ogni nido.

Riempire l'incavo della meringa con i frutti precedentemente cotti, irrorare con la salsina ritretta e servire!

Credo che in questo piatto si sommino tutte le sfaccettature di un "amore proibito" quale potrebbe essere tra due amanti "clandestini"  ... ovvero, la passione bruciante, i momenti di dolcezza che può sfociare in istanti di romanticismo sdolcinato e il lato piccante dato dalle spezie nel cioccolato, che ne mitigano l'amaro (del fondente) derivante, magari, dalla fine di un amore tanto "lussurioso" che in istante può bruciare tutto quel che di bello ci poteva essere... :)

Ok, mi sono lasciata andare ma... che ci volete fare... davanti ad una meringa perdo il controllo... :DDD

mercoledì 10 agosto 2011

CREMA BICOLORE CHE SI CREDE CATALANA! ^^

Tempo fa volevo fare un dolcino per il dopo-cena del Compare, ma non avevo voglia di roba complicata, che mi portasse a sporcare 10 pentolini e tutte le posate del cassetto (che quando cucino, è così che mi riduco...) così ho pensato di rifargli la Crema Catalana sperimentata mesi fa... Per far ciò però, dovevO accendere il pc, che a memoria non me la ricordo proprio, e non ne avevo il tempo... infatti, mentre pensavo a che dolcino-sorpresa fargli trovare, stavo anche apprestandomi a preparare la cena... Insomma, dovevo escogitare qualcosa al volissimissimo da fare lì per lì... così m'è venuto in mente che mi ricordo ormai benissimo COME si prepara la Strepitosa Buonissima Crema Pasticcera secondo il metodo ipercollaudato di Montersino!!

In frigo avevo proprio tutto... bè, tuttotutto proprio no... ehemmm... non avevo la panna... Montersino mi perdonerà, ma per questa volta l'ho fatta con solo latte... :P

Ma poi potevo "sbattergli" lì due cucchiaiate di crema gialla nella ciotola e basta?...mmmmhh... nono... pensando e nel mentre facendo, alla fine son venute fuori 6 belle tazzotte di

CREMA BICOLORE 
CHE SI CREDE CATALANA

per la parte gialla
1 litro di latte intero fresco
150 g di tuorli d'uovo
200 g di zucchero semolato
1/2 bacca di vaniglia bourbon
70 g di maizena
(se l'avete, fate 35 g di maizena e 35 di amido di riso)

per la parte nera
80 g di cioccolato fondente alL' 85% tipo Lindt

per il caramello
zucchero semolato q.b. (circa un cucchiaio a porzione)
cannello per caramellizzare

Fare la crema pasticcera secondo il metodo Montersino, quindi dividerla, ancora bollente, in due ciotole e coprire con pellicola trasparente a contatto (per evitare che si formi la pellicina asciutta in superficie).

Ridurre a piccole scaglie il cioccolato fondente, quindi unirlo subito ad una delle due ciotole di crema, mescolando accuratamente per amalgamare bene.
Suddividere quindi le due creme, alternandole, nelle tazze o ciotole di servizio e coprire, ancora, ognuna con pellicola trasparente a contatto e porre in frigorifero

Al momento di servire, togliere la pellicola, cospare di zucchero semolato e caramelizzare con l'aiuto del cannello "lanciafiamme" ^^

Se non si dispone di tale "ciaffo" da cucina, su Giallo Zafferano, dove presi la ricetta, la prima volta, della crema catalana, c'è una buona alternativa tra i consigli... io però suggerirei di fare un piccolo investimento e di comprarvi il cannello alla primissima occasione! :D

Ce ne sono di tutti i prezzi e tipi, da accontentare le tasche di tutti... ! ^^

domenica 31 ottobre 2010

MUFFINS DI ZUCCA DI JAMIE OLIVER

Proprio ieri ho scoperto un blog nuovo di zecca!

E' stato creato da VERDELINDA, una cara amica di blog (grazie ANNARITA che me l'hai fatta incontrare!) insieme ad un bellissimo gruppo di ragazzi che vivono Umbria!

Vi sto presentando il blog dell'UdC (Unità di Convivenza) "IL LAGO", dove i ragazzi possono raccontare quello che fanno, le esperienze e le cose imparate assieme!

Andate a trovarli e vedrete i loro dipinti (meravigliosi!!!) e le foto e come sanno mettersi alla prova anche tra i fornelli! ^____^

A questo proposito, voglio lanciare loro una sfida, invitandoli a rifare la ricetta di questo post e a gustarseli a guance piene perchè sono semplicemente BUONISSIMIIIIIIII! :D

Ho preparato ieri questi muffins, dopo esserne rimasta letteralmente folgorata vedendo con che rapidità e facilità li ha fatti uno dei miei Miti in Cucina: Jamie Oliver!!!

E' uno chef giovanissimo, che ammiro moltissimo, non solo per ciò che cucina (anche se il più delle volte usa ingredienti che al solo vederli mi fanno ingrassare venti chili :*DDD) ma perchè è un ragazzo che ha saputo mettere a frutto la fortuna accumulata per aiutare tantissimi altri ragazzi, per mille motivi diversi, in gravissima difficoltà!
E quindi, chissene, se per fare una frittata ci butta dentro un intero salame, due salsicce, 3 teste d'aglio e 1 litro d'olio! :D

E così ecco qua... un dolce cucinato con uno dei miei ortaggi preferiti in assoluto, che è pure di stagione, quindi, Ragazzi Del Lago, fatevi sotto! ^______^

MUFFINS DI ZUCCA di Jamie Oliver
(per circa 90 mini-muffins)

in rosso trovate le mie varianti! :P

per i muffins:
400 g netti di zucca (ovvero di sola polpa)
400 g di zucchero di canna grezzo
(io ne ho usati 300, di cui 100 scuro e 200 chiaro)
4 uova (2 grandi)
300 g di farina 00
175 ml di olio evo (150)
2 cucchiaini colmi di lievito in polvere (1 bustina da 16 g)
1 cucchiaino di cannella in polvere (colmo... adoro la cannella)
1 manciata di noci (granella di nocciole, 3 cucchiai colmi)
1 pizzico di sale
tanti bei pirottini di carta da pasticceria mignon
teglia da forno per mini-muffins
forno a 160/180°

per la glassa di copertura:
1 limone non trattato
2 clementine non trattate
1 bicchiere abbondante di zucchero a velo
1 bacello di vaniglia
1 pugnetto di fiori di lavanda essiccati (che non avevo...)
1 vasetto di panna acida (che non avevo e quindi non ho usato)
1 albume d'uovo


Una volta tagliato a cubotti la polpa di zucca, frullarla nel robot da cucina, quindi unire lo zucchero e rifrullare fino ad ottenere una bella poltiglia.
A questo punto, essendo il mio robot un fido compagno di avventure, ma di capienza piuttosto limitata, ho messo in funzione il mio nuovo amico, ovvero Mr. Kenwood :D

Ma se non l'avete, si può impastare tutto comodamente anche in una bella ciotolona capiente! Come facevano le nostre  nonne quando non esisteva tanta tecnologia in cucina! ;P

Dunque, dicevo, una volta trasferito tutto nel Kenwood, ho messo la farfalla siliconata (e non è una farfalla con due pocce così, ma è l'aggeggio a forma di "K" rivestito di silicone, che serve per impastare ancor meglio gli ingredienti, secondo me, rispetto a quello di solo acciaio...) e fatto partire aggiungendo le uova (nella ricetta originale ne sono previste 4, ma io avevo quelle "giganti" e quindi ne ho messe solo due) la cannella, il pizzico di sale, la granella di nocciole (nella ricetta originale ci andavano le noci sbriciolate ma non ne avevo... e quindi ho usato la granella di nocciole, che avevo :D)  poi la farina (prima setacciata con il lievito).

L'impasto deve risultare piuttosto denso ma non sodo, in sostanza, prelevandone col cucchiaio di legno, deve cadere giù denso e "colloso".

Fatto ciò, distribuite i pirottini di carta nei buchetti della teglia per mini-muffins, o se preferite anche in una teglia per muffin grandi, è uguale, basta usare pirottini più grandi :)

Quindi, con l'aiuto di un paio di cucchiaini da caffè,  o una tasca da pasticcere (sac-à-poche) con bocchetta larga tonda, versate l'impasto dentro i pirottini, arrivando fino a qualche millimetro dal bordo del pirottino.

Io per l'occasione ho inaugurato un nuovo "Ciaffo da cucina" che mi ha regalato il Compare, dopo che gli ho fatto due "frange" così, alla vista dello stesso aggeggio usato dal Mi-ti-co Luca Montersino in una delle sue ricette (ma il suo, ovviamente, è formato maxi e ultraprofessionale).
L'ho preso, tanto per cambiare, nel mio negozio di casalinghi preferito, in quel di Matelica, ovvero Colonnelli! Ma sì, la pubblicità è più che meritata quando ci si trova bene a fare acquisti in un posto no?! Se trovi cortesia e disponibilità come in questo negozio, sei anche disposto a spendere qualche eurino in più no? :)

Torniamo ai muffins che è meglio... ^___^

Una volta pronta la teglia, infornare in forno già bello bollente (160 o 180°, dipende dal tipo di forno, il mio, che ha 15 anni, l'ho messo a 180...) per 15-20 minuti al massimo (mettete il timer per star più tranquilli).
Vedrete che si gonfieranno, ma non si spaccheranno in superficie :)
Per esser sicuri che siano ben cotti, infilate al centro di un muffin uno spiedino di legno, se esce completamente asciutto, i muffins sono pronti!

Continuate così fino a terminare tutto l'impasto.
Io ho infornato per due volte una teglia da 24 mini-muffins e altre due volte 1 teglia da 12 :P non finivano piuuuuuu'! :DDDD

Mentre infornate, sfornate, rinfornate e risfornate (e sentirete che profumiiiiiiiiino) potete preparare la glassa di copertura, grattugiando prima la scorza degli agrumi (limone e clementine) e poi spremendo il succo di mezzo limone e di entrambe le clementine.

Nel mixer mettete lo zucchero a velo, versatevi le scorze del limone  e delle clementine e la polpa del bacello di vaniglia.

Frullate qualche secondo, quindi trasferite tutto in una ciotola media, unite il succo spremuto di mezzo limone e delle clementine e una cucchiaiata di albume d'uovo.
Mescolate bene ed energicamente con una forchetta o una piccola frusta a mano, fino ad ottenere una glassa bella densa e "perlacea".

A questo punto, i muffins saranno belli freddi. Trasferiteli su una griglia, sotto cui porrete un bel foglio di carta forno, e aiutandovi con un cucchiaino (oppure con una sac-à-poche con bocchetta tonda piccola) glassate tutta la superficie dei muffins.

Provate prima la consistenza della glassa su un muffins se vi soddisfa (deve scendere a coprire il muffins ma senza colare).

Finito questo, grattugiate un altro pò di scorza di limone (e di clementina se ne avete ancora... io l'avevo terminata...) e cospargete sopra la glassa sui muffins e, sempre se riuscite a procurarveli (impossibile in questa stagione... sob!) distribuite sopra anche qualche fiore di lavanda essiccato (quelli ad uso alimentare eh? non quelli profumabiancheria ^_____^)

Lasciate indurire la glassa un paio d'ore e poi via! Si mangia!! ^____^

Vi confesso che, siccome me ne sono venuti veramente tantissimi, almeno la metà, seguendo l'insegnamento del Maestro Montersino, li ho congelati (SENZA la glassa!!!) distribuiti su di un vassoio. Poi, una volta ben gelidi, li ho messi dentro un sacchetto da congelatore.
Li conserverò così fino alla primissima occasione in cui avrò ospiti (o saremo ospiti...) quando li farò scongelare e preparerò al momento la suddetta glassa! :P***

Oh a proposito... 
Felice  
HALLOWEEN 
^__________^


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