venerdì 27 luglio 2018

SPANAKOPITA - Triangoli agli Spinaci

Ma quanto mi sto divertendo a sperimentare e (finalmente!!!) ad usare i libri di cucina che ho nella libreria di là!

Grazie alla raccolta MENU' LIB(E)RO l'ultimo progetto nato dalle menti della Capa Aiù e della Segretaria Marta, almeno il Compare non avrà più motivo di lamentarsi che compro tanti libri di cucina, ma non li uso! :DDD

Perchè è vero... Li adoro, mi piace tantissimo leggerli e sfogliarli, ma sono ben pochi quelli messi "a frutto" un pò per mancanza di tempo ma, soprattutto, per pigrizia!

Ebbene lo ammetto: so essere di un pigro, ma di un pigro a volte, che mi faccio spavento da sola! :DDD

Comunque, ricordandovi che può partecipare CHIUNQUE abbia voglia di mettersi in gioco ai fornelli, andate a leggere il regolamento e passiamo alla "mia" ricettina, che poi passerò a lasciare nella cucina della Capa-Chef di turno (fino alla mezzanotte di giovedì 2 agosto) ovvero l'Amica Cinzia del blog CINDYSTAR

La ricetta è dello Chef Martino Beria, dal suo ultimo libro IL GIRO DEL MONDO IN 60 PIATTI VEG 

SPANAKOPITA
(Triangoli agli spinaci)
per 6 triangoli

per il ripieno:
150 g di spinaci cotti (e molto ben strizzati)
8 g di cipollotto
1 rametto di aneto fresco (io origano fresco)
100 g di tofu al naturale
60 g di yogurt di soia al naturale
2 g di sale integrale
pepe 

per le sfoglie:
6 sfoglie di pasta fillo (da ca. 30x50 cm.)
olio evo
gomasio di sesamo bianco e nero  (mia aggiunta)

Io ho usato (e sporcato) solo un accessorio per questa ricetta, cosa incredibile, visto che di solito, quando cucino, riduco tutto ad un campo di battaglia e sono capace di svuotare tutti e due i cassetti delle posate!!! :DDD

Dunque, ho messo cipollotto, spinaci, tofu ben sgranato, yogurt, le foglioline del rametto di origano, sale e pepe nel bicchiere più largo, dotato di lama, in dotazione al frullatore ad immersione della Kenwood (il Triblade con accessori per intenderci) e frullato il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo ma abbastanza granuloso.
Ho assaggiato e regolato di sale perchè mi sembrava ancora un pochino "sciapo".

Ho aperto la confezione di pasta fillo e preso una sfoglia alla volta per ogni triangolino.

Siccome io ho fatto casino con la chiusura (anche se poi il triangolo l'ho ottenuto lo stesso, ma è venuto più grande) trascrivo qui sotto esattamente la procedura così come scritta nella ricetta, che magari voi siete meno casinisti di me e ce la fate! :DDD

Oliare da entrambi i lati ogni foglio di pasta di fillo (io solo un lato...) ripiegarlo a metà unendo i due lati corti e ripetere l'operazione per ottenere un rettangolo di circa 30x12 cm.

Disporre un cucchiaio di ripieno vicino ad uno dei due lati corti poi iniziare a piegare a triangolo la sfoglia fino ad arrivare alla base del rettangolo.

Ripetere l'operazione per ogni triangolino di Spanakopita.

Di mia iniziativa, ho voluto poi cospargere ogni Spanakopita con un pizzico di Gomasio che faccio in casa (sesamo bianco, sesamo nero tostati e poi frullati insieme al sale)
Cuocere in forno preriscaldato a 175° (io 180) per circa 20 minuti (io 25) o finchè non saranno belli dorati.

Si possono servire con un pò di salsa tzatziki (che io non ho fatto perchè non digerisco i cetrioli....).

Ah! Poichè li ho trovati un pò untini, la prossima volta occhio all'olio!
Secondo me basta ungere all'inizio (quando si fanno aderire i fogli piegati) e alla fine! :DDD

domenica 22 luglio 2018

BASTONCINI ALLE NOCI E ANACARDI

Con questo caldo una persona normale l'ultima cosa a cui penserebbe, sarebbe quella di accendere il forno di casa.... ma io non sono normale e quindi...

Il Licoli, poverino per quanto sia poco impegnativo da mantenere bello vispo, richiede comunque quel minimo di impegno, una volta ogni 7-10 giorni, per un bel rinfreschino, anche se la sua "mamma" non ne avrebbe una gran voglia e quindi....

In più, avevo qualche pacchettino di farina aperto ma la quantità non bastava, per ogni farina, per tirarci fuori un pane e poi si avvicinano le vacanze ed è meglio non lasciare in dispensa confezioni aperte quindi....

Eh... e quindi ho fatto un impasto svuota-dispensa con quel che c'era, col Licoli bello peperino e accendendo il forno! :DDD

BASTONCINI ALLE 
NOCI E ANACARDI
a lievitazione lenta

130 g di Licoli rinfrescato
230 g di acqua tiepida
2 cucchiai di olio evo umbro
115 g di farina manitoba Molino Chiavazza
195 g di farina tipo 2 di grano tenero Le Terre di Ecor
150 g di farina 00 Molino Gatti 100% senza additivi
2 cucchiaini di sale fino
150 g circa fra noci e anacardi al naturale (cioè non salati) già sgusciati

Mescolare fra loro le farine e tenere da parte.

Scaldare bene una padella antiaderente e tostarvi noci e anacardi, quindi mettere da parte a raffreddare.


In una ciotola sbattere con la frusta l'acqua col licoli per farlo schiumare, quindi aggiungere l'olio e le farine e impastare grossolanamente finchè le farine avranno assorbito l'acqua. A questo punto si può aggiungere il sale e si impasta con delle pieghe in ciotola finchè diventa liscio.

Coprire con un coperchio e lasciare riposare una mezz'oretta, dopo di che riprendere con le pieghe in ciotola (qualche giro) e lasciare riposare di nuovo mezz'ora.

Trasferire l'impasto sul piano spolverato con la farina tipo 2, ribaltarvi l'impasto e lavorarlo finchè diventa liscio ed elastico.

Allargarlo sul piano e posare al centro il mix di noci e anacardi tostati e già sminuzzati grossolanamente al coltello.

Richiudere l'impasto su questi tirando su i lembi laterali e impastare brevemente, giusto per distribuire bene la frutta secca.

Chiudere l'impasto a palla, pirlare e adagiarlo in una ciotola di vetro dai bordi alti e non troppo larga e unta con un velo d'olio evo.

Coprire con una cuffia (anch'essa unta nella parte interna) e lasciare riposare a temperatura ambiente per un'ora almeno (in cucina avevo 30 gradi....) quindi trasferire in frigorifero, nella parte più bassa, fino al giorno dopo.

Io l'ho messa in frigo la sera, verso le 19.00, e l'ho ripresa fuori questa mattina alle 06.30.

Dopo qualche ora, quando tornata a temperatura ambiente, spolverare di farina (sempre la tipo 2) il piano di lavoro, ribaltarvi l'impasto e lavorarlo delicatamente, senza sgonfiarlo, dandogli la forma di un cilindro.

Da questo ricavare dei segmenti larghi circa un dito con una spatola e lavorare ognuno tirandoli a grissino lungo almeno una 30na di cm.

Dividere ogni "grissino" a metà e disporre ogni bastincino così ottenuto sulla placca del forno (con carta forno se non è antiaderente) spolverata di farina (sempre la tipo 2).

Coprire con un telo pulito e lasciare lievitare un'oretta.

Nel frattempo scaldare il forno a 220° quindi cuocere abbassando a 200° per 20-25 minuti, fnchè saranno belli dorati.

Bè... i miei si sono anche belli bruniti, ma sono buoni lo stesso! :DDD

Buona Sgranocchiata! ^_______^

domenica 15 luglio 2018

FICO CROCCANTE per il Menù Lib(e)ro


E siamo agli ANTIPASTI DI CARNE, nella costruzione del Menù con ricette tratte dai libri di cucina che abbiamo in casa.



Come ormai avrete imparato, MENU' LIB(E)RO è un Progetto delle nostre Aiù e Marta e ogni due settimane si cambia portata, con una/uno Chef Padrone di casa, che propone una ricetta e noi altre tutte aiuto-cuoche a proporne altre sempre sullo stesso tema e per questa tappa le ricette vanno lasciate alla Capa-Chef Simona del blog BRICIOLE, fino al 19 luglio e ogni tanto capita anche a me di stare nei tempi! :D


Dunque la ricetta che ho scelto è facilissima, velocissima ma buonissima!

L'ho presa dal libro FACCIA DA CHEF di Andy Luotto, che sapevo essere un bel personaggio, ma che fosse anche Chef è stata una vera (e graditissima) sorpresa!

In questo libro ci sono tantissime altre ricette che avrei potuto provare a riprodurre, ma in questi giorni sono "un pò" presa dai problemi di salute di uno dei nostri gattoni (Scrocco) e non ho le energie nè fisiche nè mentali per cercare qualcosa di più elaborato...

Ad ogni modo, anche questo antipastino l'ho messo nella mia agendina delle ricette preferite perchè è davvero spettacolare!


FICO CROCCANTE


difficoltà: facile
tempo: 10/15 minuti

12 fichi tagliati a metà
24 fette di pancetta sottilissima (io affumicata)
aceto balsamico o mosto cotto (io Glassa di Balsamico naturale)
pepe (facoltativo, infatti io non l'ho messo)

Pelare i fichi, tagliarli a metà e metterli in frigo un'oretta o anche due.
Andy suggerisce questo passaggio perchè così si avvertirà un piacevole contrasto caldo-freddo, croccante-morbido.

Quindi avvolgere ogni mezzo fico in una fetta di pancetta, scaldare bene una padella o piastra liscia antiaderente e cuocere i fichi rigirandoli finchè la pancetta sarà dorata e croccante.

Guarnire con qualche goccia di aceto balsamico o mosto cotto di fichi (non avendo nè l'uno, nè l'altro, ho optato per la glassa di balsamico in foto, che mi piace tantissimo!)

Come potrete notare dalle foto, come mio solito ho fatto casino quando ho comprato fichi (una vaschetta da 5) e pancetta.... infatti non ricordavo che i fichi andavano tagliati a metà e così ho comprato 5 fette di pancetta, tra l'altro quella stagionata e affumicata, invece di quella fresca cruda....

Una volta a casa ho realizzato la caz..... ops.... cavolata compiuta e quindi mi sono arrangiata come ho potuto.... Quindi ho tagliato a metà anche le fette di pancetta, che a quel punto erano troppo corte perchè i fichi, seppur tagliati a metà, erano cicciotti, per cui ho posato la fetta di pancetta sulla parte liscia di ogni mezzo fico e fermato il tutto con uno stecchino :DDD

Bè, vi dirò.... che gli Ospiti a cena hanno gradito comunque e che forse, la pancetta stagionata ha dato ancora più sprint al piatto :D

La prossima volta li rifaccio per bene così sentirò la differenza!

Buon Appetito dalla Vostra Gata Svampita!








mercoledì 4 luglio 2018

INSALATA DI TROTA SALMONATA


Nuova tappa per la Raccolta MENU' LIB(E)RO e questa volta tocca agli ANTIPASTI DI MARE, a cui voglio prender parte per una sorta di sfida personale e, come solito, arrivo all'ultimo, infatti domani, giovedì 5 luglio, è l'ultimo giorno che abbiamo a disposizione per proporre il nostro piatto, da pubblicare sul blog (con tanto di foto del libro da cui abbiamo scelto la ricetta) e da lasciare il link alla Capa Chef di turno, che in questo caso è proprio la nostra MARTA! :)


Infatti, chi mi conosce bene, sa che non amo il pesce o meglio, mi piacerebbe pure, ma 8 tipi su 10 mi mandano al bagno, il 9^ lo odio proprio (tipo baccalà e anguilla... bleah!!!) e il 10^ deve essere fatto come dico io sennò nisba (tipo se ci deve essere l'aglio, non deve essere a pezzi ma al massimo messo e tolto lo spicchio dopo la cottura oppure, meglio ancora, usare olio all'aglio, che mi faccio da me lasciando in ammollo diversi spicchi nell'olio evo)... Insomma, sono una gran rottura di palle.... :DDDD

Infatti quando si prospetta un'uscita al ristorante al grido di "EVVAI! TUTTO PESCE!" io mi faccio il segno della croce, arrivo lì, leggo tutto il menù e finisco sempre per prendere.... tagliatelle al sugo di pomodoro.... (m'è capitato di recente, per esempio a Porto S. Elpidio, che fra i primi NON ce ne fosse uno che non avesse del pesce.... ecchecaspita! mi sento discriminata! :DDDD)

Ohi... però così facendo, ho scoperto che ci sono ristoranti che fanno un pomodoro da urlo e altri che invece pare che versino direttamente la passata dal barattolo alla pasta che pare un dispetto! :D

Potrei scriverci una nuova guida: anzichè il "GAMBERO ROZZO" (quello delle trattorie e osterie), il POMODORO ROZZO
:DDDDD

Comunque, veniamo al punto...

Per questo bellissimo Progetto nato dalle vulcaniche menti della Capa Aiù e della Segretaria Marta, propongo questo antipasto:

INSALATA DI TROTA 
(per 4)

2 trote salmonate di media grandezza
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla media (o 1/2 grande)
1 foglia di alloro
qualche grano di pepe nero
sale grosso qb

Per l'insalatina
1 mazzetto di ravanelli (io pomodori pachino Camone)
1 cespo di scarola
100 g di cicoria riccia (io 1 caspetto di Indivia bianca)
1 finocchio (io no)
1 limone (succo filtrato)
olio evo
sale qb


Lessare le trote in 2 litri di acqua e lasciarle sobbollire per 10-15 
minuti di minuti con le verdure tagliate a pezzetti (sedano, carota, cipolla) più la foglia di alloro e il pepe in grani.

Lasciare intiepidire quindi spolpare il pesce, ricavandone la polpa ben spinata e tenere da parte. 

Pulire e lavare le verdure per l'insalatina.

La ricetta originale dice di mescolare tutto insieme (insalata e trote) ma io ho trovato più carino farlo a strati (trota sotto e insalata sopra)

Condire con una salsa fatta emulsionando l'olio evo con il succo del limone, sale e pepe macinato al momento.

Ah dimenticavo! La ricetta l'ho presa da questo libro che ho da tantissimi anni, "IL CUCCHIAIO AZZURRO - Oltre 800 ricette di pesce di mare e d'acqua dolce" Edizione Del Verde

Buon Appetito! :)


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