mercoledì 22 luglio 2015

MAANDAZI (frappe o panini fritti)

Siamo giunti in Africa, Kenya per la precisione, a rappresentare la letterina N di Nairobi del nostro Viaggio Culinario intorno al Mondo, progetto ideato ed organizzato dalla nostra Aiù (ehemmm... Eloisa) della Trattoria Muvara e ci ritroviamo a cucinare piatti tipici, per la nostra Ospite di turno Valentina e il blog Di Verde di Viola (che cura con la sua amica Paola) con persino temperature africane o che, per le nostre abitudini, sono percepite tali! :DDD

Non so infatti nella vostra, ma nella mia il termometro non è mai sceso sotto i 30° già dai primi di luglio e, ieri, ha toccato i 33°!!!!

Ma bando alla ciance, che alla fin fine, essendo caldo per tutti in questi giorni, alla lunga vengono a noia.... e fanno sentire ancora più caldo! :DDDDD

immagine presa QUI

Non credevo di riuscire a partecipare alla tappa Kenyana per i motivi suddetti, ma poi una Compagna di Viaggio (vero Tamara?! :DDD) m'ha fatto venire i sensi di colpa, pensando che, per colpa di Caronte, questo "giro" rischiava di essere piuttosto scarno, ed è un vero peccato e quando il gioco si fa duro........... i Temerari ci sguazzano dentro! :DDD

Così ecco qui il mio contributo che, credo, sia già stato sicuramente proposto, ma è il pensiero che conta, giusto?

La ricetta l'ho presa dal mio inseparabile MANGIAMONDO e la traduzione piuttosto stringata, di questo piatto è "frappe".... ma allora, mi sono chiesta, saranno come i nostri dolci di Carnevale?!  Poi cercando on-line, ho trovato che li paragonano a dei panini fritti, che accompagnano la colazione, ma anche possono fare da spuntino oppure da companatico durante il pasto vero e proprio.

immagine presa QUI


Personalmente, ho voluto "arricchirli" con una spolverata di zucchero semolato appena tolti dall'olio di frittura e poi ce li siamo spazzolati sparandoci dentro (infatti lievitando, all'interno si crea una cavità) marmellata (il Compare) e sciroppo d'acero (io).... Buonissimi!!!

MAANDAZI (Frappe o Panini Fritti)

1 tazza di farina (io "0")
1 cucchiaino colmo di lievito istantaneo
2 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
1/4 di tazza d'acqua
1 uovo
burro o olio per friggere (io 1 litro di olio di arachidi)

In una ciotola mescolare tutte le polveri.

A parte battere l'uovo, aggiungerci l'acqua e mescolare bene.


Aggiungere il liquido alle polveri e impastare incorporando prima con una forchetta gli ingredienti quindi lavorando a mano l'impasto, ottenendo un panetto morbido ma non appiccicoso.

Coprire con un panno e lasciare riposare mezz'ora.
Spolverare di farina la spianatoia, stendere l'impasto col mattarello in una sfoglia di 1,5 cm di spessore (io invece l'ho stesa più sottile, circa 1/2 cm.).

Scaldare l'olio in una casseruola profonda (io a 160°) 

Nel frattempo tagliare la pasta stesa, a losanghe o quadrati o nella forma preferita.

Tuffare 3 o 4 pezzi per volta nell'olio, si gonfieranno subito.

Dopo poco, girarli sull'altro lato con l'aiuto del ragno o di una forchetta, lasciare cuocere fino a doratura quindi scolarli su carta assorbente e, se volete fare come me, spolverare di zucchero semolato oppure lasciarli semplici.

Trasferirli man mano su altra carta assorbente pulita e servire.

Si cuociono molto velocemente, assorbendo pochissimo olio, così mangiandoli, non si avverte assolutamente la "pesantezza" della frittura :)

Per la foto di "presentazione" ho scelto una ciotolina di fattura 100% africana, acquistata da un ragazzo nigeriano almeno 15 anni fa, durante una passeggiata sul lungomare in quel di Senigallia (An), abbracciata da una sciarpina leopardata, che mi piacerebbe tantissimo avvolgere attorno ad un cappellino di paglia, durante un bel Safari :)

Ottimi ancora caldi o appena tiepidi, ma anche il giorno dopo, a colazione.

N come...


Non credevo di farcela... e invece sì! ^^

domenica 5 luglio 2015

BROWNIES HEPBURNS

Meno male che ci pensa l'Abbecedario Culinario Mondiale a farmi aggiornare ogni tanto il blog!

Che scusa posso trovare per questo simil-abbandono? Il caldo? Anche... ma ormai si fa talmente presto a condividere le ricette su FB o su Instagram, che tempo da dedicare al blog ne trovo davvero pochino pochino... :D

Ma suvvia, non abbattiamoci e anzi, tiriamoci su con questa vera e propria bomba di calorie!!!



Che poi la ricetta è dedicata a Katrine Hepburn,
che era secca come un chiodo e non capisco proprio, se mai ha mangiato questi brownies, dove possa aver accantonato la ciccia... sui lobi delle orecchie? Sull'alluce destro?!

Io di sicuro tutto su pancia-fianchi-sedere!!! :DDD

Ma andiamo con ordine...

Allora, siamo arrivati a metà Abbecedario, con la letterina M dedicata alla città di Minneapolis per identificare gli Stati Uniti d'America e siamo ospitati nella cucina della nostra Amica Simona e il suo blog "BRICIOLE" fino a domani 7 luglio! 

Eeeeehh lo so... sono quasi in ritardo, come mio solito... :)


Ho visto in giro on-line un sacco di ricette di dolci americani, che sarebbero tutti da provare per quanto acquolina m'hanno smosso in bocca, ma essendo tempo di "dieta" (ma quando mai?!) ho aspettato sperando di trovare qualcosa di un pò meno "pesante"....

Poi qualche giorno fa, cercando un libro di cucina tra quelli che ho di là, sulla libreria dedicata, da prestare ad un'amica, mi ti salta fuori che ce l'ho!!!!

foto presa QUI


Ho incredibilmente un libro di dolci americani!!! Non me lo ricordavo proprio più... e si che, come mi ha poi ricordato Il Compare, me lo ha regalato lui appena un paio di anni fa... ed ha preso subito la palla al balzo per dire che "hai troppi libri di cucina! non vedi che manco sai quali hai?! basta non ne compri più!" .... ok... mi son tirata la zappa sui piedi da sola... :(((

Ma tanto li compro lo stesso! :DDDD

E così mi sono messa a sfogliarlo e sapete che vi dico?! Che sarebbero tutti da provare... mamma mia... che tripudio di burro, zucchero, cioccolato, creme............ da farsi venire un attacco di diabete solo a leggere! :D

Ma si sa, gli Americani non conoscono mezze misure: o tutto o niente! 

Il libro in questione è TORTE D'AMERICA di David Muniz e David Lesniak ed è un piacere anche solo leggere i loro scritti ^____^

All'inizio m'ero fissata con i Woopies (che comunque proverò), ma poi sono "caduta" sui Brownies, di cui ho sempre letto/visto le ricette degli altri e Il Compare m'ha sempre chiesto di farglieli, ma non mi ci ero mai messa e così, ecco l'occasione perfetta!

Gli autori del libro dicono che esistono diverse varianti di Brownies attribuiti alla Hepburns, e loro ne hanno voluta fare una versione super-cioccolatosa usando il cacao amaro in polvere al posto del cioccolato fuso e.... ragazzi miei, vi ringrazierò per tutta la vita!

E' un concentrato di cioccolatosità allo stato puro!!! Molto simile, devo dire, alla Tenerina Ferrarese, ma, lo confesso, molto, ma molto-molto-molto più intensa!

E dunque ecco qui la ricetta:

BROWNIES HEPBURNS

115 g farina "00"
1 cucchiaino e 1/2 di cannella
3/4 di cucchiaino di sale kosher (io Sale Dolce di Cervia fino)
340 g di burro
200 g di cacao amaro in polvere
2 cucchiai di caffè solubile (io orzo solubile)
675 g di zucchero semolato (io di canna chiaro)
6 uova grandi a temperatura ambiente (io 6 normali)
1 cucchiaio di estratto di vaniglia (io il mio, home-made)
250 g di gocce di cioccolato fondente o al latte o bianco (io fondente)
175 g di noci tritate (facoltative) (io non le ho messe)

Scaldare il forno a 170°.

Imburrare una teglia di cm. 30x25x5 e rivestire il fondo e i lati con carta forno, facendola aderire bene.

Io ho usato quella che mi ha passato in eredità la mia nonnina materna, misure perfette... <3 p="">


Il libro dice di foderare solo il fondo e due lati della teglia da rivestire con carta forno e di infarinare gli altri due con la farina eliminando l'eccesso, ma io ho preferito rivestirla tutta quanta.

In una ciotola media mescolare la farina, la cannella e il sale e tenere da parte.

Fondere il burro in una casseruola su fuoco basso e quando inzia a sciogliere unire il cacao in polvere e il caffè solubile e mescolare per amalgamare il tutto per bene.

Togliere dal fuoco e unire lo zucchero in due-tre tempi mescolando bene tra l'uno e l'altro.

Gli autori dicono che in molte ricette si consiglia di far freddare bene il composto di burro e cacao prima di aggiungere le uova perchè altrimenti queste "cuociono", ma aggiungendo lo zucchero e stando fuori fuoco, il composto già scende di temperatura abbastanza da poter unire le uova senza alcun pericolo.

Ho seguito le loro indicazioni e tutto è filato liscio :)

Unire dunque le uova una alla volta ed incorporare bene prima di passare all'uovo successivo.

Personalmente, le ho rotte tutte in una ciotola e sbattute leggermente e quindi unite poco alla volta al composto.

Non mescolare troppo velocemente, per non incorporare troppa aria o non si avrà la giusta consistenza.

Alla fine unire l'estratto di vaniglia.

Unire tutti gli ingredienti secchi e mescolare per amalgamarli appena.

Infine aggiungere le gocce di cioccolato e le noci (se le usate).

Versare l'impasto nella teglia, livellarlo e infornare per 20-25 minuti o finchè infilandovi un coltellino, ne uscità pulito (io 35 minuti)

Purtroppo nel libro non c'è la foto quindi non so se l'aspetto che devono avere è effettivamente quello che ho ottenuto, ma gli autori dicono che devono avere una crosticina secca e sottilissima mentre sotto sono appiccicosi... bè... come la Tenerina, in fondo! ^^

Dicono di far raffreddare bene e di mettere in frigorifero una notte, prima di gustarli, ma noi non resistevamo... come cavolo fai a resistere quando hai tutta, ma proprio TUTTA casa invasa dal profumo del cioccolato?! o.O

Così ho tenuto la teglia in frigo 3-4 ore poi ho tagliato i quadrotti, ottenendo appunto i Brownies e... assaggiato!

Sono SVENUTA! :*DDD

Non è che sia un dolce proprio adatto alle temperature di questi giorni in particolare ma... un pezzettino ci sta, se poi lo accompagnate con un buonissima tisana ghiacciata fragola/arancia, è il TOP! 

M come... 



 Oh My God!!!!

PS: Come si fa a pensare agli U.S.A.e non pensare a LUI, THE BOSS??!!! ^______________^


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