venerdì 8 giugno 2018

PANE ISLANDESE DI PATATE per il Menu' Lib(e)ro

Ooooooh! Tocca a me! ^^

Indosso il cappello da Chef(fa) e dò ufficialmente il via alla tappa dedicata al "PANE DI CASA", terzo appuntamento di Menù Lib(e)ro della durata di due settimane a partire da oggi venerdì 8 giugno, fino a giovedì 21 giugno :)

Forza dai, fatevi sotto!

Scegliete un libro di ricette fra quelli che avete in casa
Scegliete da questo, una belle ricettina sul tema del Pane

Fate un bel post con la realizzazione della ricetta, con i vari step e... non scordate la foto della copertina del libro!
Inserite anche il logo della raccolta, che vedete qui sopra

Poi correte da me, in QUESTO mio post e lasciate nei commenti titolo della ricetta realizzata, il link e un salutino :D

Tutto questo è nato dalle menti ferventi della Capa Aiù e della nostra Segretaria Marta :D

Vi aspetto in tantissimi e per le Regole, pessimamente e sommariamente riepilogate da me, che sono una notoria casinista, è meglio che andiate a leggere direttamente QUI :D:D:D



Bene, passiamo al lato mangereccio e via con la ricetta!

L'ho presa dal libro CUCINA NORDICA di Magnus Nilsson, un libro che ho comprato un annetto fa e finalmente ho l'occasione di sperimentare qualcosa :P

PANE ISLANDESE DI PATATE

Preparazione e cottura: 1 ora e 1/4 (io di più)
Riposo: 2 ore
Per 1 pagnotta

Ingredienti:
10 g di lievito di birra fresco
250 ml di latte tiepido (io senza lattosio)
400 g di patate farinose, lesse poi lasciate a temperatura ambiente e schiacciate con lo schiacciapatate
500 g di farina di grano duro (io Farina di Grano Duro Senatore Cappelli Biologica, che ho trovato dopo lungo peregrinare, in un negozietto nuovo nuovo a Fabriano, a pochi km da casa mia ^..^)
2 cucchiaini di sale

Per l'uovo diluito con cui spennellare la pagnotta:
1 uovo
50 ml di latte

In una ciotola capiente sciogliere il lievito nel latte. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e lucido.

Mettere a lievitare per circa un'ora o fino al raddoppio (io ho coperto la ciotola con la cuffia trasparente e messa in forno spento, ma con la lucina accesa per un paio di ore).

Infarinare la spianatoia, ribaltarvi l'impasto, formare una pagnotta allungata e adagiarla nello stampo per pane in cassetta 23 x 13 x 8 cm.

Coprire e lasciare lievitare ancora un'ora o fino al raddoppio.

Preriscaldare il forno a 180°.

Sbattere l'uovo col latte, spennellare la superficie della pagnotta e cuocere per 45 minuti o finchè non è completamente cotta.

Lasciare raffreddare alcuni minuti, quindi togliere dallo stampo e lasciare riposare su una gratella.

La pagnotta è venuta piuttosto grande, quindi l'ho divisa fra noi, i miei Suocerini e un'amica.
La nostra parte l'ho usata la mattina a colazione, una fetta tostata sulla piastra e poi spalmata con un velo di burro e marmellata home-made.
Colazione da nababbi!!!


mercoledì 6 giugno 2018

BLINIS AL CAVIALE

Nuova tappa, nuova ricetta e finalmente "smuovo il deretano" e pubblico, sull'onda dell'entusiasmo scatenato dalla raccolta MENU LIB(E)RO, nata da un'idea della nostra Segretaria Marta e realizzato dalla Capa Aiù ! ^____^

Ormai le regole dovrebbero essere chiare, ma per un ripassino generale (e stimolarvi a partecipare!) correte QUI 

Questa volta La Portata da realizzare sono gli STUZZICHINI e la Chef Padrona di Casa è Lucia Ciattaglia con il suo blog TORTA DI ROSE e a lei dobbiamo lasciare le nostre proposte, fino a giovedì 7 giugno 2018 (sì lo so, arrivo sempre all'ultimo!) :)

Io ho scelto di realizzare una ricetta presa dal libro "I BUFFET, DETTO FATTO! Ricette, idee, consigli" di Mattia Poggi (Editore Sitcom) uno chef che ho cominciato a seguire sul canale Alice, quando ancora stava su Sky (ora su digitale terrestre) e ricordo che cucinava insieme ad un altro ragazzo. Mattia aveva i capelli lunghi lunghi e biondi (ossigenati, direi) ma era di un cariiiiiiiiino (praticamente guardavo le puntate con gli occhi a cuoricino e mica capivo quel che cucinava... lo guardavo, sbavavo e basta! :DDD ) poi dopo qualche tempo l'ho rivisto totalmente cambiato, capelli corti, col gel sulle punte e quegli occhioni azzurri che spiccavano, anzi BUCAVANO lo schermo!

Insomma.... un bel ragazzo (non me ne voglia il Compare, tanto sono troppo vecchia per Mattia! :DDDD ) e pure bravo in cucina!

Diciamo che, quanto a gradimento, sta appena appena dopo il Fantastico Jamie Oliver.... Comunque... sto divagando un bel pò.... 

Torno a bomba sulla ricetta sennò vi stufate e mi abbandonate sul più bello, ovvero... se magnaaaaaa :DDD

BLINIS AL CAVIALE

Per 6 persone

170 g di farina (io "0")
6 g di lievito di birra
2 uova (io da allevamento all'aperto)
3 dl di latte (io 300 g)
50 g di panna liquida

Per la farcitura:
100 g di panna acida
caviale (o uova di lompo)
burro qb
olio evo (io no, solo burro)
2 limoni
sale e pepe qb

Scaldare il latte, unire il lievito sbriciolato e mescolare per scioglierlo bene.

Separare i tuorli dagli albumi.

Mettere in una ciotola la farina setacciata, fare un incavo al centro, versarvi i due torli (leggermente sbattuti per amalgamarli) e il latte.

Con una frusta a mano mescolare creando un composto fluido ed omogeneo quindi unire la panna, salare, pepare e mescolare bene.

Montare a neve gli albumi e unirli al composto precedente, mescolando senza smontarli troppo.

Coprire con pellicola trasparente (io uso una cuffia da doccia trasparente, ovviamente era nuova di zecca e la tengo solo per queste cose :D ) e lasciare riposare minimo mezz'ora (io 3/4 d'ora) a temperatura ambiente.

Mettere sul fuoco una padella antiaderente dal fondo piatto e liscio, passarvi sopra un pezzetto di burro quindi versare un cucchiaio di composto per ogni blinis, distanziandoli leggermente in modo che non si attacchino (sulla piastra che ho io, riesco a farne 7-8 alla volta).

Vanno cotti come i pancake, ovvero quando si vedono le bollicine in superficie, si possono girare.

Disporre su un vassoio con carta assorbente, quindi servire accompagnandoli con la panna acida, le uova di caviale (o di lompo) e un pezzetto di fettina di limone tagliata sottile.

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