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domenica 19 febbraio 2012

LA POLENTA DELLO ZIO VI'

Lo Zio Vì sta per Vincenzo, il fratello maggiore della mia Mamma e, non è che ha l'hobby dei fornelli... è proprio "malato" di cucina!!! ^^

Non ha mai preso un diploma o fatto corsi di cucina, è assolutamente autodidatta ma, credetemi, non ha proprio NIENTE da invidiare allo Chef più blasonato... e non pensiate che le mie siano parole "di parte" in quanto sua nipote... è un dato di fatto! ^^
Riesce a mettervi a tavola 100 e passa persone così, con uno schiocco di dita, con un menù completo dall'antipasto all'ammazzacaffè, mentre a me mette pensiero preparare già per più di 8 persone...

Pensate che è talmente preso e rigoroso in questa sua passione che, anni fa, durante una vacanza a casa dei miei nonni a Ferrara - perchè lui vive con la sua bellissima famiglia a Trecate di Novara - si offri di preparare un risottino per pranzo... Ora non ricordo più che risotto fosse, ma lui li fa "con tutti i crismi" e, come dice lui, se ci va il burro, ci va il burro... non olio o altro... il BURRO! Rigoroso che manco l'Artusi... :*DDD

Insomma, aprendo il frigo si rese conto che non ve n'era traccia... ma come??? Non si usa burro in questa casa? Tuonò con la testa ancora infilata nel frigo a rovistare anche nei cassettoni della verdura... ebbene no... per tanti motivi, in primis la salute, a casa nostra il burro è praticamente inesistente da anni (anche se io qualche volta ho ripreso ad usarlo) e alla fine s'è dovuto rassegnare a fare quel risottino senza tale meraviglia e in fase di mantecazione, m'ha raccontato mamma che era il ritratto della depressione fatta persona, dovendola fare con l'olio evo... ODDIO CHE SPASSO!!!! :*DDD

Dai Zio Vì, questo aneddoto era troppo carino per non raccontarlo... VVB!!!!:DDDDDD

Insomma, lo zio è pure lui appassionato come la scrivente, di programmi di Cucina & C. (ma và?!) e da qualcuno di questi, non so quale, ha visto fare una polentina che ha rivoluzionato prima nella sua, poi nella cucina di mamma e ora nella mia... il modo di cuocere la classica polenta che richiederebbe normalmente, tra i 45 minuti e un'ora di mescolamenti con conseguenti dolori al braccio per una settimana... cosa che mi ha sempre portato al desistere, ripiegando sulle polente cosiddette "istantanee"... ma DA ORA IN POI, la polenta, quella VERA non mi metterà più paura... perchè adotterò la tecnica imparata con....

LA POLENTA DELLO ZIO VI'

500 g di farina di mais fine
1,5 litri di acqua
sale grosso q.b.
3 cucchiai di olio evo
1 pentola o casseruola a bordi alti con coperchio, che possano andare in forno
forno preriscaldato a 180°

Mettere la pentola o casseruola sul fuoco con l'acqua; appena questa bolle, versare il sale grosso e l'olio evo quindi, armandovi di frusta, versare a pioggia la polenta, mescolando energicamente per non formare grumi.
Continuare a mescolare per 10-15 minuti al massimo, quindi chiudere col coperchio e infilare il tutto in forno statico già caldo a 180° per 40-45 minuti.

Puntate il timer così sarete sicuri di ricordarvi che avete ANCHE una bella polenta che sta cuocendo tutta da sola in forno, mentre potrete dedicarvi a ciò che più vi piace nel frattempo! ^^

Una volta cotta, aprendo il coperchio in superficie e tutto intorno si sarà formata una pellicolina sottilissima che può sembrare "secca", ma appena affonderete il cucchiaio, il tutto sarà supercremossisimo e almeno ai miei occhi... sembra quasi un miracolo! :*DDDD

Propongo una OLA all'inventore di tale tecnica e se qualcuno sa/ricorda chi sia, me lo dica per favore che lo scriverò qui a lettere cubitali!!! ^________________^

Ovviamente questo metodo di cottura vale per qualsiasi tipo di polenta, da quella gialla a quella bianca o taragna, fate voi!

Come dosi sono stata abbondante perchè mi piace sempre averne d'avanzo da mettere poi a freddare stesa in una pirofila rettangolare in uno strato a vostro gusto e utilizzare successivamente per altre preparazioni! :)

Una volta ben fredda, in genere la taglio già a pezzi e la metto nei sacchetti e poi in congelatore :)

Ovviamente... questa ricetta è dedicata a Zio Vì ^___________^
 

sabato 31 dicembre 2011

TRONCHETTO DI NATALE

L'ultimo post dell'anno.... e vi dedico una ricetta fatta non a due, non a quattro, ma bensì... a SEI mani!!! ^____^

Bè, potrei anche dire addirittura a otto mani, visto che la ricetta è supercollaudata e viene dal personale ricettario di una carissima amica della Suocerina! :)

Il rotolo è stato fatto dalla Suocerina, mentre la ganache di copertura l'ho fatta con il validissimo aiuto della mia Mammina, che se non era per lei... a quest'ora ero ancora lì a montare la crema... io e il mio bruttissimo vizio di non leggere bene e con calma le ricette, prima e durante l'esecuzione del piatto... :P

Dunque ecco qui la ricettina...

TRONCHETTO DI NATALE

per la base:
100 g di farina
1 cucchiaio di fecola
100 g di zucchero (60+40)
3 uova
3 cucchiai di acqua bollente
1 cucchiaio scarso di lievito per dolci
 
per la farcia:
nutella o altra crema spalmabile a piacere (anche marmellata volendo)

per la ganache di copertura:
20 g di burro
200 g cioccolato fondente grattugiato
200 ml panna fresca da montare

per il decoro:
1 pezzetto di pasta di marzapane
confettini argentati
zucchero a velo
fiori di ostia

Dividere i tuorli dagli albumi. Versare sui tuorli, posti in una ciotola, 60 g di zucchero e montarli fino ad avere una crema chiara e spumosa.
Unire pian piano l'acqua calda mescolando bene, quindi farina, fecola e lievito già mescolati tra loro.

 
Montare a neve ben ferma gli albumi ed incorporare il restante zucchero, e infine, mescolando dal basso verso l'alto, incorporare i due composti (di tuorli e albumi).

Foderare con carta forno una placca di circa 24x30, in modo che la carta copra anche i bordi della placca, versarvi il composto, che deve risultare denso ma non compatto, muovendo la placca in modo che si spanda uniformemente.

Infornare a forno preriscaldato a 200° per circa 10 minuti.
Da cotto, deve restare chiaro-dorato, tipo il Pan di Spagna.


Prepararsi sul piano di lavoro uno telo pulito, capovolgervi sopra la base cotta e tirare via delicatamente la carta forno e lasciare stiepidire bene; tagliare via la crosticina tutto intorno ricavando un rettangolo dalle linee dritte e pulite e spalmarvi sopra la farcitura preferita; in questo caso la Suocerina ha usato (su nostra pressante richiesta... ^^) la Nutella... ma lei avrebbe preferito la marmellata... ;P

Spalmare quindi la crema preferita sulla base cotta, non troppo abbondante altrimenti fuoriuscirà arrotolandolo.
Con l'aiuto del telo, arrotolare su se stessa la base farcita fino a chiuderla del tutto in un bel rotolino compatto, avvolgerlo in un foglio di pellicola trasparente e mettere in frigo almeno un giorno che si compatti bene bene.

Il giorno successivo, preparare la ganasce al cioccolato fondente. Personalmente ho seguito alla lettera QUESTA PROCEDURA (grazie Mammina che ti sei accorta della "capp...." che stavo per fare... ^^ ) ma con le dosi indicate più sopra.

E' venuta una ganasce densa e soda, con la quale ho ricoperto tutto il tronchetto aiutandomi con una spatola lunga e stretta e, con la stessa, ho sollevato il dolce e posato sul piatto di servizio.

Con uno spiedino di legno divertirsi creando i segni tipici della corteccia, quindi cospargere il tutto con dei confettini d'argento, due o tre fiorellini commestibili (quelli in ostia, da torte) e un pupazzetto di neve fatto con la pasta di marzapane .. non ho coloranti alimentari quindi ho fatto tutto in bianco, berrettozzo compreso! ^^

E per finire, una leggera spolverata di zucchero a velo.

BUON CAPODANNO A TUTTI
DIVERTITEVI
BEVETE POCO, MA BENE
E CHE IL 2012 SIA MIGLIORE
DI QUEST'ANNO ORMAI AGLI SGOCCIOLI!


 

questa ricetta partecipa al Contest di Mile del blog LA SCIMMIA CRUDA
e scade alla mezzanotte del 20.01.2012



sabato 2 aprile 2011

TORTA DANUBIO VEGETARIANA

E' incredibile che una stra-golosa di dolci come me abbia messo su ben DUE versione salate di questa Torta Danubio... che succede? sto forse male?! :DDD

Neeee... solo voglia di cambiare un pò... ma tanto prima o poi proverò anche la versione dolce cosa credete!!?? ^_______^

Ho poi pensato alla nostra Valverde e a molte altre blogger vegetariane convinte (a me manca veramente pochissimo per esserlo...) e a loro tutte e alla raccolta dell'AbBecedario della Trattoria Muvara, dedico questa...


TORTA DANUBIO
VEGETARIANA

Per l'impasto:
300 g acqua minerale naturale
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiaini rasi di sale fino
1 cucchiaino di macis in polvere
270 g di farina Manitoba
370 g di farina "00"
2 cucchiai rasi di zucchero
200 g di polpa frullata di zucca cotta al forno
1 bustina e 1/2 di lievito Pane Angeli

per la farcitura:
1 confezione piccola di asparagi (io surgelati, ma vanno bene anche freschi ora che si trovano!)
1 confezione piccola di cuori di carciofo surgelati
1 confezione piccola di misto funghi surgelati
1 spicchio d'aglio piccolo
1 cimetta di rosmarino fresco
olio evo q.b.
sale q.b.

per decorazione: 
sale grosso rosa dell'Himalaya e sale fino nero della Hawaii

Ho prima cotto le tre verdute per la farcia, separatamente.
I cuori di carciofo e gli asparagi li ho semplicemente lessati in acqua e sale, quindi scolati e passati sotto l'acqua corrente fredda quindi stagliuzzati e conditi con appena appena un filo d'olio evo.
I funghi li ho stufati in padella con un filo d'acqua e vino e uno spicchio d'aglio intero (non schiacciato!) e un pò di rosmarino fresco tritato finissimo.

Ho quindi lasciato freddare bene le verdure.

Nel frattempo, ho inserito tutti gli ingredienti dell'impasto, nell'ordine scritto sopra, nella MDP e ho fatto andare il programma "solo impasto e lievitazione", che dura in tutto 1 ora e mezza.
Quindi ho acceso il forno a 220° e mentre andava in temperatura, ho prelevato l'impasto dalla MDP e l'ho rilavorato sulla spianatoia aggiungendo altra farina fino a che ha perso la consistenza appiccicosa (la polpa di zucca, nonostante la cottura in forno, è risultata un pò acquosa...). In tutto mi ci è andato un altro etto abbondante di farina.

Ho lasciato riposare un'altra ora in una ciotola coperta con uno strofinaccio umido vicino al forno caldo.

Quindi ho ricavato tante piccole palline (grosso modo come piccoli mandarini) al centro delle quali ho distribuito un pò delle verdure alternandole e disponendole in una tortiera a cerniera foderata di carta forno.


Ho spennellato la superficie con un uovo sbattuto e cosparso con grani di sale grosso rosa dell'Himalaya.

Con un pò di impasto tenuto a parte, ho fatto tre panini un pò più grandi, uno per ogni verdura, li ho uniti e disposti anch'essi in una piccola teglia sempre con sotto la carta forno, spennellati con l'uovo battuto e cosparso con sale fino nero delle Hawaii.

Ho cotto la Torta Danubio Vegetariana per quasi un'ora in forno a 220° e poi il Tris di panini.

venerdì 3 dicembre 2010

PLUMCAKE DI ZUCCA E CIOCCOLATO BIANCO

Ecco l'ennesimo esperimento uscito dalla mia cucina!

Il "LA" (si dice così vero?) me lo ha dato la nostra Susina qualche giorno fa, quando ho letto in un suo post, che ha avuto difficoltà con un plumcake di zucca, così ho voluto cimentarmici anch'io, avendo da parte giusto un pò di zucca che avevo cotto a vapore :)

E' riuscito benissimo, il dolce è durato il tempo di portarlo in tavola (ospiti a cena da amici) e quindi vi passo l'incantesimo, dedicandolo in particolare proprio a TE, carissima Susy! ^^

PLUMCAKE DI ZUCCA 
E CIOCCOLATO BIANCO
(per uno stampo da cm. 25x10)

300 g (+ 2 cucchiai colmi) di polpa di zucca cotta a vapore (o al forno)
200 g (+ 2 cucchiai rasi) di zucchero di canna chiaro
2 uova
100 g di ricotta
100 g di cioccolato bianco
250 g di farina "00" setacciata
15 g di lievito istantaneo per dolci
75 g di olio di semi di girasole

per la decorazione
2 cucchiai colmi di polpa di zucca cotta a vapore
2 cucchiai di zucchero di canna chiaro

1 stampo da plumcake
carta forno
forno preriscaldato a 200° poi a 180°

Potete fare l'impasto con l'aiuto della planetaria, ma poichè si tratta di un dono da Strega a Strega, ho preferito farlo a mano, infondendovi tutto l'impegno possibile, per la buona riuscita di un incantesimo fatto come si deve... :)

Prima di iniziare, dovete mettervi da parte 2 cucchiaiate di polpa di zucca e 2 cucchiai rasi di zucchero di canna chiaro.

In una bella ciotola, mescolare con una frusta a mano le uova e lo zucchero di canna chiaro fino ad avere una cremina spumosa e bella chiara (il tutto impiegherà 3-4 minuti se mescolate energicamente).
Fatto questo, unite l'olio di semi di girasole e incorporate di nuovo per bene sempre girando con la frusta.
Quindi è la volta della ricotta, che bisognerà prima setacciare con un colino fitto.
E ora unite la polpa di zucca, che avrete delicatamente staccato dalla buccia con l'aiuto di un cucchiaio.

Adesso, a parte, setacciare la farina insieme al lievito e unire il tutto alla purea precedente, mescolando sempre con la stessa frusta.
Il composto deve essere morbido ma pastoso allo stesso tempo.

Prendete la tavoletta di cioccolato bianco e spezzettatela grossolanamente con le mani. Devono restare dei bei pezzi, che unirete all'impasto di zucca mescolando bene per aiutarne la distribuzione all'interno dello stesso.

Prendete adesso lo stampo da plumcake e con un pennello intinto nello stesso olio di semi di girasole (o anche un pezzetto di burro) spennellatene tutto l'interno ed eliminate l'eccesso strofinando con carta assorbente.
Quindi prendete un pezzo di carta forno e mettetela all'interno dello stampo, facendolo aderire allo stesso premendo con le mani... il trucchetto dell'olio spalmato prima, aiuta proprio a far stare la carta al suo posto! 
Probabilmente il 99% di voi lo conosce già, ma io l'ho scoperto di recente grazie a Montersino e quindi ne ho fatto tesoro! ^__________^

Ora versate il composto di zucca all'interno fino ad un centimetro o anche meno dal bordo, battetelo sul piano di lavoro per farlo livellare.

Ora prendete la polpa di zucca e lo zucchero che vi siete tenuti da parte dalla lista degli ingredienti scritti sopra e mescolateli insieme per bene.
Fate delle quenelle con l'aiuto di due cucchiaini da caffè piccoli e posateli lungo tutta la linea centrale del plumcake.
Spolverate quindi abbondantemente tutta la superficie con altro zucchero di canna chiaro.

Il forno ora è bello bollente (a 200°)... abbassatelo a 180°, infornate il plumcake e lasciate cuocere per 45-50 minuti o fino a quando, alla prova stecchino, non risulterà perfettamente asciutto all'interno.

Estraete dal forno, lasciatelo freddare bene, quindi tirate fuori il plumcake dallo stampo e posatelo su un bel vassoietto da portata e... voilà, il dolce è servito! ^____^

Volete un'idea sfiziosa per accompagnarlo? Io non ho fatto in tempo a prepararlo perchè la sera saremmo stati fuori a cena e si era fatto tardi ormai, ma provate a tostare una ciotolina di semi di girasole e poi caramellateli. Una volta freddi sminuzzate e cospargete la superficie del plumcake... :P***

Un'altra idea per non sprecare nemmeno la buccia della zucca che vi è rimasta da parte? (perchè la zucca è il nostro "maiale" vegetale, nel ferrarese...).

Bè, prima di tagliare la zucca a pezzi per la cottura (in forno o a vapore) va lavata molllto bene ed asciugata e quindi si passa al taglio e alla cottura.

Una volta prelevata la polpa e utilizzata per la ricetta del momento, cospargete molto bene di zucchero la buccia, dalla parte che stava a contatto con la polpa e infornatela sulla placca del forno su cui avrete posto un foglio di carta-forno.
Lasciate cuocere fino a che la buccia diventerà secca, ma non bruciata!

Sgranocchiate e poi sappiatemi dire! ^__________^











domenica 31 ottobre 2010

MUFFINS DI ZUCCA DI JAMIE OLIVER

Proprio ieri ho scoperto un blog nuovo di zecca!

E' stato creato da VERDELINDA, una cara amica di blog (grazie ANNARITA che me l'hai fatta incontrare!) insieme ad un bellissimo gruppo di ragazzi che vivono Umbria!

Vi sto presentando il blog dell'UdC (Unità di Convivenza) "IL LAGO", dove i ragazzi possono raccontare quello che fanno, le esperienze e le cose imparate assieme!

Andate a trovarli e vedrete i loro dipinti (meravigliosi!!!) e le foto e come sanno mettersi alla prova anche tra i fornelli! ^____^

A questo proposito, voglio lanciare loro una sfida, invitandoli a rifare la ricetta di questo post e a gustarseli a guance piene perchè sono semplicemente BUONISSIMIIIIIIII! :D

Ho preparato ieri questi muffins, dopo esserne rimasta letteralmente folgorata vedendo con che rapidità e facilità li ha fatti uno dei miei Miti in Cucina: Jamie Oliver!!!

E' uno chef giovanissimo, che ammiro moltissimo, non solo per ciò che cucina (anche se il più delle volte usa ingredienti che al solo vederli mi fanno ingrassare venti chili :*DDD) ma perchè è un ragazzo che ha saputo mettere a frutto la fortuna accumulata per aiutare tantissimi altri ragazzi, per mille motivi diversi, in gravissima difficoltà!
E quindi, chissene, se per fare una frittata ci butta dentro un intero salame, due salsicce, 3 teste d'aglio e 1 litro d'olio! :D

E così ecco qua... un dolce cucinato con uno dei miei ortaggi preferiti in assoluto, che è pure di stagione, quindi, Ragazzi Del Lago, fatevi sotto! ^______^

MUFFINS DI ZUCCA di Jamie Oliver
(per circa 90 mini-muffins)

in rosso trovate le mie varianti! :P

per i muffins:
400 g netti di zucca (ovvero di sola polpa)
400 g di zucchero di canna grezzo
(io ne ho usati 300, di cui 100 scuro e 200 chiaro)
4 uova (2 grandi)
300 g di farina 00
175 ml di olio evo (150)
2 cucchiaini colmi di lievito in polvere (1 bustina da 16 g)
1 cucchiaino di cannella in polvere (colmo... adoro la cannella)
1 manciata di noci (granella di nocciole, 3 cucchiai colmi)
1 pizzico di sale
tanti bei pirottini di carta da pasticceria mignon
teglia da forno per mini-muffins
forno a 160/180°

per la glassa di copertura:
1 limone non trattato
2 clementine non trattate
1 bicchiere abbondante di zucchero a velo
1 bacello di vaniglia
1 pugnetto di fiori di lavanda essiccati (che non avevo...)
1 vasetto di panna acida (che non avevo e quindi non ho usato)
1 albume d'uovo


Una volta tagliato a cubotti la polpa di zucca, frullarla nel robot da cucina, quindi unire lo zucchero e rifrullare fino ad ottenere una bella poltiglia.
A questo punto, essendo il mio robot un fido compagno di avventure, ma di capienza piuttosto limitata, ho messo in funzione il mio nuovo amico, ovvero Mr. Kenwood :D

Ma se non l'avete, si può impastare tutto comodamente anche in una bella ciotolona capiente! Come facevano le nostre  nonne quando non esisteva tanta tecnologia in cucina! ;P

Dunque, dicevo, una volta trasferito tutto nel Kenwood, ho messo la farfalla siliconata (e non è una farfalla con due pocce così, ma è l'aggeggio a forma di "K" rivestito di silicone, che serve per impastare ancor meglio gli ingredienti, secondo me, rispetto a quello di solo acciaio...) e fatto partire aggiungendo le uova (nella ricetta originale ne sono previste 4, ma io avevo quelle "giganti" e quindi ne ho messe solo due) la cannella, il pizzico di sale, la granella di nocciole (nella ricetta originale ci andavano le noci sbriciolate ma non ne avevo... e quindi ho usato la granella di nocciole, che avevo :D)  poi la farina (prima setacciata con il lievito).

L'impasto deve risultare piuttosto denso ma non sodo, in sostanza, prelevandone col cucchiaio di legno, deve cadere giù denso e "colloso".

Fatto ciò, distribuite i pirottini di carta nei buchetti della teglia per mini-muffins, o se preferite anche in una teglia per muffin grandi, è uguale, basta usare pirottini più grandi :)

Quindi, con l'aiuto di un paio di cucchiaini da caffè,  o una tasca da pasticcere (sac-à-poche) con bocchetta larga tonda, versate l'impasto dentro i pirottini, arrivando fino a qualche millimetro dal bordo del pirottino.

Io per l'occasione ho inaugurato un nuovo "Ciaffo da cucina" che mi ha regalato il Compare, dopo che gli ho fatto due "frange" così, alla vista dello stesso aggeggio usato dal Mi-ti-co Luca Montersino in una delle sue ricette (ma il suo, ovviamente, è formato maxi e ultraprofessionale).
L'ho preso, tanto per cambiare, nel mio negozio di casalinghi preferito, in quel di Matelica, ovvero Colonnelli! Ma sì, la pubblicità è più che meritata quando ci si trova bene a fare acquisti in un posto no?! Se trovi cortesia e disponibilità come in questo negozio, sei anche disposto a spendere qualche eurino in più no? :)

Torniamo ai muffins che è meglio... ^___^

Una volta pronta la teglia, infornare in forno già bello bollente (160 o 180°, dipende dal tipo di forno, il mio, che ha 15 anni, l'ho messo a 180...) per 15-20 minuti al massimo (mettete il timer per star più tranquilli).
Vedrete che si gonfieranno, ma non si spaccheranno in superficie :)
Per esser sicuri che siano ben cotti, infilate al centro di un muffin uno spiedino di legno, se esce completamente asciutto, i muffins sono pronti!

Continuate così fino a terminare tutto l'impasto.
Io ho infornato per due volte una teglia da 24 mini-muffins e altre due volte 1 teglia da 12 :P non finivano piuuuuuu'! :DDDD

Mentre infornate, sfornate, rinfornate e risfornate (e sentirete che profumiiiiiiiiino) potete preparare la glassa di copertura, grattugiando prima la scorza degli agrumi (limone e clementine) e poi spremendo il succo di mezzo limone e di entrambe le clementine.

Nel mixer mettete lo zucchero a velo, versatevi le scorze del limone  e delle clementine e la polpa del bacello di vaniglia.

Frullate qualche secondo, quindi trasferite tutto in una ciotola media, unite il succo spremuto di mezzo limone e delle clementine e una cucchiaiata di albume d'uovo.
Mescolate bene ed energicamente con una forchetta o una piccola frusta a mano, fino ad ottenere una glassa bella densa e "perlacea".

A questo punto, i muffins saranno belli freddi. Trasferiteli su una griglia, sotto cui porrete un bel foglio di carta forno, e aiutandovi con un cucchiaino (oppure con una sac-à-poche con bocchetta tonda piccola) glassate tutta la superficie dei muffins.

Provate prima la consistenza della glassa su un muffins se vi soddisfa (deve scendere a coprire il muffins ma senza colare).

Finito questo, grattugiate un altro pò di scorza di limone (e di clementina se ne avete ancora... io l'avevo terminata...) e cospargete sopra la glassa sui muffins e, sempre se riuscite a procurarveli (impossibile in questa stagione... sob!) distribuite sopra anche qualche fiore di lavanda essiccato (quelli ad uso alimentare eh? non quelli profumabiancheria ^_____^)

Lasciate indurire la glassa un paio d'ore e poi via! Si mangia!! ^____^

Vi confesso che, siccome me ne sono venuti veramente tantissimi, almeno la metà, seguendo l'insegnamento del Maestro Montersino, li ho congelati (SENZA la glassa!!!) distribuiti su di un vassoio. Poi, una volta ben gelidi, li ho messi dentro un sacchetto da congelatore.
Li conserverò così fino alla primissima occasione in cui avrò ospiti (o saremo ospiti...) quando li farò scongelare e preparerò al momento la suddetta glassa! :P***

Oh a proposito... 
Felice  
HALLOWEEN 
^__________^


martedì 24 agosto 2010

SALSA PREZZEMOLINA DI NONNA GIUSEPPINA

Ecco una salsina che, grazie alla richiesta di Valverde, mi è tornata in mente, con tutta una valanga di ricordi legata alle vacanze al mare con mamma e papà, i cuginetti (che ormai sono quasi vecchi come me ^____^) e, per vicini di casa e di ombrellone, una carissima amica della mia nonna materna, con marito, figli e nipoti al seguito!

Stavamo sempre tutti insieme e, ripensandoci, in quegli anni mi sembrava di essere in Paradiso!
Tutte persone meravigliose! Amici simpaticissimi con cui trascorrevo le ore in spiaggia, tra pedalò, ghiaccioli, pizza al taglio e frappè fatti dall'Amore di quel tempo ;P

Non me ne fregava nulla dell'abbronzatura e mamma si arrabbiava tanto per questo, perchè diceva che dovevo prendere il sole, che mi avrebbe fatto bene per tutto l'inverno e che stare al mare costava tanto e quindi dovevo sfruttarlo in pieno :*DDD

Noooo, non avevo tempo per fare la lucertola al sole, proprio no! :DDD

E questa salsina al prezzemolo la preparava la Mitica Giuseppina, l'amica di nonna e che io, non essendoci nonna in vacanza con noi, avevo rieletto come la "nonna del mare", per accompagnarla con tutto ciò che la fantasia suggeriva... mi piaceva così tanto che ero tentata di provarla anche sul gelato! :*D

E poi sono passati gli anni e con essi anche il ricordo del sapore di questa salsina...

Ma poi, al grido d'aiuto di Valverde ^____^ ho avuto una folgorazione!!! Ho telefonato a Mammina per avere la ricetta e lei mi ha detto "non ti dò la ricetta... la facciamo assieme quando vengo lì per le ferie!" evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ^______________^

Bè... ormai le ferie (mie) sono agli sgoccioli e mamma e papà son già tornati a casa, che papà è in pensione, ma mamma ha ancora 2-3 anni di lavoro davanti... sob... Ma la salsina l'abbiamo fatta eccome!!!
:P

Ed eccola qui quindi, in tutto il suo splendido verde verdissimo! ^___________^

Non so se ne esistano altre varianti, sicuramente sì, ma questa è quella della Giuseppina, e gliela dedico sperando che da Lassù ci stia aspettando con tutti i suoi buonissima manicaretti pronti per rifar festa tutti insieme... :*)

SALSA PREZZEMOLINA
DELLA NONNA GIUSEPPINA
(per 6-7 vasetti piccoli tipo
"Quattro Stagioni" della Bormioli)

1 bel mazzo di prezzemolo
2 spicchi d'aglio piccoli
10 pomodori Sammarzano verdi
1 bicchiere circa di olio evo
1 cucchiaino raso di sale
1 frullatore

Lavare bene il prezzemolo e defogliarne tutti i gambi (questa parte di lavoro l'ha fatta la mia mammina... e il prezzemolo l'ha comprato papà... che non si è saputo regolare... e ne ha preso una vagonata, tanto che ne ho regalato anche a G., amica e vicina di casa!!! :*DDD)

Disporre le foglie su un canovaccio pulito, allargandole bene, appoggiarvene sopra un altro e premere delicatamente per asciugarle il più possibile dall'acqua del risciacquo.

Lavare ed asciugare bene i pomodori, tagliarli a metà, eliminare i semi e ridurli a quadretti.

Sbucciare lo spicchio d'aglio

Mettere tutto nel frullatore, cominciando dall'olio (versatene per il momento solo metà bicchiere sul fondo del frullatore) e frullare fino a che diventa una cremina densa. Unire mano a mano l'olio evo rimanente fino ad avere una consistenza cremosa ma non troppo liquida.

Assaggiare ed aggiustare di sale se necessario e suddividere in vasetti da conservare in frigorifero o, se volete, da congelare.

Si può mettere su tutto! 
Dalla carne al pesce, all'insalata, alle bruschette alle verdure... alla pasta!!! Sì, anche la pasta, come ha provato la Suocerina qualche giorno fa! Dice che è ottima e tra pranzo e cena, lei e Suocerino, se ne son fatti fuori un vasettino! :*DDD

Beh... visto che le ultime due analisi del sangue che ho fatto, mi avevano trovata un pò carente di ferro... credo proprio, con questa salsina, di aver trovato la cura! ^___________^
Certo, c'è molto olio (ahi per il colesterolo....) ma ne basta un cucchiaino, suvvia... :DDD

La Nonna Giuseppina, da brava 'Zdora quale era, preparava questa salsa... tritando TUTTO al coltello!!!! Per chi avesse tanta Santa Pazienza, assicuro che è ancora più buona! Io però non ce l'ho... :PPP

PS: per chi è in dolce attesa... non credo sia il caso di consumarla... so che il prezzemolo non va tanto bene... :P

martedì 9 febbraio 2010

FARINATA (o PIZZA) DI CECI... e VIVA IL NONCOMPLEANNO!!!

Pensate che sia impazzita?! ^___^

Nooooooo!!! Non più del solito almeno.... :D

Volevo segnalare questa nuova iniziativa lanciata dal blog  di Davide Nonino in "Paroleappiccicate" ovvero... come vorreste festeggiare il vostro NON COMPLEANNO, sull'onda dei ricordi di Alice nel Paese delle Meraviglie? Di cui oltretutto, sta uscendo una nuova trasposizione cinematografica proprio tra pochi giorni.

Personalmente non ho mai amato molto questa favola, ma anni fa lo vidi in tv con l'attore Gene Wilder, e da lì mi piacque assai di più! ^_____^
La cosa buffa, cercando sul web, è che pare che proprio questa versione sia stata la più penosa in assoluto! :DDDD


Correte allora a leggere il regolamento "a casa" di Davide e partecipate!! Ci sono 3 libri in palio che aspettano altrettanti 3 fortunati vincitori! ^_^

Io, come ho scritto in commento al suo post, vorrei festeggiarlo così il mio Noncompleanno:

"Lo vorrei festeggiare con una gigantesca torta tutta ricoperta di panna montata, meringhe giganti e fragole a 7 piani ma montati a testa all'ingiù!
Vorrei poterlo festeggiare abbracciata strettastretta al mio Compare, sulla prua di una rompighiaccio, con gli orsi polari all'orizzonte!
Vorrei poterlo festeggiare respirando DAVVERO aria pulita e bevendo DAVVERO acqua pura.
Vorrei poterlo festeggiare vedendo affondare le baleniere che tutt'oggi cacciano le balene!
Vorrei poterlo festeggiare spegnendo tante candeline quante sono le persone a cui ho voluto, voglio, vorrò bene! :)
Buon NONcompleanno a tutti!!!"

Siccome però, di tutti questi desideri, l'unico al momento irrealizzabile (perchè per gli altri... non si sa mai... ^____^) è la torta a 7 piani montata a testa in giù... :DDD, mi consolo pappandomi due belle fettone di....

FARINATA (o PIZZA) DI CECI!!!

Questa farinata/pizza di ceci è un ricordo di gioventù, quando si andava al cinema in centro a Ferrara con gli amici, il sabato o la domenica pomeriggio e dopo il film ci si fiondava nella pizzeria lì accanto a sbafarci 4,5,6,7... padelle di pizza di ceci che era una meraviglia!!! ^___^
La dedico quindi alla nostra Mitica Compagnia del Cocomeraio!... e chi passa di qui e rimembra quei raduni, un ABBRACCIO grande come il Mondo!!!!! =(^.^)=

Per una teglia da 30-35 cm di diametro:

150 gr di farina di ceci
500 ml di acqua
2 cucciai di olio evo + q.b. per ungere la teglia
2 pizzichi di sale

Mettere la farina in una ciotola e stemperarla con l'acqua mescolando con una frusta per non fare grumi. Unire l'olio e il sale, mescolare ancora bene e lasciare riposare questo liquido bello giallo almeno un'oretta, coperto ed eliminando con una schiumarola la schiuma che si potrebbe formare in superficie.

Ungere una teglia a bordi bassi rotonda o rettangolare e versarvi la farinata. La teglia deve essere di diemnsioni tali che lo spessore della farinata (da cruda) deve essere sottile, circa mezzo centimetro o anche meno :)

Accendere il forno a 220° e quando in temperatura, infornare la teglia e lasciare cuocere almeno 20-30 minuti o fino a quando la superficie risulta bella dorata e i bordi della farinata tendenti a staccarsi dalla teglia.

Posare ancora bollente su un piatto da portata, tagliare a spicchi e condire in uno dei seguenti modi:

1) abbondante spolverata di pepe
2) abbondante spolverata di sale fino
3) entrambi sale e pepe insieme
4) mettere a tavola sale e pepe e lasciare che siano gli ospiti a decidere... ^_____^

giovedì 28 gennaio 2010

INSALATA IN TECNICOLOR CON POLIPO TIEPIDO

Personalmente, amo moltissimo mangiare il polipo... o polpo?! mi sbaglio sempre... ^____^

Però tutte le volte che ho provato a cucinarlo io, mi è sempre venuto gommoso... lo mangiavo lo stesso perchè, ripeto, ne sono proprio golosa, però se devi offrirlo a degli ospiti, 'nsomma.... ^____^

Così mi sono sempre "accontentata" di prenderlo già cucinato, in un negozio che vende solo pesce, sia crudo che cotto, e lo fanno sempre con abbinamento di patate e fagioli... una meraviglia, ma per la mia dieta non va affatto bene... :*(((

Allora, un pò di tempo fa, sono passata a far scorta di pesce surgelato (vi ho fatto rabbrividire eh?! ^___^) da Sapori di Mare, un negozio facente parte di una catena che vende solo ed esclusivamente surgelati, di pesce soprattutto, ma ha anche un bell'assortimento di altre leccornie... :P****

E ho trovato... il polipo già pulito, tagliato a tocchetti e precotto a vapore!!!! Non ci potevo credere!!!!!
 
Ho "festeggiato" l'evento preparando questa

INSALATA IN TECNICOLOR 
con POLIPO TIEPIDO
(per due persone)



300 g (abbondanti...) di polipo già pulito e tagliato a pezzetti (come dicevo sopra)
1 limone
sale rosa q.b.
pepe q.b.
1 busta di insalatina mista
2 carote medie 
1 scatola piccola di fagioli di spagna
1 manciata di olive nere tipo taggiasche
1 pezzetto di radice di zenzero (il mio nuovo "Amore" in cucina ^_____^)
olio evo

Premetto che non ho inventato proprio niente... si tratta di una cenina veloce veloce preparata durante la settimana lavorativa, ma è d'effetto e quindi ve la propongo ^____^

Ho fatto scongelare il polipo poi l'ho rimesso a cuocere nella pentola a pressione piccola, con un litro e mezzo circa d'acqua e zero sale e l'ho fatto cuocere (dal fischio) per circa 3/4 d'ora, poi ho fatto "sfiatare" completamente la pentola, tolto il coperchio, aggiustato di sale e lasciato cuocere altri 10 minuti circa (per farlo insaporire).... Quando l'ho tirato fuori e l'ho assaggiato... si scioglieva in bocca come burro........ aaaaaahhhh che libidine assoluta!!!!! :*DDD

L'ho tenuto in caldo trasferendolo dentro una ciotola con coperchio ermetico.

Ho disposto su un bel piattone da portata, l'insalatina mista (le buste già pronte...) poi vi ho sparso sopra i fagioli spagna, le olive, le carote tagliate a julienne (prima ovviamente lavate e "sbucciate") e i pomodorini tagliati a metà... Lo so che d'inverno non sono il massimo come sapore, ma qualche volta li uso lo stesso perchè ne sono comunque golosa e mi ricordano il sole, il caldo, l'estate... :P***

Ho posato al centro il polipo ancora tiepido e sparso sopra al tutto la radice di zenzero pulita e tagliata a julienne e irrorato con una emulsione di limone (il succo filtrato), olio evo, pepe, sale rosa e servito :)

Anche questo sparito in un baleno... oh! se non mi spicciavo, il Compare non lasciava nulla alla mia boccuccia... sì perchè lui mangia talmente velocemente che lo chiamo sempre affettuosamente "Idrovora" mentre io, a tavola, sono un Bradipo!!! ^______^

Perchè lo sfondo della bottiglia di vino, lassù in alto?! Perchè è una delle mie tovagliette di plastica da colazione (!!!) preferita e perchè... ho pensato, quando ho preparato questo piatto, ai bellissimi e carissimi SABRINA & LUCA di Sapori di Vini e a loro dedico questo piatto, visto che amano tantissimo il pesce, al contrario di Gata! ^_______^ ... certo... una Gata che non ama pesce... bah!

sabato 16 gennaio 2010

TORTA ALLE NOCI DELLA NONNA DI VALVERDE ^__^

Qualche giorno fa la nostra Carissima Amica VALVERDE "mi" ha pubblicato la ricetta della torta di Noci che faceva la sua Nonnina, con tanto di foto! ^__^

Mbè, che c'è di strano direte voi.... più che "di strano" direi "di nuovo"! Sì perchè finalmente anche Valverde si è lanciata con le foto di cucina!!! Evvaiiiii!!! Val, questo è solo l'inizio! Con la tua Lucilla (dai che prima o poi riesci a domarla!!!) vedrai che ti farai prendere la mano e non avrai più alcun timore di mostrarci, quando e se ti andrà, le tue ricette! ^___^
Non essere timida (perchè so che lo sei...) e non farti mettere soggezione dai nostri di pasticci culinari!! :*D

Detto questo, Mia Carissima Amica e Collega Strega, ti ringrazio della Torta dedicata e raccolgo ben volentieri l'invito/sfida di provare a replicarla e... siccome mi piace complicarmi la vita... proverò a realizzare entrambe le versioni, quella originale, di tua Nonna e la tua... Poi ai posteri l'ardua sentenza! ^_____^

Allora, ho già realizzato la ricetta "originale" (come tu già ben sai ^^) e quindi, chi dovesse inciampare dalle mie parti eccovi la PRIMA VERSIONE de:

TORTA ALLE NOCI DELLA
NONNA DI VALVERDE
(dosi per una torta da cm. 26 di diametro)
ingredienti:

200 gr di burro
130 gr di miele di acacia
100 gr di zucchero
300 gr di farina per dolci ("00")
100 gr di fecola di patate
80 gr di gherigli di noce tritate
2 uova medie
150 gr di pinoli (vedere sotto, mie modifiche)
2 cucchiai di liquore (Val, non ho il Cointreau, ho messo del rhum...)
1 bustina di lievito vanigliato

mie aggiunte/modifiche:
2 bicchieri di latte di soya (per rispettare la tradizione ci sarebbe voluto latte "normale" che però non avevo... perchè non lo uso :P )
granella di nocciole (in sostituzione dei pinoli perchè al Compare non piacciono)

Ormai si sa che quando mi metto a cucinare, non posso MAI pensare che possa filare tutto liscio, dall'inizio alla fine no? Qualche ecatombe la DEVO combinare, sennò non c'è gusto...
Ecco... anche questa volta ho combinato un bel pasticcio pre-torta...

Siccome in casa avevo TUTTI gli ingredienti (incredibile!!!) tranne il BURRO (perchè non lo uso praticamente mai e se ne ho in frigo ha già sicuramente 4 dita di muffa sopra....) e la fecola di patate... allora mercoledì pome sono andata in bottega a comprare questi unici due ingredienti e appena arrivata a casa, siccome dovevo ancora fare i miei 15-20 minuti quotidiani di ellittica, sdocciarmi e preparare la cena, ho pensato bene di mettere tutti gli ingredienti in fila sul tavolo della cucina così da aver già tutto a portata di mano dopocena per preparare la torta, ma siccome il burro era ancora duro, ho avuto la GENIALE IDEA di posarlo sul termosifone così, ho pensato, intanto si ammorbidisce pian piano... poi sono corsa di là in cameretta a fare 'sta cacchio di ellittica, poi è arrivato il Compare e ci siamo dati il cambio, lui a ellitticare e io a sdocciarmi e poi avevamo fame e allora sono corsa in cucina per preparare la cena e... "butto" l'occhio alla finestra della cucina, che mi pareva di aver visto là fuori, sul davanzale, la Mimmilei che voleva entrare (ovviamente non c'era...) e che ti vedo sul termosifone sotto detta finestra?!!

MA IL BURRO.... WATH ALSE?!!!!

Ho cacciato un urlo che manco l'allarme del Titanic!!! ODDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Mi sono scatafiondata a prenderlo via e.... ALTRO "ODDIOOOOOOOOOOOO" che era colato già TUTTO il burro per terra, TUTTO bello liquefatto in mezzo agli elementi del termosifone, fino giù, sul pavimento, un bel rigoletto di unto giallognolo schifoso che IO non ho fatto altro che peggiorare quando ho preso con le mani il pacchettino... perchè un pò di burro liquefatto era rimasto dentro a quel dannato pacchetto e io, stringendolo con le mie manine, l'ho fatto scolare fuori completamente!!!!!! Ma il Burro Bastardo non ha avuto pietà di me.... NO! Visto che ormai era ridotto ad un ammasso di blobunto, aveva ormai anche già preso una sua propria identità e ha pensato bene di vendicarsi della mia stordaggine, CONTINUANDO a colare in mezzo al termosifone, non FUORI.... dove potevo arrivare a pulirlo come dio comanda...
Insomma, con le lacrime agli occhi (un pò dal piangere, un pò dal ridere) ho cercato di raccogliere tutto il burro che potevo consumando mezzo rotolo di carta assorbente, snocciolando nel frattempo tutte le peggio parolacce che sapevo e coniandone pure qualcuna di nuova, con in mezzo tanti Santi e Diavoli!
... devo tenere, per non so quanti mesi a venire (bè, almeno fino alla fine dell'inverno) un foglio di scottex per terra sotto al termosifone, perchè ora, ogni volta che si scalda, perde burro....

Ovviamente, quella sera di fare il dolce non se ne è parlato proprio...

Epperò un lato positivo c'è... Al mio pavimento non verrano mai le rughe.... ^_______^

E quindi ieri mattina, uscita dal lavoro, sono volata in bottega a comprare altri 250 gr di burro... :P

E questo è il procedimento da seguire, per una persona che ci sta con la testa... anche in cucina! ^^

Ammorbidire il burro (!!!) a temperatura ambiente e, se avete fretta... sfruttate il termosifone... ma mettete il burro DENTRO una ciotola!!! :*DDDD

Lavorare il burro con lo zucchero fino a farlo diventare morbidissimo, poi in una ciotola bella capiente mescolate tra di loro la farina, la fecola di patate e il lievito vanigliato e le noci che avrete prima ridotto in farina con un tritatutto.
A queste "polveri" mescolate pure i pinoli o, come ho dovuto fare io perchè al Compare non piacciono i pinoli, la granella di nocciole, tenendone da parte una manciata da spargere sopra come decorazione.

Ora fate un buco al centro e versatevi il burro lavorato con lo zucchero, il miele, il liquore e le uova (prima sbattute) e 2 bicchieri circa di latte.
Nella ricetta "originale" pubblicata da Val, non era scritto il latte, ma quando sono andata ad impastare tutti gli ingredienti, mi mancava un "legante" liquido, era troppa la "parte solida" in rapporto al liquido dato da uova-miele-liquore e quindi ho dovuto fare questa aggiunta... spero che Val e la sua Nonna non se ne abbiano troppo a male... :P

Quindi, dicevo, messi tutti gli ingredienti al centro ho cominciato a girare prima con la frusta a mano poi con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto piuttosto denso ma molto morbido.

Ho imburrato e infarinato una tortiera a cerniera e vi ho versato il composto livellandolo.
Ho sparso sopra la granella di nocciole tenuta prima da parte e infornato a 180° per 45 minuti.
La prova dello stecchino mi ha fatto lasciare il dolce in forno altri 5 minuti abbondanti e poi l'ho estratto e lasciato freddare a temperatura ambiente.

Estratta la torta dal suo contenitore, l'ho posata su un bel piatto da portata e messa da parte per questa sera, che saremo a cena da amici ma il Compare l'ha voluta comunque assaggiare, e allora gli ho concesso di mangiare la fetta che avevo tagliato per fare le foto "di rito" e.... Cara Val, ha detto che questa Torta è semplicemente SUPERLATIVA!!! ^____^

Io ne ho assaggiato un pezzetto più fine di un'ostia ma... babbabia... troppo bbbbuona!!!

A presto con la seconda variante, ovvero LA TUA! ^____^

PS: la possiamo definire una "Torta a 6 mani"? :*)

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