Seconda ricetta per la letterina R... e resto in ITALIA, nella mia regione di origine in particolare, l'Emilia e Romagna, con un dolce preso da un libro che sarebbe della mia Suocerina, regalatole tempo fa da una sua amica, ma ormai è mio :DDD
Glielo presi in prestito annissimi fa per copiare alcune ricette, ma all
a fine erano talmente tante quelle che volevo riportare sull'allora mio quadernino che... fa parte ormai dei "miei" libri di cucina :DDD
Però glielo dico sempre alla mia Suocerina: "quando vuole glielo presto!" :DDD
Il libro in questione è LA CUCINA DI EMILIA-ROMAGNA -
Le autentiche,
antiche ricette di casa" di B. Baldassari Montevecchi credevo non si trovasse più e invece... :D
Da questo libro ho scelto per la letterina R una ricetta con
la RICOTTA
per protagonista e questa è la...
per la pasta frolla:
300 g di farina
150 g di
burro
150 g di zucchero semolato
1 uovo
per il
ripieno:
750 g di ricotta (non specificando quale, io ho scelto la
vaccina)
3 uova
1/4 di litro di latte
10 g di fecola di
patate (io amido di mais)
una noce di burro
1 limone bio (la buccia
grattugiata)
1 bustina di vaniglia (io 2 cucchiaini di estratto di vaniglia home-made)
per la doratura:
1 uovo
1 cucchiaio di latte
1/2 cucchiaino di zucchero semolato
Le dosi indicate nel libro secondo me sono sballate... quindi o fate il doppio di frolla o dimezzate le dosi del ripieno!
Perchè a me con le dosi indicate, è venuta una torta del diametro di 28 cm, più un'altra con uno stampo da 15 e ho finito il ripieno suddividendolo in 4 cocottine e poi cotto al forno a bagnomaria. Viene un "budino" di ricotta stratosferico!!!
Fare per prima cosa la pasta frolla,
mettendo in una ciotola la farina setacciata, al centro il burro ammorbidito
(io l'ho grattugiato a julienne per agevolare l'impasto senza doverlo
lavorare troppo), lo
zucchero e l'uovo.
Impastare il tutto
delicatamente senza lavorare troppo l'impasto. Poichè probabilmente le mie
uova erano un pò piccoline per la quantità di farina/zucchero, ho dovuto
aggiungere un dito d'acqua fredda.
Avvolgere l'impasto, appiatto, in
carta-forno e metterlo a riposare in frigo almeno un'ora.
Riprenderlo
dal frigo dopo il riposo e dividerlo in due parti, una più abbondante
rispetto all'altra.
Stendere col mattarello la porzione più grande in un
disco di 2-3 mm di diametro e foderare con questo uno stampo da torta di 28
cm di diametro, facendo aderire bene anche i lati allo stampo e
bucherellando il fondo con una forchetta.
Fare una precottura in
forno a 180° per 15-20 minuti. Nel libro non lo specifica, ma meglio proteggere la superficie dell'impasto con
carta-forno e versandovi del sale o dei fagioli per tenerlo appiattito.
Nel frattempo preparare il ripieno.
In una ciotola capiente lavorare il burro con lo zucchero e i tuorli delle 3 uova (io ho usato le fruste elettriche) quindi aggiungere la ricotta setacciata, la fecola e il latte (io un pò meno di quanto scritto negli ingredienti), la buccia di limone grattugiata e la vaniglia.
Per ultimo, incorporare gli albumi montati a neve.
Versare il composto nella tortiera.
Stendere la seconda parte di frolla, ricavarne delle striscioline, formare con queste la grata sulla torta.
In una ciotolina lavorare l'uovo, il latte e lo zucchero, da spennellare sulla torta, quindi infornare a 190° per 45-50 minuti, proteggendo la superficie con carta stagnola, se dovesse dorare troppo.
Lasciare intiepidire, sformare e spolverare di zucchero a velo prima di servire.
Io quest'ultimo passaggio l'ho proprio dimenticato... ma non se ne è sentita proprio la mancanza... :DDD
Tutto il Condominio ha fatto da cavia ed è andata benissimo! ^_____^
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3 commenti:
La proverò di sicuro! 😉
Resy è davvero una bontà! Un pò bomba calorica, ma ne vale la pena... parola di Gata a Dieta :DDD
Ero curiosa di passare a leggere, mi ispira assai...devo provarla, dimezzo il ripieno e faccio uno stampo da 24cm? Grazie Elena di zibaldone culinario
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