domenica 12 marzo 2023

TIRÒT - Focaccia con cipolle, di Felonica (ITALIA)

Quando cerchi ingredienti che inizino con una determinata lettera e, alla fine, è l'ingrediente che trova te!

Infatti per la lettera C del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti, mi ero segnata un paio di ricette da provare per il nostro Bel Paese ma, guardando la prima puntata della prima serie di DINNER CLUB, ho letteralmente fatto un salto sul divano!

Infatti Chef Cracco e Fabio De Luigi hanno viaggiato sul Fiume Po, scendendo lungo le sue rive con una piccola barca e la prima tappa è stato ad un attracco dove, in compagnia di alcuni signori locali, hanno gustato una focaccia ricchissima di cipolle, chiamata TIRÒT (con l'accento sulla O!).

Mi sono emozionata tanto perchè il Po non è quasi mai citato come méta turistica... E invece a me, già solo sentirlo menzionare, evoca CASA, la mia Ferrara, le gite in bicicletta....

Quindi, anche se questa focaccia è tipica del mantovano, mi ha conquistata subito e ho cercato la ricetta, scoprendo che, come sempre, una cosina così buona non poteva che nascere dalle necessità contadine!

Infatti pare che venisse impastata dalle massaie la mattina per poi essere cotta e portata nei campi per pranzo o come merenda e che le cipolle dorate utilizzate siano, oggi come allora, proprio quelle coltivate in queste zone, fino alla provincia ferrarese.

Quindi, inforchiamo la bicicletta e pedaliamo lungo le rive del Po per l'ITALIA!

TIRÒT - Focaccia con cipolle, di Felonica 

500 g di farina "0"

500 g di cipolle dorate (peso pulite)

300 g di acqua

8 g di lievito di birra fresco

150 g di strutto

10 g di sale

olio evo qb

Ovviamente si può impastare a mano, ma io ho preferito la versione "pulita", ovvero lasciare lavorare la mia planetaria! ^___^

Per prima cosa, eliminare la pellicola dorata e i due "poli" delle cipolle, quindi affettarle più sottilmente possibile (io con la mandolina e qualche litro di lacrime...) e tenere da parte in un colino, così da eliminare il loro liquido.

Montare il gancio a uncino, versare nella ciotola la farina, l'acqua e il lievito sbriciolandolo con le dita

Avviare e lasciare impastare fino a quando è tutto amalgamato, aggiungendo a questo punto il sale e poi lo strutto morbido (a temperatura ambiente).

Lasciare andare fino a che è incordato ma ancora molto morbido.

Aggiungere ora le cipolle e dare qualche altro giro finchè sono bene amalgamate nell'impasto.

Il tutto deve risultare morbido e poco appiccicoso.

Trasferire in una ciotola unta con un velo di olio evo, coprire e lasciare lievitare almeno un'ora in luogo tiepido (io nel forno spento).

A questo punto ungere molto bene una teglia rettangolare da pizza, oppure usare direttamente la leccarda del forno.

Se come me avete un forno da 60 cm, preparate due leccarde o due teglie da pizza.

Ribaltare l'impasto sulla teglia (o dividerlo a metà sulle due a disposizione), bagnarsi bene le dita con l'olio evo e allargarlo bene fino ai bordi, per avere uno strato sottile massimo mezzo cm. e senza bucarlo.

Lasciarlo riposare ancora 20-30 minuti quindi infornare a forno già caldo a 200° per almeno 30 minuti o fino a quando è ben dorato in superficie.

Il mio forno, che è vecchissimo, ci ha messo quasi 45 minuti! Ma tanto prima o poi lo estirpo... :DDD

Inutile descrivere il profumo sparso per tutta casa... sembrava di stare in pizzeria o in una panetteria!

E anche questa è finita nel mio quaderno delle ricette del cuore!!

Come sempre, ricordo che potete seguire il nostro Viaggio così:

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2 commenti:

resy ha detto...

Su Alice TV mi guardai tutte le puntate del programma "Lungo il fiume" di Enzo Biassoni che andava alla scoperta di ricette locali dei paesi bagnati dal Po, ma questa focaccia non la ricordo. Magnifica e posso assicurarti che pur essendo nata e vivendo dove il Tevere giunge quasi al termine del suo cammino sono rimasta incantata dalle terre bagnate dal Po. Grazie per questa ricetta. 😉

Gara da Plar ha detto...

Dai! Anche io guardavo quel programma! E ogni tanto cerco le puntate su YouTube! Che Meraviglia!!!! Mi fa tanto piacere sapere che anche tu hai saputo apprezzare la "magia" del Po'! Io non l'ho girato molto, solo le zone ferraresi e appena di là in Veneto, ma c'è l'ho sempre nel cuore ❤️ Forse perché ci nata ....

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