Per la Tappa dei PRIMI DI TERRA del Menù Lib(e)ro, un progetto della Capa Aiù, nato dall'idea della nostra Segretaria Marta, ho voluto finalmente provare una delle tantissime ricette del libro VITO CON I SUOI, che mi ero segnata tempo fa e, praticamente, avevo messo una cicognina su ogni pagina! :D
Sapete cosa sono le cicognine vero? Bè, magari le più giovani no, ma sono quelle mollettine in alluminio che usavano le parrucchiere anni e anni fa per tenere stretti i bigodini in testa alle signore....
Fanno molto vintage ma, soprattutto, NON rovinano le pagine mentre invece le graffette (che usavo prima di "scoprire" le cicognine) lasciano un antipatico piegolino che odio, non sopporto di vedere le pagine piegate o in qualche modo deformate, sui libri a cui tengo particolarmente ^_____^
Ma sto divagando.... torno alla ricetta che è TROPPO buona!
E per dirlo io che non mangio praticamente MAI la salsiccia.....
E poi facendola, è stato un pò come essere in cucina con Vito, mamma Paola, papà Roberto e il nipote Lorenzo e chi li conosce sa di cosa parlo! Sono uno spasso! Sono teneri, affettuosi e sparano certe battute da piegarsi dalle risate! M'è successo qualche volta di perdermi dei passaggi per il troppo ridere... Avrete capito che li adoro! Su Sky, canale Gambero Rosso, passano le loro puntate praticamente ogni giorno (ora poi ci sono quelle nuove!) e non me ne perdo una! E la serie con Giorgione l'avete vista?! Mitici!!!!
Come dite? Sto divagando ancora?! Vero! :DDD
Va bene dai, nel frattempo la pasta s'è cotta ed eccola qua:
di Vito Bicocchi
400 g di pasta di salsiccia
1/2 cipolla (io 1 scalogno grosso)
3 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco (io Verdicchio di Matelica perchè quello ho)
olio evo q.b.
pepe q.b.
brodo di carne q.b. (io 1 dado vegetale senza glutammato Alce Nero)
350-400 g di Pasta Gramigna
Sgranare bene la salsiccia, versarla nella casseruola e farla rosolare finchè cotta, quindi sfumare col vino.
Vito dice che sua nonna diceva che la salsiccia doveva essere cotta, prima di aggiungere il vino, altrimenti prende un gusto amaro...
Sfumato il vino, unire il concentrato di pomodoro, mescolare bene, quindi versare un mestolo abbondante di brodo di carne (io ho fatto un brodo concentrato vegetale, sciogliendo un dado in mezzo litro di acqua bollente perchè brodo di carne pronto non ne ho praticamente mai e il dado di carne lo aborro.... Spero che Vito e Suoi mi perdonino....) e lasciare cuocere mescolando di tanto in tanto.
Sulla ricetta non dice per quanto, quindi mi sono regolata a occhio.... circa 45 minuti e il ragù deve restare "morbido".
Come suggerisce Vito stesso, non occorre formaggio ma... de gustibus :)
CONSIDERAZIONI FINALI:
- Mentre cuoceva il ragù, nel condominio c'è stato chi si è affacciato e ha chiesto cosa stavamo cucinando perchè c'era un profumino bestiale!
- Appena terminata la cottura ne ho data un paio di cucchiaini a papà in una tazzina per "il test" e ha chiesto se potevamo già mangiarci la pasta (peccato che erano le 9 di sera ed avevamo appena finito di cenare! :DDD )
- A pranzo del giorno dopo ce ne siamo fatti un super-piatto a testa ed eravamo alla fine satolli e felici come al pranzo di Natale! :DDD
E ora volo a lasciare la ricetta alla nostra Chef di turno (oggi è l'ultimo giorno, ma spero di arrivare in tempo) ELENA di Zibaldone Culinario
2 commenti:
un classico della cucina bolognese, non può che essere buonissima!! grazie d'aver partecipato, ti aggiungo subito e mi raccomando un grattolino speciale per il "micetto malato", ma che ormai mi sembra in gran forma!
ELENA grazie millissime! Scrocco sì, va alla grandeeeee ❤❤❤❤
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