mercoledì 15 settembre 2010

CONFETTURA DI MORE SELVATICHE E UVA IN FUGA!

Dopo 5 giorni di astinenza forzata dai miei blogghini causa problemi tecnici di Telecom  (grrrrrrr) che ci ha lasciati “isolati” torno finalmente nel mio “mondo virtuale”!!!! ^_____^

E allora riparto con i miei sproloqui (pensavate di esservi liberati di me eh??!!!)….


Bene! Allora... il 5 settembre scorso, domenica mattina, vista la bella giornata di sole, io e il Compare ci siamo fatti una bella passeggiata a piedi, alla nostra “solita” Chiesetta.

Questa volta però ad un certo punto abbiamo preso una stradina di campagna che passa esattamente sulle colline sopra casa nostra, così da tagliare un po’ e vedere quali frutti aveva da offrirci il tragitto… :)

Ovviamente, non potevo non farmi incantare da un bellissimo albero stracarico di mele cotogne, non ancora mature purtroppo… e anche quando lo saranno mi toccherà fare come con la volpe con l’uva chè qui, sapete, se osate raccogliere anche una sola spiga di grano vi sparano a vista! 

Figuriamoci delle mele!!!! :*DDD

E così le cotogne sono rimaste là appese in attesa di una “turista-ladra” più scaltra e meno onesta di me… :DDD

Da lì abbiamo proseguito su un sentiero mai percorso prima e ci siamo ritrovati a costeggiare campi di erba medica (credo!) e poi un sentierino in un boschetto che fa da confine tra un campo e un altro, fino a sbucare di nuovo proprio ai piedi della nostra Chiesetta! ^______^

Al ritorno abbiamo visto e mangiato un saaaaaaacco di more belle pronte e succose e cosa potevamo fare, arrivati a casa, se non scatafiondarci di nuovo sulla collina con la Microtta, armati di cestini, guanti, forbici e… macchina fotografica?!!! :D

Memore anche delle risate che mi sono fatta leggendo il post di Verdesalvia delle Colline di Firenze, abbiamo raccolto quasi due chili di more (ma ne sono rimaste altrettante ancora sui cespugli in attesa di maturare…) e… dei grappoloni di uva bianca e nera favolosi!!!

Sapete, qui intorno tutti hanno un piccolo o grande vigneto e probabilmente qualche tralcio o qualche semino dev’essere sfuggito dal proprio filare e così in mezzo ai rovi delle more, spuntano dei rami lunghissimi d’uva carichi carichi di grappoli!

E che fai??
Non li prendi?
Non sto mica rubando!
Oh! ^________________^

Aveste sentito che acini dolci e succosi, pur essendo piccolissimi!

E così, appena arrivata a casa, il tempo di una doccia e di un pranzo domenicale-lampo e mi sono messa all’opera!

CONFETTURA DI MORE SELVATICHE
e UVA IN FUGA
(per 6-7 vasetti piccoli Bormioli)

977g di more
912 g di uva bianca e nera
300 g zucchero semolato
300 g zucchero di canna scuro
100 g succo di limone

Dopo aver accuratamente lavato e risciacquato la frutta raccolta, ho pesato il tutto (e i gr che vedete scritti sono precisamente quelli ottenuti…) e messo in un pentolone. Ho unito i due tipi di zucchero e il succo di limone e portato a bollore, coperto, a fiamma alta.

Appena ha cominciato a sobbollire ho dimezzato la fiamma, spostato leggermente il coperchio per lasciar fuoriuscire pian piano il vapore di cottura e lasciato andare per un’altra ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.

Poi ho tolto la confettura dal fuoco e l’ho passata, sempre bella bollente, nel passaverdura con i fori più piccoli per eliminare tutti i semi dell’uva (erano acini troppo piccoli e ogni acino conteneva un solo seme, sarei impazzita ad aprirli prima uno per uno…) quindi ho rimesso tutto sul fuoco nella stessa pentola della prima cottura. un’altra ora e mezza e tenendo mescolato più spesso ed accuratamente, con la fiamma al minimo.

Ho fatto la prova-piattino (un cucchiaino di confettura su un piatto freddo, lasciato freddare e inclinando il piatto, se la confettura non si sposta o lo fa mollllllllto lentamente, è pronta) quindi ho preso un po’ di vasetti che avevo nel frattempo già lavato e ben asciugato e sterilizzato, tenendoli capovolti su una piastra liscia bollente, per qualche minuto.

Badate bene di tirarli via dalla piastra usando un guanto da forno o comode presine, se non volete lasciare sul vetro, come etichetta, i vostri polpastrelli!!! … ehemm… :DDD

Riempito i vasetti, li ho chiusi con i loro coperchi stretti ben bene e lasciati a freddare a testa in giù fino a completo raffreddamento (il mattino dopo per essere più tranquilla).

Quindi li ho di nuovo raddrizzati e visto che il sottovuoto si era formato perfettamente (ovvero il tappo deve “rientrare”) bè… ne ho subito inaugurato uno per la colazione :P***

L’ha già assaggiata anche il Cuginotto del Compare e ha fatto un saaaaaaacco di complimenti! E ne sono felice perché pensate che non è nemmeno amante dei dolci! ^____^

L’unico consiglio che ha dato e che vi passo vivamente, non avendoci stupidamente pensato io… sob!, è di filtrare ulteriormente la confettura per eliminare anche i semini delle more! Perché è davvero buonissima ma si avvertono un po’ troppo sotto i denti… :)


2 commenti:

Federica ha detto...

Bellissimo il motto iniziale, questo me lo segno hihihihih :D! Ma il cuore di confettura alla fine è anche parecchio meglio ;) Quest'anno io niente more 'ciderbola :((
Un baci8lo dolcezza, buona giornata

terry ha detto...

More e uva...un bl binomio di due frutti che amo molto...e poi... vuoi mettere se rub...ops raccolte con le proprio manine...gran soddisfazione!
cmq mi hai ricordato episodi moooooolto simili delle mie scorribande :)
yeah!;)

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