giovedì 25 ottobre 2007

SUGALI (o SUGHI DI MOSTO)

Questa ricetta partecipa alla raccolta L'ABBECEDEARIO CULINARIO D'ITALIA, un progetto della Trattoria Muvara e che ci vede ospiti con la Z di Zocca per l'Emilia e Romagna  nella cucina di Roxy "Curiosando in Cucina" dal 5 al 18 novembre 2012!

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Sarà la giornata autunnale, sarà che fuori fa freddino ma non troppo, saranno i nuvoloni carichi di pioggia ma oggi... mi sembra di essere a casa mia, a Ferrara, quando in famiglia si mangiava questo "budino" che budino non è ma per chi non lo ha mai mangiato non saprei come altro definirlo per farne capire la consistenza.

E' un dolce al cucchiaio molto noto nella zona in cui sono nata e cresciuta (Ferrara) è conosciutissimo, almeno quanto la Coppia Ferrarese, e sicuramente dal gusto particolare.

Non so chi abbia inventato questo budino golosissimo, ma sicuramente è stata una 'zdora dalle mille risorse e le conferirei il Nobel della Cucina! ^_____^

Per me è un ricordo legato all'infanzia, quando d'inverno le mie due nonne tiravano fuori questa bontà come merenda pomeridiana. 

Il ricordo più vivo però ce l'ho per quello di Nonna Sic, la mia nonna materna (la "c" non si legge come "c" di cucchiaio ma come "c" di cestino... non so come spiegarlo... ci vorrebbe l'audio :DDD) ma non perchè il suo fosse più buono, erano sempre buoni è solo che con Nonna Sic abbiamo vissuto un sacco di anni dentro casa mentre la Nonna Solidea (la nonna paterna) la vedevo più di rado, magari qualche giorno d'estate o nei w-e.


Comunque, ad un certo punto dell'anno (questo appunto) apparivano quasi dal nulla delle coppette o dei piattini pieni di Sugali, dal colore viola scuro, vinaccia lo definirei, insomma bellissimi da vedere e buonissimi da mangiare anche col pane,anche se qui ne ho messo un pò su un biscottino :P


Erano però da consumare con parsimonia sia perchè il periodo in cui si preparavano durava poco sia perchè il mosto era prezioso.

Comunque, un pò di sere fa, parlando con mammina al telefono, mi viene in mente che l'inverno scorso me ne aveva portato una bottiglia da un litro e mezzo e che l'avevo ancora in congelatore, così parla parla parla........ mi ha dato la ricetta e sono corsa subito in garage a tirare fuori dal congelatore quella bottiglia di prezioso liquido scuro e ad aspettare che scongelasse. Devo dire che appena mi sono messa a cucinare mi è venuta una soggezione terribile... Per me i Sugali erano il dolce invernale di Nonna Sic, era come mettere mano ad una ricetta di famiglia intoccabile... e se avessi fatto i grumi con la farina? Se avessi inavvertitamente rovesciato il liquido per terra? Se l'avessi bruciato?! Mamma mia, avevo i sudori freddi... e l'immagine di Nonna Sic che nella sua cucina mescolava nel calderone con un profumino.............. chi ero mai io per pensare anche solo di provarci!? Però l'ho fatto... mamma mi ha dato coraggio :D


SUGALI DI MOSTO
(per 8 coppette):

1 lt. e mezzo di mosto
6 cucchiai colmi di farina
3 cucchiai di zucchero (anche di canna, ma potrebbe modificarne un pò il sapore)
1 pezzetto di cannella o 1 cucchiaino di cannella in polvere


Mettere nel tegame che andrà poi sul fuoco la farina e lo zucchero e mescolarli.



Se avete la cannella in polvere mettetela ora sempre amalgamando bene, se invece avete la cannella in pezzi va aggiunta in un secondo momento.


Fare un incavo al centro e cominciare a versarvi piano piano il mosto mescolando con una frusta a mano in modo che non si formino grumi, poi ponete sul fuoco a fiamma moderata. Se avete la cannella in pezzi, avvolgetela in un pezzettino di tessuto di cotone pulito, legate e immergete ora nel liquido.

Portare a cottura sempre mescolando con un cucchiaio di legno sennò attacca sul fondo... ora ho anche io il mio Cucchiaio da Sugali; infatti, resterà un pò macchiato di rosso e lo userò sempre per la stessa cosa :D


I Sugali sono pronti quando saranno della consistenza della classica crema.


Ora potete togliere la stecca di cannella (se avete usato appunto questa) e versarli direttamente nelle coppette e lasciare raffreddare bene.


Freddandosi formeranno in superficie una "pellicola" e anche questa mi piace un sacco spostarla man mano che mangio il sotto e papparmela alla fine tutta in una volta! :DDD


Si conservano benissimo anche fuori frigo per parecchi giorni, io li ho appoggiati sul tavolo dell'anticantina... me ne sono rimaste solo 4 coppette... sob... Ma a Natale hanno detto i miei che arriverà una nuova fornitura di mosto! :DDD

Ah.... non c'è assolutamente paragone con quelli che si trovano già pronti al supermercato... li ho provati nei momenti di "disperazione" :DDD ma... bo... per me sono troppo dolci...


Un bacio alle due nonnine!

PS: in mancanza del mosto d'uva, si può autoprodurre sgranando un bel paio di grappoloni d'uva nera (prima ben lavata e privata degli acini) e passandola al setaccio o frullandola. Il succo/polpa ottenuto va usato come fosse mosto.


lunedì 22 ottobre 2007

PIZZA GIGANTE, MINI CALZONCINI E PANINOTTI


Venerdì sera sono arrivata a casa un po’ prima del solito, così mi sono messa a cucinare bè, lo faccio sempre ma venerdì ho potuto farlo con più calma e cura. Al lavoro parlavamo di cucina e… mi è venuta voglia di pizza e di ciambellone allo yogurt… :D
Così sono andata in bottega, ho comprato lievito, farina, condimenti e lo yogurt; ci sono andata a piedi e anche questo mi ha aiutata a rilassarmi…

Per la PIZZA GIGANTE:
1 kg di farina “primo fiore” (delle Farine Magiche) già addizionata di sale
1 tazzina (da caffè) di olio e.v.o.
1 cubetto di lievito di birra (da sciogliere in un bicchiere d’acqua tiepida)
2 bicchieri di acqua tiepida
1 bottiglia piccola di passata di pomodoro
sale q.b.
origano essiccato (un cucchaio o più secondo i gusti)
1 mattonella di mozzarella da 400gr.
1 barattolo di olive nere denocciolate
2 funghi champignon grandi
2 wurstel di pollo grandi (sono confezioni da 3 wurstel)
1 teglia rotonda grande dai bordi bassi

Accendere il forno 60°
In una ciotola capiente mettere la farina, formare un buco al centro, versarvi il bicchiere d’acqua col lievito sciolto, più altri 2 bicchieri di acqua tiepida e l’olio e.v.o. Impastare il tutto fino a formare una palla di impasto morbido ma non appiccicoso e lavorarlo senza troppi complimenti su un piano infarinato. Poi trasferirlo nella ciotola (io ne ho una grande, una specie di bastardella di 28 cm di diametro in acciaio, presa tempo fa all’Ikea è molto comoda) con un po’ di farina sul fondo, coprire con uno strofinaccio pulito, abbassare la temperatura del forno fino a 30° e inserirvi la ciotola coperta e lasciare lievitare per 1 ora, 1 ora e ½ ca.
Mentre l’impasto lievita, preparare il condimento per la pizza.
Le olive vanno sgocciolate, sciacquate e scolate e poi tagliate a rondelle.
La mattonella di mozzarella va ridotta in cubettini piccoli (o per far prima, tritata)
La passata di pomodoro va condita con 2 cucchiai di olio e.v.o, sale e origano (tutto a freddo)
I funghi champignon vanno lavati, asciugati bene e tagliati a lamelle sottili
Anche i wurstel vanno tagliati a rondelle
Controllare l’impasto in forno, deve raddoppiare di volume. Togliere dal forno e alzare lo stesso a 210°.
Dividere in due parti uguali l’impasto e lavorarle ancora un po’ formando due “pani”. Ungere la teglia rotonda con olio e.v.o, prendere uno dei due “pani”, appoggiarlo al centro della teglia e cominciare ad appiattirlo e allargarlo in modo regolare dal centro verso i bordi della teglia aiutandovi con le nocche delle dita (la mano a semipugno come da foto) Noterete che l’impasto tenderà a “tornare indietro”, va bene così, lasciate ora riposare un’altra mezz’oretta, in cui farà una seconda lievitazione.










PER I PANINOTTI E I MINI-CALZONCINI
Nel frattempo, prendete l’altra porzione di impasto, lavoratela ancora un po’ poi dategli una forma allungata. Con un tagliapasta (un fattapposta che può essere d’acciaio o di plastica o in teflon – cioè antiaderennte - costituito da una lastra quadrata dai bordi lisci con impugnatura) o un coltello a lama alta, tagliate le due estremità e ridate a ognuno la forma di pallina mentre il restante tagliatelo in 4 pezzi uguali, appoggiateli sulla placca del forno foderata di carta forno (non bagnata) così come sono venuti e infornate.
Le due palline più piccole tiratele col matterello come fossero mini pizze, condite con un po’ di passata, qualche rondella di wurstel, una lamella di champignon, qualche rondella di oliva e qualche cubetto di mozzarella; chiudete dando la forma del calzone e unite i bordi schiacciandoli con uno stecchino di legno (o il fondo della forchetta) stendete sulla superficie di questi due calzoncini un altro po’ di passata e infornare sulla stessa placca dei paninotti.

Tornate ora alla teglia della pizza gigante (pensavate mi fossi dimenticata eh?!) e tornate a tirare l’impasto delicatamente verso i bordi della teglia – non si deve “strappare” - … Visto??!!! Ora cede benissimo alla pressione delle nocche! Forse voi conoscevate già questo trucchetto ma io no! Da quando me lo ha rivelato la mia amica collega di lavoro fare la pizza non è più un problema!
Quando l’impasto è tutto steso, versarvi sopra la passata (controllate che non sia troppa, ne basta un velo su tutta la superficie…oppure fate a gusto vostro), un altro po’ di origano, i wurstel, i funghi, le olive MA non la mozzarella irrorate di olio e.v.o. e infornate (sotto la teglia dove stanno cuocendo paninotti e calzoncini) per 10-15 minuti (dipende quanto vi viene alta la pizza) Controllare lo stato di cottura provando a sollevare da una parte la pizza con un cucchiaio di legno o una spatola, se la pizza si solleva rigida è praticamente cotta, sfilatela un po’ dal forno, distribuite la mozzarella e richiudete il forno per altri 5 minuti… la mia mozzarella si è dorata perché nel frattempo mi ha telefonato la mamma e… mi sono distratta :DDD e poi sfornare anche i calzoncini.
Il tempo di cottura paninotti si è aggirato sui 45-50 minuti ca.
Ora, a pizza cotta, togliete dal forno e tagliatela in 4 spicchi (la mia è venuta altina e quindi 1 spicchio mi è bastato) e servite insieme ai calzoncini (bè, noi eravamo in due quindi 2 spicchi di pizza sono rimasti e ce li siamo sbaffati sabato alle 13,30 appena tornati dalla spesa :P

PER LA RICETTA DEL CIAMBELLONE ALLO YOGURT, AL PROSSIMO POST! :D

lunedì 15 ottobre 2007

LA COPPIA FERRARESE

Mi piace il pane, non ne posso mangiare "a quintali" come mi piacerebbe perchè devo sempre stare attenta alla linea, ma da quando ho la "macchina per il pane" mi piace tantissimo sperimentare sapori ed ingredienti.
Purtroppo ho scoperto solo ora che domani sarà la Giornata Mondiale del Pane (come spiega esaurientemente in questo sito: http://kochtopf.twoday.net/stories/4132336/ (anche in italiano) e non faccio in tempo a prepararne uno "tutto mio"... così ho pensato subito al pane della mia Città di origine, dove ho vissuto fino ai miei 24 anni ovvero FERRARA. E' una città splendida, ricca di storia, cultura e tradizioni anche culinarie. Il pane di cui parlo è' talmente "di casa" che quando entri in un qualsiasi forno ferrarese e chiedi "il pane per favore" pescano subito questo... quindi se ne vuoi un altro tipo devi proprio specificarlo :DDD E' noto come "CIUPETA" ovvero la Coppia Ferrarese che si dice essere Il Pane degli Estensi e ha anche il marchio IGP!!!! Ho trovato tempo fa uno speciale della Gazzetta Ufficiale al proposito e lo conservo gelosamente!!! :)
E' un pane dal sapore particolare, che non trovo in nessun altro dei pani (seppure buonissimi) marchigiani, dove vivo ora.
Anche la forma è troppo forte e caratteristica.
I 4 crostini che formano questo pane li mangiavo da piccola in svariati modi:
- "pucciati" direttamente nel barattolo della nutella (con grande arrabbiatura di mamma perchè la "smollicavo" tutta :DDD )
- "pucciati" nel brodo caldo della domenica mattina prima di andare alla messa
- "pucciati" direttamente nel barattolo dello zucchero (a casa della mitica Signora ADA!)
La parte centrale invece mamma o nonna la tagliavano a metà e mi ci facevano il panino per la merenda del pomeriggio... che bei ricordi...
Non rimane "morbida" molto a lungo ma a me piace anche "secca", sbriciolata nel passato di verdura :D
E quando vado a Ferrara o vengono giù i miei ne ho quasi sempre una bella scorta (in congelatore si conserva benissimo!)
Purtroppo non ho foto di questo pane, quindi vi segnalo il sito di un Forno in provincia di Ferrara dove ci sono le foto passo passo di come si forma la Coppia Ferrarese e anche la sua storia... spero che il Fornaio sia contento! http://www.panificiofabbri.com/coppia5.htm

Nuova Tegola 2D :)


Ed ecco un'altra tegola! Questa richiesta dalla mia mammina per un'amica che va in pensione :)
L'ho fatta a tempo di record - quasi da Guinness dei primati :DDD
L'ho cominciata domenica pomeriggio 7 ottobre e finita giovedì sera 11 ottobre...
Infatti dovevo fargliela avere tramite un amico che è stato nostro ospite in questo w-e e, dato che se la doveva tenere in macchina per le 3 ore di viaggio per tornare a Ferrara, dovevo fare in modo che non si intossicasse con le esalazioni del flatting di finitura della tegola... e così via di corsa x finire il tutto x tempo... quindi ieri pome, la "bimba" è stata consegnata nella manine di mammà a Ferrara senza conseguenze per l'amico-autista :DDD ... spero.... :)))))

mercoledì 10 ottobre 2007

BUON COMPLEANNO COMPARE!!!! =^.^=


Oggi il Compare compie 41 anni!!!!!!!!!!!!!! Evvaiiiiiii!!!!
Tanti tantissimi Auguri Amore!!!!

PS: prendo in prestito come "cartolina" di auguri la foto di queste simpatiche margherite che abbiamo fatto l'inverno scorso insieme ad una mia carissima amica (Fefy) copiando il modello da un libriccino di lavoretti col pannolenci, non sono carine? :D

martedì 9 ottobre 2007

TEGOLA 3D - la secondogenita


Ed ecco finita anche la seconda tegola "3D" :)
Questa è stata commissionata da una cugina del Compare, quindi tanti particolari sono stati fatti "a richiesta" come per esempio il laghetto su cui io e il Compare siamo stati una settimana a scervellarci su come poterlo realizzare... Ma alla fine ci siamo riusciti! Questo è l'importante no?!
Si può dire che è stata messa insieme con pezzi provenienti da mezza Italia! Infatti, il cane e il gattino vengono da Gubbio, le tegole e il lampioncino
(funziona!!!) da Napoli (tramite internet), i sassetti che simulano il prato come anche i fiori, da Ferrara, la fontanella, la balaustra del balcone e gli uccellini da Roma (sono riuscita infatti, a sorpresa, ad andare all'HobbyShow di Roma domenica!!!) la tegola (al grezzo) da Esanatoglia e la base di legno da Jesi :DDD Quanti km fanno? bo.... :D
La cuccia per il cane l'ho ricavata da una scatolina di liquirizie opportunamente "smontata", tagliata, riassemblata e dipinta e la capanna dei polli ritagliando un portabottiglie in cartoncino ondulato mentre le "gallinelle" sono un "ricordo" di una gita a Venezia di tantissimi anni fa :)
E la bambina? Da un negozio di bomboniere!
E la staccionata? ah.............. questa è stata una trovata super-geniale del Compare, lo ammetto... :DDD ed è un segreto! :DDDDD

PASSATELLI IN BRODO... nostalgia di casa... con contorno di SALVIA FRITTA


Lo so, non sarà una ricetta originale ma... mi ricorda tanto i pranzi della domenica passati dalla mia Nonna :)
I passatelli li ho trovati già pronti al banco della pasta fresca al supermercato, certo non erano proprio identici a quelli che faceva nonna, infatti nonna li "caricava" un pò di più di noce moscata e parmigiano ma... la voglia... :D
Il brodino l'ho fatto senza usare il dado nè vegetale nè di carne, sto cercando infatti di usarlo il meno possibile (cavoli... già due mesi senza...).
Ho tritato a pezzetti 2 carote, 1 cipolla piccola e messo due gambi di sedano a pezzettoni con le foglioline più tenere tritate al coltello.
Ho messo a bollire una bella pentola d'acqua con le verdure e lasciato andare 3/4 d'ora circa (il sale l'ho messo a brodo fatto)e poi ho aggiunto 2 cucchiai di olio e.v.o. poi ho buttato i passatelli e fatto cuocere 7-8 minuti e impiattato... mmmmmmmm, buonissimi! Anche perchè la domenica che li ho fatti fuori pioveva e il brodo caldo ci stava benissimo! :D

Come "secondo" ho fatto la salvia fritta. Ho preso infatti due bei rami di salvia dal giardino condominiale (che gestiamo praticamente solo io e il Compare) quindi ne sono venute fuori una 40ina di foglie che ho sciacquato sotto l'acqua corrente e asciugato ben bene con lo scottex.
Poi ho preso un uovo, sbattuto con un pizzico di sale, un piatto con la farina e un altro con il pangrattato. Ho passato ogni foglia prima nella farina poi nell'uovo e infine nel pangrattato e fritte a gruppetti nell'olio di semi di girasole bollente. Le ho "scolate" dall'olio in eccesso su carta-paglia e cosparse di sale.
Si fa in un attimo e sono davvero davvero buone! La prossima provo col basilico! :P

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