Adoro quei pani bassi, scuri e profumatissimi e per l'occasione, cercando un ingrediente con la letterina T del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti capitanato dalla nostra Capa Aiù, mi sono messa a sfogliare uno dei tanti libri di cucina dedicati al cibo di montagna.
Questa volta è toccato a DOLOMITI: La Cucina della Tradizione di Mali Holler e ho trovato un ingrediente davvero particolare e insolito, almeno per il mio tipo di cucina: la TRIGONELLA (anche noto come FIENO GRECO) che si può trovare sia in semi che già macinata, come nel mio caso (aaaahh Sant'Amazon...)
Io ho dimezzato le dosi e ricavato 3 pani, ma qui riporto la ricetta tal quale al libro.
Comunque ecco qua il mio...
(per 7 pagnotte)
300 g di farina di frumento (io "00"
500 g di farina di segale
30 g di lievito (di birra fresco)
1 cucchiaino di zucchero
750 ml di latte tiepido
1 cucchiaio di sale fino
2 cucchiai di trigonella tritata
1 cucchiaio di semi di anice
1 cucchiaio di semi di finocchio
crusca q.b. (o altra farina "00")
In una ciotola mescolare le due farine e farvi un incavo al centro, dove sbriciolare il lievito, aggiungere lo zucchero e un pò di latte (io 3/4) e mescolare a formare un preimpasto (biga).
Coprire con un telo e mettere a lievitare per mezz'ora in luogo caldo (io nel fornetto spento).
Dopo questo riposo, aggiungere il sale, le spezie e il resto del latte e impastare il tutto.
Risulterà piuttosto appiccicoso, ma lasciarlo così come è.
Coprire di nuovo col telo e mettere a lievitare 1 ora o fino al raddoppio.
Infarinare bene la spianatoia, ribaltarvi l'impasto e da questo ricavare dei panetti piatti, lavorandoli con un pò di farina.
Disporre sulla leccarda del forno cosparsa di farina o crusca (io ho usato la carta forno).
Lasciare riposare ancora un pò quindi bucherellarli con una forchetta.
Intanto portare il forno a 200° e cuocere le pagnotte per 30 minuti o fino a sono belle dorate e, bussando sul fondo, suona "a vuoto".
Mettere a raffreddare su una gratella e.... provare a resistere alla tentazione di tagliare ed assaggiare, con tutto il profumino che si sarà sparso per casa... Io non ci sono riuscita! :DDDD
Infatti si vede anche dal taglio della pagnotta, che essendo ancora calda, la mollica ha "seguito" la lama del coltello, creando quei grumini bruttissimi a vedersi, ma non me ne frega nulla perchè è troppo buono e morbido... credo di averne mangiate 3-4 fettine così, in un baleno... :DDD
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