martedì 22 novembre 2011

UOVO IN COTOLETTA

O semplicemente UOVO FRITTO... non è farina del mio sacco, intendiamoci!
L'ho visto fare da Simone Rugiati in non so più quale trasmissione (con tutte quelle che fa... :D ) però resta il fatto che mi ha colpito per la rapidità e semplicità... 

Devo premettere che sono arrivata sul programma che l'uovo era praticamente già fritto, quindi non so se ho eseguito la ricetta come lui l'ha intesa... ad ogni modo al Compare è piaciuto un sacco e quindi la prova del 9 è andata alla grande! ^^

E questo è il mio contributo per la letterina U dedicata appunto all'UOVO nell'Abbecedario della Trattoria più pazza del web! ... ho sforato di qualche giorno, ma magari l'Aiù continuerà ad essere magnanima con me.... ^^

UOVO IN COTOLETTA

1 uovo sodo a testa
1 uovo per la panatura (basta per ripassarci fino a 2-3 uova secondo me...)
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di pangrattato
1 pizzico di sale al vino rosso
2-3 bicchieri di olio di semi di arachidi
2 pentolino dai bordi alti

Lavare bene l'uovo, quindi metterlo sul fuoco immerso in acqua fredda e lasciarlo cuocere, dal bollore, per 5 minuti.
 Nel frattempo prepararsi i contenitori per la panatura (due piattini per pangrattato e farina e una tazzina per l'uovo sbattuto).



Appena l'uovo sarà pronto, scolarlo e, ancora bello bollente, sbatterlo delicatamente e rotolarlo su un piano (tagliere di lengo va benissimo) fino a screpolare tutto il guscio, quindi sbucciarlo e passarlo prima nella farina, quindi nell'uovo sbattuto e poi nel pane.
 Tuffarlo nell'olio bollente un paio di minuti rigirandolo con la forchetta finchè risulta tutto bello dorato, scolarlo su carta assorbente, tagliarlo delicatamente a metà, cospargere di sale (magari se ne avete di quelli strani, usateli, fanno scena... io ho messo un pò di sale al vino rosso), posarlo sul piatto magari servendolo con una buona verza pasticciata con le patate e un filo d'olio evo! :P***

Vedo questo piatto anche come un'ottima soluzione per ospiti improvvisi a cena! :)

martedì 15 novembre 2011

IL RIFUGIO DEGLI AMANTI

 
Arrivato l'invito, letto di cosa si tratta e pensare alla ricetta giusta è stato un tutt'uno... il "problema" è stato trovare il tempo per prepararla... :DDD

Ebbene, ieri sera, mentre la cena si scaldava in forno, sono riuscita a realizzarla

Arrivo all'ultimo, come spesso mi accade in occasione di contest, compleblog & C. (infatti in questo caso, la scadenza è tra un paio di ore... :DDD ) ma ecco qui la mia proposta per la sezione LUSSURIA del Contest IL DOLCE PIU' PECCAMINOSO del blog Dolci Ricette

In palio un bel cofanetto contenente 7 libri di cucina, ognuno dedicato ad un Peccato... non so perchè ma pensando ai peccati abbinati ai cibi, mi viene sempre in mente qualcosa di dolce... forse proprio perchè essendo perennemente in lotta con la bilancia, quando sgarro, il mio è proprio un bel peccato... anche se "solo" di gola :P

E comunque, rullo di tamburi........... ecco qua la mia proposta per un bel....

RIFUGIO DEGLI AMANTI
(per 6 porzioni)

250 g ca. di meringa italiana
300 g di frutti di bosco (surgelati)
6 cucchiai colmi di zucchero semolato
100 g di cioccolato fondente 75%
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico appena di pepe nero in polvere
latte q.b.
cannello caramellizzatore

Dopo aver preparato la meringa italiana (che preparo con successo oserei dire quasi "scandaloso" - tanto per stare in tema ^____^ seguendo la ricetta del Maestro Montersino) disporne 3-4 cucchiaiate ogni piattino di servizio e fare un incavo al centro aiutandosi con un cucchiaio, creando delle piccole crestine e movimenti morbidi.

Con il cannello, fiammeggiare tutto intorno e all'interno creando delle sfumature.

Porre sul fuoco, in un pentolino i frutti di bosco surgelati, e cospargere con i 5-6 cucchiai di zucchero semolato.

Far cuocere qualche minuto a fiamma alta tenendo mescolato spesso, quindi scolare i frutti e rimettere il succo di cottura sul fuoco facendolo restingere della metà. Coprire sia i frutti cotti che la salsina così che al servizio risultino tiepidi.

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e nel frattempo scaldare una tazzina di latte; quando il cioccolato sarà ben sciolto, togliere dal fuoco, unire le spezie mescolando bene quindi il latte poco a poco mescolando fino a che si addenserà il tutto diventando una crema densa ma morbida, da cui ricavare una piccola quenelle da posare vicino ad ogni nido.

Riempire l'incavo della meringa con i frutti precedentemente cotti, irrorare con la salsina ritretta e servire!

Credo che in questo piatto si sommino tutte le sfaccettature di un "amore proibito" quale potrebbe essere tra due amanti "clandestini"  ... ovvero, la passione bruciante, i momenti di dolcezza che può sfociare in istanti di romanticismo sdolcinato e il lato piccante dato dalle spezie nel cioccolato, che ne mitigano l'amaro (del fondente) derivante, magari, dalla fine di un amore tanto "lussurioso" che in istante può bruciare tutto quel che di bello ci poteva essere... :)

Ok, mi sono lasciata andare ma... che ci volete fare... davanti ad una meringa perdo il controllo... :DDD

mercoledì 9 novembre 2011

SCRIGNO DI PATATE TOP-SECRET


Top-Secret, sì, perchè potrebbe esserci di tutto e l'ospite ne scopre il contenuto solo quando osa rompere lo scrigno!

Chiamarlo "crosta" non mi piaceva, visto che le fettine di patate vanno disposte carine-carine... :)

E' un secondo piatto che faccio spesso e in passato ci ho messo praticamente di tutto... questa volta è toccato ad un bel trancio di PERSICO! :P***

SCRIGNO DI PATATE TOP-SECRET
per 4 persone

1 grosso trancio di pesce persico
3 patate medio-grandi
sale alle erbe q.b.
1 rametto di rosmarino
olio evo q.b.
mandolina
carta forno
forno preriscaldato a 200°

Lavare e sbucciare le patate, quindi tagliarle a rondelle sottili con la mandolina e tenerle coperte in una ciotola.

Coprire la placca del forno con carta-forno, ungere con l'olio evo e spalmarlo bene su tutta la carta con la mano e cospargere di sale fino; creare con le fette di patate quattro "isole" e al centro di ognuna, posare un trancio di persico, quindi ricoprirlo con altre fette di patate, usando quelle più larghe e uguali possibili le une alle altre.
Con quelle più piccole potrete o friggerle o usarle per un minestrone o altro... la fantasia non manca vero? ^^

Impacchettato il pesce come sopradetto, corpargere con qualche pizzico di sale alle erbe, degli aghetti di rosmarino e irrorare con un filo d'olio, quindi infornare per 30-35 minuti o fino a che la superficie delle patate apparirà dorata e croccante.

Questo è il secondo piatto che ho proposto agli Ospiti dopo la Vellutata di Lenticchie  :)

sabato 5 novembre 2011

VELLUTATA DI LENTICCHIE E SALSA PREZZEMOLINA

Un'esperimento fatto ieri sera... avevamo Ospiti a cena e non volevo fare il "classico" primo piatto e poi il secondo, perchè di sera li trovo un pò "pesanti" da mangiare insieme; inoltre i nostri Ospiti amano molto anche tutto ciò che è "zuppoloso" e caldo (per questo periodo dell'anno ovviamente) e quindi ho pensato... faccio una vellutata, perchè no?? però per una "vellutata" classica non avevo nulla in frigo, mentre invece mi ritrovavo con una scorta immane di lenticchie cotte a pressione la sera precedente... perchè le ho cotte tutte? 
Perchè mi piacciono da morire e quando le cucino ne mangio per 3 giorni di fila!!! :*DDD
Quindi ecco qui la mia...

VELLUTATA DI LENTICCHIE 
CON SALSA PREZZEMOLINA
(dosi per 4 pesone)

5 tazze di lenticchie di Castelluccio già cotte a pressione
1 bicchiere scarso di latte (di soya)
sale q.b.
olio evo q.b.
1 tazzina di salsa prezzemolina

Tenendo da parte 4 cucchiaiate di lenticchie per la decorazione finale, frullare le altre lenticchie precedentemente cotte nella pentola a pressione (ne ho usate, di tutte quelle cotte, 2 tazze grandi piene) con una presa di sale e il latte di soya, ma si può usare anche il latte normale oppure - per una vellutata ancora più sostanziosa - la panna liquida, e frullare fino a ridurle in crema.

Unire un altro pò di latte per avere una consistenza più morbida se la purea dovesse risultare troppo densa e passare il tutto nel colino a maglie fitte aiutandosi con un cucchiaio per far passare la polpa nella pentola sottostante.

Aggiustare di sale se necessario e un filo di olio evo.

Un pò prima di servire, scaldare a bagnomaria la vellutata di lenticchie tenendo mescolato (sul fuoco diretto si brucerebbe e a bagnomaria, se non mescolate, si addensa tutto sul fondo...)

Versare nelle fondine, mettere al centro una cucchiaiata di lenticchie (che saranno state scaldate velocemente al microonde per un minuto alla potenza massima, oppure sul fuoco in un pentolino) decorare con 3 "ciuffetti" di salsa prezzemolina e qualche gioccia di olio evo e servire.

PS: per la salsa prezzemolina, l'ho preparata come da ricetta linkata, ma agli ingredienti questa volta ho aggiunto una manciata di capperi di grandezza media dissalati e il succo di mezzo limone, oltre ad averla frullata con il frullatore anzichè col mixer, così è venuta "fine" e, grazie al limone, è rimasta di un verde brillantissssssimo! :)


Cos'hanno mangiato gli Ospiti per secondo? .... a no! Non qui, ma al prossimo post! ^^

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