giovedì 27 settembre 2007

8 FATTI CHE PARLANO DI ME

Raccolgo l'invito di ANNA (http://righeblu.blogspot.com) a questo memè, un pò lungo, dipende da quanto si ha da raccontare, e proverò a rilanciarlo ad altri amici di blog... temo però di non averne 8... (alcuni di quelli che conosco infatti hanno già aderito a questo meme :D se sono meno fà lo stesso? :)
Copio le regole paripari dal post di Anna così sono sicura di non sbagliare... ;P
Le regole sono semplici: bisogna parlare di otto fatti, a caso, che riguardano se stessi, in un post dedicato, scegliere altre otto persone da taggare e dire loro che sono taggate (e, ovviamente, ricordarsi di postare le regole!)

1) PESCARE CON PAPA'
E' uno dei ricordi più belli della mia infanzia. Ci si alzava alle 4.00/5.00 del mattino e via al laghetto di un paesino vicino a Ferrara per pescare... in realtà poi io dormivo sul sedile posteriore mentre papà con ancora gli occhi appiccicati dal sonno pretendeva di vedere l'amo che spariva sott'acqua... :DDD
Mi ricordo i panini al salame mangiati alle 7.00 del mattino per colazione... che bello!!! E il tè caldo per me e il caffè forte per papà...
Ricordo una volta, invece, che siamo andati a pescare sulla riva di un fiume (forse il Po, ma non ne sono certa) e ricordo di aver scritto una poesia su un pezzo di carta, di averla infilata in una bottiglia di vetro e buttata in acqua... chissà che fine avrà fatto? :D

2) IGEA MARINA 1986
La mia prima vera vacanza al mare con i miei genitori. L'appartamento era in mansarda, sopra un negozio di giocattoli affacciato sul porto. Ora al posto del negozio mi hanno detto esserci un poliambulatorio... che peccato... Il proprietario del negozio (Sig. Alfredo) era anche il nostro affittuario e eravamo amici. Avevo fatto amicizia con sua figlia (di un paio di anni più grande di me) ma poverina, non poteva mai venire in spiaggia con noi perchè mentre noi eravamo lì per divertirci, lei lavorava in negozio col padre. Ricordo però gli odori di quella vacanza, la musica ininterrotta degli U2 che saliva dal negozio a tutte le ore, le notti passate a dormire sul balcone della camera a guardare il viavai deii pescherecci e... ad aspettare di vedere A. che passava lì sotto con la bici quando finiva di lavorare nel locale dove andavamo sempre a prendere il gelato... Le puntate di "Saranno Famosi" viste con mia cugina sdraiate sul letto dopo pranzo. Le coppiette che sedevano sulla panchina di fronte a noi. Ricordo anche che una notte una motonave non riusciva a ritirare l'ancora perchè si era impigliata in qualcosa.
Papà Franco, il sig. Alfredo, mamma, tutti insomma, siamo scesi al porto a guardare e aiutare... bè... ci siamo resi conto che qualcuno aveva buttato "quella" panchina in acqua e la motonave, ritirando l'ancora, l'aveva sollevata dal fondo ma, a sua volta, si era incastrata nel bordo di cemento del marciapiede... insomma, tira di qua tira di là, siamo riusciti a liberarla e a rimetterla al suo posto e la motonave è partita... il giorno dopo la panchina era fissata al marciapiede con dei bulloni.... chissà se quel "tuffo" è stato il dispetto di una delusione d'amore? :D
Ricordo anche che papà, non amando molto stare in spiaggia, andava spesso a pescare in un laghetto lì vicino. E' tornato un giorno con un pescione e-nor-me!!! Un pescegatto americano, credo si chiami, sarà stato lungo un metro e mezzo ed emetteva un rumore bruttissimo con la bocca. Per tenere in vita il più possibile il suo trofeo, papà ha portato in casa il canotto, l'ha messo sul balcone e riempito d'acqua poi ci ha appoggiato il pesce.
Mamma aveva il terrore di quella bestia, se l'immaginava che di notte sarebbe strisciata in casa a farci chissà che cosa così quella notte abbiamo dovuto dormire con le serrande abbassate... Fattosta che la mattina dopo, mamma si alza presto per preparare il caffè, dimenticandosi completamente del pesce... Appena arriva nella cucinetta, si accorge che la serranda è alzata di qualche dito (forse una spanna) alza la serranda, si affaccia sul balcone e.... e corre in camera urlando come una forsennata "FRANCO FRANCO! (mio papà) AL PES L'E' SCAPA'!" (per i non-ferraresi traduco "Franco Franco! Il pesce è scappato!) via tutti giù dal letto a cercare il pesce, dove sarà? sotto al letto? sotto il tavolo? in bagno, nella vasca? sotto lo zerbino? in frigo?...nel forno? aiuto aiuto! Giuro, mamma era isterica! Insomma, dopo una buona mezz'ora che cercavamo 'sto pesce, a papà gli viene in mente di guardare bene sul balcone... o meglio... giù dal balcone... e vede sul tendone una chiazza d'acqua e subito sotto, in strada, un lago di sangue.... mamma mia!!!! Allora corre giù dal padrone del negozio, che nel frattempo è già al lavoro armato di secchi, spazzolone e acqua pulita per pulire tutto quel pandemonio... Insomma, praticamente, 'sto poro pesce è uscito dal canotto (non deve aver fatto molta fatica perchè ci stava dentro praticamente solo con la pancia...), è scivolato verso la balaustra ed è caduto di sotto (perchè era piatto e lo spazio tra pavimento e balaustra è bastato) forse richiamato dall'odore dell'acqua che stava proprio lì sotto, non lo so... ma ha trovato un branco di gatti ad aspettarlo... Infatti, quella notte abbiamo sentito tutti quanti nel quartiere, i gatti fare un baccano della miseria ma nessuno si è affacciato pensando che fossero in amore... tzè... amore... stavano sbaffandosi il pesce del mio papà a quattro ganasce!!!! :DDD adesso capisco perchè i gatti a volte li si vede camminare col naso per aria :DDD

2) MONTAGNA I^
La mia prima vacanza in montagna è stato un disastro totale! Ero piccola a dir la verità, non ricordo nemmeno quanti anni avessi... forse... 6? bo...
I miei genitori quell'anno, non potendosi permettere di andare in vacanza (non giravano molti soldi, ma nel possibile, non mi hanno mai fatto mancare niente e dove non arrivavano loro, c'era la mia Nonna :D) mi hanno fatto andare in colonia in montagna. Ero sull'appennino tosco-emiliano, forse nel bolognese.
La racconto prima dal punto di vista mio, di bambina, poi di quello dei miei genitori... Siamo arrivati in questo posto, i miei hanno consegnato la mia valigia (con tutti i vestitini, mutandine, canottierine, ecc.ecc., perfettamente stirati, puliti, piegati e personalizzati - col numeretto cucito sopra - ) ad una delle "signorine", ci siamo salutati con grandi piagnistei miei e, credo, anche loro perchè era la primissima volta che stavo lontano da loro per così tanti giorni, ma con la promessa che li avrei rivisti nel fine settimana (la domenica, credo). Bene... non sono MAI stato una tipa socievole, nel senso che ODIO le feste con tanta gente e rumorose, preferisco pochi amici per volta. Credo che il trauma venga da questa "vacanza"... E' andata così: non ho MAI visto i miei genitori, li ho sentiti per telefono due-tre volte forse e sempre piangendo come una fontana; della mia valigia ho perso le tracce il giorno dopo, perchè le "signorine" le hanno tutte svuotate su un tavolone e ogni giorno ci mettevano quello che capitava (mi sono anche capitate delle mutandine di due taglie più piccole della mia..); inoltre... c'era una bimba down che mi dava il tormento, mi pizzicava, mi faceva i dispetti, mi tirava i capelli. Ora, da adulta, capisco che probabilmente si sentiva sola quanto me e quello era l'unico modo che aveva per attirare la mia attenzione (cosa non darei ora per poterle chiedere scusa per non averlo capito) ma io ero piccola quanto lei, disperata quanto lei e un giorno le ho dato uno spintone... è finita a gambe all'aria si è fatta un pianto e non mi ha più toccata...
E ora dal punto di vista dei miei genitori: Quando sono ripartiti per tornare a casa la macchina li ha lasciati a piedi... fortunatamente erano in discesa e quindi in qualche modo il motore non si è mai spento, ma una volta a casa e lasciatala dal meccanico non c'è più stato verso di rimetterla in moto... un'altra macchina in famiglia non c'era, gli zii di prestare la loro non se ne parlava nemmeno e il telefono in casa ancora non c'era... per telefonarmi mamma doveva andare in bicicletta in piazza con le tasche piene di gettoni ma non poteva farlo dentro la settimana poteva farlo solo di domenica perchè negli orari in cui avrebbero potuto telefonarmi erano in campagna "sotto padrone" a raccogliere le pesche... E quindi eccoci qui... ad odiare la montagna per i prossimi 15-16 anni a venire...

3) MONTAGNA 2^
La seconda opportunità concessa alle "alte vette" è avvenuta nel 1990. Avevo racimolato un pò di soldini col voltantinaggio e così mi sono potuta permettere una vacanza in montagna con "La Compagnia del Cocomeraio" (per parafrasare il titolo di primo libro della Saga de Il Signore degli Anelli) eravamo una decina di ragazzi e ragazze più o meno tutti alle prime armi con le Alpi.
Bè... è stata una vacanza STU-PEN-DA!!! Nonostante le vesciche enormi sotto i piedi, le funivie "perse" perchè arrivati oltre l'orario di ritorno a valle, i km di sentieri battuti nella speranza di trovare IL rifugio, mi anzi ci siamo divertiti un sacco!!! Grazie ragazzi per avermi fatto far pace con la Montagna!

4) TAGLIO DEL CORDONE OMBELICALE 1995
Eggià... in quell'anno ho lasciato IL NIDO... Col Compare ci siamo trasferiti "quaggiù" perchè lavoro a Ferrara non se ne trovava (ovvero, lui l'aveva, faceva il ragioniere per un negozio di elettrodomestici, ma era sfruttato all'inverosimile mentre io mi arrangiavo distribuendo volantini o vendendo le cartelle del Tombolone...) e così abbiamo fatto il grande salto...
Non so se riesco a spiegarlo a parole, ma è stato uno STRAPPO TREMENDO... sono attaccata ai miei genitori, voglio loro un bene dell'anima e venire via è stato al contempo bello perchè andavo a convivere col Compare e terribile perchè lasciavo non solo i miei ma anche i nostri amici, la MIA città, il MIO mondo... Non so per quanti mesi ho pianto tutte le sere prima di addormentarmi... Ma piano piano mi sono adattata. La nostra prima "tappa" è stata OSIMO (in provincia di Ancona) che tutt'ora considero la mia "Isola felice" perchè è una cittadina bellissima, tutta arroccata su un colle. Anche d'inverno mentre a valle c'era nebbia lì splendeva il sole. Ricordo qualche pioggia torrenziale anche perchè abitavamo in una via in paese nota come "costa del pisciarello"... talmente ripida che erano bandite le scarpe con la suola di cuoio... se poi erano nuove... apriti cielo!!! Quando sono venuti a trovarci i miei genitori la prima volta, erano stati avvisati sia da noi che dai consuoceri, che si sarebbero trovati davanti una discesa molto ripida ma... abitando in pianura MAI si sarebbero aspettati una cosa del genere :DDD E' da vedere per capirlo... La nostra fortuna grandissima è stata anche trovare dei padroni di casa che praticamente ci hanno adottato... Un bacio grande a Grazia e Peppe, per tutto!!!!

5) L'AMORE PER I GATTI
E' di famiglia. Mamma è amante dei gatti, anche se non può tenerne uno in casa perchè non se la sente di "condannarlo" ad una vita da recluso tra le pareti domestiche. Però si spupazza la Gatadaplar quando vengono a trovarci e anche un paio di gatti del condominio di Ferrara :D
Racconta sempre che, alla faccia delle allergie, quando ero ancora "in fasce" e dormivo nella carrozzina, c'era una gatta bianca (di una vicina di casa, la mitica Signora ADA, di cui parlerò più sotto) che veniva sempre a trovarla e le piaceva dormire nella carrozzina con me e mamma la lasciava fare :D
Praticamente la gatta dormiva vicino ai miei piedi e io (già a pochi mesi) stavo tutta rannicchiata per non svegliarla :DDD
Ne ho avuti tanti di gatti, li ricordo tutti... Le femmine si chiamavano sempre "MICIA" quindi qui è un pò difficile distinguerle :DDD mentre come maschi c'è stato il mitico "FUMO" un incrocio di siamese bellissimo con gli occhi blu. Si lasciava fare di tutto da me e mamma. Lo vestivo con i vestiti di Cicciobello e lo costringevo a stare nel cestino della bici... una volta invece è scappato vestito di tutto punto in mezzo ad un appezzamento di terreno e me lo riportato il contadino :DDDD... e ho sgridato il gatto perchè si era perso la cuffietta... :DDDD
Poi ci sono stati due "LEONE", entrambi figli di due "Micia". Il primo era, come la madre, un certosino bellissimo e buonissimo. Si infilava di nascosto nel letto per non essere cacciato fuori da mia nonna quando pioveva o faceva freddo :D e l'altro, un gatto tigrato europeo. Un testone enorme. Gli tiravo la coda e lui si lasciava cadere a terra a pancia all'aria :D
E ora c'è la MIMMILEI di cui ho parecchio parlato in altri post :D
Ah! ha anche un "fidanzato", ATTILA che ogni tanto viene a farci visita :D

6) LA PASSIONE PER IL FAI DA TE
Mi è sempre piaciuto pasticciare. Ho cominciato con il disegno a scuola, poi nel tempo libero. Poi sono passata alla pasta di sale, poi al decoupage, al cartonnage (a livelli moooooooolto bassi), allo stancyl, alla pittura country, insomma tutto quello che è "creativo" mi attira e praticamente sempre da autodidatta... adesso la passione è per le tegole :D
In famiglia si racconta sempre che quando papà trafficava in garage sui motori delle macchine (perchè si è sempre saputo arrangiare ad aggiustare la macchina di famiglia) gli stavo sempre appiccicata, guardavo e toccavo tutto. Mi aveva fatto un pezzo di legno dei chiodono semipiantati e io stato tutto il pomeriggoi a picchiare su 'sti chiodi mentre lui aggiustava ora la marmitta ora il carburatore... ma come cavolo faceva a resistere???? :DDD
Mi aveva fatto anche un'altalena in garage con una corda passata sulla trave del soffitto (che era in legno, sia la trave che il soffitto, che era poi il solaio di un soppalco) e il sedile era un pezzo di legno con due tacche laterali per tenerlo incastrato nella corda... che ricordi... basta, sennò mi viene la malinconia...

7) BOBI
Il mio primo e unico cagnolino. Ho le foto, le devo recuperare, scannerizzare e postare! Era un tornado alto sì e no 30 cm, marrone col musetto scuro e pelo raso, il classico "bastardino" insomma. Pieno di energia all'ennesima potenza. Finchè siamo stati "soli" (io, mà e pà) Bobi aveva la sua cuccia nel garage e stava con noi durante i "lavoretti" e abbaiava anche ai moscerini...
Poi, a causa di uno sfratto, ci siamo trasferiti in casa dei nonni materni (e lì siamo stati fino ai miei 14 anni) e Bobi con noi. La sua cuccia però stavolta era nell'orto e non più al chiuso di un garage, quindi la mattina, appena albeggiava, attaccava ad abbaiare... A noi non dava fastidio... ma la vicina di casa di nonna era veramente CATTIVA, lo è tutt'ora, nonostante l'età e le disgrazie... ma vabbè... Minacciava i miei di avvelenare il cane, di ammazzarmelo e tutte queste brutte cose... così papà un giorno l'ha preso e portato in campagna da un suo amico che aveva altre bestie. Io sono stata malissimo, ero straziata perchè non avevo più Bobi tanto che una sera papà è tornato a prenderlo... Ma è durata poco perchè con quella Strega non ci si durava più... ed è tornato ospite dopo un paio di mesi. Non so quanto sia vissuto il povero Bobi, non mi ci hanno mai portato a vederlo, ma sicuramente meglio che con quella "spada di damocle" sulla testa... spero...

8)IL BLOG
Anche questa è un'esperienza. Mi piace pensare che, forse, tanta gente, passi di qui a trovarmi, magari sbuffando o trovando ridicolo quello che scrivo ma tanto non glielo ordina mica il dottore :DDD
Tra queste persone ne ho trovate alcune a cui voglio bene. Forse per altri è una parola grossa, diciamo allora "affezionata". E ho altri blog che visito regolarmente e a cui "rompo le scatole" con i miei commenti :D
Mi piace questo mondo virtuale che mette in contatto persone vere, con una loro vita quotidiana, i loro pensieri e i loro sogni nel cassetto. Finchè durerà continuerò, poi si vedrà, al momento mi piace pensare che non smetterò mai ma... chissà...

Non so se ho scelto i punti chiave della "mia vita", diciamo quelli che mi sono venuti in mente per questo "compitino a casa" :DDD
Grazie ANNA, di cuore!
Mi piacerebbe invitare (nella lista dei blog trovate il link):
1) Marinella de "Il Calderone di Marinella"
2) Arry de "Bilocale di Arry"
3) Isabella de "Isabilla"
:)
Lo so, sono solo 3... speriamo non mi sparino!!! :DDD
Baci!

5 commenti:

Anna Righeblu ha detto...

Gata, lunghissimo ma bellissimo! L'ho letto davvero tutto con piacere; l'episodio del pesce è divertente anche se, per certi versi, lo definirei tragicamente comico! Non ti sei accorta che hai parlato di 9 fatti? C'è un 2 bis. La tua simpatia viene fuori, con naturalezza, da ciascuno degli episodi che hai raccontato! Complimenti e grazie, un bacio e a presto! :-)

marinella ha detto...

Bellissimo il tuo post, lungo, ma si legge bene e incuriosisce, è bello leggere queste cose ed immaginarci le scene, mi hai fatto venire in mente un sacco di cose che sono successe in casa mia alle quali non avevo più pensato da tempo. Baci a presto

arry ha detto...

dunque... è tardi, ho sonno e troppo vino in corpo per mettermi a scrivere.
dovrò scrivere di 8 fatti della casa di arry... uhm.. 8 fatti poco noti...
o magari 8 fatti di me... bisogna solo trovare le parole, come sempre... perchè scrivere non è facile... perchè le parole sono ambigue, spesso vogliono dire più di una cosa... ogni tanto si vuol dire una cosa sola, e sembrano due. ogni tanto il contrario...
non è facile, no...
mi rendo conto d'essere un po' confuso... domattina andrà meglio.
'notte!

Anonimo ha detto...

Grazie carissimi! Tutti quanti!
Scusate, non mi ero accorta di avervi propinato il 9^ fatto della mia vita... e, rileggendo il post, mi sono accorta di alcuni errori di battitura :D ma lascio così lo stesso perchè è vero che ho fatto "il compito" a puntate ma quello che ho scritto l'ho scritto di getto e quindi credo sia più naturale :DDD
Per ANNA e MARIBELLA: troppo buone! :D
Per ARRY: scrivi quello che preferisci e soprattutto quando ti senti ispirato! A me è piaciuto perchè mi ha fatto riflettere e scavare ben bene nel mio "pensatoio" :DDD
Non ho più parlato della Signora ADA, ma lo farò presto perchè è stata una Signora davvero speciale della mia infanzia :D
Un abbraccio!

arry ha detto...

ho postato i miei 8 facts...

arry

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