mercoledì 24 ottobre 2018

FRITTATA ZUCCA E CAVOLFIORE

Non lo so il perchè, ma i giorni mi volano via, letteralmente! Da queste parti si dice "il tempo s'arrotola" e rende benissimo l'idea! Ho come l'impressione di essere dentro una lavatrice in fase di centrifuga a 1500 giri.. Vorrei fare mille cose ma altre mille si mettono in mezzo... Ma voi, come fate a gestire il vostro tempo al meglio? Per me un disastro totale e infatti, mi ritrovo a pubblicare ricette sempre praticamente allo scadere del tempo... Ad ogni modo, siamo già (di già?!) ai Secondi Vegetariani del nostro Menù Lib(e)ro, e la Capa-Chef di turno fino a domani 25 ottobre è Rosa Maria e il suo blog TORTE E DINTORNI R.M.T ^_____^

La mia proposta l'ho tratta dal libro FRESH and LIGHT di Donna Hay, un libro che trovo stupendo, sia per le ricette in sè (tutte da fare!!!) che per le foto e l'impaginazione.

Lo adoro, lo sfoglierei per ore intere!

Anche stavolta sono andata su una cosina semplice semplice, ma che richiedere un minimino di attenzione.

Poi così ho potuto sfruttare il tegamino in alluminio (pesantissimo) che mi ha regalato mia mamma un paio di anni fa e troppo poco sfruttato, che poi in realtà sia sul fuoco che in forno, va una meraviglia!

Essendo in due ho dimezzato le dosi ma la ricetta la riporto tal quale.


FRITTATA ZUCCA
E  CAVOLFIORE
(per 4 persone)

ricetta base per la frittata semplice:
(pag. 64 del libro)
4 uova
2 albumi
310 ml di latte
sale e pepe nero macinato

per la farcitura:
(pag. 66 del libro)
250 g di zucca pelata e tagliata a pezzi
150 g di cimette di cavolfiore
2 cucchiaini di olio evo
1 cucchiaino di peperoncino in fiocchi (io 1 pizzico, in polvere)
un paio di foglie di salvia


Portare il forno a 200° e arrostirvi la zucca e il cavolfiore sulla placca con carta-forno, conditi e mescolati ben bene con l'olio evo, il pepe il sale per 25 minuti o finchè le verdure sono tenere e mettere da parte.


In una ciotola rompere le uova, unire gli albumi, il latte, sale e pepe e sbattere bene per amalgamare il tutto.

Mescolarvi la farcia, aggiungere le foglie di salvia e cuocere per 3 minuti su fiamma vivace finchè il fondo della frittata sarà solida, quindi trasferire in forno, sotto al grill già bello caldo per 5 minuti o finchè anche la superficie sarà dorata.

Nel libro si consiglia un tegame antiaderente che possa andare anche in forno, ma io non ce l'ho della misura adatta, così ho unto ben bene il pentolino d'alluminio ed è riuscita benissimo.

E il pranzo per domani è assicurato! :)









giovedì 11 ottobre 2018

POLLO ALLA 'NGIPPE 'NGIAPPE DI ZIA MIMI'


Sempre col fiatone ma ce la faccio! Ce la faccio! :D

Ultimo giorno dedicato ai Secondi di Terra del Menù Lib(e)ro, la raccolta più gustosa del web, per citare la nostra Capa-Carovana Aiù che ha realizzato questo progetto, su idea della nostra Segretaria Marta e che ha visto come Chef di Brigata di questa Tappa, Teresa e il suo blog Crumpets & Co. ^_________^

La mia scelta è stata pensata e mirata ad un avvenimento particolare che ha colpito la nostra Famiglia di recente, ma poi, tanto per non smentirmi, mi sono ridotta a realizzarla all'ultimo momento (ieri pomeriggio!) e sarà la nostra cena di stasera...

Il libro da cui l'ho tratta è "RICETTE, RICORDI, RACCONTI La cucina tradizionale del territorio maceratese Vol. I" fa parte di una serie scritti e curati da due Sorelle Splendide ovvero Manuela e Lucilla Di Chiara, conosciute per caso grazie al primo loro libro, scovato e regalatomi dalla mia mamma anni fa, sulla bancarella di un mercatino di Castelraimondo (MC).

Sono tutte realizzate da Lucilla Di Chiara, mentre le foto sono della sorella Manuela.

Le ho anche conosciute personalmente in occasione di un evento dedicato al cibo (ma guarda....) e alla cura di sè, alcuni anni fa e sono di una dolcezza e disponibilità uniche!

Tutti i loro libri sono incentrati sulle ricette tipiche della provincia di Macerata e sono meravigliosi anche solo da leggere! Figurarsi poi realizzare le ricette!

Vabbè, chiudo questa lunga parentesi "pubblicità" e passo alla ricetta :D

Ah! Un'ultima premessa... Riporto la ricetta così come è nel libro, ma io (essendo in due) ho comprato mezzo pollo ruspante già tagliato a pezzi e mancante di testa e zampe e le interiora non c'erano....

Arrivata a casa ho realizzato di non avere in frigorifero nemmeno l'ombra di un pomodorino e quindi... niente! Ma d'altronde lo dicono anche loro nella ricetta, che sono solo un'aggiunta alla ricetta originale solo per dare un tocco di colore... :P

POLLO ALLA 'NGIPPE E 'NGIAPPE 
DI ZIA MIMI'

1 pollo ruspante
10 pomodorini ciliegino
3 spicchi d'aglio vestiti
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 rametto di rosmarino
olio evo
1 peperoncino piccante (io olio piccante)
sale qb
brodo vegetale o acqua bollente qb

"Il pollo va acquistato intero, già privato delle piume e delle interiora e va fiammeggiato per eliminare eventuali residui di piumaggio. Dopo aver eliminato testa e zampe, va tagliato a pezzi e lavato bene.


Il cuore e il griscì, ben puliti, vanno cotti insieme agli altri pezzi di pollo, mentre il fegato va aggiunto soltanto a pochi minuti dalla fine della cottura perché rimanga tenero e meno amaro."

Il testo riportato sopra è quanto è scritto nel libro, per chi volesse cimentarsi con un pollo intero esattamente come descritto dall'autrice, ma io (come scritto più sopra) ho optato per pezzi di pollo già pronti e senza le interiora...

Versare in una padella l'olio con gli spicchi d'aglio ben schiacciati (io interi, sbucciati).
Quando l'aglio è dorato, aggiungere il pollo tagliato a pezzi ma tenere da parte il fegato (per chi lo vuole mettere).
Quando il pollo è ben dorato in tutte le sue parti, sfumare col vino.
Aggiungere quindi i pomodorini precedentemente tagliati a metà e salare.

Mescolare, abbassare la fiamma, versare due mestoli di brodo vegetale o anche solo acqua (bollenti!) e portare a cottura, semi-coperto, per un'oretta rigirando di tanto in tanto e aggiungendo liquido se necessario così che il pollo non rimanga mai asciutto.

Sarà pronto quando la carne risulterà tenera ma non sfatta e tenderà a staccarsi dalle ossa.

Consiglia, prima di servire, di spolverare con un pò di prezzemolo tritato finemente.
Siccome il prezzemolo a casa nostra non è contemplato, ho decorato con qualche fiorellino di rosmarino ^____^



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