Oggi si conclude il viaggio in FRANCIA , quinta tappa dedicata alla letterina E di Escargot per l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, che ci ha accolti per tre settimane nel blog di Elena "ZIBALDONE CURINARIO" e che ha onorato alla grande il suo impegno con le Escargot!
Io non amo mangiare le lumache di terra, preferisco vederle "scorazzare" in giro ^______^ ma quando le vedo cucinate, non posso non pensare al mio Nonnino materno che sbarcava il lunario raccogliendone a sacchi, facendo chilometri a piedi, occhi fissi a terra e collo della camicia umido di pioggia...
Che tempi.... :*)
Comunque, rimbembranze a parte, dopo aver "campato di rendita" in questa tappa proponendo due varianti di MACARONS che avevo già cucinato molto tempo prima di questa tappa (e li trovate QUI e QUI) ho voluto provare un'altra ricetta nuova, squisitamente francese! :P***
In questo post le ricette francesi sono ben DUE, una per la base, ovvero la PASTA BRISE' e l'altra per la torta vera e propria, ovvero la TART TATIN, oggetto di questo post :)
Ah! Doveroso premettere che per entrambe ho fatto affidamento su Sonia di Giallo Zafferano! :)
Dunque, partiamo con la prima ricetta:
PASTA BRISÈ
(per circa 350 g di pasta sufficienti
per una tortiera da 24-26 cm di diametro)
200 g di farina 00
100 g di burro freddo
1 pizzichino di sale
75 g di acqua freddissima
Far andare fino a che si forma un impasto dall'aspetto sabbiato, quindi trasferirlo sulla spianatoia, farvi un buco in mezzo e versarvi dentro l'acqua ghiacciata.
Impastare il tutto con movimenti decisi e rapidi, in modo da non scaldare troppo l'impasto, formare una pallina liscia ed omogenea da avvolgere nella pellicola trasparente e mettere a riposare in frigorifero almeno un'ora o, meglio ancora, fino al giorno successivo.
Al momento dell'utilizzo, spolverare leggermente di farina la spianatoia, prendere la pallina di pasta dal frigorifero, appiattirla e stenderla col mattarello dandole
una forma rotonda o rettangolare a seconda dell'utilizzo che se ne intende fare.
Essendo di sapore neutro è perfetta come base sia per preparazioni dolci che salate.
E ora la...
(per 8-10 porzioni)
8 mele golden
350 g di pasta brisè
200 g di zucchero
75 g di burro morbido
1 teglia da 24 cm di diametro, adatta sia
per fuoco diretto che per forno
(antiaderente o meno, è lo stesso)
forno 220°
Cospargere ben bene di burro il fondo e le pareti della teglia, quindi cospargere il fondo della stessa con tutto lo zucchero, tranne 3-4 cucchiaiate che verrà usato successivamente.
Affettare le mele, tagliarle in quattro quarti ciascuna quindi eliminare la parte dura di torsolo ed estremità.
Fare un primo strato di mele ponendo la parte convessa (la "gobba") a contatto con la teglia, coprendo tutto il fondo, quindi cospargere bene con lo zucchero tenuto da parte e coprire in un secondo strato con le mele rimaste con la parte convessa verso l'alto.
Mettere al teglia su fuoco vivace e far andare fino a che burro e zucchero saranno perfettamente sciolti e prenderà colore di caramello dorato (una decina di minuti).
Mentre fate questo, fate scaldare anche il forno a 220°.
Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.
Nel frattempo prendete la pasta brisè dal frigo (quella che avete fatto il giorno prima) stendetela in forma rotonda ad uno spessore di un centimetro circa e trasferitela sulle mele coprendo bene e rigirando i bordi a sigillare il tutto.
Infornate a 220° per 20 minuti quindi abbassate a 180° per altri 15 minuti o fino a che la superficie della pasta appare ben dorata.
A questo punto tenete pronto il piatto di portata, che deve essere più largo della teglia dove è stata cotta la Tart Tatin e infilate anche un bel paio di guantoni da forno...
Appoggiate il piatto di portata sulla teglia, infilate i guantoni da cucina e con un movimento unico e deciso, capovolgete la teglia in modo che la torta finisca sul piatto, ritrovandovi a vista le mele.
Attenzione a questo passaggio perchè se non siete decise rischiate di ustionarvi con il caramello al burro bollente!!!
La mia torta ha rilasciato parecchio liquido di cottura, che ho assorbito in parte con la carta da cucina, ma un pò ne ho lasciato perchè freddando diventa più solido e penso che il tutto sarà ancora più saporito... :P***
Ora è di là sul tavolo che si fredda... Domani le riserveremo una degna fine! :)