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Qualche sera fa abbiamo avuto ospiti: la cuginotta del Compare e il marito.
Ho deciso il pomeriggio di invitarli a cena e mi è venuta l’idea di fare questi assaggi di risotti…
All’inizio doveva essere così:
- risotto carnaroli agli asparagi e limone
- farrotto al radicchio e speck
- riso Venere alle verze.
Poi sono andata in bottega a comprare, per secondo, dei salumi un po’ diversi dal solito, così per fare qualcosa di…. diverso dal solito :DDD
Ho comprato salame e lonza di Cinta Senese che erano qualcosa, poi dello speck che ho trovato davvero ottimo! Poi un quartino di pecorino semistagionato che col miele ci canta e un altro formaggio al peperoncino.
Il salame me lo hanno regalato come assaggio, ma mi sa che lo ricompreremo perché era ottimo! Infatti volevo prendere il prosciutto di Cinta, perché l’abbiamo sentito a Pisa (gita descritta in un post sull’altro blog) e ci era piaciuto assai, così siccome il titolare del negozio ce l’aveva ma non era ancora ben stagionato, per “farsi perdonare” mi ha regalato appunto un pezzetto di salame…
Non vi dico quanto mi hanno preso in giro perché il ragazzo del negozio mi ha regalato il “salame”……
Ma non è finita qui… Il giorno dopo mi telefona il Compare dicendo che devo tornare al negozio perché ho lasciato lì la carta di credito… quindi sono uscita un attimo dal lavoro per andarla a riprendere e mentre andavo sono passata davanti a un negozio di fiori e mi è venuto sulla testa di portare qualcosa per ringraziare della cortesia grandissima, perché si era preso il disturbo di chiamare la Banca e avvisare insomma… non è mica da tutti! Così gli ho portato una cestina con 2 ciclamini in miniatura carini carini… L’ho detto al Compare e ora lo “sfottimento” è totale...
Comunque, tornando ai “risotti”… Arrivo a casa e mi fiondo subito in cucina perché è già tardi….
Preparo 3 tegami (uno per risotto) più una pentolina per il brodo (purtroppo l’ho fatto col dado, anche se vegetale…)
Tiro fuori i pacchettini di riso e farro ma… il farro era scaduto… noooooooooooooooooooooooo
Allora recupero l’orzo perlato e le ricette sono queste:
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150 g di riso carnaroli
1 confezione di asparagi surgelati
1 limone biologico
sale q.b.
½ bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di olio evo
4 ciotole carine :)
Ho grattugiato la buccia del limone (una parte del limone l’ho sbucciata ricavandone alcune striscioline e tenuta da parte x la decorazione finale) e poi spremuto il limone stesso filtrando il liquido con un colino e messo tutto da una parte.
In questo risotto non ho messo la cipolla.
Ho fatto scaldare bene l’olio, poi ho aggiunto il riso e fatto tostare mescolando bene poi unito gli asparagi (ho separato le teste dal gambo e questo l’ho fatto a tocchettini – ho tenuto da parte 8 asparagi tagliati per ¾ della loro lunghezza e lessati a parte con acqua acidulata con limone e un pizzico di sale e tenuti da parte per la decorazione) e il vino e fatto sfumare il tutto. Poi ho “tirato” il risotto come fa si normalmente aggiungendo brodo man mano che asciugava. A risotto quasi ultimato ho aggiunto il succo del limone e buccia grattugiata e lasciato mantecare qualche minuto (non aggiungo MAI ai risotti che faccio NE’ panna NE’ burro… sarò blasfema ma gli amici li gradiscono molto anche così).
L’ho impiattato dentro una ciotolina che imita una foglia di verza ovale e decorato con due asparagi e le strisce di buccia di limone.
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150 g di riso Venere – lo sapevate che lo coltivano in Italia?!
½ cipolla media affettata sottilmente
½ bicchiere di vino bianco
1 cavolo verza piccolo (o meno di mezzo se è grande) e solo la parte più chiara, ben lavato e ridotto a striscioline sottili (togliere il gambo centrale)
4 foglie del cavolo verza intere ben lavate ed asciugate
sale q.b.
olio evo
Ho seguito lo stesso procedimento del risotto precedente, ma praticamente l’ho “tirato” solo con la cipolla. Le verze le ho cotte a parte al microonde (9 minuti alla max potenza con un velo d’acqua per creare la giusta umidità, ma possono anche essere stufate in una padella antiaderente se c’è più tempo…) e condite con olio evo e sale.
Questo riso è la seconda volta che “mi frega”… nel senso che sulla confezione c’è scritto che cuoce in 18 minuti… sì… moltiplicati per 3!!!! Cavolo!!!! Dovrò ricordarmi la prox. volta di dargli una scottata con la pentola a pressione oppure lasciarlo a mollo in acqua…
A cottura ultimata (quando dio ha voluto….) l’ho lasciato mantecare coperto ancora un po’, poi l’ho impiattato dentro una foglia vera di verza e appoggiato sopra le verze cotte a parte. Faccio così perché la prima vola che ho cotto questo riso, non sapevo che tingeva così tanto… non ci ero proprio arrivata… che ci posso fare… e così quello che ci avevo messo (gamberetti e piselli) è diventato tutto nero… non si capiva più cosa c’era in mezzo… :DDDDD
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150 g di orzo perlato
1 radicchio di Chioggia ben lavato e ridotto a striscioline
4 foglie del radicchio di cui sopra, quelle più esterne ben lavate e asciugate
2 confezioni di speck a cubetti (cioè 1 confezione di quelle con due vaschettine attaccate insieme… c’è sopra la faccia di Messner… :DDD)
½ cipolla media affettata sottilmente
A parte in un pentolino antiaderente ho fatto rosolare lo speck e a cottura ultimata ho aggiunto un pugnetto di radicchio e tenuto da parte in caldo.
In una pentola ho seguito gli stessi procedimenti di cui sopra, ovvero, fatto imbiondire la cipolla poi unito l’orzo e fatto tostare poi unito il radicchio e il vino e tirato a cottura col brodo.
Ugualmente fatto mantecare a fuoco spento per un po’ prima di impiattare.
Servito dentro la foglia del radicchio decorando in superficie con lo speck e il radicchio preparato in precedenza.
Non ho aggiunto formaggio in nessuno dei tre, ma se piace si può mettere… :)
Questi 3 risotti li ho cotti tutti contemporaneamente…. La cucina sembrava un campo di battaglia… :DDD
Ovviamente, per “colpa” del riso Venere, siamo andati a tavola alle 21.30……………………… una fame!!!!!!!!!!!!!!