sabato 30 marzo 2013

CHIFTELE DE VINETE per la Romania! :)

Galop-galop siamo già in Romania!!!!
Ma sentite... quanti km abbiamo già macinato tutte quante eh?! E quanti ce ne sono ancora :DDD


Io sono il fanalino di coda, come ormai da tradizione, ma sono comunque qui, a cercare un piattino che, una volta tanto, NON sia dolce, da consegnare nelle manine dorate di Cristina che ci ospita fino al 31 marzo nella sua "Cucina di Cristina" con le nostre proposte di piatti tipici del suo bellissimo Paese, ovvero la ROMANIA una delle tante tappe che ci aspettano per il lungo Viaggio attraverso l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, un progetto della Trattoria Muvara :)


 A leggere il post di Cristina viene voglia di lasciare baracca e burattini e, ancora una volta, partire all'istante!
Io poi che adoro i Castelli, vorrei studiare un itinerario che li copra tutti quanti... e dei paesaggi, ne vogliamo parlare?? :*)




foto presa QUI

Sarò banale ma pensando "Romania", non posso non pensare alla Transilvania e, di conseguenza, non farmi venire in mente il Castello di Dracula, la leggenda di Vlad l'Impalatore e tutte le storie, film, romanzi che ne conseguono... :)


Ma ovviamente la Romania non è soltanto questo,  sarebbe come dire che l'Italia è famosa solo per il Colosseo...  quindi approfondiamo la conoscenza di questo Paese anche, ma soprattutto, attraverso le infinite vie dei fornelli!!! 

Che viaggio Goloso!!!! ^____^

Bandiera della Romania


Dunque dicevo, voglio proporre anch'io un piattino tipico, e ho trovato un bel piatto vegetariano che lo è senza doverlo modificare per farlo essere tale, non perchè io sia vegetariana (quasi...) ma perchè può fare sia da ottimo piatto unico (se lo volete arricchire un pò di più) che da ottimo contorno in questi giorni di festa :) 




Le ho preparate qualche giorno fa e ora se ne stanno in congelatore ma stasera le scongelerò per consumarle poi domani.

La ricetta originale l'ho trovata QUI

CHIFTELE DE VINETE
(per 4 persone)

6 melanzane medie
2 uova
1 ciuffo di foglie di prezzemolo
1 cucchiaino di origano secco
1 fetta di pane casereccio
latte q.b.
2 cucchiai di farina (io 4 + 2 di pangrattato)
farina q.b. per ripassare le polpette
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta
4 cucchiai di olio evo
sale q.b. (nella ricetta non c'è ma mettetene)

per la salsa di pomodori
500 g di pomodori maturi (io 1 kg)
1 cipolla media
1 ciuffo di foglie di prezzemolo
4 foglie di basilico
olio evo q.b.
sale q.b.
pepe q.b. (io non l'ho messo)

500 ml di olio di semi di arachidi per friggere


La ricetta originale dice di arrostire le melanzane sul fuoco.

Non avendo modo di far la brace, dopo averle lavate e ben asciugate, le ho bucherellate con la punta di un coltello quindi avvolte strette nella stagnola e cotte nel fornetto preriscaldato a 200° per 45 minuti, quindi aperto l'involto, eliminato le due estremità e svuotate della polpa.

L'ho lasciata freddare posta in un colino coperto con un piatto tutta la notte.

Il giorno successivo, le ho rimesse nel colino foderato di carta assorbente e premuto leggermente per assorbire ancora quanto più liquido possibile, quindi le ho "battute" con un coltello grande per ridurle in pezzi piccoli, come una tartare molto fine insomma, per rendere l'idea, quindi ho aggiunto i condimenti: le due uova, il prezzemolo tritato, l'origano, un pò di sale fino, l'olio, l'uvetta ammollata e ben asciugata, i pinoli (che io ho tritato per nasconderli che al Compare non piacciono... :DDD, la farina e il pane precedentemente ammollato nel latte quindi ben strizzato.


Impastato il tutto fino ad ottenere un composto molto morbido. Il mio era davvero TROPPO morbido, così ho aggiunto un altro pò di farina e due cucchiaiate di pangrattato...

Lavare, asciugare e ridurre in pezzi grossolani i pomodori (io ho eliminato anche i semi)
Metterli nel mixer insieme alla cipolla, al prezzemolo, un pò di sale fino,e frullate ottenendo una salsina densa, nella quale aggiungere, a parte, l'olio evo e le foglie di basilico e tenete da parte.


Portate a temperatura l'olio di semi di arachidi quindi friggetevi delle polpettine che ricaverete dal composto di melanzane, passandole prima nella farina.

Poichè il composto è comunque morbido, consiglio di prelevarlo a cucchiaiate e di posarlo su un piatto con la farina, appiattirlo leggermente con il dorso del cucchiaio, farvi cadere in superficie altra farina "a spolvero", quindi prelevarle delicatamente con le mani e adagiarle nell'olio. Farle dorare bene da una parte quindi girarle con delicatezza e terminare la cottura dall'altra parte.

Farle asciugare dall'olio in eccesso su un vassoio con carta assorbente.

Terminata la cottura delle polpettine, disponetele in una padella antiaderente grande abbastanza da contenerle tutte in un solo strato (io ho usato un tegame da 36 cm. di diametro) coprirle con la salsa di pomodoro e cuocere con il coperchio, a fiamma bassa, per altri 15-20 minuti.

Potete servirle subito oppure disporle in una pirofila da forno, congelare e quindi utilizzare successivamente scaldandole in forno (che è poi quello che farò io domani sera) :)

Sono buonissime... solo che io ho toppato mettendo troppo poco sale nel composto di melanzane.... per chi ha problemi col sale va benissimo, ma vi consiglio di abbondare un pochettino di più... :)

D come....

immagine dal film d'animazione "Hotel Transylvania" presa QUI
Dovevo mettere più sale...



martedì 26 marzo 2013

BRUSCHETTA DI CECI, RADICCHIO E RUCOLA

Agli sgoccioli come sempre, ma ecco una propostina veloce e semplice-semplice per la raccolta di SALUTIAMOCI del mese di marzo, ideata da Brii, Lo, Stella e Cobrizo, che vede come protagonisti i CECI che adoro... che poi TUTTI i legumi mi piacciono un sacchissimo :P***

Fino al 31 marzo se volete partecipare, dovrete postare la vostra ricettina a base di ceci, seguendo le regoline del gioco e poi correre nella cucina di Pappa&Cicci e lasciare il commento con il link alla vostra ricetta! ^^
Alla fine del mese, come per tutti gli altri ingredienti protagonisti di questa bellissima e salutarissima raccolta, le nostre Melette creeranno il pdf da cui potremo attingere a piene mani!!!! :P***

Come potrete vedere dalle foto, ho usato pane bianco ma solo perchè al super, ieri sera, ci sono arrivata tardi e la cesta del pane "sfuso" (cioè quello che ti servono al banco) era vuota e tra quello già confezionato ho trovato solo due pacchettini di pane già affettato e di quello integrale nemmeno l'ombra... bè per essere stato di lunedì sera alle 19.00 non male eh?! :DDD

Quindi ho usato il pane bianco... ma meglio quello integrale, anche perchè molto più saporito e salutare per questa mia...

BRUSCHETTA DI CECI,
RADICCHIO E RUCOLA
(per 2 persone... affamate)

6 fette di pane integrale
1 mestolo di purea di ceci precotti (*)
1 cucchiaiata di ceci interi
2 cespi piccoli di radicchio rosso di Chioggia
1 sacchetto piccolo di rucola
1 pugnetto di foglie di prezzemolo tritate
1 cucchiaio scarso di Tamari
10 cm. di alga Kombu
sale q.b.
olio evo q.b.

(*) non compro mai i ceci in barattolo, mi sanno sempre troppo duri e salati, perciò preferisco cuocerli per conto mio nel seguente modo:

Metto a bagno 2 tazze da tè di ceci con 10 cm. circa di alga kombu - prima sciacquata sotto l'acqua corrente - e li lascio in ammollo per un giorno e una notte interi. Il giorno successivo li scolo e risciacquo bene quindi li metto nella pentola a pressione, con il loro pezzetto d'alga, contando per ogni tazza di ceci, 4 tazze d'acqua fredda (perciò in questo caso 8 tazze d'acqua), chiudo la pentola a pressione e porto a cottura fino al fischio a fiamma moderata, quindi abbasso la fiamma al minimo e lascio andare per 2 ore e mezza.
Spengo il fuoco, sposo la pentola e non la apro fino a che non è completamente fredda.
All'apertura scolo, insaporisco i ceci con un cucchiaio di tamari e un filo d'olio evo mescolando bene oppure, li lascio così al naturale con un pò della loro acqua di cottura coperti a filo, fino al momento dell'utilizzo.

Detto questo passiamo alla ricetta vera e propria delle bruschette :)

Pulisco i due cespetti di radicchio di Chioggia, li divido in 4 parti che taglio a loro volta a fettine sottili.

Passo il tutto nell'acqua un paio di volte per sciacquare da eventuale polvere e/o terriccio e poi butto in padella con un filo d'acqua, chiudo con il coperchio e faccio stufare 4-5 minuti fino a che la verdura s'appassisce bene. Aggiusto di sale e un filo d'olio evo e tengo da parte.

Prendo un pò di foglioline di prezzemolo precedentemente lavate e tamponate e le trito con il coltello.

Per fare la purea di ceci, metto gli stessi nel mixer, metto anche un pò dell'alga cotta, qualche cucchiaio dell'acqua di cottura e frullo fino ad ottenere un composto piuttosto fine e denso. A questo punto, se troppo duro, allungo con un altro pò di acqua di cottura, un cucchiaino di tamari per salare e un cucchiaio di olio evo. 
Dò una frullata per amalgamare il tutto, che poi trasferisco in un pentolino e lo metto a scaldare a fiamma molto bassa, con il coperchio mescolando di tanto in tanto.

Nel frattempo scaldo sulla piastra le fette di pane, quando belle dorate da entrambe le parti (ma non bruciate!!!) le metto sul piatto, ci spalmo sopra una bella dose di purea di ceci, cospargo col prezzemolo tritato, sopra metto il radicchio stufato e sopra ancora la rucola spezzettata con le mani.

Condisco con poco sale fino e un filo di olio evo, qualche cecino lasciato intero per decorare e via, si mangia!!! :P***





mercoledì 13 marzo 2013

GIVEAWAY PASQUALE!!!! ^_________^

Che a casa di "A Thai Pianist" c'è un giveaway stupendo!!!! 

Al solito arrivo agli sgoccioli, scade infatti il 16 marzo, ma c'è ancora tempo dai!!!!!


Dobbiamo solo lasciare un commento e... incrociare le dita! ^___________^

martedì 12 marzo 2013

PASSIONE PIZZA... E CHE PIZZA!!! ^_______^

Di solito a S. Valentino io e Compare non ci facciamo il regalo... di solito... ma quest'anno è andata diversamente... Lui lo ha fatto a me e mi ha colto assolutamente impreparata... mi ha regalato il minipimer della Kenwood, quello completo di tutti gli accessori, perchè il mio, che era poi di mamma e me l'ha passato tanti e tanti anni fa, mentre va fa un rumore strano... così avevo buttato lì, verso metà gennaio, che prima o poi avrei dovuto comprarne uno nuovo... e LUI, il mio Ammmore (ma non diteglielo che l'ho chiamato così, perchè non ci faccio mai... ^^ ) m'ha fatto la sorpresa arrivandomi a casa, qualche giorno prima di S. Valentino, con uno scatolone enorme e tutto quel bendiddio dentro...

Ovvio che è scattata in me la voglia di ricambiare :)

Ma che potevo prendergli?! o.O'

E nel frattempo è arrivato il 14 febbraio... panico... che faccio?? che prendo??? dopo 21 anni insieme, capirete che un attimino di crisi per l'idea regalo, m'è venuta... ormai gli ho regalato e ci siamo regalati di tutto (escludendo, per tanti motivi, i gioielli "importanti"... )


Così la sera stessa, appena uscita dall'ufficio, mi sono fiondata in libreria per vedere se c'era qualche libro adatto, che a lui piacciono tanto i libri fotografici... che tra l'altro avevo già sfruttato come idea-regalo per Natale...

Guidando e pensando s'è accesa la lampadina!!!

Quasi ogni giorno, sull'ora del pranzo, guardiamo quel Genio della pizza che è Antonino Esposito, nel programma su Alice (Sky) che si chiama "Piacere Pizza", se avete presente... 

Il Compare stravede per Antonino e ogni volta dice "la voglio fare anch'io la pizza come la sua" perchè in effetti, a vederlo farle sembra davvero facile e alla portata di tutti...


Non è che non l'abbiamo mai fatta eh?! Anzi!

Sempre però con la lievitazione "frettolosa" (cubetto di lievito intero e 2 ore di lievitazione...) mentre invece avevamo entrambi voglia di provare la pizza "vera"... quella che nasce con calma e pazienza... quella che digerisci senza problemi, quella che il massimo della vita sarebbe addirittura da cuocere nel forno a legna, in quei camini chiusi che noi non potremo MAI nè permetterci di comprare, nè tenere in giardino... che se ci mettiamo uno di questi "mostri", non c'è più spazio per fiori-gatti-noi... :*DDD

Così, con questi pensieri in testa, entro in libreria e mi scatafiondo nel reparto "libri di cucina" per prendere PASSIONE PIZZA di Antonino... ma non c'è!!!!! o.O'''''''

Oddio! E adesso??!!!

Chiedo al titolare che subito mi tranquillizza controllando sul computer, dicendo che gliene è rimasta giusto una copia!

Lo cerca dove l'ho cercato pure io due minuti prima e infatti non lo trova... lo cerca in un altro settore ma nemmeno li sta... e io comincio a sudare freddo.... poi alla fine guarda in vetrina... ed eccola lì la MIA ultima copia!!!!!

Salva!!!!

Se voglio il pacchetto?! No grazie, devo correre a casa che devo pure preparare la cena!

Arrivo a casa con il libro infilato in una busta di plastica bianca e l'appoggio sul tavolo della sala con l'intento di prendere subito la carta-regalo... ma nel frattempo suona il telefono, è mamma e partono le chiacchiere di rito... Fatto con mamma, mi metto ai fornelli... 

Arriva a casa il Compare, si avvia verso il corridoio per togliere il giaccone e mi fa "cos'è questa cosa?" e io in un nanosecondo realizzo di aver completamente scordato il libro sul tavolo!!!!!

Dalla cucina parte un "NON LO TOCCAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE" che manco la sirena del coprifuoco della II^ guerra mondiale.....

Gli prendo la busta dalle mani e corro a nasconderla nell'armadio!!!

Insomma per farvela breve, non l'ho più incartato, ma gliel'ho fatto trovare sul letto, appoggiato al cuscino, con la faccina di Antonino che sbucava dalle coperte!!! :*DDDD


Ovviamente il Compare ne è stato felicissimo e sorpresissimo ma... da quel dì... OGNI SANTO GIORNO m'ha tartassata chiedendo quando poteva provare a fare la pizza!!!!!!

Aiutooooooooooooooooo cos'ho fattooooo???!!!!

Vi chiederete perchè ero/sono così preoccupata del fatto che si metta a fare la pizza... ecco... è che... Il Compare è una bravissima persona, precisissimo sul lavoro, molto presente nelle cose di casa, innamorato e tutto il resto ma... NON chiudetelo MAI da solo in cucina, anche se Lui vi implora di farlo perchè "tanto fa tutto lui!" ... tanto prima o poi ne sentirete provenire una sequela di richieste infinite "dov'è il mestolo?" "dove stanno le forbici?" "hai preso il burro?" "lo metto l'olio?" "ma il forno quando l'accendo?" "come rompo le uova?"quelle nel paniere, benissimo Tesssssoro! :DDDD

Così alla fine c'è riuscito... mi ha convinto a dargli una mano nella preparazione della pizza secondo la ricetta base del libro di Antonino... bè anche perchè anch'io ero piuttosto curiosa! ;P

E queste sono le PIZZE DEL COMPARE, che abbiamo gustato con gli amici sabato sera a cena ^^

Abbiamo preparato l'impasto aumentando un pochino le dosi indicate sul libro con l'intento di fare 5 pizze più il "CRISCITO" (o pasta madre) da tenere da parte per le successive pizze o... pane! ^^

Quindi ecco qui la ricetta  e gli ingredienti (in rosso le nostre varianti)

800g di farina (kg 1,2 "00")
20 g di sale
2 g di lievito di birra (3 gr.)
500 g di acqua (550)

La sera precedente, verso le 20.00, Il Compare ha preparato l'impasto mettendo in una ciotola bella capiente, d'acciaio, l'acqua e il lievito e con le ditine ha girato fino a scioglierlo bene bene, quindi ha unito a manciate circa metà della farina, continuando a mescolare con una mano, poi ha unito la restante farina e il sale e lavorato il tutto fino ad avere una pallotta consistente ma ancora un pò appiccicosetta.


Infarinata la spianatoia, vi ha trasferito l'impasto e lo ha lavorato ancora un pò fino ad avere una bella palla dall'aspetto "a buccia d'arancia", che ha poi coperto con uno strofinaccio pulito e lasciato riposare una mezz'ora.
Passata la mezz'ora, ha ripreso l'impasto, rinfarinato leggermente la spianatoia e lavorato per pochi secondi (sul libro dice 10 secondi... e conoscendo la mente da ragioniere del Compare, come minimo si sarà cronometrato... :*DDD ... ehemm... io non ho assistito a queste fasi....).

Ripetere tre volte questo passaggio (riposo-impasto-riposo-impasto-riposo-impasto) lasciando riposare mezz'ora la massa tra un impasto e l'altro, coperta da uno strofinaccio.

Antonino dice di rimettere infine la massa nella ciotola utilizzata in precedenza, senza bisogno di lavarla... ma siccome io l'ho lavata... (non vi dico gli improperi del Compare... ih! ih! ih!) ho "rimediato" passando con carta assorbente un velo d'olio su tutto l'interno della stessa e lì abbiamo messo a riposare la massa, coprendo con pellicola trasparente a sigillare il tutto, lasciato riposare un'altra mezz'ora a temperatura ambiente e poi trasferito il tutto in frigorifero fino al tardo pomeriggio del giorno dopo.

Verso le 18.00 del sabato Il Compare ha ripreso la ciotola dal frigo e l'ha lasciata a temperatura ambiente un'oretta, quindi l'ha messa sulla spianatoia infarinata, lavorandola velocemente a dargli la forma di un salamotto e da questo ha ricavato 6 "pesetti" (con questo termine Antonino intende le porzioni di pasta che diventeranno a loro volta pizza).

Uno di questi l'abbiamo subito amorevolmente messo in un vaso a chiusura ermetica in frigo... e sarà il nostro  CRISCITO che potremo usare, come dicevo più sopra, per le future pizze o pane, e che andrà rinfrescato di tanto in tanto, mentre gli altri sono stati disposti ben distanziati sulla spianatoia e coperti con strofinaccio a ri-lievitare un'ora buona.


Verso le 19.30 Il Compare, infine, ha capovolto la ciotola d'acciaio (di quelle col fondo praticamente sferico, non piatto!) l'ha infarinata leggermente quindi ha preso un pesetto alla volta, allargandolo prima con le dita sulla spianatoia, quindi posandolo sopra la ciotola e tirandolo sempre a colpi di polpastrelli fino a diventare un bel disco di pasta largo e sottile, ma senza insistere troppo sui bordi, per avere poi un bel cordone da sgranocchiare ^______^

Ogni disco è stato trasferito poi sulla propria teglia (antiaderente, senza mettere nè olio nè altro sul fondo, mi raccomando!) e lasciato a riposarsi un altro pochino.

Nel frattempo abbiamo insieme preparato tutte le varie ciotoline/tazzine con i condimenti.

Abbiamo cotto le pizze nel forno elettrico statico a 220° con sul fondo dello stesso una ciotola con dell'acqua... la prima (la Vesuvio, copiando per la forma, l'idea di Antonino di fare un mezzo calzone insieme alla pizza) si è cotta nel giro di 10 minuti... le altre invece hanno impiegato più tempo e non siamo riusciti a capirne il motivo... o.O'''

Fortunatamente anche i vicini hanno messo in funzione il loro forno e così alla fine siamo riusciti a mangiare tutti insieme, assaggiando uno spicchio di quella, poi uno di quell'altra, e poi... insomma... abbiamo mangiato fino a scoppiare!!! :*DDD

E INTANTO IL CRISCITO MATURA.... :)



venerdì 8 marzo 2013

PASTĖIS DE BELEM... o quasi... :)


Sto cercando di tener fede alla promessa fatta ad Aiù, la nostra Tutor, di partecipare a TUTTE le tappe dell'Abbecedario Culinario Europeo... siamo solo alla terza letterina e già arrivo quasi sul filo di lama (o di lana?)... :DDD



Questa terza tappa, la letterina C, è dedicata al Portogallo (le regole per partecipare stanno QUI) e l'Ospite di turno fino alla mezzanotte di domenica 10 marzo è Patrizia nel suo blog "La Melagranata" che ci ha accolti con la sua buonissima zuppa, la Canja de galinha, ma noi dobbiamo arricchire il più possibile questa tappa, lasciandole un enorme cestone di ricette!!! ^______________^


Così eccomi qui, a sperimentare ancora... ricadendo, chissà perchè, sul LATO DOLCE della Raccolta con una versione personalizzata (colpa della poca chiarezza di chi l'ha scritta - e cioè... mi sono "persa" sul concetto di "zucchero che fa il filo"... e l'ho presa precisamente QUI) di uno dei dolci più famosi del Paese, ovvero i Pastèis de Belem, ottimamente riprodotte, secondo il mio modesto parere, già dalle nostre compagne di viaggio BRII, RESY,  ROSA MARIA e TERRY... e voi direte "ma allora perchè li riproponi? trova qualcosa di diverso no?" e io "no! perchè ormai siamo agli sgoccioli, li ho fatti, li abbiamo mangiati e anche se diversi, li abbiamo trovati buonissimi epperciò ribeccatevi n'artra vassoiata di..... PASTEIS DE BELEM (sì con la M, caro Compare!!! :DDD)


PASTEIS DE BELEM... o quasi... :P
per 12 pastèis

in rosso le mie varianti

2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare già pronta
150 g di zucchero semolato
50 ml di acqua (io no... poi vi spiego perchè...)
1 cucchiaio di farina 00
250 ml di latte intero
3 tuorli più un albume
zucchero a velo e cannella 

ammennicoli necessari:
1 teglia antiaderente per muffin (da 12 porzioni)
1 ciotola d'acciaio
1 tegamino per il bagnomaria
1 tegamino per il caramello

forno preriscaldato a 220° (il mio massimo)

Premetto, come anticipato nella lista degli ingredienti, che alla fine ho rinunciato a mettere l'acqua nello zucchero... perchè ho fatto ben TRE tentativi e il caramello non mi si è formato assolutamente anzi, appena evaporata l'acqua, lo zucchero si è completamente cristallizzato sul fondo del tegamino diventano un sasso durissimo.... ho fatto i primi due tentativi con l'acqua e la fine è stata quella appena descritta... al terzo mi son detta "non metto l'acqua, faccio solo con zucchero"... stesso risultato... il fatto è che NON E' LA PRIMA VOLTA CHE FACCIO IL CARAMELLO E l'ho sempre fatto con il metodo di Montersino (che lui l'acqua la mette...) quindi, crisi profonda.... al che guardo il pacchetto dello zucchero e leggo sopra "zucchero semolato fino"... vuoi vedere che è questo il problema??? o.O'''

Volo di sotto in dispensa e becco fortunatamente l'ultimo pacchetto di zucchero semolato (normale) che avevo a disposizione e mi metto di buona lena a fare il mio caramello... fatto SENZA acqua e aggiungendo poco zucchero alla volta, man mano che si scioglieva quello sul fondo del tegamino... ok, questa volta tutto bene... ma intanto ho sprecato gr 150+150+150 di zucchero (fino)... e un'ora e mezza di tempo!!!!! SGRUNT! vabbè, incidenti di percorso, può capitare... ma di sicuro NON comprerò più lo zucchero fino... 
Premesso ciò ecco, davvero, finalmente la ricetta da me fatta.... 

Con una noce di burro, ungere bene la teglia per muffin.

Aprire le due confezioni di pasta sfoglia, srotolarle sulla spianatoia tenendo sotto il foglio di carta forno che hanno in dotazione e con un coppapasta abbastanza grande, ritagliare da ogni sfoglia 6 dischetti.

Poneteli sugli stampini da muffin e aiutatevi con la mano chiusa a pugno a scendere delicatamente verso il fondo, aiutandovi anche con le dita a fare aderire la pasta ai bordi degli stampini facendo attenzione a che non si rompa. Lasciare la pasta "morbida" nella parte superiore, che si arricci a onde tipo un fiore.

Con la forchetta forare leggermente il fondo di ogni tondino di pasta, coprire con pellicola trasparente, mettere da parte e passare alla preparazione della crema per il ripieno.

In un poco del latte della ricetta, circa 3 cucchiaiate, stemperare la farina con la frusta senza far grumi quindi unire il restante latte; sbattere con una forchetta i tuorli più l'albume per amalgamarli e unire anche questi al composto di latte e farina.

Preparare ora il caramello (a questo punto con il metodo che preferite...) e quando quasi pronto, mettete la ciotola con il composto uova-latte a cuocere a bagnomaria tenendo sempre mescolato.

Quando la crema è calda, versarvi dentro il caramello.


All'inizio questo potrebbe indurire, se la crema non è già abbastanza calda, ma continuate a mescolare con la frusta e vedrete che si scioglierà, colorando di un bellissimo nocciola intenso la vostra crema.

Il tutto deve cuocere circa 10-15 minuti o almeno fino ad avere una densità cremosa, tipo besciamella o, se preferite, a velare bene il cucchiaio o la spatola con cui state mescolando.

Riempire con questa crema al caramello ogni sfoglia per la metà della sua altezza.

Infornare quindi nel forno già preriscaldato a 220° per 10 minuti o fino a quando ogni pastèis sarà bello gonfio e la crema sporgerà in superficie.

Sfornare, lasciare freddare quindi estrarre delicatamente i pastèis dai loro stampini, spolverare di zucchero a velo e cannella e servire...

La mia crema è diversa da quella dei pastèis originali e lo è perchè, leggendo la ricetta da cui ho preso ispirazione, ho letto "zucchero che fa il filo" e ho pensato che intendesse che doveva caramellare... cosa invece non vera dato che l'aspetto era totalmente diverso dalle foto viste in giro, ma ormai la crema era fatta e quindi sono andata avanti comunque...

Questi dolcetti sono stati mangiati l'altra sera dal Compare e da amici venuti da noi per una pizza e la partita in tv e sono piaciuti molto, quindi posso comunque ritenermi soddisfatta e, inoltre, ora che ho scoperto la crema al caramello, non la lascio più!!!! :*)

C come....


 Cavoli, devo aver sbagliato qualcosa!

domenica 3 marzo 2013

TORTA "VITA DA MAIALI" :D

L'altro giorno mi arriva a casa Il Compare con un sorriso a 32 denti, tutto soddisfatto e, felice come un bambino, mi mette sotto il naso la foto di una torta vista su FB e mi dice "me la faiiiiiii????" ...

Secondo voi che potevo fare?!
Vista e fatta! :DDD

Ovviamente non sapevo quale torta ci fosse nascosta sotto tutto quel beniddio così ho fatto di testa mia...

Come base ho preparato la MORETTA secondo la ricetta di Lara e poi dato "corpo" a questa...

TORTA "VITA DA MAIALI"
Per farcire e decorare la torta ho usato:

per la farcia
200 ml di panna vegetale Hoplà già zuccherata da montare
1/4 di ananas fresco tagliato a cubettini piccoli

per la decorazione
100-150 g circa di pdz rosa 
1 stuzzicadenti
3 pacchi "famiglia" di barrette Kitekat
250 g ca. di Nutella 
6 spilli con capocchia di plastica 
1 nastro di stoffa bianco e rosa

Il pomeriggio del giorno precedente ho preparato e cotto la torta (con la dose di Lara m'è venuta una torta rotonda di diametro 22 cm e alta circa 5 cm. 


Ho voluto provare la cottura nel mio Sfornatutto Maxi De Longhi, posizionandola sulla griglia più bassa a 150° per 45 minuti... è venuta (posso dirlo?) perfetta!!!




Non mi ha nemmeno fatto il "vulcano"! 

Me Felice!!!! ^_____^

La sera invece mi sono divertita a preparare i maialini e relativi culetti, zampine ecc. con la PDZ rosa (che ho ottenuto con una palla di pdz bianca del peso di circa 100-150 g, a cui ho aggiunto qualche goccia di rosso e una punta di giallo coloranti in pasta e mescolato pazientemente e a lungo - aiutata anche dalle valide manine del Compare - fino ad avere un bel rosa intenso ed uniforme).
Lo stuzzicadenti che vedete nell'elenco dell'occorrente, l'ho usato per reggere la testa del maialino che vedete appoggiato allo steccato. Ho infatti prima preparato una pallina per il corpo e vi infilato lo stuzzicadenti rotto a metà.

Quindi ho fatto la pallina per la testa e ve l'ho infilata appoggiando il tutto ad una tazzina per farlo reggere.


Il giorno successivo ho messo in congelatore la panna un'oretta e anche le fruste del frullino a immersione in modo da aver tutto ben freddo. 
Ho quindi montato la panna fino ad averla di una consistenza bella soda, ne ho tenuto da parte un paio di cucchiaiate mentre il resto e l'ho spalmata sul primo disco di Moretta e allargata con la spatola fino ad un paio di cm dal bordo.

Sopra ho messo i cubetti di ananas a coprire la panna e quindi coperto il tutto con l'altro disco di torta, premendo leggermente con le mani per far allargare e assestare la farcia fino a vederla spuntare leggermente dai bordi.

Con un pò della panna rimasta ho "stuccato" tutto intorno quindi ho aperto i pacchetti di Kitekat e scartato una 20na di cioccolatine (ho tenuto da parte le cartine d'alluminio, ma questa è un'altra storia... :DDD ).

A questo punto ho preso la Nutella e l'ho spalmata grossolanamente tutto intorno alla torta e appiccicate le barrette di cioccolato per formare la recinzione della porcil... ehemm... della torta.... :DDD premendo bene con le mani.

Quindi ho lasciato cadere la restante nutella al centro della torta e con la spatola corta e ricurva l'ho stesa fin contro lo "steccato" e quindi ho disposto i maialini come visti sulla torta originale.

Per "chiudere" in bellezza il tutto, ho tagliato a misura un nastro di stoffa con colori in tono e l'ho fissato con alla torta stessa (come pure il fiocchetto) con l'aiuto di spilli da sarta, di quelli con la testa di plastica ben visibile, che ho prima lavato con acqua calda e detersivo, quindi passati velocemente sulla fiamma del gas per essere certa che fossero ben sterilizzati :)

Ovviamente non è che potevamo mangarcela tutta noi... così ho provveduto a distribuirne anche ai vicini di casa! :)

Scherzi a parte, all'assaggio me l'aspettavo di un dolce stucchevole... e invece è delicatissima!

Certo le cioccolatine e la nutella son dolci parecchio, ma la torta in sè, con quella farcia pannosa ma mitigata dall'ananas fresco, è semplicemente BUONISSIMA! ^^

PS: se la creatrice di questo decoro geniale capitasse da queste parti, per favore, batta un colpo! sarò ben felice di linkarla! ^_________________^

AGGIORNAMENTO!!!!! 

TROVATO TORTA ORIGINALE!!!! ^________^






Ti potrebbe interessare anche...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Postato da: