In questi giorni di bargordi mangerecci, dove lo Spirito di Natale si misura a suon di tortellini e panettoni (dei primi mangiati due piatti colmi, dei secondi appena un paio di fettine sottili come un'ostia....) la Mamma CriCri ha pensato bene di tentarci con.... un dolce che non mangiavo da un'eternità!!!
Ovvio che l'ho seguita passo-passo e mi sono segnata dosi e procedura, che non la ricordavo affatto difficile da fare, ma ognuno la fa a modo suo e io volevo proprio la SUA o meglio... quella che gira in famiglia, che sarebbe la...
DELLA ZIA AURELIA
2 teglie d'alluminio usa e getta da 6 porzioni ciascuna
1,5 lt. di latte
300 g di riso carnaroli
150 g di zucchero semolato + q.b.
250 g di farina di mandorle
250 g di cedro candito
1 limone
6 uova
Liquore di Mandorla Amara q.b.
Sulla scelta del latte totale libertà.
Mamma ha usato quello scremato a lunga conservazione.
Portare a bollore quindi versare il riso, una presa di sale e portare a cottura fino a che il riso è morbido.
Spegnere e lasciare freddare a temperatura ambiente in una ciotola capiente.
Quando il riso è freddo o appena tiepido, aggiungere gli altri ingredienti incorporandoli bene uno alla volta, ovvero, la scorza grattugiata del limone (meglio se bio!), la farina di mandorle, lo zucchero e quindi il cedo candito fatto a pezzetti piccoli.
Quando tutto amalgamato, aggiungere le uova precedentemente sbattute (ma non montate!) e rimescolare per incorporale al composto.
Ungere bene di burro due teglie d'alluminio usa e getta, suddividere equamente il composto all'interno delle stesse, smuovendole per farlo livellare.
Cospargere di zucchero la superficie di ogni teglia, infornare e cuocere a 200° per 20-25 minuti ogni teglia.
Appena risulteranno belle dorate, estrarre dal forno e irrorarle con il Liquore di Mandorla Amara (quello che ho io l'ho acquistato tempo fa nella nostra Enoteca preferita in Umbria... per poi scoprire che... è fatto nella mia Ferrara!!!! :*DDD ) e con uno stuzzicadenti bucherellarne la superficie così da agevolare il passaggio dell'aroma all'interno della torta.
Lasciare raffreddare bene, tagliarle a cubetti o a losanghe, infilare in cima ad ognuna uno stuzzicadenti che servirà all'ospite per mangiarsi in un solo boccone (massimo due) questa vera delizia!!! :P***
Adoro il riso,in tutti i modi. La proverò presto.
RispondiEliminaTAMMYK provala davvero perché è troppo buona ^^
RispondiEliminaBuone Feste e a presto :)
Se mettessi del latte di riso o soia...?! credi uscirebbe ugualmente buono? :)
RispondiEliminaSARAH non ho mai provato ma credo non ci siano grossi problemi...
RispondiEliminaCon il LATTE DI SOJA, visto che bollendo tende a coaugulare, starei più dietro alla cottura del riso mescolando spesso... da provare insomma... :)
Invece con il LATTE DI RISO, che è già naturalmente dolce di sè, diminuirei un pò la dose di zucchero prevista nella ricetta...
Ma sono considerazioni fatte senza aver provato, quindi prendile con cautela... :DDD
Proverò anch'io comunque, che mò mi hai incuriosito... ^^
Baciiiiiiiiiii
Devo dire che è proprio interessante e penso che proverò anch'io la versione con latte di riso, viste le intolleranze in famiglia.
RispondiEliminaDalle mie parti, uno dei piatti poveri di una volta, è proprio riso e latte, cioè cuocere il riso nel latte, proprio come nella prima parte della tua ricetta, e poi gustarlo. Con un buon latte vaccino è una vera delizia!
Si può avere un pezzetto?
RispondiEliminaMARA grazie ^^
RispondiEliminaMa lo sai che spesso e volentieri i miei genitori cenano con... riso-e-latte?? ^___^
Ne vanno matti!
Una mia zia carissima invece, che abita vicino a Bologna, ci mette un pò di zucchero e cena così anche lei :D
BAOL ma certo... che fai, sei ancora lì??? :DDD