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sabato 24 giugno 2023

PLOKKFISKUR (insalata di pesce e patate) e si vola in ISLANDA!

Con la letterina I porto le bimbe de Un Mondo di Ingredienti in Islanda con me! ^___^

Questa è la seconda volta che ci torno, aimè purtroppo solo virtualmente!

La prima è stata questa.

Ho scoperto di recente  che posso aggiungere al brevissimo elenco di pesci che mangio volentieri (fra i pochi che non mi danno problemi) un'altra varietà ovvero l'halibut, che è conosciuto anche col nome di IPPOGLOSSO (quindi perfetto per questa occasione)  o ancora, per gli islandesi Lúða

Ha carne bianca tenerissima e molto delicata, tanto che, stando a quanto trovato online, è un attimo rovinarla con la cottura... Per cui mi sono ricordata dello Chef Magnus Nilsson dove, in una delle ricette da lui raccolte nel libro La Cucina Nordica consiglia, come tecnica di cottura, di cucinarlo come ho poi scritto qui di seguito.

Vado quindi a spiegare come ho preparato questa insalata di pesce e patate super-buona!!!

PLOKKFISKUR (Islanda)

Insalata di pesce e patate

(per 2 persone come piatto unico o per 4 come antipasto)

2 bei filetti di Ippoglosso

4-5 patate

2-3 cipollotti freschi (io 1 cipolla Tropea)

1 noce di burro (io olio evo)

250 g di crème fraiche (panna acida)

3-4 cetriolini sott'aceto

un mazzetto di prezzemolo

sale qb

Lavare bene le patate e lessarle in acqua bollente salata finchè sono cotte ma non sfatte.

Lasciarle stiepidire, quindi sbucciarle e tagliarle a pezzi non troppo piccoli.

Mettere a bollire circa un paio di litri d'acqua con poco sale e 1 cucchiaio di aceto di vino bianco o di mele e appena prende il bollore, spegnere la fiamma, allontanare la pentola dal fornello e tuffarvi per 10 minuti, coperti, i filetti di ippoglosso precedentemente tagliati a cubotti o pezzi grandi circa due dita per lato.

Trascorsi i 10 minuti, prelevare i pezzi cotti delicatamente e lasciarli scolare dall'acqua in eccesso per qualche minuto.

Tritare grossolanamente il prezzemolo e affettare sottilmente i cipollotti (o la Tropea come nel mio caso)

Affettare sottilmente i cetrioli e mettere da parte.

Mettere la crème fraiche in una ciotolina e lavorarla con la noce di burro sciolta (io un cucchiaio di olio evo) e il prezzemolo tritato.

Ora preparare l'insalata mescolando tutto quanto insieme (pesce, patate, cetrioli, cipolla e la salsina di crème fraiche) e servire.

A quanto pare è un ottimo piatto invernale ma servito tiepico o freddo (come lo abbiamo mangiato noi ieri sera) è semplicemente STRATOSFERICAMENTE BUONO!!!

Ecco! Altra ricetta mai-più-senza!

Come sempre ringrazio AIU', la nostra Capa, per aver dato il via a questo Bellissimo Viaggio e ancora





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La cartina dell'ISLANDA l'ho presa QUI



sabato 10 giugno 2023

KAKIGORI- la Granita che viene dal Giappone!

Per il nostro Viaggio nel Mondo degli Ingredienti mi è venuta in mente la G di GHIACCIO!

Quale può essere una ricetta che abbia il GHIACCIO come ingrediente principale?

Da brava italiana, mi viene in mente la GRANITA SICILIANA, ma cercando nel web è venuto fuori che mezzo Mondo
ama il ghiaccio tritato e "condito" e, ovviamente, Paese che vai, ricetta e nome diverso che trovi! :D

Dunque mi sono messa a cercare granite particolari e ho scoperto che ne esistono eccome!:DDD

Per cui questa volta ce ne voliamo con la G di GHIACCIO in GIAPPONE  visto che SEMBRA che la Stagione Estiva  si sia messa in testa che è ora di farsi sentire sul serio, vi offro un bel bicchierozzo di...

KAKIGORI (Giappone)

cubetti di ghiaccio

sciroppo a piacere (io di lamponi)

frutta a piacere (io fragoline di bosco del nostro giardino, mirtilli, albicocca, pesca noce e passion fruit) 

latte condensato

Nella tradizione giapponese, il ghiaccio viene grattato molto finemente al coltello, con una lama che rende il ghiaccio finissimo, quasi soffice.

Io ho solo un tritaghiaccio elettrico e quindi mi sono arrangiata con quello :P

Si mette un pò di ghiaccio sul fondo della coppa o bicchiere scelto per il servizio, si copre con un pò della frutta scelta, poi latte condensato lasciato cadere a filo, altro ghiaccio e così via fino a riempire il bicchiere / coppa.

In ultimo, altra frutta fresca e un altro giro di latte condensato.

Io in giardino ho le fragoline di bosco quindi ho usato queste, a cui ho aggiunto una manciata di mirtilli freschi, un'albicocca e una pesca noce piccola tagliate a fettine sottili e un passionfruit.

E poi, in ultimo, decorato con una "cascata" di latte condensato!

Devo dire che sono rimasta davvero sorpresa dalla bontà!!!!

Da rifare assolutamente!

Ringrazio come sempre la nostra Capa Aiù per l'idea geniale di questo Viaggio e per le bellissime letterine che crea per ogni tappa!

Ah! Da domani si parte con la letterina "I"



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La cartina del Giappone l'ho presa QUI

venerdì 9 giugno 2023

GARGANELLI e si resta in ITALIA!

Siamo quasi alla fine del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti per la letterina G e la mia seconda proposta è dedicata alla G di GRANO TENERO e in particolare ai GARGANELLI, un formato di pasta fresca all'uovo tipica della mia Regione l'EMILIA-ROMAGNA, e della Romagna in particolare.... Per cui si resta in ITALIA

Ho preso la ricetta QUI, eseguita dalla Chef Ilenia Bazzacco.

La nascita di questo formato di pasta è legato ad un aneddoto davvero curioso (come avrete modo di sentire nel video)...

Pare che nel 1725 la cuoca del Cardinale Cornelio Bentivoglio d'Aragona, nel preparare il ripieno per i tortellini destinati ad uno dei tanti banchetti dell'epoca, si sia un attimo distratta e abbia lasciato incustodito tale ripieno e che un GATTO abbia approfittato di questa distrazione, mangiandosi il ripieno ...ma che gatto era, mi chiedo, per far fuori l'impasto per tutte quelle persone???!!!

Oppure, sempre la stessa cuoca (ZDORA in dialetto) abbia imbottito troppo i tortellini sopra citati e sia rimasta senza ripieno per finire la sfoglia che le era rimasta in abbondanza e si sia inventata lì per lì questo stratagemma per non sprecare quanto faticosamente preparato! 


Fatto sta che la cuoca, senza perdersi d'animo, si è subito ripresa dal disastroso incidente, prendendo un bastoncino fra quelli usati per attizzare il fuoco, e ha così sfruttato la pasta rimanente inventandosi questa sorta di "penne" all'uovo, servite poi col brodo di cappone, con gran gioia del Cardinale e di tutta la sua corte!

Dunque mi metto all'opera anche io, ma siccome non ho il bastoncino apposito e, come insegna quella cuoca del 1725, in cucina bisogna sempre ingegnarsi per portare a casa il risultato, l'ho ricavato sacrificando uno dei miei cucchiai di legno da cucina, tagliandolo! :DDDD

Il riga gnocchi invece ce l'ho perchè me lo ha regalato tanti anni fa il mio Suocerino, ma ne ho già ordinato uno nuovo perchè, facendo i garganelli, mi sono accorta che è parecchio rovinato e mi rovinava la sfoglia.... Per gli gnocchi va ancora bene, ma per i garganelli purtroppo no :P

GARGANELLI ALLA ROMAGNOLA

(per 2 persone)

per la sfoglia all'uovo:

2 uova medie a pasta gialla bio

200 g di farina 00

per il ragù di salsiccia:

2-3 salsicce 

1 scalogno

vino bianco secco

parmigiano grattugiato qb

noce moscata qb

olio evo

sale e pepe qb.

Preparare la sfoglia impastando le uova con la farina (a mano o con l'impastatrice, ma per due uova io l'ho fatta a mano) avvolgerla in pellicola trasparente e lasciarla riposare un'oretta.

Nel frattempo, togliere la pelle alla salsiccia e farla a pezzetti. Pulire e tritare lo scalogno e farlo appassire in padella antiaderente con l'olio evo.

Aggiungere la salsiccia spezzettata, lasciare rosolare quindi sfumare col vino.

Dare una grattugiata di noce moscata, giusto l'odore, quindi assaggiare ed aggiustare di sale e pepe se occorre.

Riprendere la pasta e tirarla in sfoglie sottili da cui ricavare dei quadretti di circa 3x3.

Prendere il riga gnocchi, posizionarvi sopra un quadretto di sfoglia in diagonale, rispetto alle righe dello stampo, appoggiarvi sopra il bastoncino ed arrotolarvi intorno il quadretto di sfoglia, premendo contemporaneamente sul riga gnocchi, così da ottenere il garganello ben sigillato.

Procedere fino ad esaurimento della sfoglia, sistemando man mano i garganelli su un vassoio o canovacchio leggermente infarinato.

Cuocere i garganelli in acqua bollente leggermente salata (è già saporito il ragù di salsiccia...) tenendoli mescolati delicatamente.

Quando vengono a galla, trasferirli direttamente nella pentola col ragù e mantecare bene.

Spolverare di parmigiano reggiano, saltare per amalgamare e impiattare!

Come dice Ilenia, questo è un formato di pasta che si presta a tantissimi condimenti, come ad esempio il ragù alla bolognese o (come lo prendevo sempre io quando da piccola con i miei andavamo nelle sagre di paese o alle Feste dell'Unità o dell'Avanti) con un ragù panna di piselli e prosciutto e quella volta i garganelli erano di sfoglia gialla e verde! 

Che bontà!!!!

Ancora, Ilenia racconta che in alcune famiglie si usa sostituire una parte di farina con del parmigiano grattugiato (per esempio 150 g di farina e 50 g di parmigiano).

La prossima volta ci proverò!


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La cartina dell'Italia l'ho presa QUI


lunedì 5 giugno 2023

CURRY MALGASCIO DI GAMBERI E POLLO e si vola in MADAGASCAR!

Da non amante del pesce, questa volta voglio rompere un "muro" che ho innalzato anni e anni fa, quando ho scoperto che alcuni pesci e crostacei mi danno diversi problemini... poi ho scoperto anche che se ne mangio pochissimo e, soprattutto, cucinato in casa da me o da chi conosce le mie problematiche, non mi dà nessun problema!

Cercando dunque ingredienti con la letterina G, protagonista fino al 10/06 del nostro Viaggio nel Mondo degli Ingredienti, sono incappata in questa ricettina che mi ha ispirato parecchio!

Così mi sono procurata i gamberi (trovato quelli surgelati argentini, belli cicciotti) e spadellato un piattino che poco ci manca ce lo litigassimo fra me e Compare!!! :DDD

A quanto pare è un piatto tipico del MADAGASCAR e stranamente non ho dovuto fare alcuna sostituzione, non essendoci ingredienti a me ostici (per esempio peperone che per me è veleno, o peperoncino o aglio in grandi quantità....)!

E poi è facilissimo e visto che il Compare ne è rimasto super-soddifatto, è già inserito nei nostri piatti-mai-più-senza!

CURRY MALGASCIO DI GAMBERI

E POLLO (Madagascar)

(dosi per 4 persone)

600 g di petto di pollo

1 kg di gamberi sgusciati

1 cucchiaio da tavola di curry

400 ml di latte di cocco

2 cipolle (io scalogno)

1 cucchiaio da tè di curcuma macinata (io in polvere)

2 spicchi d'aglio (io olio all'aglio)

25 g di zenzero fresco macinato

1 cucchiaio da tè di timo essiccato

1 ciuffo di prezzemolo

4 pomodori

20 g succo di limone

1 cucchiaio di olio di semi di arachidi

sale qb

Tagliare il petto di pollo a cubotti.

Lavare asciugare bene i pomodori e tagliarli a cubetti.

Tagliare anche le cipolle a cubetti piccolini (io 2 scalogni perchè avevo terminato le cipolle...)

Scaldare l'olio in una padella antiaderente e farvi rosolare il petto di pollo tagliato a cubotti, fino a che è bello dorato.

Aggiungere le cipolle affettate fini, l'aglio (io un pò di olio evo all'aglio) e lo zenzero e far saltare fino a che è tutto bello morbido, mescolando ogni tanto.

Intanto versare in una piccola ciotola la curcuma, il curry e poca acqua, giusto a formare una cremina densa, versarla poi sul pollo, mescolando bene e lasciando cuocere altri 2 o 3 minuti.

A questo punto si possono aggiungere anche il sale, il timo e i pomodori.

Continuare a cuocere per altri 15 minuti a fuoco moderato.

A quasi fine cottura, versare il latte di cocco, i gamberi sgusciati e terminare con altri 5 minuti di cottura.

Infine incorporare il prezzemolo tritato e il succo di limone (lime sarebbe meglio), mescolare bene e servire subito ben caldo!

La ricetta l'ho trovata QUI, ma siccome c'erano alcune inesattezze nei vari passaggi, io, seguendola, ho aggiunto il prezzemolo a metà cottura, ma è meglio metterlo alla fine, in modo che cuocia il meno possibile....




Ringrazio sempre la nostra Capa AIU' perchè crea queste immagini con le letterine troppo belle e sempatiche e io gliele rubo SEMPRE! :DD


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La bandiera del Madagascar l'ho presa QUI

La cartina geografica invece QUI