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domenica 24 maggio 2009

FRESCHI... COME UNA TISANA!!!


Da quando ho scoperto questa raccolta
, lanciata da Genny nel suo blog "Al Cibo Commestibile" (tra l'altro l'ho scoperto da pochissimo e mi piace molto!!!) non ho fatto altro che pensare a cosa escogitare con tutti gli intrugli di erbe secche che ho nel cassettone della cucina!!! Mi intrigava troppo l'idea di poter assaggiare anche "in solido" oltre che nella consueta forma liquida, le mie amate tisanine... ^____^
Da brava Streghetta non potevo poi esimermi dallo sperimentare altre pozioni magiche!!! Perchè le pozioni possono anche essere solide oltre che liquide non è vero? :P

Per questo batto le mani in un lungo applauso all'idea originalissima della nostra amica!!! Brava Genny! 10 con lode!!!

Partecipate anche voi! C'è tempo fino al 30 giugno e ne vedremo delle belle... e ne mangeremo delle buone!!! ^____^ Andate a trovarla, leggete il regolamento è facile facile!


Questo piattino partecipa anche alla raccolta CI RIMETTIAMO IN FORMA? di Mile de La Scimmia Cruda, che scade a fine febbraio 2013! :)



E ora eccomi qui con le mie due ideuzze... spero vi piacciano! =(^.^)=

FRESCO DI LAVANDA E VANIGLIA
(dosi per 2 stampini in alluminio)

150 ml di latte di soya
1/2 baccello di vaniglia
5 gr di zucchero di canna bianco
1 cucchiaio di fiori di lavanda + un pò per la decorazione
zucchero di canna grezzo scuro q.b.
3 cucchiaigelatina di Agar Agar
(più sotto spiegherò si fa)

Ho messo a bollire il latte di soya con il pezzetto di bacello di vaniglia inciso su tutta la sua lunghezza e allargato con le dita in modo da esporre i semini e unito anche i fiori di lavanda.

Ho lasciato bollire un minuto scarso poi ho spento la fiamma, vi ho sciolto il cucchiaio di zucchero di canna chiaro e lasciato in infusione il tutto.

Dopo 3-4 minuti ho filtrato il liquido e ho aggiunto 3 cucchiai di gelatina di Agar Agar, ho mescolato bene per amalgamare e ho versato il liquido così ottenuto nei due stampini d'alluminio precedentemente bagnati con acqua ben fredda e scolati (quelli a cilindro alti e stretti) e ho posto in frigo a freddare bene coperti con carta autosigillante.
Per impiattare, ho sformato i budini direttamente sul piattino da portata, ho cosparso con qualche granello di zucchero di canna grezzo scuro (il Panela a grani grossi) e fiori di lavanda.
Lasciando a riposo (sempre in frigo) lo zucchero di canna cosparso sopra, si scioglie e dà l'effetto ambrato al budino.




e poi.....


FRESCO DI KARKADE'
(dosi per 5 piccoli stampini a cupola d'alluminio)

150 ml di latte di soya
1/2 bicchiere d'acqua
2 cucchiai di karkadè (in erboristeria, quello a pezzi grandi)
40 gr di zucchero di canna chiaro
4 cucchiai di gelatina di Agar Agar

Ho fatto la tisana di Karkadè facendo bollire il mezzo bicchiere d'acqua e versandovi i due cucchiai di fiori di karkadè, ottenendo una tisana superconcentrata e quindi, ROSSISSIMA!!! (stupendo il colore a vedersi!!!!).

Ho poi fatto bollire un minutino scarso il latte di soya, vi ho aggiunto la tisana filtrata, lo zucchero di canna chiaro ho mescolato fino a zucchero ben sciolto e unito la gelatina di Agar Agar.

Ho bagnato e scolato bene gli stampini a cupola posati su un piatto e vi ho suddiviso il budino.
Ho coperto con carta autosigillante e posto in frigo a freddare.

Per servire ho sformato i budini sul piattino da portata e decorato semplicemente con altre foglie di karkadè. Stando a contatto col budino, la foglia rilascia altro colore, creando screziature rosse che nello foto non si vedono, ma l'effetto è davvero bello!

Inoltre si può mangiare (sia questo che il budino precedente) anche se si è a dieta... infatti, come avrete notato, non ho usato nè latte vaccino, nè burro, nè grassi vari, nè uova... solo lo zucchero che, comunque, si può sempre ridurre come quantitativo fino a raggiungere il grado di dolcezza giusto senza sentirsi troppo in colpa ;P

Per la gelatina di Agar Agar, uso la versione in polvere che diluisco in un poco di acqua a freddo e pongo sul fuoco a bollire per 2 minuti e poi la incorporo al liquido da far rapprendere.

Bisogna considerare che solidifica quasi subito, quindi conviene prepararla all'ultimo momento!!! :)

Mi dispiace ma oggi mi sono mangiata uno di quelli al Karkadè come merenda (è talmente piccola la porzione... come una piccola pesca noce per dare l'idea...) e assaggiato dopo cena due cucchiaini di quello alla vaniglia (rubato al Compare!!!) :DDD perchè?! Perchè giovedì prossimo (il 28 maggio... brrrrrrrrrrr) ho il controllo dal mio Nutrizionista... e... ho perso dal 17 gennaio scorso 8 kili!!! Quindi, credo di essermi meritata un piccolo dolce prima dell'incontro/scontro e dopo mesi di sacrifici no?! :P*****

I piattini di ceramica bianca a forma di foglia e la serie di stampini mi sono stati regalati dalla mia mammina un pò di tempo fa e... oggi è stata la prima volta che li ho usati!


Grazie Mamma! ^____^

Ah già... volete sapere quale dei due è il più buono vero?!


Allora... quello al Karkadè è molto delicato come sapore... ma io avevo usato un solo cucchiaio di fiori di karkadè (era già parecchio rossa la tisana con un solo cucchiaio di fiori... con due dev'essere qualcosa di finto!!! ^___^), quindi negli ingredienti ho già considerato almeno il doppio come quantità... mentre l'altro, quello alla lavanda e vaniglia... a detta del Compare... è da SVENIMENTO!!!!!

In effetti è davvero BUONISSIMOOOOOOOOOO!!!

Mentre assaggiavo mi chiedevo: ma l'ho fatto davvero io?!!! :DDDDD

martedì 12 maggio 2009

I^ PROVA... IL CUORE HA RETTO...


Quando è arrivato a casa nostra era un gattino smilzo, striminzito, col muso lungo e appuntito e un bellissimo pelo lungo e setoso...

Era abituato a scorazzare in un bel giardino con la sua mamma e i suoi due fratellini.

Conosceva benissimo, quindi, il profumo dell'erba, il solletico che può fare al pancino, i pericoli che potevano venire dalla strada e aveva una mamma davvero in gamba e premurosa...

Però quando è arrivato da noi... ecco... alla prima uscita (appena un paio di giorni dopo, credo il 9 o 10 agosto 2008) è subito schizzato al di là della ringhiera del giardino, facendoci prendere un gran spavento, così l'ho recuperato tra mille moine e vezzeggiativi e... l'abbiamo confinato in casa!
Lo vedevo che smaniava per uscire ma non mi fidavo più... era e stava diventando sempre più bello e ruffianoso... avevo il terrore puro che qualcuno potesse rubarmelo alla prima occasione... così abbiamo passato la prima estate andando avanti e indietro dal giardino sempre controllando dove fosse lui... e lui sempre lì pronto per scappare fuori alla prima nostra distrazione... Che ansia!!!

Poi ho preso una decisione... a malincuore, anzi malincuorissimo se posso scriverlo ^___^, ma non potevo più vederlo così sofferente... anche perchè Mimmilei è sempre stata liberissima di entrare ed uscire di casa e ogni volta che lui se ne accorgeva, si appiccicava col musetto al vetro e mi faceva una pena... Ha addirittura imparato a saltare fino alle chiavi del portone di casa perchè probabilmente ha capito che quando quelle si muovono poi la porta si apre... e miagola fino allo sfinimento (di chi l'ascolta!!!) per poter uscire...

Ho provato anche a portarlo fuori col guinzaglio... ne abbiamo comprato di due tipi, ma ogni volta che glielo mettevo si buttava a terra e sembrava un gatto pestato... oltretutto mi sentivo pure stupida ad uscire in giardino con quel micetto "legato" in quel modo... però non ho ancora capito come abbia fatto il vicino di mamma ad abituare tutti e due i suoi gatti a camminare col guinzaglio... Giuro, non ho fatto alcuna ripresa di Pirù imbragato solo perchè sarebbe potuto passare come un video di torture.... :DDD
Così a febbraio gli abbiamo fatto fare la medaglietta personalizzata!!

Avevo deciso che anche lui doveva imparare a stare fuori come Mimmilei, ma soprattutto NOI dovevamo imparare a non essere apprensivi nei confronti di una bestiola che sì ci dà tantissime soddisfazioni e ci ripaga in mille modi, ma ha pur sempre diritto alla sua libertà... già gli abbiamo tolto la possibilità di riprodursi... confinarlo in un appartamento quando ha il giardino a portata di zampa mi/ci sembrava una crudeltà inutile...

Fatta la medaglietta (un cuore con tanti brillantini intorno, il suo nome scritto bello grande e dietro il cellulare del Compare) abbiamo comprato un bel collarino nero (fa pandant con la sua pelliccia...) e gliel'abbiamo messo... Pensavo che avrebbe fatto capriole, soffiato, dimenato per toglierlo... e invece... non ha fatto una piega!!!! Fin da subito sembrava nato per portare con disinvoltura ed eleganza la sua medaglietta! ^_____^

Da lì abbiamo cominciato a farlo uscire di casa, prima per pochi minuti, poi un quarto d'ora, poi mezz'ora e sempre tallonato a vista da noi due (anche da mamma e papà quando ne è capitata l'occasione!!!) :DDDD

Un mesetto fa, sotto Pasqua, la sua prima uscita ufficiale... il Compare al lavoro e io con i miei siamo andati al mercato in paese e Pirù e Mimmilei fuori per i fatti loro...

Siamo stati via 3 ore in tutto... ma stavo così in pensiero... mi ripetevo in continuazione "Stai tranquilla, va tutto bene, e se si perde ha la medaglietta, ti richiamano!!!"

Ormai è una settimana che lo lascio uscire la mattina quando andiamo al lavoro e torna a casa nel primissimo pomeriggio se non addirittura nella pausa pranzo! ^___^

E domenica scorsa ha battuto il record!

Noi eravamo a Ferrara (saremmo rientrati nel tardo pomeriggio) ed è venuto qui a casa lo zio del Compare, il mitico Zio Vito, alle 5 del mattino per farli uscire entrambi dal garage!

Bè, appena arrivati a casa, verso le 17,00 erano tutti e due qui davanti che ci aspettavano!

Che sollievo...

E allora qual'è questa benedetta I^ prova?!!!

E' che questa sera, dopo averlo visto di sfuggita oggi verso le 14,00, erano già le 21.00 e ancora non si vedeva in giro... sono uscita a chiamarlo e non arrivava... allora sono andata all'ingresso del condominio affacciandomi nel giardino della mia amica e vicina di casa perchè di solito lo trovo lì che ficcanasa nei suoi vasi o si arrampica sull'albero di fichi per andare a trovare la gatta dei ragazzi di sopra (stile Romeo e Giulietta...) e non era nemmeno lì... chiamo ma non sono troppo preoccupata, non si allontana mai più di tanto... quando ecco che sul muretto di confine del giardino dei vicini... vedo qualcosa di familiare... mi avvicino e...
E' IL COLLARINO DI PIRU'!!!
CON TANTO DI MEDAGLIETTA!!!
E LI' VICINO UN GRAN CIUFFO DI PELI SUOI!!!!

Mi è preso un colpo secco!!! Ho subito immaginato un'azzuffata tra gatti o, peggio, che si sia incastrato con la testolina sotto la ringhiera e che abbia tirato come un matto per liberarsi.... mi veniva già da piangere...... Ho suonato subito dai nostri amici e vicini di casa chiedendo se potevo dare uno sguardo sotto le loro siepi se tante volte fosse svenuto lì sotto o chissà cos'altro... Oppure che qualcuno se l'era rubato e aveva buttato il collarino nel giardino...

Bè... appena mi affaccio fuori... lui era lì... seduto tranquillo sotto il loro tavolo sotto la pergola... UFFFFF!!!!!! Se fossi stata poco poco più debole di cuore credo proprio che stasera ci sarei rimasta secca......

L'ho subito preso in braccio e l'ho portato in casa (e lui giù di fusa e "pane" sulla mia spalla...) ma domani... che faccio?... lo faccio uscire?! Aiuto... che spavento...
Ah, per la cronaca... ha compiuto 1 anno il 26 aprile scorso e pesa la bellezza di 5 kili e mezzo!!!! ^_____^

venerdì 8 maggio 2009

IL DOLCE DELLA FESTA DELLA MAMMA ^__^

AGGIORNAMENTO DELLA DOMENICA SERA (10.05.09) ^____^

Allora: la "Pizza Dolce per la Mamma" è piaciuta ma le critiche sono state almeno un paio e quindi, leggendo, troverete IN ROSSO le modifiche da apportare con il prossimo tentativo! ... oh... però se la sono slappata praticamente tutta... le boccucce sante!!! ^_________^

Domenica sarà la Festa della Mamma e FINALMENTE dopo mesi e mesi tornerò a rivedere la mia amata città e trascorrerò un pò di tempo con i miei genitori!!!

Stavo pensando giusto questa mattina, al lavoro, che volevo preparare qualcosa da portare su e da mangiare insieme... o meglio, loro mangeranno... io mi accontenterò di assaggiare una briciolina, giusto per capire che è venuta bene... ^____^

Così mentre lavoravo "filosofeggiavo" tra me e me su quale potesse essere il dolce simbolo dell'amore materno....

Se penso alla mia infanzia, ai pomeriggio trascorsi in casa d'inverno con la mia nonna e la mia mamma, non so perchè, ma mi solletica il naso il profumo della torta di mele... Non è un dolce che si faceva spessissimo a casa nostra, anche perchè mia nonna era una Siciliana DOC e quindi preferiva magari i dolci tipici della sua città Palermo! ^___^

Ecco quindi che, di ritorno dai suoi rari rimpatrii o in occasione di visite dei parenti siciliani, casa si riempiva di vassoi di cannoli e cassate! :DDD

Però io ho lo stesso nel naso il profumo inebriante della torta di mele... probabilmente allora, era l'altra nonna, quella paterna, che ne sfornava in quantità... non saprei proprio...

E allora ho voluto farne una anch'io, ma come solito ho voluto diciamo per essere fini, "sperimentare" (ma sarebbe più corretto dire "paciugare") e ho sfornato questa Torta di Mele per la Mamma che regalerò alla mia mammina domani! :)

Ovviamente, visto che la Torta Stregata mi viene sempre bene, la base di partenza è quella poi man mano mi diverto a giocarci intorno... domani scoprirò, ad insindacabile giudizio delle boccucce dei miei e del Compare, se è anche buona.... ^____^

PIZZA DOLCE con mele, uvetta e semi di papavero

6 mele Fuji
2 limoni (il succo)
4 uova
sale fino q.b.
2 yogurt "cereali e noci" della Activia
1 vasetto dello stesso yogurt, di olio semi di girasole
3 cucchiai pieni di malto di riso
100 gr di zucchero di canna fine
1 cucchiaio pieno di semi di papavero
1 bustina di lievito per dolci
6 vasetti di farina "00"
1 pugno di uva sultanina gigante
zucchero di canna Panela q.b.

Ho tagliato a pezzetti grossolani le mele (prima sbucciate) e irrorate con del succo di limone per non farle annerire.
Ho ammollato l'uva sultanina (ho scritto "gigante" perchè ne ho un sacchetto i cui chicchi sono davvero grandi, ma non so se anche questa varietà sia sempre sultanina...) fino a farla rinvenire.
In una ciotola capiente ho sbattuto le 4 uova con la frusta a mano con un pizzico di sale, poi sempre sbattendo con la frusta a mano , ho incorporato gli yogurt e il malto di riso e l'olio poi unire i 100 gr di zucchero di canna fine e amalgamare bene

A parte in una tazzina ho amalgamato il lievito per dolci in polvere con un pò di farina poi l'ho versato nel composto ho mescolato bene e aggiunto man mano l'altra farina setacciandola con questo aggeggio qui ^____^

Alla fine ho aggiunto le mele tagliate a pezzi, l'uva ben sgocciolata e il cucchiaio (abbondante) di semi di papavero.

Ho versato il composto in una teglia rettangolare precedentemente unta e infarinata e cotto in forno a 180° per 45 minuti. A cottura quasi ultimata ho sparso sulla superficie lo zucchero di canna. Ecco, invece di aggiungere lo zucchero di canna a cottura quasi ultimata, fatelo subito, appena state infornando il dolce perchè così si scioglie e "caramellizza" il tutto mantenendo la superficie del dolce morbida.

La torta rimane bassa perchè c'è parecchia mela che la appesantisce, ma a me piace così... quasi più una "pizza dolce" ^____^

E voi, che dolce legate a questa bellissima Festa?!

martedì 5 maggio 2009

CECI NELLA LA DISPENSA e PAPPA DI CECI e FREGOLA



Aiuto!!!
Fermatemiiiiiiiiiiiiii ^_______^


Da quando Elga ha lanciato la sua raccolta non mi fermo più!!! :DDDD


Allora le mando anche questa ricettina, semplice, economica e "da dispensa" poi basta, prometto di smetterla ^___^
Ah! Ovviamente si può fare con qualsiasi legume! :P*



500 gr di ceci secchi di Colfiorito
10 cm di alga kombu
5 carote medie
4 gambi di sedano (la parte più tenera)
1 grossa cipolla
sale q.b.
1 bel rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
3 bacche di ginepro
1 foglia d'alloro
1/2 bicchiere d'acqua
1/2 bicchiere di vino bianco secco
3 cucchiai di Tamari (o in sostituzione, sale q.b.)


Il pomeriggio del giorno precedente la preparazione, ho messo in ammollo i ceci con l'alga kombu (questa l'ho ammollata prima in acqua fredda per reidratarla, una mezz'oretta).




Il giorno dopo ho buttato l'acqua d'ammollo, ho sciacquato i ceci e li ho messi nella pentola a pressione con la loro alga.


Per sapere il quantitativo d'acqua necessario, ho misurato i ceci con la solita tazza da thè.


Praticamente 2 tazze di thè di ceci e 6 tazze d'acqua.


Poichè volevo farne anche un pò di "pappa" (minestra) ho aggiunto un'altra tazza d'acqua per sicurezza, così da ottenerne anche un pò di brodo, senza comunque superare la linea massima indicata all'interno della pentola a pressione, mi raccomando!!! :)


Ho chiuso il tutto e posto sul fuoco e, al fischio, ho abbassato al minimo la fiamma e lasciato andare per due ore e mezza.


Nel frattempo ho lavato e pulito le carote e i gambi di sedano col pelapatate e sbucciato la cipolla.


Ho ridotto in piccoli pezzi regolari sia le carote che il sedano mentre la cipolla l'ho tagliata a metà e fatto delle fette a mezzaluna spesse ca. mezzo centimetro.


In un sacchettino da filtro per il thè in foglie, ho messo la foglia d'alloro, mezzo rametto di rosmarino (tenere da parte il restante rametto), 2 foglie di salvia, le 3 bacche di ginepro e legato con lo spago da cucina.


In una pentolina a parte ho versato mezzo bicchiere d'acqua e mezzo di vino e vi ho messo le carote, il sedano, la cipolla precedentemente tagliati e il sacchettino con gli aromi di cui sopra.


Ho cotto il tutto "stufandolo" a fiamma bassa per 15 minuti circa, ho aggiustato di sale e spento tenendo coperto.


Dopo due ore e mezza di cottura dei ceci, ho spento la pentola a pressione, ho aspettato che finisse il vapore, l'ho aperta, ho versato all'interno il "ragù" di verdure eliminando però il sacchetto di aromi, ho richiuso il tutto e fatto cuocere ancora mezz'ora.

Ho cotto a parte il "ragù" di verdure perchè se mettevo tutto insieme, queste avrebbero finito per spappolarsi in mezzo ai ceci mentre io volevo che i pezzetti si vedessero! ^___^


Mentre i ceci così conditi finivano di cuocere, ho lavato e sterilizzato un pò di vasetti con i loro coperchi.


A cottura ultimata e aperta la pentola a pressione (sempre aspettando che terminasse la fuoriuscita di vapore!) ho condito con 3 cucchiai di Tamari (in alternativa condire con sale fino mescolando bene fino a completo scioglimento) e le foglie dell'altro mezzo rametto di rosmarino tritate al coltello.


Ho mescolato per amalgamare e riempito i vasetti con i ceci conditi, scolandoli dal brodo di cottura (ma senza buttarlo!!!).



Quando il vasetto è praticamente pieno di ceci, si dà"la piena" col loro brodo di cottura, fino al bordo e battendo il vasetto sul piano di lavoro per favorire la risalita di eventuali bollicine d'aria.


Si chiude stringendo bene il tappo e si capovolgono lasciandoli così fino a completo raffreddamento.


Quando si raddrizzano, se la capsula (tappo) presenta una rientranza al centro, si è formato il sottovuoto e l'invasettamento è perfettamente riuscito! ^___^


I ceci così preparati si possono poi usare come contorno o come secondo vegetariano o frullarli per una bella cremina :P*



Non tutti i ceci col loro brodo li ho invasettati!





Infatti ne ho tenuto da parte un pò e oggi a pranzo ho cotto 1 tazza di Fregola in acqua salata e l'ho poi versata nel brodo di ceci, un giro d'olio evo et... voilà, il pranzo è servito! ^__^
Io ho proprio questa pasta in casa e la foto l'ho presa da qui ^__^

A chi piace, consiglio di far una bella bruschetta di pane casereccio condito con sale, olio evo e una sfregatina di aglio e versarvi sopra questa pappa... io ne vado matta ma la dieta me lo vieta... grrrrrrrrrrrrrrr

domenica 3 maggio 2009

LENTICCHIE, AZUKI E CALAMARI

Dosi per 6 persone (se seguito da un secondo...)
15 calamari (già puliti!)
1 tazza da thè che contenga 150 ml ca. di liquidi, da usare come unità di misura per i legumi e l'acqua di cottura.
1 tazza da thè (di cui sopra) di lenticchie
1 tazza da thè di azuki verdi (sempre stessa tazza!)
6 tazze d'acqua (ripeto... usare sempre la medesima tazza!!!)
1 pezzetto (3-4 cm.) di alga Kombu
2 cucchiai di Tamari
olio e.v.o.
pepe nero o peperoncino (facoltativi)

Ho sciacquato il pezzo di alga kombu sotto l'acqua corrente e messa a bagno una mezzoretta per reidratarla.

Ho lavato i calamari, ho staccato i tentacolini eliminando la parte più dura.

Ho risciacquato i legumi tutti insieme e poi ho messo tutto quanto nella pentola a pressione, legumi, alga e calamari e i tentacolini, mettendo 3 tazze d'acqua per ogni tazza di legume (usare la stessa tazza come unità di misura).

Lenticchie e Azuki verdi o neri sono tra i pochissimi legumi, anzi... forse gli unici (da secchi) che non necessitano di ammollo in acqua per ore prima della cottura!!! Apposta li uso spesso in cucina!!! ^___^

Ho chiuso la pentola e, dal fischio, ho lasciato cuocere un'ora intera, abbassando la fiamma dopo il fischio.

Ho poi aperto la pentola, ho condito con la salsa Tamari e un pò di olio evo e mescolato bene (non aggiungo MAI il sale direttamente nell'acqua di cottura dei legumi perchè ne indurisce la "buccia" e ne prolunga il tempo di cottura).
Deve risultare una zuppa densa, con i legumi ancora "interi" ma che si sciolgono in bocca, non si deve sentire la buccia sotto i denti.

Se la si sente significa che la cottura non è ultimata e sono più difficili da digerire.

Inoltre, come già scritto altrove, l'aggiunta dell'alga contrasta un pochino gli effetti "secondari" dei legumi... :P

Anche qui, se la cottura è avvenuta bene, l'alga si scioglierà nella zuppa e non ne vedrete che dei piccolissimi frammenti scuri, nessuno se ne accorgerà e potrete sempre dire (per i più schizzinosi o "tradizionalisti") di averci messo un pò di erba cipollina supersminuzzata... io lo faccio e funziona sempre :DDD


Ho fatto le coppette individuali irrorando ognuna con un filo di olio evo a crudo e una spolverata di pepe nero o, se preferite, di peperoncino.

Partecipo anche con questa ricettina alla raccolta di Elga! :)