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venerdì 13 ottobre 2023

PASTICCIO FERRARESE - per la P restiamo in ITALIA

E anche questa volta arrivo a poche ore dal termine delle tappe dedicate alle letterine dell'ABC dedicato al Viaggio nel Mondo degli Ingredienti... l'importante comunque è partecipare no?! ^___^

Resto in ITALIA con un piatto tipico della mia amatissima e bellissima città: FERRARA 

Una pietanza piuttosto antica, rinascimentale e riporto qui sotto la sua origine, tratto da Wikipedia:

La storia del pasticcio ferrarese risale al Rinascimento dove, nelle corti ducali, vi era la consuetudine di preparare pietanze fatte con ingredienti diversi al fine di poterli conservare nel tempo, da qui la forma a cupola che serve appunto a "racchiudere" gli ingredienti. Una prima testimonianza del pasticcio arriva dall'antica ricetta del pastelle, appartenente al cuoco della corte estense Cristoforo di Messisbugo[1][2]. Sebbene il termine "pasticcio" fosse assai diffuso in tutta Italia per indicare proprio questo tipo di pietanze, quello ferrarese subì invece delle modifiche derivanti dalle vicende politiche e culturali fra la corte degli Este e quella di Napoli: infatti, Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I di Napoli, sposa Ercole I d'Este nel 1473, dando quindi vita a scambi culturali fra le due signorie [3]. Questo spiegherebbe l'inserimento nella ricetta del pasticcio dei maccheroni, che erano un tipo di pasta diffusa al sud e che ebbero i natali o nella cucina napoletana o in quella siciliana. La ricetta del pasticcio subì quindi varie modifiche sino ad arrivare al 1700, quando iniziarono a circolare le prime ricette documentate. Il pasticcio di maccheroni si presenta come un piatto dalla preparazione molto laboriosa e che coniuga l'accostamento fra dolce e salato

Io non dispongo dello stampo apposito, quindi mi sono limitata a quocerlo in una casseruola quadrata foderata di carta forno.... :P

Altra nota importantissima: nel condimento ci andrebbero anche funghi e tartufo, ma non potendo mangiare nè l'uno, nè l'altro, li ho omessi e poi a casa nostra non li usavamo mai...

Inoltre in tante ricette che ho controllato, non li ho trovati menzionati per cui è un'omissione che ho fatto volentieri e  senza neanche troppi sensi di colpa! :DDD

La ricetta che ho fatto è quella che faceva a casa nostra solo che noi non si metteva il guscio di frolla perchè non piaceva molto il contrasto dolce-salato, ma era comunque buonissima!

Invece in questa occasione ho voluto osare... speriamo bene! :D

PASTICCIO FERRARESE

(alla maniera di casa nostra)

per due belle teglie, di cui una foderata con la frolla e una senza

500 g di pasta formato sedanini

350 g di macinato di vitellone

350 g di macinato di maiale

2 carote medie

2 coste di sedano

1 cipolla dorata grossa

1 bicchiere di vino bianco secco

acqua calda qb se occorre

1 litro di besciamella (io senza lattosio)

150 g e più di parmigiano grattugiato

sale qb

noce moscata qb

2 confezioni di pasta frolla rettangolare (io rotonda perchè non l'ho trovata)

Se avete voglia/tempo, fate da voi la pasta frolla che è sicuramente meglio, ma io, per necessità di questa raccolta, ho usato quella già pronta.

Il giorno prima si prepara il ragù bianco, meglio se cotto in una pentola di terracotta.

Si puliscono carote, sedano e cipolla, si tritano fini e si fanno dorare in olio evo, quindi si aggiungono le due carni macinate e si
mescola bene finchè ben rosolate, quindi si sfuma col vino e si lascia cuocere lentamente, semicoperto, per almeno un paio d'ore.

Se necessario, aggiungere un pò di acqua già bollente e salare quasi a fine cottura.

Il giorno dopo foderare le teglie con carta forno e nella prima stendere una delle due frolle in modo che sbordi un pochino dai bordi della teglia.

Preparare la besciamella alla solita maniera, tenerne da parte circa una tazza, e riscaldare il ragù.

Cuocere la pasta lasciandola al dente, aggiungerla al condimento insieme alla besciamella e al parmigiano e mescolare molto bene per amalgamare il tutto.

Riempire le due teglie con il pasticcio e livellare bene, quindi grattugiarvi sopra una bella spolverata di noce moscata.

Con l'altra pasta frolla coprire la pasta della prima teglia, arrotolare i bordi sigillandoli bene e se avanza un pò di frolla, ritagliare delle formine per decorarne la superficie (io fatto delle roselline) e spennellare tutta la superficie con un uovo sbattuto.

La besciamella tenuta da parte va spalmata sulla seconda teglia, poi arricchite ulteriormente con scaglie di parmigiano e.... congelate per un ottimo prossimo pranzo domenicale! ^___^

La teglia col guscio di frolla va poi messa in forno già caldo a 180° per almeno un'ora di cottura.

Se la superficie tende a scurire troppo, proteggere posandovi sopra un foglio di stagnola.

Noi degusteremo questa delizia estense domenica a pranzo! E voi?? ^____^


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