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sabato 25 febbraio 2023

BONIATO AL FORNO e si vola in SPAGNA (Isola di Maiorca) con la letterina B

Oggi è l'ultimo giorno dedicato alla lettera B del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti, un Viaggio che m'ha preso troppo e mi spinge a cercare sempre ricette nuove!

Grazie alla Mitica Aioulik (per me sempre Aiù) de La Trattoria Muvara che l'ha ideato e sempre grazie a Lei per avermi suggerito di cercare queste ricettine tipiche ^__________^

Sì perchè stamattina, facendo un pò di shopping compulsivo al NaturaSì di Jesi (AN) mi sono imbattuta in questo tubero che, leggo nel cartellino esposto, chiamasi BATATA e ho subito pensato: perfetto per la tappa della "B" ma chissà cosa è?!

Comunque ne compro 2 o 3 poi appena arrivati a casa, una volta fatto pranzo e sistemato la cucina, mi rilasso sul divano e mi metto a cercare che cosa sia questo tubero...

Che scema! Non è altro che la PATATA AMERICANA A POLPA ARANCIONE!

Come ho fatto a non pensarci?! :DDDD

Però l'America (in generale) me l'ero già giocata con la B, perciò non potevo sbirciare fra i piatti tipici americani... e 
qui mi viene in aiuto la Capa, Aiù appunto, che mi dice che è molto usata anche in Spagna per piatti altrettanto tipici!

Parte la ricerca e mi fermo su questa ricettina facilissima, che mi ha subito intrigata!

Così atterro in SPAGNA e, nello specifico, nell'Isola di Maiorca è un piatto molto diffuso a quanto pare e quindi...

BONIATO AL FORNO dell'Isola di Maiorca

4-5 boniato - batate - patate americane rosse (io le due più piccole delle 3 che ho comprato)

olio evo qb

burro per ungere lo stampo

zucchero qb

cannella qb

1/2 bicchiere di latte

Lessare i boniato interi (ovvero le batate) in acqua per qualche minuto (io 20 perchè le mie erano un pò grossine), scolarle e tagliarle a fette piuttosto spesse

La ricetta non specifica se vanno spellate o meno, ma io ho preferito eliminarla.

Corspargere di zucchero, una spolverata di cannella e un filo d'olio evo.

Versare sul fondo 1/2 bicchiere di latte e cuocere in forno già a 180° fino a che il latte è completamente assorbito e il boniato appare bello dorato (circa mezz'ora)

Quanto all'assaggio non so, perchè lo porterò domani a pranzo dai Suocerini e faremo da cavia tutti insieme! :DDDD

(Psssssttt! Ne ho assaggiato un microangolino e mi sembra buono!!! ma non capisco se collocarlo fa i contorni o i dolci...)



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La foto della cartina dell'Isola di Maiorca l'ho presa QUI

mentre la bandiera della Spagna da QUI








domenica 19 febbraio 2023

RISOTTO CON BRESAOLA DELLA VALTELLINA - letterina B - ITALIA

Oggi a pranzo invece... siamo rimasti a casa... nel senso del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti, davvero a casa... in ITALIA! :DDD

Ho fatto un risottino buonissimo tanto che il Compare a fatto il bis!

La bresaola ci piace tantissimo e l'ho usato in mille modi, ma sempre così come si presentava ovvero come salume, in insalate, carpacci & C.

Mai però in versione "cotta" e quindi, cercando qualcosa di diverso e mai fatto (io almeno...) ho preso a sfogliare i tanti libri di cucina che ho in casa e mi è capitato fra le mani IL QUADERNO DEGLI ANTICHI PIATTI DI MONTAGNA   che su Amazon al momento non è disponibile ma io ricordo di averlo acquistato in una piccola libreria durante una delle nostre vacanze, appunto, in montagna... credo a Selva o a Moena, anni fa...

Ne ho diversi di questi "quaderni", li adoro e li cerco ogni volta che andiamo "su"! ^____^

Nella ricetta scelta dice di usare oltre che alla BRESAOLA della Valtellina, anche il BITTO, che è un formaggio tipico sempre della stessa zona, ma io non l'ho trovato (ovviamente) nei supermercati della nostra zona nè mai mangiato, quindi non ho idea del sapore che possa avere.... Ho ripiegato su un Pecorino semi-stagionato delle nostre zone e ci sta bene per carità, ma ora sono curiosa di questo Bitto e DEVO trovarlo! :)

Comunque ecco qui la ricetta, che trascrivo dimezzata nelle dosi, rispetto al quaderno:

RISOTTO CON LA BRESAOLA 

DELLA VALTELLINA E IL BITTO

Dosi per 2 persone (ne viene un bel piatto pieno!)

200 g di riso Carnaroli

50 g di Bresaola della Valtellina a fette spesse

35-40 g di Bitto (io, come detto sopra, un pecorino semi stagionato)

burro qb (io una noce)

1/2 cipolla bionda

1 litro di brodo di carne (io vegetale)

1/2 bicchiere di vino rosso

sale qb

Tagliare a pezzi piccoli la cipolla e rosolarla nel burro, quindi aggiungere il riso Carnaroli facendolo tostare bene, quindi sfumare col vino rosso e lasciare evaporare.

Portare a cottura aggiungendo mano a mano il brodo e a fine cottura aggiungere il Bitto e la Bresaola tagliata a dadini.

Spegnere il fuoco e lasciare riposare per un poco coperto, prima di servire.

Nella ricetta dice che se piace si può legare con un pò di panna ma io preferisco non usarla in cucina e quindi non l'ho messa.

Una nota sulla Bresaola.... quando ho chiesto che mi facessero fette spesse al banco del supermercato, non sono riusciti a farlo... ho chiesto almeno 4 o 5 volte di ispessire il taglio ma niente da fare... cioè, la fettina veniva un pò più spessa della precedente, ma ormai avevo raggiunto il peso richiesto (un etto) e ci ho rinunciato! :DDD

Quindi anzichè a cubetti, ho tagliato le fette a striscioline :D

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TORTA ALLA BARBABIETOLA E CIOCCOLATO e si vola in UK con la B di BARBABIETOLA!


Siamo quasi agli sgoccioli della 2^ tappa del Viaggio nel Mondo degli Ingredienti e non trovavo l'ispirazione per un'altra ricetta e invece.... venerdi sera, cercando nel "webbe", mi si è palesata questa ricetta davvero particolare...

Mi frullava in testa già da qualche giorno la B di BARBABIETOLA ma non volevo il "solito" piatto salato... volevo qualcosa di diverso... possibile che non esista qualcosa di dolcino con la barbabietola in giro per il Mondo, mi chiedevo e poi SBAM!!!

Nel REGNO UNITO (UK) ESISTE!!!

Ho letteralmente lanciato il Compare al supermercato sabato mattina, a comprare due ingredienti due e subito dopo pranzo mi ci sono messa..

Ohi.... già dal profumo in forno si capiva che era qualcosa di buono ma... all'assaggio!!! 

Ossignur! Non sto neanche a descrivere la bontà di questa torta!

Soffice, umida al punto giusto, dolce al punto giusto, la barbabietola neanche si avverte (ho le prove: confermato dalla mia piccola Amica e vicina di casa di 12 anni!) e quella glassa sopra... DAI DAI! Correte a farla e poi tornate qui a darmi ragione!!!! ^___________^

Ho trovato la ricetta a "casa" di Misya e in rosso le mie varianti

TORTA ALLA BARBABIETOLA E CIOCCOLATO

Per l'impasto:

300 g di barbabietole già cotte (quelle sottovuoto)

200 g di farina (per dolci soffici)

200 g di zucchero semolato

100 g di zucchero di canna (Demerara)

60 g di cacao amaro in polvere 

1/2 cucchiaino di bicarbonato

1 cucchiaino di lievito per dolci (non vanigliato)

1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia (io 2 del mio home-made)

1 pizzico di sale fino

3 uova 

200 g di olio di semi (arachidi)

Per la glassa:

125 g di cioccolato bianco 

125 g di Philadelphia (senza lattosio)

20 g di succo di barbabietola (ho conservato quel poco liquido della confezione sottovuoto ed è sufficiente)

Imburrare e infarinare una teglia rettangolare da 20x30 cm.

Io preferisco imburrare bene lo stampo e foderarlo poi con carta forno, perchè riesco ad estrarle poi meglio dalla teglia :)

Tagliare a tocchetti le barbabietole e frullarle fino ad ottenere una purea.

In una ciotola settacciare insieme farina e cacao quindi aggiungere i due zuccheri, il lievito, il pizzico di sale e il bicarbonato e tenere da parte.

In un'altra ciotola o nella planetaria, versare le uova, l'olio, la purea di barbabietole e mescolare fino ad amalgamare bene il tutto, quindi aggiungere le polveri e impastare a velocità media incorporando bene il tutto.

Versare nella teglia, muovendola per livellare uniformemente e cuocere per 30-35 minuti in forno statico a 180°, facendo la prova stecchino.

Una volta cotta ed estratta dal forno, lasciare intiepidire, poi capovolgerla, eliminare delicatamente la carta forno e mettere su un piatto rettangolare

Preparare ora la glassa di copertura.

Spezzettare il cioccolato bianco e scioglierlo a bagnomaria quindi lavorare bene con una frusta a mano insieme al philadelphia e al succo di barbabietola.

A questo proposito, MI RACCOMANDO, quando aprite la confezione delle barbabietole sotto vuoto, NON buttate quel poco di liquidino che c'è all'interno perchè è perfetto per colorare la glassa (quello nella mia confezione sono risultati 20 grammi giusti giusti!)

Attendere che la glassa sia fredda e quindi spalmarla sulla superficie della torta.

Tagliare la stessa a cubotti e servire con un buon tè, all'inglese no?!

Non so voi, ma io me la sono già trascritta sul mio quaderno delle ricette preferite! ^______^


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lunedì 13 febbraio 2023

PEANUT BUTTER COOKIES - B come BURRO e si torna in AMERICA!

Era da tempo che volevo provare una ricetta dolce a base di burro d'arachidi e quale occasione migliore se non questa 2^ tappa del Viaggio della Carovana dell'ABC nel Mondo degli Ingredienti!

Una raccolta ideata dalla Mitica Aiù di Trattoria Muvara!

Guarda il caso (ma non tanto...) avevo proprio realizzato il burro d'arachidi per la A (di arachidi) e quindi via, usiamolo e alla faccia delle ricette leggere, buttiamo dentro anche un (bel) pò di burro classico! D'altronde se il burro non fosse stato l'ingrediente principe della ricetta, non l'avrei scelta, quindi li ho fatti per la "causa"!!! :DDD

Praticamente, se siete in cerca di un alto tasso di lipidi e glucidi, fatevi un paio di questi "biscottini"!!! :DDDD

Ho trovato la ricetta sul libro TORTE D'AMERICA di David Muniz e David Lesniak 


PEANUT BUTTER COOKIES 

(biscotti al burro d'arachidi)

con il mio porzionatore da gelato ne sono venuti 22

320 g di farina 00 (io avevo solo la 0 e quella ho usato)

1 cucchiaino di sale koser (non ce l'ho quindi ho usato il fino)

225 g di burro d'arachidi

225 g di burro vaccino

225 g di zucchero semolato

225 g di zucchero di canna scuro (io ho usato il muscovado, bello melassato, adoro!!!!)

2 uova grandi a temperatura ambiente (le mie erano normali)


2 cucchiaini di estratto di vaniglia

75-115 di arachidi intere o spezzettate (io ne ho sbucciate 100 e poi pestate)

zucchero semolato qb per guarnire

Nel libro c'è un passaggio strano... probabilmete un errore in fase di stampa... Dice come prima cosa, di accendere il forno a 180° e preparare già le teglie con la carta forno.... MA POI, quasi alla fine della ricetta, dice di mettere le teglie con i biscotti crudi in frigo per almeno 4 ore così che in cotture i biscotti vengano bombati e non piatti... Quindi è assurdo che dica di accendere il forno mentre si preparano...

Comunque, io li ho lasciati in frigo fino al giorno dopo perchè con i tempi non ci stavo (dovevamo uscire a cena....) e i biscotti sono venuti spiattellati, ma comunque buonissimi... :DDDD

Dunque iniziamo:

In una ciotola mescolare farina, sale e bicarbonato.

Nell'impastatrice lavorare bene insieme i due tipi di burro insieme ai due tipi di zucchero.

Aggiungere un uovo alla volta, sempre impastando e poi la vaniglia e lasciare andare finchè l'impasto risulta ben amalgamato.

Ora aggiungere il mix di farina poco alla volta, la ricetta dice un quarto alla volta.

Poichè a me sembrava che l'impasto fosse ancora troppo morbido e appiccicoso, ho aggiunto un'ulteriore cucchiaiata di farina.

Infine unire le arachidi mescolando a mano con una spatola o un giro o due di impastatrice.

Siccome c'è ora il "famoso" passaggio in frigorifero e le mie leccarde non ci stavano, ho ritagliato dei quadrotti di carta-forno e su questi ho posato una pallina di impasto, fatta con il dosatore da gelato.

Ogni pallina va leggermente schiacciata e poi con i rebbi della forchetta, va ulteriormente schiacciata girandola di 90°, in modo da formare una griglia sulla superficie del biscotto.

Cospargere ogni biscotto con zucchero semolato, disporre su uno o due vassoi e mettere in frigo almeno 4 ore.

Al momento della cottura, portare il forno a 180°, disporre massimo 6 biscotti su ogni leccarda, ben distanziati fra loro, e far cuocere fino a che ben dorati.

Il mio forno grande è un classico da 60 cm, quindi ho infornato in successione 3 leccarde con 6 biscotti e 1 da 4, ma se avete quello da 90 cm sicuramente ce la fate con due infornate soltanto....

Estrarre la leccarda dal forno e lasciare riposare i biscotti almeno 10 minuti prima di trasferirli sulla griglia di raffreddamento, perchè se li toccate subito, sono morbidi e si rompono.

Sono buonissimi e dentro casa si spande un odore spettacolare, che vorrei tanto trovare in quei profuma ambiente famosi...........

Mangiarne uno equivale ad un pasto secondo me, e dire che il mio porzionatore da gelato fa palline da 50-60 gr (ho pesato per verificare) mentre sul libro dice di usare un porzionatore da gelato grande, che su ogni leccarda ci andrebbe una pallina di 115-150 gr!!!!!

La prossima volta farò palline ancora più piccole, in modo da avere biscottini mono-boccone, che secondo me si gustano anche meglio :)

                        

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sabato 4 febbraio 2023

BURRO DI ARACHIDI per la A di ARACHIDI (U.S.A)

Oggi, 04.02.2023, è l'ultimo giorno della 1^ tappa del Viaggio della Carovana, capitanata dalla nostra Capa (e ideatrice del progetto) Aiù, della Raccolta UN MONDO DI INGREDIENTI (se cliccate sulla scritta andate dritti alla pagina fb dedicata) e come ultima ricetta mi è venuta in mente giusto ieri pomeriggio, questa che porto con grandissimo piacere perchè è di una facilità estrema e di una golosità allucinante!
Lo so, non ho mica scoperto l'acqua calda, anzi!!! 

Ma è davvero tanto, troppo facile da fare in casa ed è assurdo andare a spendere una barca di soldi in un prodotto già pronto quando in 10 minuti (davvero!!!) se ne può fare la quantità che si desidera...

E POI... se avete un fazzolettino di terra potreste addirittura coltivarvele da voi e quindi sarebbe tutto a km 0!

Comunque eccoci qui con la versione home-made del...


200 g di arachidi non salate e già tostate1 cucchiaino di sciroppo d'acero
1 cucchiaino di olio di semi di arachidi (se necessario)
1 pizzico di sale fino

Per questa ricetta l'unico accessorio davvero essenziale, è un frullatore o un robot da cucina di buona qualità e con il contenitore di dimensione adeguata alla quantità di arachidi che si vogliono frullare...

Cioè per i 200 g che ho fatto io, mi basta il boccale del minipimer, l'accessorio a parte che va attaccato al minipimer, non so se mi spiego...

Ma se se ne fa di più, cioè mezzo chilo e oltre, meglio un robot più capiente.

Se non si trovano le arachidi già tostate, basta metterle qualche minuto in forno, sulla leccarda con carta forno, fino a che si comincia a sentire il tipico odore di nocciolina tostata.

Versare le arachidi nel bicchiere del robot e frullare fino a che prendono una consistenza come di sabbia umida.

Aggiungere ora lo sciroppo d'acero e il sale e continuare a frullare fino a che la massa diventa bella pastosa.

Aiutarsi magari con una spatola per staccare il composto dalle pareti del robot e continuare a frullare.

Dopo una decina di minuti diventerà bello cremoso.

A questo punto se lo si vuole più morbido, basta aggiungere un cucchiaino di olio di semi di archidi e continuare a frullare ancora un pò, finchè l'olio si sarà ben emulsionato con la massa.

Se piace "grezzo" al palato, smettere di frullare, altrimenti continuare finchè non diventa bello liscio e cremoso (io preferisco la prima)

Trasferire in un contenitore a chiusura ermetica e consumare a piacere (a me dà dipendenza... devo stargli ben alla larga... quasi quanto la Nut.... :DDDDD )

Si conserva in frigo fino a tre mesi (ma mica ci arriva...)

Inutile dire che si può fare con le noccioline, le noci, gli anacardi, i semi di zucca, ecc. ecc. ecc.

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E se volete partecipare (siiiiiiiiiiiiiiiiii), vi lascio qui sotto regolamento e calendario! ^^