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mercoledì 29 agosto 2012

JOPA ARESTIDA (MINESTRA BRUCIATA)

 

 
 
In vacanza , ma in crisi d'astinenza da fornelli?!!
 
Basta lasciarsi "prendere" da una delle 1000 attività proposte dall'Ente Turismo di Selva di Val Gardena! :)
 
Infatti, appena l'ho saputo, ho approfittato dei corsi di cucina organizzati dall'Ente Turismo, suddivisi in 3 serate (lunedì, mercoledì e venerdì) a tema... purtroppo sono riuscita ad andarci solo il lunedì sera (le altre erano già tutte programmate tra levatacce mattutine e cene fuori al ristorante... ^^ ) ma era anche la serata che più mi interessava proprio perchè era prevista questa ricetta che vi presento, oltre alle frittelle di mele, che detta così verrebbe da chiedersi "bè, chissà cosa ci vuole a far due frittelle di mele..." ... vi assicuro che in effetti sono semplicissime ma vanno fatte con cura... :)
 
Dunque, bando alle ciance e guardate cos'ho combinato, insieme ad altre 5 aspiranti Cuochette (due ragazze milanesi, una mamma con la figlioletta di Roma e io... mezzo emiliana e mezzo marchigiana... ^^) aiutate dalla Cuoca Paola Kasslatter! :P***

JOPA ARESTIDA
(per 5-6 porzioni)
 
200 gr di patate
100 gr di farina
30 gr di burro
1 e 1/2 d'acqua o di brodo di carne o vegetale
1 pezzetto di foglia di alloro (meno della metà)
pepe q.b.
noce moscata q.b. (ma abbondate che ci sta benone!!!)
pane di segale tipico del Trentino, con semi di cumino e finocchio, il Schuttelbrot ma, in mancanza, va bene anche il pane nero di segale morbido, quello in confezioni già affettato sottovuoto per intenderci...
 
accessori:
pentola dai bordi alti
spatola di plastica o cucchiaio di legno
frusta a mano
 
Mettere la farina in una pentola capiente dai bordi alti, accendere sotto con fiamma moderata e mescolare con una spatola di plastica o un cucchiaio piatto di legno continuamente, tenendola ben smossa, fino a che diventerà di colore marroncino-rosso (attenzione a non bruciarla!!).
A questo punto togliere dal fuoco, aggiungere in un'unica soluzione l'acqua fredda e mescolare energicamente con la frusta fino a che diventa una crema liscia e senza grumi.
 
 
 
Se si usa l'acqua, unire un pezzetto di dado vegetale, altrimenti usare il brodo di carne o vegetale ma sempre a freddo!
 
Al corso la Cuoca non aveva brodo pronto quindi ha dovuto usare il dado anche se ha confessato che nemmeno lo ama...
 
E' importante NON usare liquidi caldi perchè è questo che fa fare i grumi alla farina... parola della Cuoca Paola ^^
 
Rimettere sul fuoco, aggiungere l'alloro, aggiustare di sale e pepe e noce moscata, mettere un pezzetto di burro e portare a bollore mescolando di tanto in tanto a fiamma medio-bassa.
 
Nel frattempo preparare le patate, lavandole, sbucciandole e tagliandole a dadini piccoli e quindi unirli alla zuppa.
 
La zuppa è pronta quando, assaggiando, sentirete i cubetti di patata morbidi.
 
Non scordate di mescolare altrimenti la parte più densa della zuppa si adagia sul fondo e attacca...
 
Poco prima di servire nei piatti individuali, preparate il pane riducendolo a pezzetti piccoli e tostandoli in un pentolino con il burro rimasto fino a che diventano dorati.
 
A questo punto, distribuirli sulla zuppa e servire ben calda!
 
Se usate il pane con i semini di cumino e finocchio, sentirete che aroma prenderà la zuppa!
 
Non ci volevo credere perchè non ho mai amato molto questo tipo di pane... ma, sarà stata l'atmosfera, sarà stata l'aria di montagna o l'idea che ero in vacanza... adesso lo ADORO e sono convinta che non altro pane non sarà la stessa cosa... e infatti me ne sono comprata un paio di confezioni al supermercato il giorno successivo, perchè ho poi riproposto questo piatto anche al Compare e ai Suocerini, cucinando nella micro-cucina dell'appartamentino e aiutata dalle mani d'oro della Suocerina... e suvvia, lasciate che me la sruffiani un pò!!!! :*DDD

E' ovvio che è un bel piatto sostanzioso e corroborante, adatto alle (spero) vicine serate d'autunno o quando fuori gela... ma in montagna, la sera, faceva sempre un bellissimo freschino e andava giù che è una meraviglia!... e pensare che "poco" più giù i miei sopravvivevano rintanati dentro casa, che fuori facevano 40 gradi... o.O'

Se ne rimane, è ottima anche il giorno dopo! Basta scaldarla bene tenendo sempre mescolato e voilà :)