lunedì 24 agosto 2015

TORTA DI MELE dal Libro "DOLCI DOLOMITI" ed. Athesia


MOENA vista da Sort (Sorte)

Siamo appena tornati dalle vacanze in quel di Moena, nella Meravigliosa Val di Fassa e ieri sera abbiamo festeggiato in Famiglia il mio compleanno (fatto il 14 agosto scorso, festeggiandolo in montagna "solo" con il Compare e i Suocerini) e che torta fare?!

Visto che:

I^ - i miei mi hanno regalato 3 bellissimi libri (che mi sono scelta io in un'edicola/libreria in piazza a Moena :DDD ) di cui uno è DOLCI DOLOMITI di H. Gasteiger, G. Wieser e H. Bachmann 

II^ - che per i miei gusti, la Torta per eccellenza da consumare in Famiglia, è la TORTA DI MELE, in tutte le sue 50 (e più) "sfumature", perchè mi sa di calore, di conforto, di amore, di caldi abbracci

Ho deciso quindi che per festeggiare i miei piccoli 45 anni, avrei sperimentato questa versione di...

TORTA DI MELE (a pag. 156 del suddetto libro)
(per una tortiera da 26 cm. di diametro, ma io ne ho usata una da 28)

per la pasta
125 g di burro morbido
125 g di zucchero
3 uova a temperatura ambiente
2 cucchiai di rhum 
1 pizzico di sale
150 g di farina (io "0")
50 g di amido alimentare (io maizena)
1/2 bustina di lievito in polvere (io 16 gr non vanigliato)
2 cucchiai di latte

per lo strato superiore
700 g di mele
30 g di mandorle a scaglie (io no)
3 cucchiai di confettura di albicocche (io Composta di Albicocche "Gilli")

burro e farina qb per la tortiera
zucchero a velo per lo spolvero

Imburrare e infarinare lo stampo e accendere il forno a 160°.

Io ho fatto tutto nella planetaria montando la frusta.

Lavorare il burro con lo zucchero quindi unire le uova una ad una infine il sale ed il rhum.

Io non avevo il rhum e quindi ho usato un liquore preso lo scorso anno in Val Gardena, l'Almrausch di Psenner

Unire in due-tre tempi la farina precedentemente setacciata con la maizena ed il lievito.

Si ottiene un composto "che scrive" piuttosto sostenuto, ma morbido.

Versarlo nella tortiera e livellarlo con una spatola.

Sbucciare le mele, tagliando ciascuna in due metà, escludendo la sezione centrale col torsolo.

Ogni metà ottenuta va tagliata a fettine sottili e posata, così cosm'è, sull'impasto, coprendolo tutto.

Spolverare di zucchero a velo e cuocere per 40-45 minuti (vale sempre la prova stecchino)

A cottura ultimata, estrarre dal forno e lasciarla raffreddare nella tortiera, quindi estrarla e posarla su una griglia.

Scaldare i 3 cucchiai di composta di albicocche, passarla al setaccio e con quella ottenuta, spennellare le mele in vista, quindi spolverare tutta la superficie di zucchero a velo.

E' B-U-O-N-I-S-S-I-M-A!!!!!!



Se queste sono le premesse, credo proprio che attingerò a piene mani da questo bellissimo libro!

mercoledì 5 agosto 2015

PASKA... e con l'ABC giungiamo in UCRAINA

Eccoci in UCRAINA, per la letterina O rappresentata, per la nostra tappa, dalla città di Odessa e ospitati nella cucina di Stefania nel suo blog BIG SHADE

L'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto della Trattoria Muvara, viaggia alla grande, nonostante il caldo pressante e il richiamo irresistibile delle tanto agognate ferie, ci tentino in continuazione all'abbandono di pentole e forntelli ed è bellissimo così!! ^_______^

Basti pensare che questa mattina, ultimo mio giorno di lavoro, pensavo:


"Devo spedire questo documento... oggi pomeriggio devo scrivere il post dell'ABC"


"Ho scritto quella mail?.... oggi pomeriggio devo sistemare le foto per il post dell'ABC"

e via di questo passo! Che non si dica che non penso all'ABC!!!! :DDD

Comunque, come ricetta cercando in rete, sono stata attratta da questo dolce, che poi all'assaggio dolce non è, essendoci pochissimo zucchero al suo interno, se non quando incontri un'uvetta o se mangi la crosta ricoperta con quel velo di glassa bianca....

ODESSA

A dire la verità, un piccolissimo dubbio m'era venuto, guardando la foto che accompagnava la ricetta e leggendone l'esecuzione...

Nella foto c'era una forma bellissima con un intreccio stupendo, mentre nella ricetta parlava di glassa e codette di cioccolato o di zucchero...

Vabbè, siccome, a dirla tutta, non avevo tanto tempo per cercare e documentarmi più approfonditamente, sono andata avanti comunque...

Poi, grazie alle mie Compagne di Viaggio, ho scoperto che avrei dovuto dare retta alla vocina che mi sussurrava all'orecchio che qualcosa non quadrava...

Perciò, non voglio farvela troppo lunga ma... diciamo che la PASKA che ho preparato io sembrerebbe la versione RUSSA di quella UCRAINA....

Oggi pomeriggio, perdendoci un pò più di tempo, ho trovato diversi siti che ne parlano e in QUESTO racconta anche la tradizione che sta dietro la preparazione di questo dolce tipico della Pasqua Ucraina... (e c'è anche la ricetta)

Io vado avanti comunque, che il dolce ormai l'è stato fatto (e suddiviso anche i condomini ancora presenti qui a casa ^_____^) e mangiato!

PASKA
(ricetta trovata QUI e mie "varianti" in rosso)

200 ml di latte
3 uova
125 g di yogurt
125 g di burro pomata
150 g zucchero
24 g lievito di birra in polvere (io 30 g di lievito secco in polvere, arricchito di pasta madre, della S. Martino)
1 bustina di Vanillina (io 1 cucchiaio di estratto di vaniglia home-made)
100 g di uva passa
700 g di farina (io "0")

per la decorazione
2 albumi (io uno)
300 g di zucchero a velo (io 200 g)
qualche goccia di lime per aromatizzare
2 cucchiai di codette di cioccolato

Intiepidire il latte, versarlo nella planetaria, montare il gancio a farfalla in silicone e impastare insieme a 50 g di zucchero e 12 g di lievito in polvere con un poco di farina (io 150 g) formando una pastella da lasciare riposare almeno mezz'ora in luogo caldo.

A questo punto aggiungere le uova (precedentemente sbattute con lo zucchero restante), lo yogurt, il burro morbido (pomata), la vanillina (come detto sopra, ho preferito usare l'estratto di vaniglia fatto da me).

Impastare aggiungendo la farina in due o tre volte fino a che l'impasto risulta omogeneo e piuttosto consistente ma ancora appena appiccicoso.

Coprire il cestello con pellicola trasparente e lasciare in luogo caldo fino al raddoppio (in cucina ho 30° in questi giorni.....).

Versare dunque sull'impasto l'uvetta e incorporarla bene mescolando accuratamente e, praticamente, rimpastando il tutto, ma senza sgonfiarlo troppo.



Per la cottura, ho usato una teglia antiaderente imburrata, facendo aderire tutto intorno al bordo, una striscia di carta-forno alta almeno il doppio del bordo stesso.

Trasferirvi l'impasto, lasciare riposare, coperto, un'altra oretta.

Quest'ultimo è un passaggio che ho voluto fare io, per ridare modo all'impasto di "ripartire" con la lievitazione, visto che comunque è stato "stressato" per incorporare le uvette.

Ah! Non le ho ammollate perchè erano già piuttosto morbide, ma se le vostre non lo sono, tenetele in acqua una decina di minuti quindi strizzatele e tamponate bene con uno telo pulito, prima di usarle :)

Passando alla cottura, si legge di cuocere a 170 per circa 15 minuti... allora, i casi sono due... o chi ha scritto la ricetta, non l'ha mai provata... (e mi pare che il dubbio sia più che legittimo, vista la prefazione all'inizio del post sulla "confusione" tra foto e descrizione) o è stata cotta in un forno a legna, ma nel post han pensato bene di non specificarlo....

Comunque, io l'ho cotta nel fornetto Maxi DeLonghi, nella parte più bassa, per 45 minuti, coprendone la superficie con un foglio di carta d'alluminio negli ultimi 20 minuti perchè non si bruciasse troppo.

E per esser sicura, ho fatto la prova stecchino.

Quando tiepida, trasferirla su una gratella fino a completo raffreddamento.

Preparare quindi la glassa, mescolando bene in una ciotola l'albume con lo zucchero a velo fino ad essere abbastanza consistente (deve colare via ma piuttosto lentamente) e le gocce di succo di lime (o limone).

Colarla sulla Paska, lasciarla un attimino indurire quindi cospargere di codette di cioccolato.

Non aspettare che si formi la pellicolina secca, altrimenti le codette non si attaccano.

Quando torno dalle vacanze, proverò anche la versione col decoro ad intreccio! :)




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