mercoledì 24 dicembre 2014

CROSTATA SALATA CON PASTA BRISE' AL VINO, FARINA DI CANAPA SATIVA E OLIO DI NOCI

Titolo lunghetto per una tortina salata dal ripieno semplicissimo, ma che ho voluto rendere un pò più particolare modificando leggermente gli ingredienti della pasta briseè al vino trovata tempo fa girellando per blog :)

Ve la dedico, augurando a tutti Voi un Natale Sereno in Famiglia e che almeno l'anno nuovo porti un pò di Serenità e meritata Fiducia nel Futuro...

CROSTATA SALATA
CON PASTA BRISEE' AL VINO
FARINA DI SEMI DI CANAPA SATIVA
E OLIO DI NOCI
per una tortiera da 28 cm di diametro


Per la pasta briseè al vino:
270 g farina 00
30 g farina di semi di Canapa Sativa Molino Agostini
1 cucchiaino raso scarso di sale fino
30 g di Olio di Noci
50 g di olio di mais

Per il ripieno:
500 g di ricotta di pecora 
250 g di erbette miste lessate e strizzate
8-10 pomodori secchi sott'olio
noce moscata qb
sale fino qb
1 cucchiaio di olio evo

Si impasta il tutto velocemente in una ciotola, ottenendo una palla liscia e morbida che si fa riposare in frigorifero fino al momento dell'utilizzo, se ci si vuole avvantaggiare un pò nella preparazione, altrimenti si può anche usare subito.

Scolare bene la ricotta dall'eventuale liquido e, ugualmente, strizzare bene le verdure lessate fino a che non perdono più acqua e sminuzzarle con le forbici o al coltello.

Mettere ricotta e verdure in una ciotola e su queste, tagliare a listarelle i pomodori secchi sott'olio, precedentemente tamponati con carta assorbente.

Condire con una presa di sale fino e noce moscata più o meno abbondante, a piacere.

Irrorare con un cucchiaio di olio evo e mescolare bene amalgamando il tutto.

Stendere la pasta briseè al vino, su una spianatoia senza infarinare in quanto, essendo piuttosto unta, non attaccherà al fondo, in uno spezzore piuttosto sottile.

Trasferirla nella tortiera lasciando sbordare l'eccedenza.
Tagliare l'eccesso di pasta briseè e tenere da parte per le decorazioni.

Forare il fondo con una forchetta e versarvi il ripieno, livellandolo bene.

Impastare nuovamente la briseè, stenderla di nuovo e ricavarne i decori con dei taglia biscotti dalle forme a piacere. Io ho scelto l'alce e le stelline :)

Ungere i decori e il bordo della briseè con altro olio di noci e infornare per 45 minuti in forno già caldo a 200°
Quando la superficie sarà bella dorata, sfornare e lasciare freddare a temperatura ambiente.

Al momento di servirla, scaldarla leggermente in forno e portare in tavola nella sua tortiera tagliando le fettine al momento.

Buona Vigilia e Buon Natale
a
tutti



domenica 7 dicembre 2014

PUMPKIN AND MACADAMIA SOUP



Come terza ed ultima proposta per il nostro viaggio in Australia con la Carovana dell'Abbecederaio Culinario Mondiale, avrei tanto voluto postare anche la ricetta della mia Pavlova, che avevo fatto diversi mesi fa e che non riuscivo a trovare tra i vecchi post.

Ho poi scoperto che il post l'avevo sì fatto, ma era rimasto tra le bozze, da completare con le foto... al che ho riguardato una per una le foto che ho messo in Instagram perchè ricordo un commento particolarmente entusiasta di una mia "fan", ma non ritrovo nulla di nulla... 

Tra le foto salvate su pc non ce n'è, e nemmeno tra le copie delle stesse che, amorevolmente e con infinita pazienza, Il Compare provvede a farmi periodicamente, che altrimenti io non so che casino combinerei... non stanno nemmeno lì... Un vero e proprio mistero... :(

Insomma, mi toccherà rifarla prima o poi (sai che sacrificio... :DDD ) ma intanto per il Viaggio in Australia, niente da fare... lascio perdere o vado fuori di testa... :DDD

Così opto, sempre in extremis, per un'altra ricetta "salata", un vero record per me, che amo fare soprattutto dolci (e si vede!) ^___________^ da portare a casa di Haalo

In questa ricetta è presente un ingrediente, le NOCI MACADAMIA, che avevo assaggiato l'anno scorso (o forse due anni fa, non ricordo bene...) trovandole in un cesto di Natale e non mi erano dispiaciute affatto.

Le ho quindi cercate nei vari supermercati nei dintorni (alias ho "battuto" ben 6 punti vendita...) poi finalmente ieri, la felice scoperta!!!

Si trovano al LIDL in questo periodo pre-natalizio, fra gli articoli della linea "DeLuxe"!!!! :DDD

Così ne ho comprate due confezioni, almeno per un pò starò tranquilla ^______^

Inoltre adoro la zucca in tutte le sue varianti e questa "ennesima" zuppa è la prova che si tratta di un alimento che se non ci fosse lo si dovrebbe inventare! :D

La ricetta l'ho trovata QUI e, come solito, le mie modifiche sono scritte in rosso ^^

PUMPIKIN AND
MACADAMIA SOUP
(x 4 persone)

500 g di polpa di zucca
100 g di noci di Macadamia (già pulite)
1 pezzetto di zenzero fresco grattugiato (1/2 cucchiaino di quello in polvere)
1 mela
3 tazze di brodo di pollo (brodo vegetale bio)
1 cipolla (1/2)

Sgusciare le noci Macadamia fino ad averne 100 g netti puliti (con l'apposito attrezzo in dotazione nella confezione che si trova in questi giorni al Lidl è uno scherzo...)

Tenerne un pò da parte per la decorazione finale, da tostare in un padellino.

Attenzione!!! Se, come me, usate quelle che si trovano al Lidl, sono già salate quindi regolarsi di conseguenza... :)

Pulire la zucca e tagliare a pezzi la polpa.
Di solito per cucinare uso sempre la varietà Violina, ma questa volta ho trovato al supermercato la varietà Mantovana e l'ho voluta provare... Buonissima! :)

Affettare la cipolla e unirla insieme alle noci di Macadamia in una pentola con l'olio extravergine e far rosolare qualche minuto.

Unire quindi la zucca e la mela (precedentemente sbucciata e tagliata a cubotti) e continuare a rosolare qualche altro minuto.

Infine versarvi il brodo caldo, lo zenzero e portare a cottura semicoperto a fuoco dolce per 20 minuti circa o fino a quando la zucca sarà morbida.

Frullare il tutto e servire nei piatti individuali con un cucchiaino di yogurt al naturale e un pò di granella di noci Macadamia precedentemente tostate.

Anche questa una più che felice scoperta! :P***

  C come....

ma Che buona questa zuppa!!!

FRITTATA DI ZUCCHINE per l'Australia

Siamo all'ultimo giorno della tappa dell'Abbecedario Culinario Mondiale dedicata all'Australia ed io ancora mi sto arrabattando per terminare di scrivere questo post (e se ce la faccio, pure un altro...) perchè le ricette le ho cucinate e testate, ma è il tempo che incalza e frullo di qua e di là senza riusicre a combinare niente...

Ad ogni modo, volevo provare qualcosa di salato da presentare ad Haalo di Cooking Almost Anything,  che ci ospita in questa tappa ed ho trovato e testato una sorta di torta-frittata pescata sempre nel Mangiamondo (pag. 897).
 FOTO PRESA QUI

Sempre con piccole varianti (che segnalo sempre in rosso) ma comunque ottima ma... vietata ai "deboli di cuore" perchè è un concentrato di colesterlo allucinante, tra uova, olio e bacon!!!

Inutile dire quindi che il mio è stato un vero e proprio atto di coraggio assaggiarla, visto che il Colesterolo regna sovrano e pressochè indisturbato nelle mie vene... :DDD

Ma Il Compare, che questi problemi non ha, se l'è sbafata tra la cena della sera, e il pranzo del giorno dopo e ha avuto pure il coraggio di chiederne ancora... voglio dire... una tortiera da 28 cm di diametro!!! o.O

Comunque, andiamo avanti....

Nel libro la ricetta viene chiamata semplicemente "ZUCCHINE" ma se qualcuna/o della Carovana, masticando l'inglese, vagando anche per blog in lingua, trovasse la stessa ricetta con il suo nome originale, mi farebbe davvero una grandissima cortesia segnalandomela... :*)

Inoltre, nel libro l'unità di misura è la "tazza", al che ne ho presa una delle mie, piuttosto capiente, l'ho usata e mano a mano pesato il contenuto e segnato poi in grammi tra parentesi.

TORTA-FRITTATA
DI ZUCCHINE
(per una torta di cm 28 di diametro)

400 g di zucchine
1 tazza di farina autolievitante (280 g)
1/2 tazza di olio (io 100 g di olio di semi di arachidi)
5 uova (io 4)
1 cipolla (io 1/2)
3 fettine di bacon (io 50 g di pancetta dolce a cubetti)
1 tazza di Ceddar grattugiato (io 60 g di fontina valdostana grattugiata)
sale q.b.
oepe q.b.

Rompere le uova in una ciotola capiente e sbatterle leggermente.

Lavare, asciugare bene, pulire e grattugiare le zucchine, affettare la cipolla e il bacon (io avevo la pancetta dolce già a cubetti) e unire il tutto alla farina, insieme al Ceddar (io Fontina Valdostana) olio, sale pepe e le uova sbattute.


Imburrare una teglia (io l'ho unta con l'olio di arachidi messo anche nella frittata) e versarvi il composto.

Infornare a 180° per 40 minuti o fino a che la superficie è bella dorata.

Servire calda accompagnando con una insalatina fresca... e rimandate le analisi del sangue a tra 6 mesi... :DDD

PS: quel piccolo Canguro nella foto, capita a fagiolo!
Mi è stato regalato dalle bimbe di Elga, di Semi di Papavero, diversi anni fa ed è per me, un ricordo carissimo!
Lo tengo nella credenzina verde in cucina! ^_______^



giovedì 4 dicembre 2014

ANZAC BISCUITS per l'Australia

Terza tappa per l'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto della Trattoria Muvara e ospitati fino al 7 dicembre 2014, nella cucina di Haalo nel blog COOK ALMOST ANYTHING per la letterina C di Camberra a rappresentare l'Australia.

(FOTO PRESA QUI)

Dopo aver consultato svariate ricette, sono ricaduta, guarda caso, su un dolce! :)

Anche questa volta però ho apportato qualche modifica perchè eravamo appena tornati dal giro delle spese per la settimana e di chiedere al Compare di uscire di nuovo non me la sono sentita...

Mentre l'esperimento australiano cuoceva e si spatasciava in forno, scrivevo su FB scambiando pareri con le Ragazze della Carovana  perchè ero assai preoccupata del risultato finale, non avendo rispettato alla lettera la ricetta e non conoscendone il sapore....

Ho così scoperto che questi biscotti venivano cucinati dalle mamme e dalle mogli dei soldati che componevano le truppe dell'esercito sia australiano che neozelandese che purtroppo, si sono trovati spediti qui, in Europa, a combattere nel corso della I^ Guerra Mondiale...

Venivano confezionati dentro scatole di latta e non contengono uova proprio garantirne la lunga conservazione, visto il lunghissimo viaggio che dovevano affrontare....

Ora mi spiego la loro burrosità e dolcezza... veniva riversato su di loro tutto l'amore delle famiglie che restavano a casa ad aspettarli, sperando in un loro ritorno...

E' una strana coincidenza questa... mi ritrovo a cucinare biscottini che venivano consumati da soldati in guerra... e, contemporaneamente, sto leggendo STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI (o LA BAMBINA CHE SALVAVA I LIBRI)... Periodi storici diversi, ma sempre di Guerre parliamo...

(FOTO PRESA QUI)

Comunque, veniamo ai biscottini perchè nonostante tutte le vicissitudini accadute durante la preparazione, ed un primo assaggio appena sfornati (quindi bollenti, perchè non resisto...) che mi ha lasciato un pò perplessa, dal giorno dopo invece sono risultati di una bontà celestiale!!!

Tanto che ho subito trascritto la ricetta anche sul mio quaderno "delle ricette di casa" e li rifarò a Natale, quando ci saranno qui anche i nostri genitori, perchè vale veramente la pena farglieli assaggiare :)

Quindi direi: anche questa volta, prova superata! ^_______^

A proposito: la ricetta l'ho presa (manco a dirlo) da IL MANGIAMONDO solo che nel libro li chiama semplicemente "BISCOTTI" mentre il loro vero nome l'ho scoperto proprio grazie alle Ragazze della Carovana dell'ABC! :)


ANZAC BISCUITS
per circa 30 biscotti grandi


poichè nel libro si parla di "tazza" per misurare gli ingredienti, ne ho usata una piuttosto capiente (riempita di acqua, ne contiene 300 g) ma man mano che preparavo i vari ingredienti, li ho anche pesati, trascrivendone il peso in grammi :)

Quindi troverete scritto in rosso, il relativo peso, mentre in verde gli ingredienti sostituiti/modificati)

1 tazza di farina (250 g farina "00")
1 tazza di fiocchi di avena (180 g di fiocchi di farro integrali bio)
1 tazza di zucchero (250 g)
3/4 di tazza di noce di cocco tritata (80 g farina di cocco)
1/2 tazza di uvetta (80 g di uvetta secca grande)
1/8 di tazza di albicocche secche (n. 8 prugne secche morbide senza nocciolo)
1/4 di tazza di semi di sesamo (50 g)
2 cucchiai di sciroppo di mais (malto di mais)
1 cucchiaino e mezzo di bicarbonato


150 g di burro (75 g burro e 75 g olio di semi di arachidi)




Mettere ad ammorbidire in un poco di acqua calda l'uvetta una decina di minuti, quindi sciacquarla e tamponare bene con carta assorbente.

In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero, fiocchi, cocco, semi di sesamo, e le albicocche secche... a tal proposito, nel libro non lo specifica, ma presumo che vadano tagliuzzate con le forbici...).

Io invece, dato che non avevo albicocche secche, ma solo prugne, le ho tagliate ognuna in 4 pezzi e tenute da parte per decorare i biscotti.

In una pentola capiente, mettere il burro (io burro e olio di arachidi) e lo sciroppo di mais e far sciogliere.

Versare quindi il bicarbonato e mescolare bene.

Unire poi il mix di ingredienti secchi, allontanare la pentola dal fuoco e mescolare con una spatola prima e con le mani poi (appena l'impasto si sarà intiepidito) fino ad amalgamare bene il tutto.

Mettere un foglio di carta forno sulla leccarda.

Prendere delle porzioni di impasto e farne tante palline grosse quanto una bella noce, disporle ben allargate sulla leccarda ed appiattirle leggermente.


Disporre al centro di ogni biscotto un pezzetto di prugna.

Durante la cottura termineranno loro di allargarsi... i miei si sono tutti attaccati formando una specie di schema ad esagono, come le cellette degli alveari! :D

Poichè mi era rimasto un altro pò di impasto, ho terminato di fare le palline e le ho messe in una teglia da Woopies, così cuocendo ed allargandosi hanno comunque mantenuto una bella forma rotonda.

Ma devo dire che, tutto sommato, preferisco quella irregolare... mi sembrano più "veri".... ^^

Infornare a forno già caldo a 150° per mezz'ora o finchè saranno belli dorati.

Estrarre dal forno, prelevarli con una spatola ancora caldi, facendo attenzione a non romperli e disporli su una griglia e lasciarli raffreddare.

Freddandosi induriranno.

C come....
Che dolce scoperta questi biscottini!

martedì 25 novembre 2014

WAFFEL ALLA PANNA.... Amore al primo assaggio!

Tempo fa ho comprato l'ennesimo trabiccolo per la cucina...
Mi sono lasciata conquistare dalle immagini di questi dolcetti sfornati da moltissime di voi Amichette di blog in mille e mila varianti e appena ho avuto la possibilità di farlo, mi sono fiondata al Lidl a comprare il suo fattapposta! ^^

Di che parlo?!

Ma della piastra elettrica per fare i WAFFEL e l'ho trovata che li "sforna" a forma di FIORE, divisibile in tanti bei cuoricini! Deliziosa!

Poi però non li ho fatti subito, perchè, diciamolo, ogni volta che mi capitano questo "novità" mi faccio mettere soggezione.... e così l'idea di provarci rimane lì a decantare... a volte alcuni giorni, a volte mesi... :D

Poi ieri finalmente, la svolta e in quattro e quattr'otto ho fatto impasto e waffel! :DDDD

Come primissima volta ho deciso di provare una delle ricette proposte nel libriccino delle istruzioni, così tanto per dargli fiducia... che poi, se facevo di testa mia e scaxxavo tutto, a chi davo la colpa??!!

Comunque... la zampata ce l'ho messa lo stesso eh?! Che non avevo proprio tutti tutti gli ingredienti richiesti, quindi ho un pochino improvvisato...

Perciò ecco qui i miei primissimi...

WAFFEL ALLA PANNA
(per circa 6-7 waffel)

300 g di farina 00 (io 150 "0" e 150 "00")
250 g di panna fresca da montare (io 200 di panna e 50 di latte intero fresco)
120 g di zucchero semolato
100 g di amido per dolci (io fecola di patate)
200 g di burro morbido pomata
4 uova

Nella planetaria montare il burro morbido con lo zucchero e le uova.

Io a parte ho rotto le uova e sbattute per amalgamarle, quindi le ho unite poco alla volta al composto montato di burro e zucchero, man mano che questi incorporava la parte di uovo appena aggiunto.

Unire quindi la panna e il latte ed infine le farine mescolate e quindi setacciate con la fecola di patate.

Viene un impasto denso e molto morbido, ma non colante.

Scaldare la piastra per waffel impostando la doratura media (io sul n. 3)

Quando calda, versare al centro 3 cucchiaiate di composto, chiudere e lasciare cuocere circa tre minuti quindi prelefare il waffel con una spatola e posarlo su un piatto.

Procedere così fino ad esaurimento impasto.

Per farli restare caldi, li ho messi man mano impilati gli uni sugli altri su un foglio di alluminio e chiuso bene.

Servire accompagnando con il buon caro vecchio sciroppo d'acero o creme spalmabili dolci a piacere o marmellate o miele o malti vari.... 

Io ne sono rimasta conquistata e anche il bimbo della mia amica Moira, che è venuta a trovarci, ha gradito moltissimo... spazzolandosene uno quasi intero con la Nutella... :DDD

Bene... sono pronta per altre varianti! Ormai il ghiaccio è rotto!




sabato 1 novembre 2014

CAVOLFIORE AL CURRY e BOCCONCINI DI POLLO AGLI AGRUMI E CURCUMA

Dopo il PANEER e il NAVRATHNA KURMA, le incursioni nella cucina indiana continuano, col capo umilmente cosparso di cenere perchè purtroppo devo dimezzare, se non di più, le dosi di spezie indicate nelle ricette che trovo, ma il risultato finale non mi ha ancora deluso e quindi... si va avanti! ^________^


Terza ricetta, credo un record per me, fra quelle presentate negli scorsi Abbecedari e spero di continuare con questa energia per tutto il Viaggio con la Mitica Carovana dell'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto della Trattoria Muvara e siamo, appunto, in INDIA al momento, ospitati da Cindystar che raccoglierà tutte le ricettine indiane, per la letterina B di Balrampur :)

Questa volta mi sono concentrata su un contorno, preparato con una verdura di stagione, che più di stagione di così non si può: il cavolfiore!!! ^____________^

L'ho trovata su un libriccino dell'Unicef comprato anni fa e ci sono tante ricette carine raccontate/preparate da bambini di tutto il Mondo o, per lo meno, ne è rappre



sentata una bella fetta (di Mondo)! :DDD


Quindi ecco un bellissimo (e buonissimo) contorno suggerito da Naisha per l'India e, come sempre, in rosso le mie modifiche/varianti/sostituzioni

CAVOLFIORE AL CURRY
(per 4 porzioni)

600 g di cavolfiore 
2 scalogni (mezza cipolla)
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai d'olio (di mais)
1 cucchiaino di semi di senape
1 cucchiaio di curry in polvere (1 cucchiaino colmo)
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 pezzo di zenzero fresco ca. 1 cm (1 cucchiaino raso in polvere)
400 g di pomodori pelati (200 di passata Mutti + 250 ml acqua calda)
2 cucchiai di salsa di soia
150 g di yogurt naturale (1 vasetto da 120 magro)
1 cucchiaino di farina
sale qb
pepe macinato al momento (pepe bianco già macinato)
1 mazzetto di coriandolo (erba cipollina fresca)

Pulire il cavolfiore, lavarlo e tagliarlo.

Sbucciare gli scalogni e tagliarli a dadini

Sbucciare l'aglio e tritarlo finemente (io l'ho sbucciato ma lasciato intero)
Riscaldare l'olio in padella e rosolarvi i semi di senape fino a che si apriranno (attenzione!!! fanno l'effetto pop-corn... me ne sono persa almeno la metà sul piano cottura nel tempo che ho trovato un coperchio e ho tappato il tutto!!! :DDD)

Aggiungere il cavolfiore, gli scalogni e l'aglio ed insaporire tutto con curry e curcuma in polvere.

Sbucciare lo zenzero, grattugiarlo ed aggiungerlo (io ho usato quello in polvere)

Dopo circa 5 minuti versare i pomodori pelati con la loro salsa (io ho aggiunto la passata insieme all'acqua calda) e la salsa di soia e lasciar bollire a fuoco lento per circa 15 minuti.

Togliere dal fuoco ed aggiungere lo yogurt e la farina. Insaporire con sale e pepe e mescolare bene.

Lavare ed asciugare il coriandolo fresco e staccare le foglioline. Aggiungerlo poco prima di servire.
Io, non avendo nè coriandolo nè prezzemolo, ho messo l'erba cipollina fresca sminuzzata con le forbici.

Accompagnare con pane indiano o riso.


Io invece ci ho abbinato dei bocconcini di pollo agli agrumi e curcuma... tanto per stare in tema di spezie ^_____________^

La ricetta?

Presto detto:

BOCCONCINI DI POLLO
AGLI AGRUMI
E CURCUMA

1 petto di pollo intero disossato
2 arance
1 limone
7-8 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino colmo di curcuma in polvere
1 spicchio d'aglio intero
sale q.b.

Tagliare a cubetti il petto di pollo intero, infarinarli eliminando la farina in eccesso.
Spremere 2 arance e 1 limone e stemperare nel succo la curcuma in polvere

In una bella padella larga scaldare l'olio evo con l'aglio (se lo amate, potete anche tritarlo o spremerlo) quindi soffriggervi i cubetti di pollo rigirandoli bene da tutte le parti finchè faranno la crosticina.

Unire il succo degli agrumi spremuti, chiudere col coperchio e lasciar cuocere una ventina di minuti a fuoco moderato.

Salare a fine cottura, mescolando bene e servire col cavolo al curry ^^

martedì 28 ottobre 2014

NAVRATHNA KURMA (Verdure con formaggio fritto)


Gli esperimenti vanno avanti... e se continuo così, altro che dieta... 

Almeno saprò a chi dar la colpa... vero Abbecedario Culinario Mondiale?! Poi faremo i conti.... XD

Nuova ricetta-esperimento per l'INDIA identificata dalla letterina B della città di Balrampur ^^

Dopo essermi portata avanti facendo il PANEER ed aver inaugurato nuovi esperimenti culinari grazie alla seconda tappa del nostro Viaggio intorno al mondo, approdando in INDIA, questa volta mi sono "data alle spezie"!

Ebbene, non si può dire che nella cucina indiana manchino sapori e colori! Ce n'è dar far girar la testa e mandare a fuoco la lingua! :DDD

Ma io mi ci avvicino pian pianino, e assaggio... e scopro davvero non un mondo ma... un pianeta diverso!

Tante spezie le conoscevo già, ma ne facevo un uso assai parsimonioso, un pizzico qui, un altro lì... invece in questa tappa non esistono mezze misure... e chissà che verrà poi! :DDD

foto presa QUI

Così mi appresto a presentare la prossima ricetta e portarla poi alla nostra Ospite di turno, ovvero CindyStar che raccoglierà tutte le nostre ricettine indiane, come già detto nel post precedente.

Preciso che mentre per il Paneer ho preso la ricetta da La Mia Cucina in India, per la preparazione che segue, ho copiato (e adattato ai nostri gusti) la ricetta dal libro IL MANGIAMONDO.

Ci sono "solo" 5000 ricette tra cui scegliere, provenienti appunto, da ogni parte del mondo ed è ovvio che non siano tutte così precise... per esempio in questa che ho scelto ad un certo punto si parla di "olio", ma negli ingredienti non è menzionato... vabbè, si interpreta secondo il caso no?
D'altronde un pò di fantasia in cucina ci vuole... :D

Ah, nota importantissima!

Trascrivo la ricetta così come appare nel libro, mentre in rosso tra parentesi trovate le mie variazioni.

NAVRATHNA KURMA
Verdure con formaggio (paneer) fritto

100 g di paneer (200)
2 tazze di verdure miste lessate
3 pomodori
2 cipolle (io mezza)
1 cucchiaio di zenzero (1 cucchiaino raso in polvere)
1 cucchiaio di peperoncino in polvere (mezzo cucchiaino scarso)
1/2 cucchiaio di curcuma in polvere (1 cucchiaino colmo)
2 cucchiai di coriandolo in polvere (omesso perchè non ce l'ho)
1 cucchiaio di spezie miste (1 cucchiaino di Tandoori Masala)
1 tazza di latte (250 ml)
3 cucchiai di panna fresca (omessa)
3 cucchiai di burro chiarificato
1 aglio tritato (1 spicchio intero)
4 cucchiai di olio di semi di mais
sale

Grattugiare le cipolle (le ho tagliate al coltello)


Togliere la buccia e i semi ai pomodori e tagliarli a pezzetti.
(li ho sbucciati con la tecnica dell'acqua bollente)

Tagliare il paneer in piccoli pezzi e friggerli nel burro chiarificato.
(dopo averlo fritto, l'ho messo ad asciugare l'unto in eccesso, su un foglio di cartapaglia)

Scaldare l'olio in un recipiente e friggere (soffriggere) le cipolle per qualche minuto.

Aggiungere lo zenzero e l'aglio tritato e friggere per un minuto (io ho sbucciato lo spicchio ma l'ho lasciato intero, perchè Il Compare non ama il sapore forte dell'aglio e a me dà un pò fastidio....)

Unire i pomodori, la polvere di curcuma, la polvere di coriandolo, il peperoncino, le spezie miste e il sale (due prese).

Non essendo specificato quali spezie miste usare, ho usato il Tandoori Masala comprato tempo fa in un raptus di follia... :DDD

Friggere per 3-4 minuti.

Aggiungere le verdure lessate, il latte, la panna e i pezzi di panner fritti precedentemente e cuocere per alcuni minuti.

A questo proposito, non avendo idea di QUALI verdure lessate metterci, ho scolato dal brodo di cottura due tazze del minestrone a pezzi che avevo fatto domenica ovvero:

zucca, carote, cavolo nero, cipolla, daikon, finocchio, porro, patata, pomodori in proporzione variabile (moltissima zucca e carote, poca cipolla e finocchi, una sola patata grande su tutto il pentolone)

Allora... confesso che mi ero organizzata con la pizza come cena d'emergenza, nel caso questo piatto non ci fosse piaciuto... Bè... ce lo siamo scofanato di brutto e se ci avessi messo vicino del riso basmati in bianco, ci sarebbe stato veramente da dio!

Quindi... PROMOSSO!!! <3 p="">

B come...


Bestia quant'è Buono!!!!






lunedì 27 ottobre 2014

PANEER per l'India, la seconda tappa dedicata alla letterina B dell'Abbecedario Culinario Mondiale

E siamo già arrivati alla II^ tappa del nostro meraviglioso ABBECEDARIO CULINARIO MONDIALE, il progetto di Aiù della Trattoria Muvara, la trattoria virtuale più famose del web e che ci vede tutte impegnate a sfornare manicaretti! ^_______^

Questa volta ci dedichiamo all'INDIA, rappresentata dalla città di BALRAMPUR per la lettera B e siamo ospiti nella cucina di CINDY STAR per tre settimane,dal 27.10.2014 al 16.11.2014.

Questa tappa, come moltissime altre "temo"... metteranno a dura prova sia il mio palato che quello del Compare, porello...

Non siamo abituati ai sapori forti di certe spezie e di peperoncino & C.

Le uso certamente, in cucina, ma non nelle quantità industriali che ho già avuto modo di appurare sia da varie trasmissioni televisive, che dai siti che sto sfiticchiando in questi giorni e da IL MANGIAMONDO che sarà una delle fonti di ispirazione (alias scopiazzamento assoluto!!!!) durante questo lunghissimo viaggio virtuale nelle cucine del Mondo ^____^
Io di solito uso "un pizzico" di peperoncino o "un pizzico" di noce moscata... mentre qui si parla di CUCCHIAI alla volta!!!!

Povero il nostro fegato... :DDDDD

Ad ogni modo, da brava scolaretta, cercherò di svolgere il compitino al meglio delle mie possibilità (ovvero senza mettere a repentaglio l'incolumità delle nostre papille gustative) :D

Girellando nel web, sono incappata nel blog di una ragazza che, per mia fortuna, scrive tutto in italiano! Quale gioia e guadio!!!! ^________^

Oltretutto è pure simpatica e se all'anagrafe proprio "ragazza" non dovesse essere, fa nulla... per me lo sono tutte quando passo nei vari blog :D


(foto presa QUI)

Sto parlando di Chamki e del suo blog LA MIA CUCINA IN INDIA dove mi sono fermata parecchio tempo a "sfogliare" le sue ricette e mi sono fermata al momento su una cosina che m'ha attirato per quanto mi sembrava strano riuscire davvero a fare quel che poi ho fatto, con mia grandissima soddisfazione!

Di che parlo?

Ma del PANEER naturalmente! ^^

E' un formaggio che, stando a quanto Lei dice, si fa praticamente quotidianamente nelle cucine indiane e che si presta ad essere cucinato in tantissimi modi, dal salato al dolce!

Dunque, nonostante la mia resistenza al consumo di latticini, mi sono messa all'opera, troppo curiosa io!!! ^^

Da LEI la versione originale, ottimamente descritta e dettagliata, da me invece la ricetta con le quantità che, alla fine ho usato...

PANEER
Formaggio fresco indiano
per circa 200 g di prodotto finito

1 litro di latte intero fresco bio
250 g di yogurt magro bianco
1 telo bianco pulito e privo di odori/profumi


Mettere a scaldare il latte a fuoco basso e quando sta per bollire, aggiungere lo yogurt a cucchiaiate, continuando a mescolare.

Tenere sul fuoco finchè comincia a formare dei grumi (coauguli) e a separarsi.

A questo punto un dubbio m'è sorto, perchè nell'originale dice che 150 g di yogur dovrebbero bastare... a me ce ne sono andati due vasetti da 125 g l'uno.... potrei aver sbagliato tipo di yogurt? 
Ho scelto quello magro, forse dovevo usare quello intero? 

Una volta pronto, scolarlo bene dal suo siero. 

Lei dice che se è stato fatto con lo yogurt non necessita di essere risciacquato sotto l'acqua, ma io l'ho fatto comunque...

Poi va messo in una ciotola, foderata con un telo bianco e pulito e senza odori di saponi o detersivi (

Io l'avevo preventivamente rilavato a mano, il giorno prima, con solo acqua molto calda e poi una volta asciutto, stirato con il ferro da stiro alla massima potenza come da Lei suggerito), infagottato bene bene e sopra al tutto ci va una teglia o comunque un contenitore che tenga ben piatto il Paneer, fino a che è freddo.
In questo modo si compatta e prende la forma di un piccolo formaggio.

Si può consumare anche subito ma se si deve conservare, meglio tenerlo in frigo in una ciotola coperto d'acqua, da cambiare tutti i giorni perchè non inacidisca.

L'ho già assaggiato, ovviamente... e praticamente non sa di niente... :D

Ecco perchè si adatta a qualsiasi tipo di preparazione... furbi eh?! ^^

Per quanto riguarda il siero rimasto, l'ho filtrato col colino e con una garza e messo in contenitore chiuso, in frigo... proverò ad usarlo per qualcosa... di idee Lei me ne ha date assai.......... ^^ 



Questa è la mia prima ricetta per l'India... mi sono preparata la "base" per quella che verrà poi! :P

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